Uniti e divisi


Tai Lung.
 
Non c’è stato giorno, ora, minuto, secondo in cui io non abbia smesso di pensare a te.
 
Strano, no?
 
Io, Tigre, il capo dei Cinque Cicloni, che ha fatto della lotta contro il male la sua vita, che pensa continuamente a te, Tai Lung, il male incarnato.
 
Non posso evitarlo. Non ci riesco. Ci ho provato, ma è impossibile.
 
Se penso che noi due abbiamo condiviso tutto, l’infanzia, gli allenamenti, l’affetto del nostro maestro, l’adolescenza, le prime ossa rotte, le prime sconfitte e le prime vittorie, e che adesso tu giaci in una prigione inviolabile a causa dei tuoi crudeli crimini. . . io . . . io. . . mi sento . . . morire.
 
Si, vorrei strapparmi il cuore dal petto, per non sentire più questo dolore atroce che me lo squarcia.
 
Dove è finito il Tai Lung che conoscevo?
 
Dove è finito il giusto Tai Lung, il guerriero protettore dei deboli, il Tai Lung che mi ha rubato mente, cuore ed anima?
 
Ho paura che non sia mai esistito.
 
Il Tai Lung che conoscevo non avrebbe mai fatto questo.
 
Ho paura che non ti abbia mai conosciuto realmente.
 
Sei stato la mia più grande sconfitta.
 
Mi hai sconfitto senza che me rendessi conto, prima rubando il mio cuore e poi facendolo a pezzi.
 
Ricordo ancora quella sera.
 
Ci stavamo allenando, quando arrivò l’allarme.
 
Siamo corsi insieme sul posto. Abbiamo salvato tante vite, insieme, quella notte.
 
Siamo tornati lentamente a casa, quando tu mi hai fermato.
 
Mi hai afferrato il polso, forte e delicatamente allo stesso tempo.
 
Ti ho guardato, sorpresa.
 
Mi hai detto di amarmi.
 
Di amarmi da morire.
 
Mi hai detto che non saresti riuscito a vivere senza di me.
 
Mi hai detto che volevi restare con me per sempre.
 
Noi due. Insieme. Per sempre. Dimmi che anche tu lo vuoi. Ti prego. Io ti amo. Più della mia stessa vita.
 
E io ti ho creduto, stupida.
 
Si, stupida.
 
Ero una stupida.
 
Perché mi ero innamorata di te.
 
 
Ricordo ancora quando accadde.
 
Ero lì per vederti diventare il Guerriero Dragone.
 
Ero sicura che saresti stato tu.
 
Nessuno era forte come te.
 
Nessun nemico ti aveva mai sconfitto.
 
Solo tu potevi avere quel titolo.
 
Ma le cose non andarono così.
 
Lessi la delusione sul tuo volto.
 
Riuscii a vedere la tua rabbia.
 
Tu ti voltasti e te ne andasti via correndo.
 
Io ti seguii.
 
Volevo consolarti. Aiutarti. Rendere quella brutta sorpresa meno amara.
 
Ma invece, divenne ancora più amara.
 
Cercai di fermarti, ma era come se tu non mi sentisti.
 
Arrivasti al villaggio.
 
Ed iniziasti a sfogare la tua ira.
 
Io ti guardai, terrorizzata, senza riuscire a credere ai miei occhi.
 
Non poteva essere.

Ma era vero.

 
Iniziasti a distruggere tutto, ad attaccare tutti, a ferire, ad uccidere.
 
Cercai di fermarti, mi parai di fronte a te, ti urlai di smetterla.
 
Ma tu non eri più tu.
 
Spostati, Tigre!
Per rendermi complice dei tuoi delitti? Mai!
Ti ho detto spostati!!!
No, Tai Lung, io non mi sposto, né ora né mai. Non ti permetterò di fare del male a degli innocenti. Proprio come non me lo permetteresti tu. Smettila, torna in te, ti prego!
 
Mi guardasti. Con crudeltà. Con rabbia. Con odio.
 
Tu hai scelto la tua strada, io ho scelto la mia.
Tai Lung . . .
 
Mi colpisti.
 
Caddi a terra, incapace di muovermi.
 
Ero ferita a morte.
 
Proprio li, dove fino a due secondi fa era stato il tuo posto.
 
Sul mio cuore.
 
Ti inginocchiasti accanto a me.
 
Ansimavo disperatamente, alla ricerca d'aria.
 
Accostassi il tuo volto al mio.
 
Provai a pronunciare il tuo nome.
 
Non ci riuscii.
 
Mi toccasti il viso.
 
Cercai il tuo sguardo, ma la mia vista era annebbiata.
 
Sciocca, ingenua, stupida Tigre.
Non sono colui che credevi.
Non sono un pio ed affascinante guerriero della pace come te.
Sono colui che piegherà la Cina sotto la sua forza, quando avrò il potere illimitato.
Tu hai deciso di seguire la strada dell’amore, Tigre, e io quella dell’odio.
Tu sei luce, io oscurità.
Siamo facce della stessa medaglia, uniti e divisi per sempre.
 
Mi dessi qualcosa che somigliava ad una carezza.
 
Ma non ti preoccupare, mi ricorderò sempre di te, anche dopo la tua morte.
Sei stata la mia vittoria più bella, Tigre.
 
Poi tutto divenne buio.
 
 
Mi risvegliai ore dopo, grazie alle cure generose di una anziana coniglietta.
 
Da lei venni a sapere del tuo destino.
 
Quando ho saputo, ho tanto desiderato che quel tuo colpo fosse andato a segno, Tai Lung.
 
 
 
È passato cosi tanto tempo, ma niente è cambiato in me.
Per gli altri ormai è come se tu non esistessi, e adesso sono pronti ad onorare me e i miei amici come avevano onorato te, allora.
Sono diventata ciò che volevo diventare: una guerriera forte e coraggiosa.
Anzi, sono diventata di più: sensuale e fiera, ma ghiacciata.
Almeno secondo gli altri.
Io ho chiuso il mio cuore al sicuro, dentro un’armatura di finta indifferenza, per non soffrire più per qualcuno.
Ma palpita ancora, il mio cuore. E sanguina. E io con lui.
Perché io ti amo ancora, Tai Lung.
Anche se non potrei.
È come hai detto tu, quel fatidico giorno.
Io ho deciso di seguire la strada dell’amore e tu quella dell’odio.
Io  sono luce, tu  oscurità.
Siamo facce della stessa medaglia, uniti e divisi per sempre.

La tana dell'aurice

Ciao, sono nuovamente io!
Volevo dedicare questo racconto TheHeartIsALonelyHunter, che mi ha gentilmente recensito tutte le mie fic e condivice con me la passione per le due coppie TigrexPo e TigrexTai Lung.
Ah, volevo avvisare che non aggiornerò più ogni giorno, ma circa ogni settimana per vari motivi legati alla scuola ed a impegni vari.
In questa fic narro di una storia d'amore andata in frantumi, perchè Tigre e Tai Lung, troppo diversi e troppo uguali, scelsero due strade diverse: lei quella dell'amore, lui quella dell'odio.
Spero che vi piaccia!