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Autore: RedFeather1301    04/11/2012    4 recensioni
Quando ero piccola, quando crebbi e quando diventai madre...
(basata sull'omonima canzone di Doris Day)
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Now I have children of my own
They ask their mother, what will I be
Will I be handsome, will I be rich
I tell them tenderly


Uno sguardo sereno e tranquillo. Uncinetti e un gomitolo rosso al fianco. Piano intrecciava i due arnesi creando cerchi rotondi, fin quando, portando la mano sulla creazione, non ne fu soddisfatta e sorrise felice. Poco dopo le grida gioviali di due bambini le tempestarono i timpani, le corsero davanti inseguendosi mentre uno di loro cercava di riprendere ciò che l'altro gli aveva rubato per uno stupido scherzo.
Sbuffò sempre sorridente, poi si alzò.
«Dante, Vergil, venite qui.»
I bambini curiosi smisero di giocare andando vicino la loro madre curiosi, uno un po' più nervoso e l'altro con un lungo sorriso che pendeva da un lato all'altro del viso.
«Questi sono per voi.»
Porse i cappelli fatti poco prima, uno rosso e uno blu.
Uno dei due lo prese e lo osservò con cura per poi metterselo in testa, mentre l'altro iniziava già a fare le feste.
«Mamma è bellissimo!»
Lei sorrise contenta poi ritornò a sedersi su una scricchiolante sedia a dondolo.
I bambini però le si avvicinarono e lei fece una faccia incuriosita, iniziò a parlare il bambino col berretto blu.
«Mamma, ci siamo chiesti una cosa...»
«...come sarà il nostro futuro?.»
L'altro rubò la parola e il primo a parlare lo guardo male. Subito il berretto rosso riprese in carica.
«Io sono sicuro sarò bellissimo da grande.» si portò le mani dietro la testa con aria sbruffona.
«Si, sarai bello e senza l'ombra di un quattrino.» intervenne l'altro incrociando le braccia.
Mise il broncio il più vanitoso guardandolo male per tutto il tempo.
La donna rise:
«Venite qui.»
Li invitò a mettersi sulle proprie gambe e loro ubbidirono, poi iniziò a parlare.


Que Sera, Sera,
Whatever will be, will be
The future's not ours, to see
Que Sera, Sera
What will be, will be.


Angolo dell'autrice

Ora possiamo dire che s'intende cosa volevo farvi capire e possiamo passare alle spiegazioni!
Ero lì con il mio foglio bianco a scrivere il prossimo capitolo della mia fic principale, quando iniziai ad ascolta "la canzone della Nutella", si la chiamo così, e mi sono stranamente calata nei panni di Eva...pensava se volesse veramente la vita che il destino le riservava, e com'era da piccola, quali progetti aveva.
Purtroppo la vita non fa mai andare tutto esattamente come vogliamo e ci dobbiamo arrendere all'evidenza dei fatti, ma dobbiamo cogliere ogni piccola bellezza che ci può offrire in modo da vivere e non sopravvivere.
Io ho voluto dimostrare questo pensiero con Eva che anche se non si conosce molto, ho sentito vicina a questa canzone e al mio pensiero. Una donna equilibrata, dolce e molto semplice, come la canzone fa intendere!
Spero di riceve qualche recensione anche qui! ;) alla prossima!

RedFeather
   
 
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