Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: arty98    31/10/2012    2 recensioni
questa storia, nata da una role, è stata scritta a quattro mani (da arty98n e nial98)
il RATING è arancione, ma forse più avanti diventa ROSSO... ditemi se secondo voi dovrei cambiarlo...
la storia: demoni esiliati, angeli, bianchi, cacciatori di demoni, passati tragici e nuovi amori impossibili
che altro posso dire? Leggete se volete sapere e recensite per favore
ciao
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Faye si sedette al banco, estrasse dallo zaino il libro di matematica, un caldo sole entrava dalle finestre illuminando l'aula semivuota.
I capelli caramello della ragazza erano sciolti sulle spalle, e la frangetta tirata indietro con un cerchietto nero lucido. Steph entrò in classe e la salutò con un bacio sulla guancia prima di andarsi a sedere al suo posto: lontano dalla ragazza. 
Lentamente tutti gli studenti entrarono nell'aula. 
 
Jess entrò nel cortile della nuova scuola con la moto truccata a tutta potenza, sgommò e la parcheggiò dove trovò posto; era la terza scuola che cambiava, questa, e se non fosse andato bene, o peggio, se fosse stato cacciato, l'avrebbero spedito in riformatorio.
Mise lo zaino in spalla e si diresse in presidenza, dove fu accolto da occhi spalancati che lo fissavano e persone ammutolite.
 
La segretaria lo fissò e chiese le carte per il trasferimento al giovane da dietro la sua scrivania.
La campanella stava per suonare e c'era un incredibile via vai di ragazzi che si affrettavano a varcare la soglia. La donna sorrise alzandosi dalla sedia per accompagnare il nuova arrivato nella classe alla quale era stato assegnato.
 
Mia si sedette accanto a Faye, aveva i capelli chiari raccolti in una coda alta, gli occhi castani dorati cerchiati da uno spesso strato di matita nera, ai piedi Allstar rosso sangue, jeans strappati e una maglietta vivace con un teschio.
La ragazza si riscosse dai suoi fantasiosi pensieri e rivolse lo sguardo alla porta dalla quale proveniva lo stanco bussare di una mano; entrò una segretaria dall'aria assonnata e andò alla cattedra con passo svelto, parlando poi sommessamente con la professoressa di quell'ora e indicando molto spesso qualcosa di là dalla porta, qualcosa che sfuggiva alla su vista.
" E arrivato un nuovo ragazzo sai... almeno così dice mia madre..." intimò Faye all'amica sorridendole.
"Che ci provi solo a sfiorarti che io e Steph gli facciamo vedere chi siamo!" esclamò mentre si scrocchiava le nocche delle mani.
"tranquilla Mia, sarà un bravo ragazzo.."disse allegra alla ragazza, la quale la squadrò da capo a piedi.
"speriamo, perché se no..." risero assieme, ma Faye sperava con tutto il cuore che l'amica scherzasse.
 
Jess odiava dover aspettare, lui era un tipo attivo, non uno che pazienta...ma era esattamente ciò che stava facendo ora, mentre la vecchia segretaria parlava con l'insegnante e si voltava spesso verso di lui a lanciargli occhiate "torve"...
dopo un tempo che a lui sembrò lunghissimo la signora uscì dall'aula e la professoressa lo invitò gentilmente ad entrare, lui sapeva che appena lo avesse conosciuto bene, però, non sarebbe più stata così gentile.
varcò la soglia dell'aula e, mentre andava verso la profe non badò agli sguardi straniti dei ragazzi seduti ai banchi; non badò a tutti quegli sguardi tranne che a uno, quasi magnetico, che proveniva da una ragazza dai capelli castano chiaro e dagli occhi verde acqua.
si disse che più tardi doveva conoscerla...aveva un che di strano che l'attraeva, ma non avrebbe saputo dire cosa
 
Mia e Faye videro il giovane varcare la soglia dell'aula, aveva una andamento sicuro, era carino, magari suonava qualcosa e si sarebbe aggiunto al gruppo....
E dato che anche Mia che faceva l'asociale e scorbutica andava a vederli alle prove il ragazzo e la giovane avrebbero passato molto tempo insieme e chissà.. magari sarebbe sbocciato l'amore! 
In tanto, Steph impallidì vedendo entrare lo straniero e lo squadrò da capo a piedi, riusciva a percepire la sua aurea, l'avrebbe riconosciuta ovunque!
Ma si trattene dal giungere alle conclusioni perché Faye si era girata a guardarlo e lui non desiderava altro che perdersi nei suoi occhi.
Le sorrise e le sussurrò un "Ti amo" che ella capì dal labiale. 
Sorrise.
 
