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Autore: SoCloseYetSofar    16/10/2012    8 recensioni
FANFICTION SOSPESA: SCUSATE RAGAZZE, E' UN PERIODO UN PO' DIFFICILE PER LA MIA FAMIGLIA E NON HO MOLTO TEMPO PER ALTRO (CONSIDERANDO ANCHE LA SCUOLA), APPENA POSSO CONTINUO. çç
Dal primo capitolo: "Più o meno a metà serata, intorno alle dieci e mezza intravidi un ragazzo che non avevo mai visto gironzolare nel pianerottolo frenetico. Sembrava stesse cercando qualcosa di essenziale e decisi di avvicinarmi a lui. Indossava una calza maglia verde e una casacca dello stesso colore con un cappello con una piuma rossa. Anche in mezzo a tutte quelle maschere era fuori posto. Veniva da ridere solo a guardarlo.
“Cerchi qualcosa?” sorrisi io cercando di essere sarcastica.
”No, no. Qui non c’è.”
Furono le uniche parole che disse borbottando tra sé e sé. Alzò lo sguardo su di me, giusto il tempo necessario per notare il riflesso cristallino dei suoi occhi, poi se ne andò."
E' la mia seconda FF e ho pensato di scrivere qualcosa di diverso, spero vi piaccia C:
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*occhi a me per un microsecondo*
Come penso sia normale, per inserire nella storia tutte ho bisogno di un po' più di capitoli, quindi non temete se vedete che quì non ci siete tutte, arriverà il vostro momento!






Lei gli raccontava le favole, lui le insegnò a volare.

 

 

 

 

CHAPTER FIVE.

Rimasi subito stupita dall'Isola che non c'è, lo ammetto. Solo ora a distanza di anni mi riesco a rendere conto che come ogni cosa in questo mondo, aveva i suoi pregi e i suoi difetti. Sembrava un paradiso, ma lo era veramente?
Non credo proprio e, forse lo avessi scoperto prima, mi sarei risparmiata tante sofferenze.
Anche quelle verranno purtroppo raccontate.
Vi ho avverite che non sarebbe stata una storia a lieto fine, non la mia, purtroppo.

