Film > Megamind
Segui la storia  |       
Autore: albaazzurra    21/10/2012    2 recensioni
Ho deciso di cimentarmi in questa impresa!Questa è un idea che si è evoluta diverse volte nella mia mente,ma la prima volta che l'ho pensata è stato qualche giorno dopo aver visto per la prima volta il film.E da un po'di tempo progettavo di pubblicarla.Spero di non pentirmi di aver iniziato questo universo alternativo!E spero che vi piaccia...pregherei di farmi sapere cosa ne pensate!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Con un gemito stanco e frustrato,Megamind aprì la porta d’ingresso,lanciando lo zaino sul divano rosso della sala.Guardandosi intorno non notò la presenza ne di sua madre o di suo zio Vernon,l’unica cosa che notò fu un bigliettino sul tavolino di vetro:
 
La riunione con il sindaco è stata anticipata
a questa sera.Non aspettarci alzato,faremo tardi.
Mamma.
 
Senza pensarci accartocciò il biglietto con una mano e lo buttò sul pavimento.Sentendo il bisogno di sgranocchiare qualcosa di diresse verso la cucina,ma venne fermato da dozzine di robot-cervelli che gli erano improvvisamente venuti incontro,facendolo di nuovo cadere per terra.I piccoli cyborg cominciarono a fare le feste al loro paparino abbaiando e strofinando le cupole di vetro contro le sue mani per ottenere delle carezze.
 
Non ci pensò due volte ad accontentarli:Cominciò ad’accarezzarli uno dopo l’altro.
 
“Oh,mi siete mancati tanto anche voi,piccolini miei!Si certo,siete mancati tanto al vostro papino!!Si,mi sei mancato anche tu,Spiky!”Disse rivolto al piccolo robot combina-guai.
 
Appena sentì queste parole,il piccolo cucciolotto si precipitò sul suo padrone,mordendogli il naso.un grido acuto uscì dai suoi polmoni doloranti.
 
“Spiky!!!Togliti di dosso!!!Stupida creatura tecnologica,mi stacchi il naso!!Ahh!!”
 
Dopo qualche secondo di battaglia,riuscì a togliersi i denti di metallo dalla carne blu.Toccò delicatamente vedendo del sangue che sgorgava.
 
“Brutto cagnacc-emh,brutto cyborg!!Guarda come mi hai ridotto!!Per punizione questa sera non ci dormi con me!!”Gridò severamente puntandogli il dito davanti.
Spiky indietreggiò con il suo occhio rosso che tremolava,emettendo dei gridolini di tristezza.
 
Con aria mortificata,lentamente tentò di avvicinarsi al padrone per ottenere il perdono.Quando gli arrivò vicino,l’espressione di Megamind si era già addolcita. Allora,ne approfittò per buttarsi sul suo petto e a cominciare a fare le fusa con un dolce mormorio metallico.
 
Il cuore di Megamind si sciolse lentamente come caramello al sole.Cominciò ad accarezzare lentamente con la punta delle dita la sua cupola di vetro,vedendo che le piccole scosse elettriche seguivano la linea tracciata dai suoi polpastrelli.
 
“Birboncello…birboncello di papà!”
 
Il piccolo robot volò verso la cucina,e pochi secondi dopo tornò con un flaconcino di disinfettante,dei dischetti di cotone e una piccola scatolina bianca:prese un dischetto,verso qualche goccia di disinfettante,e disinfettò il naso di Megamind,e quando riuscì a pulirlo,prese un cerotto dal tavolino del salotto,e lo sistemò per bene.
 
“Oh…diventa sempre più tenero.”
Megamind si girò verso la voce familiare che aveva appena sentito.
 
Minion indossava il suo solito grembiule rosa,e aveva in mano una cesta di panni da lavare.
 
"Ah-ah...molto divertente Minion."Disse a fatica l'alieno rialzandosi da terra.
 
"Eh dai,è così dolce e affettuoso,e ogni giorno diventa sempre più tenero!"Rispose il piranha ridacchiando.
 
"Ah si?avanti Spiky,saluta lo zio Minion!!"Disse spingendo il robot-cervello verso Minion,il quale tento di proteggersi spingendo via con una risata il piccolo cucciolo.
 
