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Autore: SakiJune    04/06/2007    4 recensioni
"sei fiera di me? Ti piace quello che sono diventato? Con queste mani e questo cuore spezzato... ho ricostruito il sogno... ti immagino splendente di luce, mentre canti... per me..." Questa ff è nata come one-shot, ma sono stata invitata a riprenderla in mano e l'ho fatto, dando un futuro alla storia... e adesso è conclusa!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki, Shinichi Okazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi raccomando, miei fedeli lettori... leggete quanto di seguito:
1) questa ff contiene spoiler, anzi, ne è piena. se non avete letto fino all'ultimo capitolo pubblicato in Giappone, potreste trovare qualcosa di molto nuovo... siete avvisati!!!
2) i personaggi sono di proprietà di Ai Yazawa, così come gli stralci delle canzoni citate in grassetto sono di proprietà dei rispettivi autori.
3) preparate i fazzoletti!



THE BLAST ARE BACK


- Oh baby, help me from frozen pain
With your smile, your eyes,
and sing me, just for me...

La ragazza finì la canzone, si tolse la chitarra da tracolla, e meccanicamente fece un inchino. Era buffo quel gesto ossequioso, dopo quell'ondata di emozioni, di ricordi...

- Allora? Le somiglio un poco?

Shin era stupefatto. - Sei uguale - gli scappò detto.
- Volevo dire... le somigli molto.

Erano solo in tre, in quella sala prove. Shin, Naoki e Misato1.
Quella sera nascevano i nuovi Blast.

Nana era scomparsa da tre anni, ormai, ma la sua presenza era ancora palpabile. Per mesi l'avevano creduta morta; la disperazione di Ren l'aveva portato quasi a completare la sua missione... autodistruggersi. Fortunatamente, Takumi, Naoki e Reira gli erano stati accanto ed era riuscito a disintossicarsi dalla droga. Aveva ripreso il suo posto nei Trapnest e la band era tornata ai vertici delle classifiche.
Finché...
Shin scacciò quella nube nera che stava per afferrare i suoi pensieri.

- Complimenti, Misato, hai una voce formidabile! Forse sei ancora più intonata di Nana... vero, Shin-chan?
Questi lo fissò, torvo. - Nana non aveva bisogno di essere intonata. - Rivolgendosi alla ragazza, prese un tono più affabile:
- Comunque è vero, sai... con te mi sembra di poter ricominciare... viva i Blast! Naoki! Dobbiamo festeggiare!
Quella risata... quel sorriso. "Se Ren potesse vedere il tuo sorriso!" pensò Naoki. "E Hachi... la tua mammina Hachi... deve saperlo: Shin ha sorriso, Shin è tornato a vivere!".

Quando Yasu, messo alle strette, confessò di sapere dove si trovava Nana, tutti si infuriarono. Tranne Hachi.
- Se è viva, non m'importa di nient'altro... se è felice...
- Nana non sarà mai veramente felice. Ma in qualunque posto abbia un microfono e un pubblico, lei si sentirà a casa.
Quant'era vero! Hachi abbracciò Yasu e gli disse:
- Dille che non sono arrabbiata. Sarò sempre la sua Hachiko...

Satsuki cresceva, e Hachi era una madre con i fiocchi. Peccato che Takumi fosse spesso fuori per "lavoro", vale a dire a letto con attricette più o meno famose. Sentiva una nausea indescrivibile quando tradiva Nana, ma forse, si diceva, anche lui voleva distruggersi, come Ren. Di cosa si incolpava? Perché non poteva godersi la sua gioia, la famiglia che aveva costruito?
Non trovava una risposta.

La Gaia Records accolse i nuovi Blast a braccia aperte, sognando già vendite astronomiche... ma per il signor Kawano non c'entravano solo i soldi. Era sinceramente felice che, in qualche modo, il sogno proseguisse.
E poi, chi se lo sarebbe mai aspettato, alla Gaia, di mettere sotto contratto il grande Naoki Fujieda... il batterista più quotato del mondo rock giapponese? Certo, lo scioglimento dei Trapnest era stato una tragedia...
Era nato da una tragedia...

