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Autore: topazio    29/10/2012    5 recensioni
Due anni.
Erano passati due anni.
Due anni che Nami aveva dedicato alla ricerca disperata di qualcosa che forse neanche esisteva, un sogno, una stupida storiella per bambini, che per lei erano diventati un piccolo appiglio, una flebile speranza.
è la mia prima fanfic siate clementi e lasciate magari un commento che mi aiuti a migliorare, grazie:)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La Pietra delle Resurrezione

                                                         Capitolo 13

 

Nami andò perplessa a pagina 4. E ciò che vide la fece sbiancare. Sanji le si avvicinò preoccupato e puntò lo sguardo sul titolo e ciò che lesse lo lasciò senza parole.

-Ch-che cosa?! Non può essere!- disse Nami sconsolata. A pagina 4 c’era il manifesto da ricercati di Nami su cui ora pendeva una taglia da 86.000.000 di Berry.

Il resto della ciurma si avvicinò preoccupato alla giovane, e così riuscirono a scoprire la fonte di tanta ‘sofferenza’. Nami non aveva mai voluto avere una taglia sulla sua testa e ora che era così alta, non riusciva a darsi pace.

-Wow,Nami sei un portento!- disse Chopper con ammirazione.

-Ma la domanda è: cosa hai fatto per far aumentare la tua taglia così vertiginosamente?- chiese Robin.

-Ho sconfitto Smoker- lo disse con una tale semplicità e molti rimasero increduli per qualche istante. E poi scoppiò un boato di domande, di complimenti e di grida che furono messi a tacere da un ringhio alquanto sinistro di Nami.

-Beh ho semplicemente scoperto il suo punto debole. Mi tornato in mente che l’elettricità di Eneru, era stata sconfitta dalla gomma di Rufy, e il fumo di Smoker poteva essere sconfitto dal vento- spiegò.

Rimasero tutti a bocca aperta, Zoro era particolarmente sorpreso, non era più la mocciosa di un tempo. All’improvviso nella stanza sbucò Usopp.

-Terraaaaa! L’ho gridato 10 volte, non mi avete sentito?-

Nami saltò in piedi, nonostante il dolore per la ferita. Non poteva crederci, era arrivata ad Alice Island! Era così vicina al suo obbiettivo.

 

30 minuti dopo era tutto pronto per la ricerca del tesoro. Franky, Brook e Chopper rimasero sulla nave pronti a salpare nel caso avessero avvistato la marina. Zoro, Robin, Rufy, Usopp e Nami invece partirono per l’esplorazione. La navigatrice veniva trasportata a turno dal cuoco dallo spadaccino.

Nami conduceva esperta i compagni lungo l cammino seguendo un’antica mappa trovata in un vecchio libro. Non ci misero molto a raggiungere il luogo che cercavano. Era una grotta buia e umida, ma si fidarono delle indicazioni di Nami.

All’interno vi era un altare e poco più in là un pugnale affilato. Nami scese da addosso a Sanji e si diresse zoppicando verso l’altare. Gli altri la guardarono, prima incuriositi, poi spaventati quando prese il pugnale e si tagliò il palmo della mano. Fece cadere alcune gocce sull’altare.

-Occorre un sacrificio di sangue- spiegò. Dal nulla all’improvviso comparse una figura incappucciata. Era una donna, si capiva anche se non si poteva scorgere il suo volto.

-Cosa desideri?- chiese rivolta solo a Nami.

-Cerco la Pietra della Resurrezione- disse con tono sicuro.

-Occorre un sacrificio-

-Ho già donato il mio sangue- disse Nami confusa.

-Non solo tuo, ma anche loro- disse rivolgendosi al resto della ciurma –Occorre superare una prova. Una prova di coraggio, ognuno di voi nasconde una segreto, qualcosa di cui si vergogna. La prova prevede di rivelare questo segreto, e accettare in silenzio ciò che verrà detto-

-Non capisco- disse Nami.

-Se cuoi ottenere ciò che stai cercando, ognuno di voi deve confessare il suo segreto, perché ognuno di voi nasconde qualcosa ai propri amici-

Si guardano, si studiarono l’un l’altro. Ognuno di loro nascondeva un segreto. Come potevano davvero fidarsi gli uni degli altri? Era proprio questa la prova. Non confessare l’inconfessabile, ma reagire nel modo giusto. Non voleva costringere i suoi amici a fare qualcosa. Non sarebbe stato giusto.

-Ragazzi, non voglio costringervi a fare nulla, se non ve la sentite..- disse Nami.

-No- la interruppe Rufy -È davvero così importante questo tesoro per te?- la interruppe. Nami annuì decisa. –Allora sono pronto a vuotare il sacco!- disse deciso e un sorriso si dipinse sulle sue labbra.

Tutti gli altri annuirono decisi. Non avrebbero abbandonato Nami nel momento del bisogno! Erano pronto e avrebbero superato anche questa battaglia.

 

 

Capitolo un po’ corto, lo so.

Mi scuso per l’immenso ritardo, ma sono sommersa dagli impegni. Spero che vi piaccia questo capitolo, comunque fatemi sapere! =)

Alle prossima, Topazio=)

  
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