La
Pietra delle Resurrezione
Capitolo
13
Nami
andò
perplessa a pagina 4. E ciò che vide la fece sbiancare.
Sanji le si avvicinò
preoccupato e puntò lo sguardo sul titolo e ciò
che lesse lo lasciò senza
parole.
-Ch-che
cosa?! Non
può essere!- disse Nami sconsolata. A pagina 4
c’era il manifesto da ricercati
di Nami su cui ora pendeva una taglia da 86.000.000 di Berry.
Il
resto della
ciurma si avvicinò preoccupato alla giovane, e
così riuscirono a scoprire la
fonte di tanta ‘sofferenza’. Nami non aveva mai
voluto avere una taglia sulla
sua testa e ora che era così alta, non riusciva a darsi pace.
-Wow,Nami
sei un
portento!- disse Chopper con ammirazione.
-Ma
la domanda è:
cosa hai fatto per far aumentare la tua taglia così
vertiginosamente?- chiese
Robin.
-Ho
sconfitto
Smoker- lo disse con una tale semplicità e molti rimasero
increduli per qualche
istante. E poi scoppiò un boato di domande, di complimenti e
di grida che
furono messi a tacere da un ringhio alquanto sinistro di Nami.
-Beh
ho
semplicemente scoperto il suo punto debole. Mi tornato in mente che
l’elettricità di Eneru, era stata sconfitta dalla
gomma di Rufy, e il fumo di
Smoker poteva essere sconfitto dal vento- spiegò.
Rimasero
tutti a
bocca aperta, Zoro era particolarmente sorpreso, non era più
la mocciosa di un
tempo. All’improvviso nella stanza sbucò Usopp.
-Terraaaaa!
L’ho
gridato 10 volte, non mi avete sentito?-
Nami
saltò in
piedi, nonostante il dolore per la ferita. Non poteva crederci, era
arrivata ad
Alice Island! Era così vicina al suo obbiettivo.
30
minuti dopo era
tutto pronto per la ricerca del tesoro. Franky, Brook e Chopper
rimasero sulla
nave pronti a salpare nel caso avessero avvistato la marina. Zoro,
Robin, Rufy,
Usopp e Nami invece partirono per l’esplorazione. La
navigatrice veniva
trasportata a turno dal cuoco dallo spadaccino.
Nami
conduceva
esperta i compagni lungo l cammino seguendo un’antica mappa
trovata in un
vecchio libro. Non ci misero molto a raggiungere il luogo che
cercavano. Era
una grotta buia e umida, ma si fidarono delle indicazioni di Nami.
All’interno
vi era
un altare e poco più in là un pugnale affilato.
Nami scese da addosso a Sanji e
si diresse zoppicando verso l’altare. Gli altri la
guardarono, prima
incuriositi, poi spaventati quando prese il pugnale e si
tagliò il palmo della
mano. Fece cadere alcune gocce sull’altare.
-Occorre
un sacrificio
di sangue- spiegò. Dal nulla all’improvviso
comparse una figura incappucciata.
Era una donna, si capiva anche se non si poteva scorgere il suo volto.
-Cosa
desideri?-
chiese rivolta solo a Nami.
-Cerco
la Pietra
della Resurrezione- disse con tono sicuro.
-Occorre
un sacrificio-
-Ho
già donato il
mio sangue- disse Nami confusa.
-Non
solo tuo, ma
anche loro- disse rivolgendosi al resto della ciurma –Occorre
superare una
prova. Una prova di coraggio, ognuno di voi nasconde una segreto,
qualcosa di
cui si vergogna. La prova prevede di rivelare questo segreto, e
accettare in
silenzio ciò che verrà detto-
-Non
capisco-
disse Nami.
-Se
cuoi ottenere
ciò che stai cercando, ognuno di voi deve confessare il suo
segreto, perché
ognuno di voi nasconde qualcosa ai propri amici-
Si
guardano, si
studiarono l’un l’altro. Ognuno di loro nascondeva
un segreto. Come potevano
davvero fidarsi gli uni degli altri? Era proprio questa la prova. Non
confessare l’inconfessabile, ma reagire nel modo giusto. Non
voleva costringere
i suoi amici a fare qualcosa. Non sarebbe stato giusto.
-Ragazzi,
non
voglio costringervi a fare nulla, se non ve la sentite..- disse Nami.
-No-
la interruppe
Rufy -È davvero così importante questo tesoro per
te?- la interruppe. Nami
annuì decisa. –Allora sono pronto a vuotare il
sacco!- disse deciso e un
sorriso si dipinse sulle sue labbra.
Tutti
gli altri
annuirono decisi. Non avrebbero abbandonato Nami nel momento del
bisogno! Erano
pronto e avrebbero superato anche questa battaglia.
Capitolo
un po’ corto,
lo so.
Mi
scuso per l’immenso
ritardo, ma sono sommersa dagli impegni. Spero che vi piaccia questo
capitolo,
comunque fatemi sapere! =)
Alle
prossima,
Topazio=)