- Nooooo! Takumiiiii, perché? Me l'avevi promesso!
- Ascolta Nana, mi dispiace, non è colpa mia se la redazione di questo giornale ha fissato l'intervista ad un'ora così assurda... andremo al ristorante un'altra sera, va bene?
- No. Va' a quel paese!
Quando Nana si impuntava così, non c'era niente da fare. E dire che stavolta era veramente un impegno di lavoro... Beh, ora non c'era più tempo, avrebbero fatto pace l'indomani. Diede un bacio a Satsuki, fece un sorrisetto ironico alla moglie e uscì.
Parcheggiò davanti all'albergo dove alloggiava Reira. Ecco, non era ancora arrivata... di nuovo con quel bamboccio di Shin, ci scommetteva! E gliel'aveva pur detto, di mollarlo!
- Scusa il ritardo, Takumi. - Reira era tutta trafelata. - Non ho potuto sbrigarmi prima...
- Sali, dai... uff...
Erano proprio in ritardo. Che figuraccia. Ren se la sarebbe cavata, certo, ma il leader era lui. Doveva tenere tutto sotto controllo, i Trapnest erano il frutto dei suoi sforzi...
- Reira, lo so con chi eri. Ti ho già detto e ripetuto di mollare quel ragazzino, e credevo che l'avessi fatto. Ma poi Nana Osaki è svanita nel nulla, i Blast si sono sciolti, e tu sei tornata a consolarlo! Non abbiamo bisogno di cattiva pubblicità, soprattutto adesso, con il nuovo album! Ma cos'hai in quella testolina? Sembri mia moglie, tutta zucchero e limone!
- Zucchero e limone?
- Dolciastra e acidella, a seconda dei momenti. Reira, te lo sto dicendo seriamente... - sbottò lanciandole un'occhiata di sbieco.
- Takumi... no, no!
Un camion aveva sbandato, finendo nella loro corsia. Era troppo vicino... Takumi provò a frenare, ma l'impatto fu così forte da sbalzarlo fuori dall'auto. Per fortuna, perché il camion proseguì trascinando con sé quello che restava della sua Mercedes.
E anche il futuro della band.

I Trapnest sono finiti. Per sempre...

Hachi si mise una mano alla bocca, quando vide il marito uscire dalla porta a vetri smerigliati del pronto soccorso. Aveva le mani e il viso graffiati e i suoi occhi cercavano qualcosa su cui posarsi... poi la vide...
- Nana-chan!
- Takumi-san... tesoro, tesoro mio...
Le lacrime scorrevano sul volto di Takumi, bruciandogli la pelle. Ma non importava. Strinse la sua Nana sul cuore, balbettando:
- Aishiteru, Nana-chan, aishiteru...2
Non era vero che la band dipendeva da lui... senza Reira, i Trapnest non esistevano più...
Ma la sua famiglia, sì, quella gli apparteneva, e l'amava, e doveva averne cura.
- Aishiteru... ima, itsumo... Nana-chan...


Yasu stava per trasferirsi negli USA con Miu, dove l'aspettava un posto in un rinomato studio legale di New York. Lei era al terzo mese di gravidanza. Asami ora conduceva un programma TV per casalinghe, vestita di tutto punto e più frizzante che mai. Il suo fan più accanito era ovviamente Nobu, che seguiva passo passo le sue ricette da casa, con il grembiule e il cappello da cuoco. Il loro amore cresceva ogni giorno.
E Ren? Era tornato nella vecchia casa, nella sua città natale.
- Nana tornerà, io lo so. Sono qui ad aspettarla.

Nana tornerà... ma non a Tokyo, non dove il successo improvviso l'ha resa isterica, ansiosa, instabile... Nana tornerà dal suo Ren, nel loro nido...
Ma la mia Reira...
la mia principessa...

- Shiiiin! Non è ancora arrivato Naoki? Dobbiamo provare! Mi sento proprio in forma oggi...
- Uh? - Si riscosse. Misato era piombata nella stanza, con la sua carica di allegria.
- Ciao, Micchan.
- Micchan? Ma non sono mica una bimbetta... mi hai presa per Satsuki?
- No, infatti... mica ti ho chiamata Sacchan...
"Come ho fatto a pensare che fosse uguale a Nana? E' molto più simpatica... e la sua bellezza è più semplice, più vera..." rifletté Shin.
- Sai, Shin, quando mia sorella mi vedrà, credo che sarà fiera di me. Non è vero?
A lui si riempirono gli occhi di lacrime. - Certo, piccola... Nana-san ti vuole bene...

Reira, e tu sei fiera di me? Ti piace quello che sono diventato?
Con queste mani e questo cuore spezzato... ho ricostruito il sogno...
Ti immagino splendente di luce, mentre canti... per me...

- Di certo il cuore sta riavvolgendo il filo che ci lega
Come se la me di quel tempo si fosse svegliata,
non c'è bisogno di piangere...3


1- Per Misato intendiamo quella vera... la sorella di Nana Osaki...
2- Aishiteru vuol dire "ti amo".
3- Questa canzone è "A little pain", una delle sigle dell'anime di Nana, cantata da Olivia/Reira. Quella inserita all'inizio della ff è "Rose", la sigla iniziale, cantata da Anna Tsuchiya/Nana Osaki.
   
 
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