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Autore: LadyPalma    13/10/2012    2 recensioni
Un insolito primo incontro tra Remus e Ninfadora... Perchè l'apparenza inganna e il nostro licantropo perferito lo imparerà a sue spese ;)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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L’apparenza inganna


 
La prima volta che Remus aveva incontrato Ninfadora non aveva avuto una bella impressione della strega, anzi più la guardava la sera della sua presentazione nell’Ordine, più si convinceva che avesse ereditato tutte le caratteristiche tipiche dei Black tanto odiate dal suo amico Sirius. Lei d’altra parte, seduta dal lato opposto del lungo tavolo del salotto di Grimmauld Place, sorrideva tra sé  soddisfatta del risultato ottenuto, mentre si passava una mano tra i capelli neri perfettamente lisci e ordinati. Non una caduta, non una parola sbagliata, né nessun altro motivo per cui essere imbarazzata; Alastor Moody, il suo capo nel dipartimento Auror era stato chiaro e adesso annuiva nella sua direzione con aria soddisfatta.
“Piacere, io sono Remus Lupin, ma puoi chiamarmi semplicemente Remus… Tu invece sei Ninfadora” esordì Remus con un sorriso, avvicinandosi a lei dopo la fine della riunione, cercando di essere cordiale.
“Preferirei essere chiamata solo Tonks veramente” rispose lei, lanciandogli una rapida occhiata e porgendogli la mano.
Il licantropo la fissò per qualche istante e ci pensò su prima di allungare a sua volta la mano; non poteva osservare in quel momento il proprio viso ma era sicuro di avere un sopracciglio più inarcato di quello di Severus Piton. Oltre che troppo seria, diffidente ed eccessivamente riservata, la trovava adesso anche in un certo senso altezzosa, dato che alla sua giovane età  – non poteva avere certo più di venticinque anni – un gesto così formale e la pretesa di essere chiamata per cognome, non era una cosa normale. Doveva essere stata una Serpeverde, si ritrovò a pensare congedandosi da lei e raggiungendo lentamente Sirius che stava chiacchierando con Arthur, e, nonostante non fosse mai stato il tipo da avere pregiudizi, non sapeva se sarebbe riuscito a fidarsi del nuovo acquisto dell’Ordine. Antipatica, ecco l’aggettivo che gli venne in mente a conclusione della sua riflessione, quella strega gli era decisamente antipatica.
No, la prima volta che Remus aveva incontrato Ninfadora non aveva avuto una bella impressione di lei, almeno fino a quando Molly non chiese il suo aiuto in cucina. Con un respiro profondo e una lentezza di movimenti che poteva essere scambiata per precisione ed eleganza, Tonks si alzò dalla sua sedia e, seguendo gli ordini della capo famiglia Weasley, afferrò una pila di piatti, sperando che nessuno si accorgesse che le stavano tremando le mani. Tutti, occupati in conversazioni più o meno allegre, sembravano avere ignorato quel particolare, ma lei non poteva e, impegnata ad osservare e controllare gli impercettibili movimenti delle sue mani, perse di vista l’obiettivo principale e il portaombrelli posto disgraziatamente accanto alla porta che divideva il salotto dalla cucina, si rivelò un serio pericolo che non era riuscita a prevedere in tempo. Era bastato mettere un piede in fallo e l’intero servizio di piatti da dodici cadde al suolo, riducendosi in tanti piccoli frantumi. E a terra ci era finita anche lei. Con il viso che andava letteralmente in fiamme e i capelli che, sapeva, avevano appena compiuto il giro di tutti i colori dell’arcobaleno e ritorno, non osò aprire gli occhi per qualche istante, ma quando alzò finalmente lo sguardo si ritrovò davanti al viso una mano, la stessa mano che aveva stretto solo qualche minuto prima.
“Ti sei fatta male?” chiese gentilmente Remus con aria preoccupata.
“Sì, sì, sono un completo disastro, davvero mi dispiace…” balbettò lei sempre più imbarazzata. “Grazie mille” disse poi accennando un sorriso e afferrando la mano dell’uomo.
Quando si ritrovò di nuovo in piedi, lanciò un’occhiata alla ceramica sul pavimento, consapevole che la sua reputazione era andata in frantumi esattamente allo stesso modo, eppure adesso sembrava non importarle più di tanto e fu lei la prima a ridacchiare della sua goffaggine. Remus si unì ben presto a quella risata e dopo aver osservato i suoi capelli color rosa shocking e l’espressione assolutamente simpatica sul suo volto, non potè non pensare a quanto fosse vero che l’apparenza inganna.
   
 
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