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Autore: serenity 92    08/10/2012    0 recensioni
Salve a tutti voi, questa fan fiction sarà l'ipotetico ottavo libro, ritroveremo i nostri protagonisti e qualche novità.
Ripartiremo con un breve prologo dalla fine della guerra e vivremo accanto ai nostri amici il loro ultimo anno ad Hogwarts.
Un anno complicato, nuovo ed eccitante, in cui i nemici di sempre potrebbero diventare amici.
Una nuova minaccia incombe minacciosa su Hogwarts, una nuova battaglia, senza esclusione di colpi, si prospetta all'orizzonte.
Nuove sorprese, amori, tradimenti e tanta magia ti attendono, caro lettore.
Sei pronto/a a vivere una nuova avventura per tornare ancora una volta bambino/a?
*La storia sarà piuttosto fedele agli avvenimenti precedenti, ogni modifica verrà fatta solo ed esclusivamente per poter seguire la trama di questa fan fiction*.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 4.
Buon compleanno Harry.
 

 *Giuro solennemente di non avere buone intenzioni*

Eccomi tornata dopo una lunga pausa estiva,
capitolo breve per stavolta ma mi farò perdonare con
il prossimo.
Buona lettura.

*Fatto il misfatto*




31 Luglio.

Quella mattina alla tana planarono tre gufi, essi trasportavano lettere rispettivamente indirizzate a Ron Bilius e Ginevra Molly Weasley, Harry James Potter.
All’interno i tre ragazzi vi trovarono la didascalia dell’occorrente per frequentare il settimo anno ad Hogwarts.

Harry si stropicciò gli occhi indispettito, negli ultimi giorni non riusciva a dormire molto la notte, una serie di incubi inquietanti affollavano la sua mente nel sonno.
Notò che i gufi non accennavano ad andarsene senza una degna ricompensa ed Eunice tubava nella sua gabbia …
<< Ehi amico, falla smettere! >> borbottò Ron nel sonno …
Harry di malumore si alzò e frugò nel cassetto del comodino il mangime per gufi, dopo di che riempì la ciotolina così che i due barbagianni potessero saziarsi.

Ormai sveglio decise di dare inizio alla sua giornata, poi Ron aprì gli occhi di scatto: << ehi quasi mi dimenticavo, auguri Harry! >> disse balzando fuori dalle lenzuola.
<< Oh giusto, oggi è il mio diciottesimo compleanno … >> disse Harry mentre un sorriso si dipingeva sulle sue labbra, per la prima volta avrebbe festeggiato senza alcuna preoccupazione, senza dover fare i conti con qualcosa di più grande di lui …

I due ragazzi si diedero il turno al bagno, era troppo piccolo per poter contenere più di una persona, poi si vestirono e scesero le scale per raggiungere il piano sottostante.
Pur essendo ancora presto al piano sottostante c’era già un gran fermento, in cucina al posto dove solitamente sedeva Harry c’era una pila di pacchi regalo, Molly aveva incantato le pentole, così che preparassero la colazione per tutti gli abitanti della casa.

<< Wow … >> esclamò il ragazzo strabiliato per la grande quantità di doni, con i Dursley non aveva mai ricevuto regali ed abituarsi a queste attenzioni era ancora un po’ difficile per lui.
<< Cosa aspetti? Aprili! >> sentenziò Ron curioso; Harry si sedette e iniziò a scartarli, il primo era una torta con una glassa dura come il cemento, se l’avesse lanciata contro un muro sarebbe certamente restata integra, senza ombra di dubbio era il regalo di Hagrid.
Il secondo pacco era accompagnato da un breve biglietto: “Caro Harry buon compleanno; questo libro ti sarà d’aiuto nelle tue esercitazioni, fanne buon uso. Minerva Macgranitt.” Harry osservò il libro “Maledizioni e contro-maledizioni avanzate”(1), rimase piacevolmente sorpreso dal pensiero gentile ma era chiaro che la sua insegnante ci tenesse al suo futuro.
George lo aveva rifornito di vari oggetti acquistabili nel negozio Tiri vispi Weasley, Neville gli aveva inviato una foto incorniciata in argento dell’ES, in memoria del loro gruppo di rivolta, Molly gli aveva regalato una sciarpa fatta a maglia con i colori e lo stemma di Grifondoro, Ginny gli aveva regalato una nuova tuta da quiddich, molto più leggera rispetto alle precedenti, ecc …

Dopo poco in cucina li raggiunse Ginny, la ragazza saltò addosso al festeggiato che accolse di buon grado tale euforia, i due si scambiarono una lunga serie di baci e carezze prima di separare i loro corpi …
<< No no … fate pure eh … come se io non ci fossi >> disse Ron con la faccia falsamente contrariata, ma la risposta della sorella minore non si fece attendere per molto: << Oh taci Ronald! >>.