 “ma che…”fu il primo pensiero che occupò la mente della profe, un pensiero incompleto e poco chiaro perfino a lei; il ragazzo che si stava avvicinando era…come dire, era…strano
“ben arrivato…”disse la profe rivolta al nuovo arrivato
“Roomer. Jess Roomer” rispose lui con voce profonda e calda, da far venire I brividi…
“…signor roomer, si sieda pure dove trova posto”lo vide allontanarsi con calma, senza fretta…
Sempre con il solito sguardo di chi non teme niente Jess si lasciò cadere su una sedia nel banco vuoto dietro alla ragazza che poco prima lo aveva imprigionato con lo sguardo…
 
Faye lo vide passarle accanto, aveva un passo felpato, come quello di un gatto che si avvicina di soppiatto alla sua preda e che poi la azzanna rapido.
Sentiva un vago profumo... ma non riusciva a capire bene di cosa fosse....
Mia le diede una gomitata, come per farla tornare al presente.
"Faye ma che diamine hai?" le domandò scuotendo il capo.
La ragazza si riscosse, sorrise all'amica "niente..mi era sembrato..." 
disse insicura. 
Il resto dell'ora la passò sempre con quella sensazione di stordimento.
 
Per tutta l’ora Jess si guardò intorno per “saggiare” un po’ l’ambiente nel quale avrebbe passato al maggior parte del suo tempo… si soffermò su poche persone: un ragazzo apparentemente normale che però emanava una strana vibrazione e che ogni tanto si voltava a fissarlo, una ragazza dai capelli chiari che aveva notato con la coda nell’occhio mentre guardava quella seduta accanto a lui, una bella ragazza che però aveva qualcosa di insolito, sembrava come emanare una sensazione di benessere che ti faceva venir voglia di passare la vita con lei, una prospettiva alla quale non aveva mai neanche minimamente aveva pensato, nella sua vita c’era posto solo il suo passato e il modo a cui rimediare, che però gli sfuggiva continuamente”sembra come se..come se lei facesse parte del mio passato, come se lei potesse in qualche modo aiutarmi”si ritrovò a pensarci molto spesso durante quella pesante ora di lezione.
 
per tutta l'ora Faye sentì gli occhi del giovane sulla sua schiena, come a studiarla. 
Fu molto grata alla campanella che segnava l'inizio della lezione di ginnastica, lei e Mia si alzarono dal posto e con tutte le altre ragazze andrarono negli spogliatoi femminili per cambiarmi. Faye non era mai stata brava nella ginnastica, sopratutto se si trattava di giochi.
"Avete visto il nuovo arrivato??" domandavano le ragazze mentre si cambiavano.
"si, è estremamente carino non trovate??" Chiese Clara elettrizzata.
"Già, sapete mi piacerebbe andare alla festa di natale con lui...." commentò Stella.
" A proposito di festa di natale... Faye hai già scelto le canzoni che suonerete??" Chiese Mia infilandosi la maglietta.
"Si, abbiamo scelto dei brani... ma è ancora tutto da decidere.." rispose la ragazza allacciandosi le scarpe.
sentiva ancora il SUO profumo.
Chissà come era possibile....?
 
 “…campanella…ora di ginnastica..”sospirò stancamente il giovane ragazzo
No, l’ora di ginnastica non faceva per lui, o almeno non l’ora di ginnastica che si fa a scuola…tirò prontamente fuori una giustifica scritta e andò davanti alla cattedra, seguito dagli sguardi attenti di tutte le ragazze dell’aula, tra cui lui sapeva esserci anche quello della ragazza che guardava e desiderava avidamente.
Consegnò al professore che era appena entrato un foglio bianco scritto a mano e non disse una parola, lui era un tipo
che preferiva i fatti alle parole; l’insegnante firmò velocemente il foglio e seguì gli altri compagni che già si erano diretti agli spogliatoi.
 
Faye uscì dallo spogliatoio, si sentiva a disagio con i pantaloncini estremamente corti che mettevano in risalto le sue gambe snelle.
Aveva rapidamente raccolto i capelli in una coda alta, il professore guardò la fila ordinata di ragazzi. "tre giri di campo" disse secco e così la classe cominciò a correre, Faye sentiva gli occhi di... come si chiamava?? Jess? jezz? Jast??  E ciò le fece venire voglia come di sfuggire a quegli occhi indagatori che la seguivano, ciò la portò a correre più veloce.
terminati i tre giri non aveva più fiato. 
Mia le si mise accanto "Stai cercando di qualificarti per la campestre?" le domandò sorridendo.
Faye scosse il capo "no, è che avevo bisogno di sgranchirmi..." mentì e poi guardò il ragazzo in piedi contro al muro e per la prima volta incrociò i suoi occhi, ma poi scostò lo sguardo.
 