Eravamo tutti seduti intorno ad un grande tavolo rotondo all'interno di una cucina, costruita dentro un immenso albero simile ad un salice piangente ma con le grandezze del baobab quando fecero irruzione nella stanza, illuminata solo da candele, decine di fatine danzando.
Per i bimbi sperduti era normale, le osservarono entrare e ballare con una musica di tamburi.
Erano minuscole, tutte apparentemente simili a Campanellino, che si era unita a loro nelle danze.
Se le scrutavi meglio però erano come persone, tutte diverse e particolari.
“Louis, loro chi sono?” chiesi io sottovoce.
“Le fatine, vengono a farci compagnia, ogni tanto.” Rispose lui sorridendo mentre tre fatine gli accarezzavano i capelli incenerendomi con lo sguardo.
“Capisco.” Una di loro mi fece la linguaccia e Louis sembrò offeso da quel gesto.
“Chiedile subito scusa, non ci si comporta così con gli ospiti!” Esclamò incorciando le braccia al petto.
“Oh, non ti preoccupare” risposi io abbassando lo sguardo e arrossendo un poco.
D'improvviso entrò una ragazza vestita da obelisca e si diresse verso i bimbi sperduti sempre a passo di danza.
“E lei è...?”
“Cecily- rispose Louis - La madrina di tutte le fatine.”
Più si avvicinava più sentivo la musica aumentare, la scrutai da capo a piedi. Era di una bellezza abbagliante, e non solo per i (pochi) vestiti oro che indossava.
Aveva i capelli biondi, tendenti al marrone e gli occhi azzurri. Non erano della sfumatura cristallina di quelli di Louis, ma nemmeno di quella oceano di Niall.
Erano come quelli di un cielo a mezzogiorno. Stregavano.
Con uno sguardo mistico guardò tutti i bimbi sperduti, me, Liam e i miei fratelli e pronunciò con tono teatrale: “Buonasera a tutti.”
Saltellò verso Louis e gli scoccò un bacio sulla guancia.
“Cecily...” Disse Harry alzando il bicchiere colmo di succo d'acero. “Alla tua!”
Tutti scoppiarono in un grande applauso e brindarono. Io li seguii poco convinta.
Voltai lo sguardo verso Liam che era praticamente paralizzato dalla vista della ragazza. Lo scossi un po'.
“Liam, diamine, che ti prende?!”
“E' indescrivibile. Quella ragazza mi sta catturando.”
Ebbi davvero l'impressione che in quel posto, in un modo o nell'altro, tutto ti avrebbe stregato e affascinato.
Cecily si sedette di fronte a noi e per la prima volta parve rivolgermi l'attenzione.
“Una nuova bimba sperduta?” Chiese con un tono che non seppi interpretare, era a metà tra il dolce e lo strafottente.
“Se così si può dire...” Risposi io scocciata.
“La prima bimba sperduta femmina della storia.” Louis sorrise dandomi un buffetto. La mia guancia si infiammò nell'esatto punto in cui il ragazzo con la calzamaglia mi toccò.
Continuò a sorridere e sia le fatine che Cecily non sembravano troppo felici.
“Bene, allora che aspettiamo? Balliamo!” Esclamò l'obelisca alzandosi e interrompendo gli sguardi tra me e Louis che si allungò sulla sedia stendendo le braccia dietro la testa, senza mai smettere di sorridere.
“Io non ne ho molta voglia, Wendy, andiamo a fare una passeggiata?”
Sorrisi e senza rispondere mi avviai con Louis verso la porta, prima di uscire lanciai uno sguardo a Liam che sembrava finalmente aver recuperato il senno, aveva uno sguardo così triste.
Mi rassegnai al fatto che lui non sarebbe mai stato felice nel vedermi con qualcun'altro, ma non me lo avrebbe comunque detto mai.
Louis mi prese la mano e uscimmo nella foresta che era a ridosso della spiaggia.
“Allora, ti piace qui?” mi domandò lui.
“Non so, mi sembra tutto così magico, ma temo sai... che possa finire improvvisamente tutto.”
“Tu potrai stare qui con me per sempre, Wendy.”
Il suo sguardo sembrava tormentato dalle mie stesse paure e per la prima volta pensai mi potesse capire sul serio.
Mentre cercavo le parole giuste per rispondere sentimmo scostarsi delle foglie.
“Shhhh. Shhh!” una voce proveniva da lì vicino.
Louis alzò gli occhi al cielo e scostò le piante.
“Campanellino, Martine, potete anche uscire di lì e smettere di origliare.” soffocò una risata mentre le due fatine volarono fuori dal cespuglio indignate.
Martine era mora e aveva l'aria decisamente allegra, ridacchiava continuamente e lanciava sguardi maliziosi in direzione di Louis, il quale sembrava non accorgersi minimamente. Se ne andarono dopo che Louis gli intimò loro di lasciarci in pace.
“Campanellino... Martine... che tipe!” Esclamò lui spensierato.
“Quella Martine ti guardava in modo strano.”
“Lei è fatta così, è pazza! Si caccia nei guai almeno due o tre volte al giorno e io sono sempre lì ad aggiustare le cose!” Non la smetteva più di ridere e come al solito mi feci contagiare da quella risata senza un vero e proprio motivo.
