Un momento perfetto

Po inseguiva Tigre. Stava nevicato e i due erano impegnati in una entusiasmante battaglia a palle di neve.

Po si era svegliato che era ancora notte e, vedendo la neve scendere silenziosa, non aveva resistito alla tentazione di invitare l’amica a fare quattro passi soli soletti nella neve fresca. Era corso subito da lei, infilandosi distrattamente la sciarpa, era entrato in camera di Tigre che ancora dormiva e l’aveva trascinata fuori mentre era ancora buio.

Avevano passeggiato un po’ e Po ,vedendo l’amica tutta seria in mezzo alla neve che infondeva così tanta allegria, non era riuscito a trattenersi e le aveva tirato una palla di neve.

Era stata una mossa sciocca, da bambino birichino, ma Po non era proprio riuscito ad evitarlo.

Lei lo aveva guardato male, aveva esclamato :”Ah si?!” e, presa un po’ di neve fresca, lo aveva inseguito per colpirlo.

Non aveva una buona mira, però: la sua palla di neve aveva colpito un alberello solitario ma non aveva neanche lontanamente raggiunto l’amico.

Lui aveva riso e prendendo un’altra manciata di neve l’aveva minacciata :”Ti insegno io a tirare palle di neve perfette!”.

Ma Tigre si era dileguata nella foresta.

Mentre i due si inseguivano tra urla e schiamazzi albeggiò e il sole sorrise vedendo quel allegro quadretto.

Po aveva perso di vista Tigre e la cercava con un sorrisone dipinto sulle labbra.

Tigre, nascosta dietro un albero, stava architettando la sua vendetta.

Quando l’amico le passò abbastanza vicino lei prese una palla fatta con un bel po’ di difficoltà e gliela tirò dritta in faccia.

Po cadde all’indietro nella neve fresca. Lei ridendo uscì allo scoperto, gridando :”Colpito ed affondato!”

Il panda si ripulì la faccia, esclamando :”Non vale! Ero distratto! Non è giusto!”

“Invece vale! Non barare!” gli rispose lei.

“Ah si?! Allora adesso tocca a me!” ribatte lui e con uno scatto velocissimo prese Tigre per il polso e la tirò verso di lui, facendole spiaccicare la faccia nella neve.

Lei si alzò a fatica, ridendo.

“Va bene, lo ammetto, hai vinto!” ammise lei, pulendosi il viso.“Però hai esagerato, Po . . . ho proprio il presentimento che ci beccheremo un bel raffreddore, noi due!”

Po rise :”Siamo guerrieri che battono qualsiasi cosa! Pensi davvero che un po’ di neve possa farci male?”

Saranno stati pure i più forti guerrieri della Cina, ma passarono lo stesso l’intero Natale a letto, tra uno starnuto e un moccio penzolante dal naso.

“Dhe di dicevo,Po?” “Oh, dai Digre, non fadlo pesade!”

La tana dell'autrice

Ciao! Sono di nuovo io!

Cosa ve ne pare di questo racconto breve breve, ma delicato? Volevo scrivere qualcosa sull'amicizia tra Po e Tigre ed mi è uscito questo. Corto, da leggere con una  tazza di cioccolata calda fumante e la coperta sulle gambe per stare al caldo, anche se siamo ancora a metà novembre ed non fa ancora così freddo. Consideratelo come un regalo di Natale anticipato!

Ah, volevo ringraziare di cuore tilia, che mi ha recensito per prima!!! Grazie, mi hai fatto un grande regalo!!!