In quel momento le ragazze uscirono dallo spogliatoio, era quello che aspettava: poterle vedere in pantaloncini corti…ma non riusciva a concentrarsi, perché il suo sguardo e il suo intersse erano costantemente attratti da lei, quella ragazza bellissima che aveva notato appena varcata la soglia dell’aula la mattina…
“che mi succede?” si chiese distrattamente mentre si dirigevano al campo da calcio “perché mi fa questo effetto?”le domande gli affollavano la mente come raramente gli era capitato e ciò non gli piaceva per niente.
Cercò il suo sguardo mentre cominciava a correre, poi fu come se lei cercasse una via di fuga…da lui…
Finirono di correre e i loro occhi si incrociarono, quelli verde acqua di lei e quelli verdi di lui; quel momento gli restò impresso nella mente a lungo, perché durante quel breve sguardo lui vide come una risposta davanti a sé, così vicina, ma allo stesso tempo irraggiungibile senza quegli occhi…doveva parlarle…ma come?
 
"Uno, due, tre. fate le squadre di pallavolo" disse il professore indicando Stella, Laura e Mia.
Logicamente Faye e Steph finirono nella squadra di Mia
Le prime squadre a giocare furono quelle di Mia e di Stella.
In battuta misero Steph, che era estremamente bravo, mentre Faye era nella fila davanti.
Dopo la battuta d'inizio le due squadre cominciarono a giocare, il primo punto venne segnato dalla squadra di Stella che esultò.
La partita lentamente condusse le due squadre alla differenza di appena un punto.
Solo che ad un certo punto, proprio quando Maria aveva battuto e la palla stava per atterrare Laura chiamò Faye la quale si distrasse "Faye" fu tutto quello che riuscì ad urlare Mia prima che la palla piombasse addosso a Faye.
e così sarebbe stato se non che Steph l'aveva scostata colpendola con un bagher.
La ragazza cadde a terra e subito accorse il ragazzo che si teneva il polso dolorante.
Doveva aver preso male la palla e ora si era ferito...
 
Jess guardò la scena senza riuscire a trattenere un risolino di scherno per Steph, il quale se ne accorse e urlò contro di lui “ehi che hai? Lo trovi tanto divertente? Scommetto che non saresti neanche in grado di giocare tu…” il ragazzo lo guardò e ascoltò senza battere ciglio, cosa che fece infuriare Steph il quale, essendo abbastanza impulsivo, si alzò e andò verso di lui caricando un pugno che avrebbe colpito dritto in faccia il motociclista, se quest’ultimo non lo avesse fermato in tempo; e così fece, Jess fermò con noncuranza il braccio di Steph e cercò gli occhi di Faye, la quale osservava la scena.
Non poté fare a meno di mandarle uno sguardo interrogativo che lei avrebbe interpretato a dovere; lo sguardo diceva
“ora che faccio? Devo risparmiarlo per te?”…
 
Faye si avvicinò, quasi con timore, afferrò il braccio di Steph "Ste...lascia stare per favore...
forza, andiamo che ti accompagno in infermeria..." disse dolcemente e poi guardò con supplica Jess.
"lasciagli la mano....per favore..." mormorò toccando con l'altra mano toccò il braccio di Jess.
Mia e il resto della classe li guardava interrogativa.... si aspettava qualcosa evidentemente... magari un'ulteriore reazione di Steph? una scazzottata in piena regola? Faye sperò che non fosse così.... ma tutto dipendeva da ciò che avrebbe fatto Jess...
 
Jess a quel tocco rabbrividì, cosa che non si sarebbe mai aspettato “l’avrà notato?” fu la prima cosa che si chiese; guardò prima la mano sul suo braccio, poi gli occhi della ragazza e restò immobile, combattuto da ciò che credeva di dover fare e ciò che gli chiedeva quella ragazza… alla fine fece ciò che non si sarebbe aspettato nemmeno lui: guardò la ragazza negli occhi e disse, con la sua voce ferma e tranquilla “lo faccio solo per te…”non vide come lei reagì e non tentò nemmeno di capirlo, mollò la mano del ragazzo e se ne andò…
 
