Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    18/11/2012    4 recensioni
Cit. dal capitolo 1.
"Mi trovo qui, di fronte a te, siamo così vicini che mi basterebbe alzare un braccio per poterti toccare. Allora perché ti sento così distante?
Nel sottofondo il fischio della nave si mescola con il chiacchierio eccitato dei passeggeri dell'Astoria, intenti ad ammirare lo spettacolo delle luci colorate che si allontanano pian piano, lasciando lo spazio ad un cielo sempre più stellato, di potersi finalmente liberare della nube della città.
Mi guardo intorno spaesata, la nave ha lasciato ormai da un pezzo il porto, eppure nel mio tempo interiore mi sembra sia trascorso un solo istante. Il mio sguardo si posa nuovamente sul tuo corpo statuario. Sei veramente bello, Masumi Hayami, ma penso che sei talmente tanto abituato a sentirtelo dire, che se te lo dicessi, mi rideresti in faccia. Come sempre, del resto. Sospiro e mi decido a parlarti."
E' stata scritta prima dell'uscita del volume 47, quindi rappresenta la notte sull'Astoria come l'ho immaginata io.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Navigar m’è dolce in questo mare”*


Capitolo 1

Mi trovo qui, di fronte a te, siamo così vicini che mi basterebbe alzare un braccio per poterti toccare. Allora perché ti sento così distante?
Nel sottofondo il fischio della nave si mescola con il chiacchierio eccitato dei passeggeri della Astoria, intenti ad ammirare lo spettacolo delle luci colorate che si allontanano pian piano, lasciando lo spazio ad un cielo sempre più stellato, di potersi finalmente liberare della nube della città.
Mi guardo intorno spaesata, la nave ha lasciato ormai da un pezzo il porto, eppure nel mio tempo interiore mi sembra sia trascorso un solo istante. Il mio sguardo si posa nuovamente sul tuo corpo statuario. Sei veramente bello, Masumi Hayami, ma penso che sei talmente tanto abituato a sentirtelo dire, che se te lo dicessi, mi rideresti in faccia. Come sempre, del resto. Sospiro e mi decido a parlarti.
-Signor Hayami, cercavo la sua fidanzata, la signorina Shiori, può dirmi gentilmente dove si trova?-
Cerco di sembrare il più disinvolta possibile, ma non credo ci sia riuscita. Noto il suo sguardo penetrarmi lentamente. Mi sento morire. Non mi guardi così, la prego, non complichi le cose, perché se mi guarda così, sento che potrei impazzire…
-Mi dispiace ragazzina, ma non so risponderle, ne so quanto lei-
Questo complica decisamente le cose. Che buffo, mi trovo in una nave da crociera stupenda, in compagnia dell’uomo che amo, eppure vorrei potermi buttare in acqua e e lasciarmi morire.
Sento il gelo tra di noi, lui continua a fissarmi sperando in no so cosa, ed io sento le mie guance imporporarsi per questa strana situazione. Che cosa posso dire? Devo scusarmi per le ultime cose successe tra di noi? Forse si, ma le parole muoiono in gola, come guidati da una volontà propria.
-Ragazzina, si decide a dirmi il motivo per cui cerca la mia fidanzata? Oppure vuole aspettare fino a domattina, quando la nave attraccherà?-
Ma guarda questo! Che bisogno c'era di marcare tanto su quel “la mia fidanzata”? E poi… Mamma mia non è possibile! La crociera dura un’intera notte! Ecco non c’è più bisogno di buttarmi a mare, sto per avere un infarto!
-Allora ragazzina?-
Alzo gli occhi e li punto dritti ai suoi
-Signor Hayami, le sarei grata di non chiamarmi più “ragazzina”, le ricordo che ho un nome ed è “Maya”! Per quanto riguarda “la Sua Fidanzata”, ero venuta a restituire una cosa che mi aveva dato-
-E non mi è dato sapere di cosa si tratta?-
-Credo di no, signor Hayami, è una questione tra la signorina Shiori e me-
-Capisco, non insisterò oltre…-

Ecco ci risiamo con il silenzio. Mi sento fuori luogo. Decido allora di avvicinarmi alla balaustra e di scorgere il candore delle stelle e il suono del mare. E’ davvero bellissimo, una leggera brezza accarezza il mio viso, lo sbattere delle onde sullo scafo della nave, restituisce una piacevole melodia. In un certo senso, tutto questo mi rasserena. Ogni cosa è risucchiata dal buio della notte, ma in questa oscurità vi sono solo influssi positivi, tutto è avvolto dall’aura del mistero, creato dal tepore della luna e dalla lucentezza delle stelle. Penso alla dea scarlatta: l’acqua, il vento, sento la loro energia scorrere in me. Tutto intorno a me si annulla, tutto escluso lui.
In mezzo a questi suoni ed a questa magia, il suo profumo mi inebria lievemente i sensi. Sento la sua presenza accanto al mio corpo, ma non oso voltarmi, per paura di scoprire che tutto questo è il frutto di un effimero sogno. Che strano, prima ero fragile ed insicura, ma in questo momento sento in me la forza della dea, forse era questa la sensazione che provava in compagnia del suo Isshin. La natura la avvolgeva completamente, ma non era sola, Isshin le teneva compagnia, le donava l’amore di cui aveva bisogno per sentirsi veramente completa.
Un brivido di freddo mi riscuote da questi pensieri, ma continuo comunque ad ammirare il meraviglioso spettacolo della natura. Poi sento qualcosa di caldo avvolgermi dolcemente le spalle. Stavolta non posso far altro che voltarmi. Masumi è ad un soffio dalle mie labbra, il mio volto si tinge di arcobaleno. Ha avvolto la mia schiena con la sua giacca per ripararmi dal freddo, il suo braccio è ancora poggiato sulla mia spalla, sento la pelle bruciare in quel particolare punto, come se anche la stoffa stesse prendendo a fuoco. I nostri sguardi si incontrano e noto nel suo una strana luce. Mi torna in mente la notte passata al tempio, anche allora i suoi occhi brillavano come in questo momento. Ma forse è solo una mia illusione, non può essere che lui provi un minimo di quello che provo io nei suoi confronti. In me vede solo la brillante attrice, che un giorno forse interpreterà la dea scarlatta, un’attrice insicura e quindi da aiutare nel proprio cammino. Un’attrice, nient’altro.
A questi pensieri un lieve singhiozzo mi muore in gola, non devo farmi vedere in questo stato, così, semplicemente, porro fine al contatto delle nostre anime. Abbasso il capo e torno a fissare l’intenso blu del mare. A questo mio gesto, la mano poggiata sulla mia spalla torna al suo posto abitudinale.
Hanno dato l’allarme anti-incendio, gli estintori hanno spento il fuoco e ad avvolgermi, ora c’è solo un’intensa nube nera.


Continua...

*il titolo è ispirato ad un pezzo dell'"Infinito" di Leopardi, anche se ho modificato la frase ai fini della ff

NOTE:

Questa è stata la prima long fic che ho scritto in vita mia, inoltre risale come minimo a 2 anni fa, qualche tempo prima che uscisse anche solo il capitolo narrante le vicende di Maya e Masumi sull'Astoria. Ma io adoro le navi da crocera ed appena mi sono appassionata alle vicende di Maya e Masumi, ho sentito la necessità di scriverne una ff. Spero vi piaccia, mi ci è voluto un gran coraggio a pubblicarla qui, come prima long fic ho sempre temuto non piacesse a nessuno. Fatemi sapere che ne pensate! Ovviamente la ff è colclusa, state tranquilli!
  
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