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Autore: Ray08    11/11/2012    3 recensioni
Happy B-day Feel Good Inc.
C'è una ragazza sulla riva del fiume.
Tiene i piedi nell'acqua, i palmi delle mani ben aperti per terra e il capo reclinato all'indietro.
Ha gli occhi chiusi, e Jiminy spera che non li riapra perché ha paura che possa accorgersi di lui.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Archibald Hopper/Grillo Parlante, Cappuccetto Rosso/Ruby
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No one

Felicitaciones al Pato Fabi en su compleaňos,
de su amiga en
Latinoamérica Rome.




No one needs to be alone
{oh, save me}


C'è una ragazza sulla riva del fiume.
Tiene i piedi nell'acqua, i palmi delle mani ben aperti per terra e il capo reclinato all'indietro.
Ha gli occhi chiusi, e Jiminy spera che non li riapra perché ha paura che possa accorgersi di lui.

C'è una ragazza sulla riva del fiume.
Lentamente si slaccia la mantella rossa e il corpetto di cuoio, rimanendo solo in camicia. Forse è di flanella, pensa Jiminy, ma è troppo lontano per esserne davvero certo, e allora si avvicina un po'.

C'è una ragazza sulla riva del fiume.
E sta piangendo.

Jiminy dalla nuova postazione può vedere benissimo le lacrime scendere copiose sul suo incarnato chiaro, l'intero corpo scosso da tremiti, le mani che si sono giunte a coppa per coprire la bocca in un vano tentativo di silenziare quei singhiozzi.

È davvero bellissima. Solo allora si accorge che la camicia non è poi così bianca, che c'è qualcosa di rosso sui bordi, sangue, che non sta solo sui bordi, sangue, ma anche sui bottoni, sulle cuciture, sulle sue mani, sangue su di lei.

E in un attimo Jiminy pensa che sia la cosa più ingiusta che abbia mai visto, più ingiusta dei trucchetti da due soldi dei genitori, più ingiusta della sua stessa vita, più ingiusta della sua mancanza di libertà, più ingiusta di tutto: una ragazza talmente bella non può, non deve, essere così sporca.

L'istinto di avvicinarsi e, forse, di abbracciarla, è forte - ma cosa potrebbe dirle? Non la conosce neanche – ma la sua coscienza, piegata da qualche parte e dimenticata, gli dice che sarebbe la cosa giusta da fare e che anche lui, soprattutto lui, ne avrebbe bisogno.

Ma ha paura perché sa che balbetterebbe, che gli occhi si perderebbero nell'esplorare le sue espressioni, che farebbe qualcosa di stupido: ha paura di essere semplicemente se stesso.

Chiude gli occhi e sospira un po' più forte, pronto a lasciarsela alle spalle – la sua vita è una pila di rimpianti – ma quando li riapre lei lo sta fissando. E i suoi occhi sono accesi, brillanti da far male, e lui li sente parlare, urlare e chiedere disperatamente aiuto.

Rimangono in silenzio per qualche minuto, e lui non si è nemmeno accorto di essersi avvicinato piano – gli è venuto naturale come il respirare dopo essere stato in apnea per secoli. Quando sono a due passi di distanza le porge la mano per farla alzare, e lei la studia un attimo prima di accettarla. Poi gli si aggrappa letteralmente al braccio, e lui riesce a sentire la sua solitudine, i suoi errori, il suo dolore. «Ciao, mi chiamo Jiminy» dice, senza balbettare, ai suoi occhi profondi, alla piega della sua bocca, ai capelli lasciati sciolti al vento, «... posso aiutarti?»

La ragazza sorride, e quel sorriso vale più di mille risposte.


~

La luna è uno spicchio nel cielo, a Storybrooke è notte fonda e lei ha paura – anche se non teme il buio, sarebbe quasi temere sé stessa - e se non fosse cresciuta, forse piangerebbe.

Non si è nemmeno resa conto di essersi avvicinata alla casa di Archie: la luce del salotto filtra dalle tapparelle semi abbasate, e in modo del tutto infantile Ruby pensa che quella luce sia rimasta accesa perché lei potesse sentirsi sicura, quasi fosse un faro, e perché lui la sta aspettando, chissà da quanto. Con una fretta che è gioia e ansia insieme, Ruby misura gli ultimi passi che la dividono dal portone, e bussa piano.

La luna è solo uno spicchio lontano nel cielo, a Storybrooke è notte fonda e lei è felice - lui, in fondo, può aiutarla.






Note autrice:

Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri Mogliettina, tanti auguri a teeeeee ♪

Questa storia è nata ieri sera mentre mi stavo morendo di freddo tra le coperte, e come al solito il risultato non è granché. Ci tenevo molto a dedicartela per augurarti buon compleanno! In poco tempo sei diventata una persona davvero importante, e io non potrò mai ringraziarti abbastanza per le chiacchierate fino alle tre – emh, quattro, forse? - di notte, per tutti i fangirlamenti insieme, per i nuovi fandom che mi hai fatto scoprire, per le splendide storie che scrivi e last but non least (anzi è il più importante) per l'amica vera che sei. Grazie.
E so che questa storia non è abbastanza, non potrebbe esserlo, ma considerala come una torta bruciacchiata sui lati, con poco zucchero e troppo lievito, ma fatta con tanto amore <3

A voi altri lettori consiglio davvero di passare a leggere le storie della sopracitata moglie; sono le più belle di tutto il fandom!

Ps: Il titolo è preso dalla canzone "People help people" di Birdy. 

Adelante!

  
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