Faye fu grata al ragazzo, ma c'era qualcuno che non la pensava come lei... Steph lo rincorse e lo afferrò per un braccio e senza esitazione colpendo il giovane di sorpresa gli diede un pugno sul naso.
Faye si coprì la bocca con una mano e rimase impietrita, un simile comportamento da parte di Steph non se lo sarebbe mai aspettato.
"con te non ho ancora finito!"urlò il ragazzo pronto a caricare di nuovo.
Laura strillò e tutti si fermarono come immobilizzati dallo shock. Solo Faye, Steph e Jess riuscivano a muoversi.
La ragazza si guardò disperatamente in torno alla ricerca del profe che però non trovò.
e così si fece coraggio e decise di avvicinarsi.
"stanne fuori" disse Steph con voce fredda e distante.
Faye si impietrì, sentiva il cuore batterle all'impazzata, cosa doveva fare?? 
la sua mente pensava ad una soluzione per evitare il disastro che sarebbe successo se si fossero presi a scazzottate in palestra.
ma i muscoli non le ubbidivano.
 
Si stava allontanando con calma, ma il ragazzo si avventò su di lui e lo colpì; il suo naso iniziò a sanguinare e lui asciugò con calma il sangue con il dorso della mano e lo mostrò ridendo alla ragazza che gli aveva chiesto di risparmiare colui che lo aveva ferito con brutalità, ma la ragazza in questione era ferma, come pietrificata…che fosse combattuta pure lei?
Ci provò, tentò con tutte le forze di non reagire, ma si sentiva talmente tradito che, ai gesti di sfida di Steph non seppe resistere. Si avventò con tutta la forza contro il ragazzo e lo colpì in pieno stomaco con un pungo diretto al diaframma di Steph, il suo obiettivo non era quello di fargli del male, se lo avesse fatto era sicuro che lei non gli avrebbe neanche rivolto un solo sguardo, no, il suo obiettivo era metterlo fuori gioco senza farlo soffrire molto…
 
a quel colpo Steph si piegò in due, ma non mollò, contrattaccò con un pugno rivolto alla mascella di Jess, voleva spaccargli quel brutto muso, come si permetteva prima di prendersi gioco di lui e poi di fare il buono davanti alla sua ragazza?
Faye dal canto suo sentiva le gambe tremarle dalla tensione, doveva fermarli ma come??
Non ce l'aveva con Jess perché aveva reagito, ma ciò aveva scatenato l'ira di Steph, il quale se ci si metteva sapeva usare a suo vantaggio la sua muscolatura.
Vide il sangue colare dal naso di Jess e si sentì responsabile in un certo senso....
era il suo primo giorno e già aveva cominciato con un bel pugno in pieno viso...
no, lasciarli continuare era fuori discussione..
scattò e si mise come a fare da scudo tra i due, Steph non riuscì a fermare il pugno in tempo e la colpì sulla guancia.
Faye rimase come sconcertata e immobile prima di portarsi una mano dove l'aveva ferita.
il ragazzo la afferrò per la mano, si sentiva in colpa, lei non doveva andarci di mezzo.. era una cosa solo tra loro due...
le toccò la ferita con le dita, Faye era come sotto shock, non era mai stata picchiata in vita sua.
 
E accadde ciò che non avrebbe mai pensato possibile: quella ragazza a cui tanto teneva si mise in mezzo e il suo ragazzo la colpì; Jess vide ciò e non poté fare nulla per evitarlo. Ma la reazione che scatenò in lui andò oltre il previsto e si ritrovò in breve a scansare con dolcezza la ragazza e a pestare seriamente la persona che aveva potuto farle ciò; !lei non aveva colpa,… non doveva andarci di mezzo,… come hai potuto fare una cosa del genere??!!?!?” urlò con rabbia in faccia a Steph mentre la rabbia che gli esplodeva dentro si riversava sul corpo ormai sanguinante del ragazzo.
Quando cadde a terra e svenne smise di colpirlo e si volse a guardare la ragazza e, senza un attimo di esitazione, si avvicinò a lei, la alzò delicatamente da terra e la portò fino in infermeria. Doveva in qualche modo parlare con lei…
 
Faye si sentì sollevare da terra come se fosse stata una piuma, cercò di opporre resistenza, dovevano aiutare Steph... non osava immaginare cosa sarebbe successo di ì a poco, cercò di liberarsi dalla presa di Jess a fu come inutile, era troppo forte per lei...
si ritrovò così seduta sul lettino in infermeria, Jess era seduto su una delle sedie, lo guardava senza dire parola, continuava a pensare a Steph in palestra steso a terra, svenuto...
sarebbero finiti entrambi in presidenza.... con una bella sospensione... 
aveva paura a parlare, ma sapeva che si sentiva bene ora che c'era lui... si alzò dal lettino e andò a sedersi accanto a lui, lo guardava incuriosita...
 