“Dai, scendiamo, se no gli altri si preoccupano, e poi... devi concedermi almeno un ballo.” Quando scendemmo le scale ebbi davanti a me il secondo spettacolo più brutto di quei giorni, dopo Liam che pomiciava in mensa con Taylor ecco Liam con Cecily.
Non riuscivo a capire cosa stava succedendo, lei gli ballava intorno come una specie di corteggiamento e lui era completamente perso nei suoi passi.
Non c'era contatto ma potevo vedere il modo in cui nessuno dei due staccava gli occhi dall'altro.
“Non c'è da fidarsi di Cecily.” mi sussurrò Louis nell'orecchio.
“In che senso?”
“Prima sembra che ti ami, ma in realtà lei è solo una corteggiatrice. E' la sua razza, la sua specie, non è l'unica madrina che c'è qui nell'isola. E' quella però che sicuramente ha più legami con noi.” Rispose alla mia domanda ma sentivo che c'era qualcosa che mi nascondeva,
Decisi di lasciar perdere e lo trascinai in mezzo a quella che doveva essere la pista da ballo e iniziammo a danzare. Mi sentivo libera come non mai. L'atmosfera era sicuramente incantevole e ognuno sembrava non curarsi dell'altro ma allo stesso tempo eravamo legati dalla stessa musica e dalle stesse emozioni. Danzammo fino all'alba, poi le fatine si ritirarono dalla Tana (così i bimbi sperduti chiamavano l'albero) e io decisi di andare a letto.
Mi voltai in cerca di qualcuno che mi potesse dire il luogo dove avrei dormito ma invece vidi all'incirca quindici, bambini e ragazzi, davanti a me che mi guardavano.
“Sì...?” chiesi io titubante.
“Wendy, ci devi raccontare la storia.” Disse John che si era aggiunto ai bimbi sperduti.
“Che storia volete vi racconti?” Chiesi io sedendomi sfinita sul divano.
“Toy Story!” Esclamò Buzz che era seduto sulle ginocchia di Liam.
Iniziai a narrare la fiaba ma mi accorsi che era molto più difficile che raccontarla solo a Louis, seduto affianco a me nel London Eye o stesomi vicino nel letto.
Le domande si moltiplicavano e dovevo rispondere gentilmente a tutte, anche alle più strane.
Louis mi guardava da in fondo alla stanza, seduto su un mega trono circondato di piume, sorridendo, come sempre.
Quando ebbi finito mandò a letto tutti i bimbi che si arrampicarono sui rami superiori ognuno in una stanza e rimanemmo, ancora una volta soli.
“Ti volevo far sentire una cosa.” Disse lui incerto.
Mi accomodai nel trono al suo posto e attesi che lui prendesse un flauto di legno, a sei fori, e si sedesse affianco a me.
Iniziò a suonare dolcemente una melodia che non mi scorderò mai. Ancora oggi, se ci penso, rabbrividisco. Era più che travolgente, più che afrodisiaca, era speciale e la stava improvvisando lui per me.
Mi si inumidirono gli occhi, quel suono gli apparteneva più di ogni altra cosa. Era suo. Ma era anche un po' mio, dal momento che me lo aveva dedicato, era nostro.
“Grazie.” sussurrai.
“Sai, a volte è strano dire tutto quello che si prova, per questo uso il flauto di Pan.*”
Sorrisi appena.
“Mr. Louis Senzauncognome, te ne ho trovato uno! Tu sei Pan, Louis Pan” Dissi fiera di aver dato un cognome al mio amico in calzamaglia.
“Ok, Wendy Darling” disse lui. “Vieni, ti mostro il luogo dove dormi.” Mi prese la mano e mi accompagnò dietro una tenda che era a pochi metri da lì.
Dietro quel pezzo di stoffa agganciato in malo modo a due mensole c'era un grande letto e una collezione di piume rosse, pugnali e un posto vuoto, che doveva essere quello riservato al flauto.
“Louis, ma questa è la tua stanza, non permetterò che tu dorma scomodo per me, sarò io a stare per terra!” Esclamai io.
“Ma cos'hai capito? Noi dormiamo insieme!”



*SPAZIO AUTRICE*
In questo capitolo ho inserito Ce ci (l'obelisca uù) e Jonatic_Directioner (Martine, la fatina) poichè le loro caratteristiche mi sembravano abbastanza similari ai personaggi della storia.
Per adesso i loro ruoli sono stati abbastanza secondari, ma la storia si evolverà, piano piano e ognuna di voi potrà sentirsi protagonista almeno un po'. c:
Non tutte le caratteristiche ch emi avete detto corrispondono poi a quelle dei diversi perosnaggi, ho dovuto un po' adattare (?)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Se qualcuno ha piacere di essere inserito nella storia ma ancora non me lo ha fatto presente è pregato di recensire il capitolo 5 con una breve descrizione di sè (oltre, naturally, ad una riflessione/opinione sul capitol)
Ho ingrandito la scrittura così ci vediamo meglio (?)
HAHAHAHAHAAHAHAHHAAH #troppotrasgry
Grazie per chi legge e recensisce, VI AMO TUTTE c:

twitter - nuova one shoot demi e niall - one shoot originale - fan fiction con momi c:

  
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