I tre fecero colazione mentre il resto della casa ancora dormiva, fatta eccezione per Molly che era intenta nelle sue faccende di casa.
I ragazzi ignorarono temporaneamente le lettere di Hogwarts poiché si dedicarono alla pulizia del giardino, scacciare gli gnomi era diventato un passatempo divertente dal momento che si instaurò una sfida al lancio più lungo.

Harry e Ron ridevano a crepapelle spensierati, come se gli avvenimenti recenti non fossero mai accaduti, come se la guerra non li avesse cambiati radicalmente, come se tutto potesse essere ricostruito eppure, anche se l’apparenza poteva trarre in inganno, sapevano che niente sarebbe tornato come prima, dovevano ripartire da zero, ricominciare a vivere portando sulle spalle il peso di coloro a cui la vita era stata strappata ingiustamente, di chi se ne era andato durante una tempesta senza più far ritorno durante la bonaccia.

Dopo aver scacciato la maggior parte degli gnomi i due ragazzi ritornarono in camera mentre mamma Weasley richiamò Ginny, che sbuffando la raggiunse per le restanti faccende domestiche.

Mentre Harry accarezzava Eunice e Ron leggeva una rivista sul Quiddich la porta si aprì di scatto e una cascata di boccoli castani travolse Harry.
<< Oh Harry >> ;
<< Hermione … >> disse stringendola a se;
 << Mi sei mancato, cioè mi siete mancati così tanto >> disse includendo nell’abbraccio anche Ron, ancora sconcertato per l’arrivo di Hermione.
I tre si strinsero l’uno con l’altro mentre lei piangeva commossa e gli altri due non fiatavano.
Dopo qualche minuto la situazione tornò alla normalità; la ragazza iniziò a porre mille domande ad Harry riguardo allo stage e concluse dicendo << Sono stata giorno e notte in pensiero per te, è stato davvero rischioso dar la caccia ai Mangiamorte ma, tuttavia, tutto è andato bene per fortuna >>.

Ron durante la conversazione rimase in disparte e in silenzio, quando i due amici terminarono di chiacchierare prese parola ma il suo tono non prometteva nulla di buono: << Immagino che anche il tuo soggiorno a Durmstrang sia stato splendido, peccato che è da Giugno che non ricevo tue lettere, eri forse troppo occupata con Krum per ricordarti della nostra esistenza >>.
Le guance di Hermione si infiammarono all’istante dopo l’affermazione del rosso, Harry tentò di contenere la rabbia dell’amica ma sfortunatamente il suo tentativo fu vano.
<< Se è questo che pensi Ronald Weasley sei libero di credere ciò che vuoi, non mi sfiorano neanche le tue accuse infantili >> disse tagliente; mentre Harry incrociava le braccia al petto sbuffando, quei due non sarebbero mai cambiati, da quando si erano conosciuti al primo anno non avevano mai smesso di battibeccare, definirli cane e gatto era riduttivo.

Dopo una serie di sguardi infuocati Hermione lasciò la stanza sdegnata e nella piccola cameretta calò il silenzio per qualche istante.
Dopo poco, dall’altra parte del corridoio, udirono una porta chiudersi violentemente; era chiaro che i due avevano qualcosa da chiarire ma, tuttavia, Harry credeva che le loro discussioni erano per lo più inutili finché non imparavano a dialogare civilmente, senza urla e ridicole insinuazioni.