"Ma la pianti!!"Appoggiò la cesta bianca.
 
L'alieno si sedette sul divano con un sospiro.Minion prese una scatola dal tavolo e la porse al suo padrone.Lui la prese,e la aprì.Addentò una ciambella al cioccolato con confettini colorati sopra.E in pochi secondi la finì.Mentre stava ingoiando la prima,ne stava già mangiando un'altra,quando Minion gli tolse la scatola delle mani.
 
"Ci vada piano.Da ieri ha già messo su due chili!"Disse andando verso la cucina.
 
"Prima o poi tutti dobbiamo morire..."
 
"Oh,oggi siamo molto positivi.Giornata rose e fiori,mh?"Tornò con una scatola del pronto soccorso.Megamind si tolse la t-shirt e Minion cominciò a disinfettare le ferite dietro la schiena,mettendogli poi dei cerotti.
 
"Che ci vuoi fare...ahi!"
 
"Mi scusi."
 
Megamind si alzò e si rimise la maglietta.
 
"Ah,lascia stare...vado in camera mia..."
 
Minion sospirò...sapeva che non c'era nulla da fare.Molte volte aveva tentato di consolarlo o di parlargli...ma a che scopo?Le sue parole non lo facevano altro che piangere.Lo vedeva ritornare da scuola da ormai qualche settimana...ma era sempre peggio.Vestiti strappati,lividi...lacrime...aspetto satinato sul viso...e non c'era davvero nulla da fare.Non riusciva a consolarlo.Lo aveva visto molte volte durante una delle sue crisi,e spesso anche lui ne era rimasto contagiato.Piangeva anche lui,si disperava...ma si sentiva un eroe quando riusciva a strappargli un sorriso.Quelle poche volte...infondo era come un fratello per lui.
 
Intanto Megamind salì le scale per poi ritrovarsi davanti alla sua porta.La aprì,e quando ci guardò dentro...non ritrovò il suo solito disordine.La camera era pulita,profumata,e senza le solite cartacce ,i fazzoletti,il cibo,panni sporchi...era tutta ordinata.Il letto era rifatto con delle lenzuola pulite,la scrivania ordinata,il pavimento pulito...e la sua chitarra...un momento...la sua chitarra??
 
"Minion!!!La mia chitarra!!!"Gridò afferrando la sua testa calva.
 
"E' nel suo armadio!"La sua voce risuonò nelle sue orecchie rassicurandolo.
 
Ma corse preoccupato verso il suo armadio,lo aprì...notando i suoi vestiti appesi,stirati e ordinati.E notò la sua chitarra chiusa in una custodia.Sospirò e la prese,trascinandola sul suo letto.Aprì la cerniera e prese la sua chitarra classica e il plettro.Fece risuonare dolcemente le corde nei suoi timpani...era una delle poche cose che riusciva a distrarlo...
 
Accordò la chitarra,e cominciò a suonare le note iniziali di Highway the hell...
 
la la la...re re sol...re re sol,re re sol...re la la...gli accordi gli risuonavano nella testa.Chiuse gli occhi mentre gli cresceva un sorriso sulle labbra blu.
 
La musica...che cosa magica.
 
Continuò a suonare quando...sentì una fitta di dolore nel cuore,Nemmeno le note  degli AC/DC riuscivano a rassicurarlo,o per lo meno a placare la sua depressione.
 
Gli scese una delicata lacrima sul viso sulla guancia.
 
Chiudendo gli occhi gli vennero in mente pensieri orribili.Gli atti di bullismo,di razzismo,il suo cuore che si accartocciava agli insulti e alle minacce.,al matrimonio..ma sopratutto,alla morte di suo padre.
 
"Papà..."Sussurrò.
 
Sentiva quel male allo stomaco.Gli stava venendo un'altre crisi...
 
Tentò di resistere,di non piangere.Trattenne il respiro dandosi pugni sul costato,strizzando forte gli occhi...ma durò solo qualche secondo.Sputò l'aria con un gemito strozzato,gridando di dolore.Si alzò prendendo la chitarra dal manico e la sbattè forte sul pavimento,spaccandola violentemente in mille pezzi.La sbattè ripetutamente fino a ridurla in polvere.Si gettò sul pavimento e su ciò che restava del suo tesoro adorato.Gridò,pianse,ansimando,mentre si dimenava sbattendo pugni sul pavimento.
 