Jess vide la ragazza per la quale aveva fatto tutto questo alzarsi dal lettino e sedersi accanto a lui..era sicuro che anche lei aveva sentito ciò che aveva gridato contro Steph... la guardo negli occhi, lei era così vicina a lui e in quel momento le parole, il coraggio e la spavalderia gli mancarono...non sapeva cosa dire....
passarono alcuni minuti in cui i loro sguardi sembravano essere incatenati tra di loro e poi disse con voce atona: “ mi spiace...per tutto...“ era sicuro che lei avesse capito, ma aspettava lo stesso una sua risposta, una vera, non che lei potesse digli una menzogna, nessuno può farlo...
 
Faye gli sorrise con un po’ di rammarico.
"N-non fa niente...." bisbigliò, ed era vero. in quel momento non le importava cosa aveva fatto. Si era semplicemente difeso da Steph... non doveva essere punito...
il preside avrebbe chiuso un occhio... 
era il suo primo giorno...
"Perché lo hai fatto?" domandò sfiorandosi la guancia, le faceva ancora un po male ma nulla di particolare.
Si ricordò del naso di Jess che stava ancora un po’ sanguinando, si alzò e si inginocchiò, aprì un'antellina dalla quale prese del cotone e del disinfettante. poi tornò con il cotone in mano a sedersi e piegandosi verso il ragazzo con delicatezza estrema cominciò a togliendogli il sangue.
Cercò di essere il più possibile delicata per non fargli male.
 
Lo stava toccando, lei, una persona, lo stava toccando e non per fargli del male, ma per aiutarlo...il pensiero d ciò gli offuscò la mente mentre cercava di trovare una risposta per la domanda che gli aveva fatto
Lo aveva fatto per vendicarla, per proteggerla, per dimostrare che é uno che si batte solo in ciò in cui crede,...ma poteva dirlo a lei? aprì bocca ma il coraggio di mentirle dicendole che lo aveva fatto per puro divertimento gli venne meno, disse invece “l‘ho fatto solo per te, non c‘entravi in questa storia, non avevi colpe: l‘hai difeso e lui ti ha fatto del male...non meritavi ciò che ti ha fatto, avrei preferito che colpisse ancora me...“ cosa stava facendo? perche aveva detto la verità a quella ragazza? e adesso?
 
Faye rimosse completamente il sangue. ora aveva smesso. 
"Steph non lo ha fatto con cattiveria, è che quando lui perde le staffe non si sa più gestire, sa diventare molto violento certe volte, ma è un bravo ragazzo, e poi non mi piace vedere due ragazzi fare a botte senza motivo..." disse andando a buttare nel cestino il cotone.
"ma per favore la prossima volta non reagire così. Non sono di vetro, perché non lo capite?? non mi infrango con così tanta facilità... sono forte anche io...." sospirò scuotendo il capo. 
Si risedette accanto a lui, gli afferrò la mano con cui poco prova aveva ferito Steph, era fredda e liscia. 
"promettimi che non farai più una cosa del genere... ti prego...promettimelo..." esclamò stringendogliela per fargli capire l'intensità di elle.
 
Cosa stava succedendo tra loro due? ora Jess era confuso, sapeva che lei faceva e diceva solo ciò che realmente voleva, ma lo trovò comunque strano...
e adesso cosa doveva dirle??? non ci pensò due volte, la guardò negli occhi e disse semplicemente “lo farò solo se ti succederà qualcosa,...“ detto questo tentò di alzarsi dalla sedia e di andarsene da lì per lasciarla a riposare...
 
Faye scosse il capo... "perché lo fai? non te lo ha chiesto nessuno, e non voglio farti finire nei guai... pensaci ti prego a questa domanda e la prossima volta che parleremo dammi una risposa...
 
Il preside fece chiamare Steph che entrò in presidenza con un cerotto sulla fronte, un occhio nero e il polso fasciato;
aveva il braccio rotto.
Il preside aveva mandato a chiamare anche Jess.
 
 “non ho paura di finire nei guai, credo in ciò che ho fatto e non ho paura delle conseguenze ch potrebbe portare. e se non vuoi più che il tuo “dolce fidanzatino“ si faccia del male digli di scegliersi meglio contro chi mettersi“
si scrollò con più forza di quanta ne volesse usare dalla presa della ragazza e se ne andò asciandola sola in infermeria.
poco dopo venne convocato dal preside per l‘accaduto...
  
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