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Autore: Fede_Wanderer    22/09/2012    1 recensioni
"Un caffè?"
"Non serviamo agli sconosciuti."
"Capitan Jack Harkness, m'lady."

[Once Upon A Time x Doctor Who; Ruby/Jack]
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Cappuccetto Rosso/Ruby
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Nota iniziale: Ieri il mio cervello si è messo a ideare crossover e interazioni tra Doctor Who - la mia ossessione da qualche mese a questa parte - e Once Upon A Time, lo show che sto seguendo al momento e che mi sta anche appassionando un bel po'; alcuni di essi sono molto carini, seri e probabili e mi piacerebbe scriverci su non appena concluderò la prima stagione di OUAT, mentre altri sono completamente deficienti.
Tipo questo.
Quindi che vi devo dire? Jack flirta pure con l'aria, Ruby non proprio ma anche sì se ne ha l'occasione, scusate se ho fatto due più due XD
Ah, naturalmente non ha senso se non conoscete entrambi i personaggi. O forse sì. :/  

The Flirting Kind

Ruby era assolutamente certa di conoscere alla perfezione tutti i clienti del Granny's - sapeva che Mary Margaret e David Nolan per un periodo avevano preso il loro caffè, rigorosamente separati, sempre alle 7.15 della mattina; sapeva che Emma Swan e Henry Mills arrivavano puntualmente nel pomeriggio e parlavano delle loro favole fino a quando Ruby non strizzava loro l'occhio per avvisarli che vedeva Regina avvicinarsi con aria minacciosa alla porta; e sapeva anche che Archibald Hopper odiava il caffelatte, mentre sua nonna lo adorava e doveva sempre lasciargliene un po'.
Quel giorno, però - erano le cinque e mezza, Henry aveva finito da un po' la sua cioccolata calda ed era tornato a casa con Regina ed il locale era momentaneamente mezzo vuoto, anche se Leroy sarebbe arrivato presto a chiedere una bottiglia di birra - dovette smentirsi.
Un uomo vestito come un agente di polizia di un telefilm di fantascienza - con tanto di lungo cappotto nero da agente segreto in disguise, che, doveva ammetterlo, aveva un fascino - entrò con totale disinvoltura e si fermò davanti al bancone, fissandola con uno sguardo ammiccante.
"Un caffè?"
Ruby alzò gli occhi al cielo, si pose una mano sul fianco e osservò: "Non serviamo agli sconosciuti!", sfoderando poi il suo sorriso migliore.
L'uomo sembrò compiaciuto, come se gli avesse chiesto esattamente quel che voleva sentirsi dire.
"Capitan Jack Harkness, m'lady. E tu-"
Ruby lo interruppe alzando un sopracciglio, scettica. "Capitano? Capitano di cosa, esattamente?"
Il suddetto Capitano scoppiò a ridere. "Non mi crederesti."
Ruby lo fissò per qualche secondo, pensierosa, poi si sporse leggermente verso di lui.
"Mettimi alla prova."
"Be', innanzitutto di un'astronave."
Ruby allargò il sorriso e scosse amichevolmente la testa, voltandosi poi di scatto verso l'altro lato del bancone.
Affascinante poteva anche esserlo, decisamente, ma con una fantasia decisamente troppo sviluppata.
"Caffè in arrivo, astronauta."
Pochi minuti dopo, gli porse la tazzina bollente, aggiungendo, per il gusto puro e semplice di mettere i bastoni tra le ruote al suo adorabile racconto: "E dove avresti parcheggiato l'astronave?"
L'uomo finse di ponderare a lungo la risposta. "Vedi, si è rotta. Ho preferito passare al teletrasporto - comodo e veloce", spiegò, ticchettando con un dito su un bracciale da polso al cui centro era situato un cerchio enorme.
"Che braccialetto orrendo!" fu il commento di Ruby, che fece una smorfia. "Io ne ho uno molto più bello, col ciondolo di un lupetto!"
"È utile, però", rispose lui, "Potrei mostrarti il mondo in tre minuti con questo."
Ruby fece segno di no con la mano. "Già passata quella fase."
"Allora", continuò imperterrito il Capitano, "posso portarti almeno all'altro lato del locale."
"Grazie, ci so andare di mio", lo liquidò lei, prendendo in mano la tazzina ormai vuota e appoggiandola in cima al mucchio di tazze e posate da lavare.
"Non col teletrasporto."
Ruby si girò di nuovo. "Hai tre minuti prima che torni mia nonna."

Erano in uno dei corridoi dell'albergo, effettivamente, seriamente dall'altra parte del locale.
Ruby lo osservò sbalordita: lui si esibiva in un sorrisetto e lei, con la mano ancora stretta sul suo polso, lo guardava con la mascella spalancata e l'irresistibile tentazione di cancellargli quell'insopportabile sorrisetto dal volto.
Senza rifletterci oltre, lo baciò come aveva baciato qualche occasionale amante in passato, con un'estrema lentezza ed un'inaudita dolcezza, gli occhi socchiusi e una scintilla della determinazione d'un lupo negli occhi.
E, naturalmente, lui la lasciò fare e l'assecondò, stringendole la vita con un braccio, e sussurrandole, a bacio concluso: "Due minuti."
Fu lui a baciarla di nuovo, più e più volte, mentre giocava, con una mano, con il nodo che stringeva la t-shirt di Ruby all'altezza del petto - rendendola di fatto un top un po' scollato -, senza mai scioglierlo completamente.
Lei si separò di scatto e gli rivolse il suo sorriso migliore: "Un minuto."
"Che peccato."
"Conosco qualcuno che non sarebbe d'accordo."
"Io più di qualcuno, a dirla tutta."
Ruby alzò un sopracciglio e lui annuì con aria di sfida, facendola ridacchiare.
"Interessante", osservò, prima di avvicinarsi a lui e posargli un bacio alla base del collo, lasciandogli impresso un timbro rosso sangue.
"Cinquanta secondi", mormorò, "e sai una cosa? Preferisco tornare a piedi. È solo una rampa di scale."
Lui le rivolse un saluto ossequioso. "Come preferisci...?"
"Ruby!" trillò lei, già in fondo al corridoio. Portò una mano al viso e mimò per lui un saluto militare.
"Ai prossimi cinque minuti, capitano."

Note finali: se esiste una gif di Ruby che si mette il rossetto, passatemela. Ne sento il bisogno.
Va be', ok, comunque non so che dire, non ha senso, è palesemente influenzata dal clichè dei seven minutes in Heaven ed è palesemente giustificata solo dall'hotness degli attori. Mi giustifico dicendo che è anticipatrice di un crossover DAVVERO serio e che l'ho fatto sotto istigazione della GweiddiAtEcate.
E del lime che ha SEMPRE volontà propria. 
   
 
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