Ma quando si accorse di cosa aveva fatto...il poveri pezzi del suo cuore si polverizzarono.Non aveva la forza di reagire,non aveva la forza di piangere,non aveva più fiato per gridare,e i suoi polmoni non erano più in grado di rifornirgliela.
 
"Papà...pa-papà..."Voleva gridare,ma queste parole uscirono misti ad un sospiro.
 
Strizzò gli occhi afferrando un pezzo di legno nella mano sinistra e stritolandolo;si ferì la mano leggermente con pezzi appuntiti del legno.
Avrebbe voluto morire...morire...che rosea prospettiva per la sua vita.Che orribile pensiero,ma allo stesso tempo che soluzione ai suoi problemi.
 
Fra le lacrime vide il suo blocco per gli appunti sulla scrivania,e sopra una penna.Ecco l'idea...
 
---
 
Firmò il biglietto che aveva appena scritto e che voleva lasciare a sua madre e a suo zio come le sue ultime parole.Con gli occhi insanguinati lo rilesse...
 
 
Cara mamma,e caro zio...
Lo so che voi volete solo il mio il mio bene,e che
i vostri cuori sono solo pieni di amore nei miei confronti...
ma il mio cuore è molto diverso.
Il mio è pieno di sofferenza,
e altra non può sopportarne.
il matrimonio forzato,la scuola...e papà.
Non posso continuare.
Non ci riesco.
Mi state imponendo di buttare via la mia vita.
Di essere ciò che non sono.
Quello che non voglio essere e che nessuno vorrebbe diventare,io per primo.
Ma di che cosa mi illudevo...papà era l'unico in grado di capirmi.
E...credo che l'unica soluzione a tutto ciò,sia
quella che possa mettere definitivamente e con meno atrocità
fine alla mia vita.
Vi ho sempre voluto bene.Anche quando il mio mutismo
non mi permetteva di dimostrarvelo.Ti voglio bene Minion...Ti voglio bene zio Vernon...
Vi voglio bene robot-cervelli...
Ti voglio bene mamma.
Addio.
 
Megamind.
 
Rileggendolo non ebbe la forza di trattenere altre lacrime.Ma nonostante ciò accartocciò il foglio e lo lanciò alla cieca in camera sua.Incrociò le braccia sul legno della scrivania e ci seppellì il viso.
 
Ma non aveva intenzione di soffrire ancora.Con forza di alzò dalla sedia della scrivania,e prese il giubbotto di pelle appeso nell'armadio.Aprì la finestra della sua camera,e scese sulla scala costruita sul muro per le emergenze.
Non poteva farlo li.Doveva trovare il luogo adatto.
Tirò fuori dalla tasca dei jeans delle chiavi,e premette il bottone blu.Davanti a lui si materealizzò improvvisamente la sua hoverbike.Sfortunatamente non ancora in grado di poter volare.Ci motò sopra,e una volta accesa cominciò a fluttuare da terra a na distanza di pochi centimetri.Premendo l'acceleratore,cominciò a dirigersi verso un posto che gli sembrava perfetto.
 
---
 
Era arrivato in pochi minuti grazie alla supervelocità della sua invenzione.Eccolo...o meglio,eccola.Il luogo dove tutto doveva finire.
Spense l'hoverbyke,e la fece diventare invisibile,parcheggiandola davanti al cancello della scuola.
Scavalcò il cancello in metallo con fatica,per poi ritrovarsi dall'altra parte;notò che il portone era aperto,così quatto come un ratto,sgattaiolò all'interno dell'edificio scolastico,augurandosi di non incontrare nessuno.L'interno della scuola era vuoto,senza nessun rumore.Corse allora attraverso i corridoi,oltrepassando le aule,e i laboratori.Aveva intenzione di entrare in quello di chimica e inghiottire un liquido mortale,ma sarebbe stata una morte troppo dolorosa.
 