Il ragazzo che è sopravvissuto iniziò a guardarsi attorno, soffermandosi sui poster incantati dei “Cannoni di Chudley”(2), poi sulla pavimentazione e infine posò lo sguardo sul soffitto in attesa che l’amico parlasse, dopo poco il suo desiderio fu esaudito.
<< Che c’è? >> chiese Ron che aveva perfettamente capito cosa passava per la testa dell’amico.
<< Sai Ron, secondo me hai esagerato con Hermione dopotutto non ha fatto nulla di male … >>;
<< Voi due forse avete passato una bella estate: tu in giro per il mondo con Kingsley a fare l’eroe, lei in compagnia di Krum lontano; io invece ho passato l’estate a fare dei grandi caffè a mio padre al Ministero, qui a casa non si viveva più: mamma piangeva sempre, George che sembrava uno zombie vivente, Ginny che non faceva altro che preoccuparsi per te, mio padre che cercava di stare il meno possibile in casa … Scusate se avrei preferito qualche lettera in più dal mio migliore amico e dalla mia fid … cioè Hermione >>.

Harry non ebbe il tempo di replicare, fu Ginny che, sull’uscio della porta, gridò a pieni polmoni: << Sei il solito imbecille Ron … ma cosa diavolo ti passa per la testa? Pensi che per loro due siano stati mesi semplici? Ognuno di noi ha perso tutto in questa dannata guerra e invece che pensare a te stesso, stupido egoista, dovresti ricominciare a vivere; solo facendoci forza l’uno con l’altro riusciremo a superare tutto ma, purtroppo, è un concetto che sembra non entrarti in testa >>.

Dopo la sfuriata la giovane fece segno ad Harry di seguirla, lui si alzò dal letto e dopo un cenno all’amico la raggiunse.
Si ritrovarono distesi l’uno accanto all’altro su un campo verdeggiante poco distante dalla Tana, si guardarono a lungo negli occhi beandosi di quel breve momento di pace.
Anche loro due durante l’estate avevano avuto poco tempo per scriversi, più che altro ad Harry era vietata la corrispondenza durante il tirocinio da Auror per motivi di sicurezza,  la loro posizione doveva restare ignota durante la caccia ai Mangiamorte per non cadere in delle imboscate.
Ginny strinse la calda mano del ragazzo e poi prese parola: << Cosa ti preoccupa? >> disse cercando di captare qualche segnale dalle iridi verdi che si specchiavano nelle sue color cioccolato.

Harry in realtà, anche se cercava di nasconderlo, era preoccupato per il caso Lestrange; aveva visto Rodolphus a Godric Hollow (3)e chissà per quale strana coincidenza il corpo di Bellatrix non era ancora stato ritrovato.
Eppure aveva visto con i suoi occhi Molly Weasley colpirla con un’anatema che uccide, per cui fece un segno di negazione con la testa alla ragazza.
<< Harry c’è qualcosa che devi dirmi? >>,
<< No Ginny, non ho nulla da dire, godiamoci questo momento senza troppi pensieri >>.

Lei rispettò la risposta e lo baciò a lungo, intrecciando le mani e il corpo al suo, si lasciarono trasportare dal sentimento, finalmente liberi di essere se stessi, senza troppi indugi.
<< Mi sei mancato tesoro >> disse lei e un sorriso si materializzò sulle labbra di entrambi, perché c’è tutta una vita in un’ora d’amore.

“L’amore vero si manifesta nei piccoli gesti, negli sguardi attenti, nelle carezze inattese, nella presenza silenziosa che dice più di mille parole” e non esisteva amore così grande ai loro occhi.

 


Note:

1) Libro Maledizioni e contro-maledizioni avanzate:
inventato dalla sottoscritta, indispensabile per passare i test d’accesso per la carriera di auror.

2) Cannoni di Chudley: sono una squadra inglese che ha vinto per 21 volte il campionato. I Cannons indossano una divisa arancione con due C e una palla di cannone nera. La loro ultima vittoria risale al 1899. Dopo questa data è diventata la squadra peggiore del campionato. Joey Jenkins è stato un famoso battitore dei Cannons. Si può trovare una sua foto mentre colpisce un cacciatore dei Bats all'interno del libro "I magnifici sette". Ron Weasley e Albus Silente tifano per questa squadra.

3) Godric’s Hollow: Godric's Hollow è un paese in Inghilterra chiamato in onore di Godric Grifondoro. In questo paese abita una comunità di maghi e streghe, ma ci sono anche abitanti Babbani.
 

 

*Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento,
spero in qualche recensione, anche breve se fosse.
Mi farebbe davvero piacere*


Serenity92



*Le immagini le caricherò a breve*
 

  
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