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Autore: telesette    23/10/2012    0 recensioni
[Black Jack]
Marilyn annuì.
La mano di Black Jack sollevò la puntina del giradischi, interrompendo così la riproduzione, e subito il fantasma della bionda cantante/attrice si accinse ad esibirsi per lui in una performance tutta personale.
Se chiudeva gli occhi, a Black Jack pareva davvero di sentirla accanto a sé: non era una semplice donna, era un sogno, era fantasia su un oceano ricco di desideri, ed era il canto di un angelo nel paradiso di ogni uomo...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Black Jack è una delle molte e "sconosciutissime" serie a fumetti italiane prodotte dalla Renzo Barbieri Editore s.r.l. intorno agli anni '90. In quel periodo le raccolte della collana "Black Panter", malgrado molte facessero il verso a opere più celebri ( come Dylan Dog, Diabolik e via dicendo ), avevano comunque il potere di affascinare e divertire con poco.
Jack Ghost ( in arte Black Jack ), il protagonista di questa serie, è un giovane cartomante bruno e con la barba incolta, molto affascinante e intrigante come aspetto. Figlio adottivo di una sensitiva di colore, in realtà è un imbroglione che il più delle volte cerca solo di spennare i gonzi. Affetto da un'atavica e morbosa "ossessione" per la bionda attrice Marilyn Monroe, lo spirito di quest'ultima si materializza spesso davanti a lui ostentando a sua volta un forte debole nei suoi confronti. Spesso e volentieri infatti, sarà proprio Marilyn a suggerire e incoraggiare Black Jack sulla pista da seguire per risolvere inquietanti misteri a metà tra il giallo e il paranormale.
Ad affiancare il giovane nelle sue avventure vi sono la bella Kyo Flame, tenente di polizia di Los Angeles; e spesso compare anche la madre adottiva del protagonista, che quest'ultimo usa chiamare semplicemente Maman ( "mamma" alla francese, come si usava parlare a New Orleans dove il piccolo Jack e cresciuto da quando era rimasto orfano ), della quale si ignora il suo vero nome.
Black Jack troverà molti nemici sul suo cammino: assassini, psicopatici, maniaci omicidi, mostri e creature della notte... ma il suo nemico più inquietante, fin dalle prime avventure, sarà senza dubbio il tenebroso e pericoloso sacerdote nero Alastor.

 

Canta, mio dolce Angelo Biondo!

Quella sera Black Jack non riusciva proprio a dormire.
La televisione non trasmetteva praticamente nulla di interessante, la radio ancora meno e, con il frigo pressoché vuoto, non poteva neanche farsi uno spuntino.
Borbottando qualcosa a bassa voce, mise a scaldare un po' di latte sul fornello e, dopo essersi riempito una tazza, andò ad accendere il giradischi. Qui mise il suo prezioso disco di "
River of No Return", rarissima incisione degli anni cinquanta, e si buttò sul divano con gli occhi chiusi e la tazza fumante stretta nelle mani.
Mentre le note e le parole della canzone si libravano nell'aria, leggere come una giornata estiva a sud del continente, Black Jack immaginò di trovarsi in quel vecchio angolo di mondo: il placido corso del Mississippi, con le sue acque fangose, e un vecchio battello a ruota che vi scorre sopra lento per tutta la sua lunghezza...
Quand'era piccolo, Maman lo portava spesso in riva al fiume. Insieme erano soliti consumare pane casereccio e pasta di arachidi mentre, di tanto in tanto, il rumore di un qualche battello interrompeva il silenzio e la monotonìa della natura circostante.
Quanti bei ricordi.

- Siamo nostalgici, eh?

Per nulla sorpreso dal suono di quella voce, Black Jack aprì gli occhi e vide Marilyn appoggiata contro la poltrona che lo fissava col suo solito sorriso. L'ex-attrice bionda, affascinante come sempre, era incorporea e semitrasparente; sembrava quasi un susseguirsi di diapositive sul muro, eppure ogni volta Black Jack restava rapito dalla sua figura e dal suo fascino ineguagliabile.
Che donna!
Marilyn Monroe, la prima vera sex-symbol che il mondo intero abbia mai conosciuto.
Ogni volta che Black Jack ascoltava la sua voce, nella sua mente la immaginava così: calda e avvolgente, dolce e sensuale, sensibile e irresistibile... Peccato che ora fosse solo un fantasma.

- Come stai, uomo?
- Come starebbe chiunque, vedendoti... una favola!

Marilyn scoppiò a ridere.
Black Jack le ricordava un po' il suo primo marito Jim Dougherty, soprattutto nel sorriso, e a parte questo le piaceva immensamente il modo in cui la guardava. Negli occhi di Black Jack non c'era alcuna traccia di volgarità, solo passione sincera e un desiderio più che giustificato, ed era proprio questo che le piaceva di lui.
Subito venne avanti silenziosa, come se qualcuno stesse "proiettando" il suo movimento attraverso una vecchia cinepresa nascosta nella stanza, e si sedette accanto a Black Jack con una luce di seduzione negli occhi.

- Avevi voglia di me, non è vero?
- Ho sempre voglia di te, tesoro - osservò lui, appoggiando la tazza e fissandola come imbambolato.

Black Jack allungò d'istinto una mano, ben sapendo che era inutile, incapace di resisterle.
Come tutte le altre volte, la mano incontrò solo aria inconsistente. Marilyn non era realmente lì, anche se la sua presenza irradiava tutto il fascino e la sensualità della donna eccezionale che era. Ogni volta era un rammarico: averla lì accanto, per giunta anche lei innamorata di lui, e non poterla neanche sfiorare...

- Non te la prendere, gioia - cercò di consolarlo Marilyn. - Pensa di stare guardando un film, solo un film... non si può "baciare" una pellicola, no? Su, non ti crucciare!
- E' vero - ammise lui con una smorfia. - Posso chiederti un favore, almeno?
- Lo sai che non so dirti di no - sottolineò lei. - Che cosa vuoi chiedermi, dolcezza?
- Per favore, canta - sussurrò. - Vorrei sentire la tua voce, anziché quella del disco... ti prego!

Marilyn annuì.
La mano di Black Jack sollevò la puntina del giradischi, interrompendo così la riproduzione, e subito il fantasma della bionda cantante/attrice si accinse ad esibirsi per lui in una performance tutta personale.
Se chiudeva gli occhi, a Black Jack pareva davvero di sentirla accanto a sé: non era una semplice donna, era un sogno, era fantasia su un oceano ricco di desideri, ed era il canto di un angelo nel paradiso di ogni uomo...
Questa era Marilyn!

FINE 

   
 
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