Continuò a percorrere il pavimento,fino ad arrivare alle scale che portavano ai piani superiori.Prendedo un respiro profondo cominciò a salire con la velocità di un fulmine facendo risuonare nell'ambiente i battiti delle sue scarpe misti alle sue pulsazioni cardiache del suo cuore.Arrivato al primo piano,percorse un'altro corridoio:superò l'aula di chimica,l'aula video,e la biblioteca,facendo attenzione a non andare a sbattere contro la sua porta aperta.La richiuse con un tonfo.Continuò a correre,e salì di nuovo le scale,e quando arrivò al terzo piano,fece lo stesso.Era arrivato ormai agli ultimi scalini,e si ritrovò davanti alla porta che conduceva sul tetto delle scuola.La aprì con la mano tremante.
 
Uscì all'aperto,sentendosi investito da una folata di vento ghiacciato.Stava arrivando un altro temporale.Ma non se ne curò,e camminò ancora con il fiatone verso la ringhiera;oltrepassò i pannelli solari che non riuscivano a catturare la luce a causa delle mancanza del sole ormai oscurito dalle nuvole nere mosse dal vento,e una volta arrivato si aggrappò alla barra di metallo guardando in basso:gli vennero le vertigini...ma almeno aveva trovato la soluzione.Non sapeva il perchè della scelta della scuola come punto di incontro con la morte...e in quel momento non voleva pensarci.Con le ginocchia che gli cedevano,scavalcò lentamente anche la ringhiera,per poi ritrovarsi aggrappato con le mani dietro la schiena mentre guardava in faccia il vuoto che era sotto di lui.Tentava di lasciarsi andare,ma le sue mani erano come incollate al metallo...non ci riusciva,non aveva la forza,non aveva il coraggio.Il cuore gli martellava nel petto,per la paura,per la disperazione,per tutto.Il cervello gli stava esplodendo nella calotta cranica.
 
Deglutì il cemento armato che aveva in gola,e chiuse gli occhi.
 
"Ora basta...basta!!Conto fino a tre,e se non ti butti sono guai...uno...d-due...t-t-t...tr..."
 
"Ora basta,dico sul serio!!Avanti..."
 
Cominciò il secondo conto.Prese un respiro profondo,e svuotò i suoi polmoni...
 
"U-uno..."Le sue mani allentarono la presa.
 
"D-d-due..."
Cominciò a sbilanciarsi in avanti.
 
"Tr-t-...TRE!!"
 
"Ehi!!!"
 
 
 
Era ormai sul punto di cadere nel vuoto quando...i suoi timpani furono solleticati dalla più dolce melodia mai sentito.Lentamente voltò la testa per ritrovarsi di fronte a...a una ragazza.
 
Alta,bella,con il viso d'angelo,i capelli castani corti,occhi celesti da sogno,e labbra delicate rosa che...purtroppo aspiravano una sigaretta.
Ma era così bella...i suoi occhi verdi mirarono la giovane fanciulla,mentre la sua bocca lentamente si apriva.Le sue guancie si infiammarono.
 
La ragazza si tolse la sigaretta dalla bocca,e tossì il fumo che le venne fuori dai polmoni.Diede un piccolo sorriso al'alieno.
 
"Bhe?Non ti butti?"
 
Megamind continuava a fissarla...non riusciva a parlare.
 
Lei ridacchio e prese un'altra boccata di nicotina.
 
"Allora?Il gatto ti ha mangiato la lingua?"
 
"I...i-io...non..."Riuscì a stento a balbettare.
 
Si mise le mani sui fianchi;Indossava dei leggins neri,con una gonna di jeans,una camicia nera e un giubbotto di pelle simile al suo.Portava delle All star nere con delle piccole saette blu ai lati.Si tolse lo zaino dalle spalle appoggiandolo a terra.Prese l'ennesima boccata.
 
"N-non dovresti fumare...fa male."Disse non sapendo che dire.
Lei sii tolse la sigaretta dalla bocca guardandola.Era appena iniziata.
 
"Posso smettere quando voglio."Disse calma.
 
"Dicono tutti così."Ribattè l'alieno.
 
Allora lei alzò le spalle,e lentamente si avvicinò alla ringhiera.
 
"Ferma!Sta indietro!!Mi butto!"
 
La ragazza alzò le mani,e lentamente si avvicinò...fece piccoli passi mostrando la sigaretta.Quando arrivò alla ringhiera si mise vicino a lui,e la buttò giù.Si affacciò a vedere la sua caduta.
 
"Certo che non deve essere molto bello cadere da queste altezze,vero?"
 
"Cosa?"Chiese confuso l'alieno.
 
"Lascia perdere.Sono Roxanne,Roxanne Ritchi.E tu...saresti....Meggy,giusto?"
 
"S-sono Megamind,non Meggy!!"
 
"Oh,scusa,non volevo offenderti!!"Disse Roxanne con ironia.
 
"M-mi sta distraendo Miss Ritchi,se ne vada!!"
 
"Chiamami Roxanne,non Miss,o Lady Ritchi."
 
"E allora,se ne vada Roxanne!Mi sta distraendo!"
 
"So che non lo farai."
 
"C-cosa?"
 
Roxanne rise.
 
"Ho detto che so che non ti butterai."
 
"E che cosa te lo fa pensare?"
 
"Bhe...lo avresti già fatto."
 
Megamind sospirò sentendosi offeso.Decise di cambiare discorso.
 
"Cosa...cosa ci fa lei qui?"
 
"Ricerche...lavori per il giornalino della scuola.Vorrei diventare una giornalista.Invece immagino che tu non sia qui per dedicarti a simili attivtà eh?"
 
"In verità sarei occupato in una certa azione....che lei mi ha interrotto.Qundi,la prego di andarsene e di lasciarmi finire."
 
Roxanne si avvicinò lentamente a Megamind.Quando gli fu accanto,cominciò ad accarezzargli leggermente la guancia con le nocche.Megamind si impietrì sentendo la schiena irrigidirsi.Ma che diavolo gli stava succedendo?Sentiva uno strano calore allo stomaco.

 
Girò la testa verso di lei,e i suoi occhi si immersero nei suoi.
Era così bella...ed era così nuova la sensazione che stava provando:un misto di piacere e di timore,ma che gli risultava gradevole.Intanto lei continuava ad accarezzare la sa guancia.
 
"Avanti...non fare sciocchezze..."Sussurrò vicino al suo orecchio.Megamind non riusciva a parlare.Perchè stava perdendo tempo con lui?Era un alieno,perchè diavolo dovrebbe essere soggetto di pietà per un essere umano?Facendosi coraggio,glielo chiese.
Lei rise rispondendo:
 
"Forse è perchè non sono una maleinterpreta della teoria dell'evoluzione e della selezione naturale di Charles Darwin...non sono razzista."
 
"Sembri molto istruita..."
 
"No...sono solo un essere umano.Perchè l'uomo deve essere così crudele con chi non è della sua stessa specie?"
 
"Me lo chiedo spesso anche io..."
 
In quel momento,Megamind si rese conto di avere incontrato un angelo.
Decise di darle retta.Non ci pensò due volte.
 
"Allora?"Chiese porgendogli la mano.
Megamind con un sorriso la afferrò.I due ragazzi si sorrisero.Con attenzione,Megamind si girò verso di lei,e lo aiutò a scavalcare,per poi ritrovarsi dalla sua parte.
 
In quel momento iniziò a piovere.
 
Megamind la guardò.
 
"Emh...Miss Rit-"
 
"Roxanne."Lo interruppe.
 
"Roxanne...fa freddo qui.Che ne dici di..."
 
Lei afferrò delicatamente la mano blu.
 
"Cioccolata calda.Ci sto."
 
Gli rivolse un caldo sorriso.Il cuore di Megamind non la smetteva di tamburellare.
 
Corsero verso le scale,e chiusero la porta dietro di loro,per poi incamminarsi al piano terra verso il distributore.
 
 
Ed eccomi qua,sono tornata!Finalmente sono riuscita ad aggiornare questa storia :-D era da tanto che tentavo,ma come avete notato...dopo la 'tragedia' del mio portatile...ci ho messo un po'a ritrovare l'ispirazione.
Ma sono forte,e finalmente ci sono riuscita!!E presto cercherò di aggiornare tutte le mie storie in sospeso,e di pubblicarne di nuove...ne ho tante in serbo per noi MegaFan!!Fatemi sapere! :-D
 
ps:scusate gli errori di ortografia...se ce ne sono.
Pps:ho ripubblicato il capitolo per il piccolo imprevisto che è successo questa sera su efp
By by!!AA
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Megamind / Vai alla pagina dell'autore: albaazzurra