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Autore: Lyris    19/11/2012    1 recensioni
Da: Lyris (a proposito, si pronuncia "Lairis", perché in inglese fa più figo)
Spedito: L'altro ieri [Pre-TLG]
A: il Mondo (sopra e sotto la superficie)
Oggetto: Messaggio dalla Nuova Biografa Ufficiale di Artemis Fowl (Eoin ha avuto un problemino con gli avvocati dei Fowl...)
L'ultimissimo lavoretto di Artemis è andato decisamente male: Leale è stato arrestato. Tenterà di chiedere aiuto a Minerva e Spinella, ma anche loro si sono cacciate nei guai. Un talismano, precisamente un medaglione, capace di mutare l'aspetto di chi lo indossa è stato rubato a Minerva e alcuni membri del Popolo sono stati rapiti. I nostri eroi dovranno affrontare un nemico apparentemente impossibile da sconfiggere e tu potrai scegliere il corso della storia, portando la storia a ben sette possibili finali diversi.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Artemis Fowl, Bombarda Sterro, Minerva Paradizo, Spinella Tappo, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL RITORNO DEL POST-IT PERDUTO DELL'AUTRICE PERDUTA
Mwuahahahahhhhahahhahahahahhah! Ditemi, vi sono mancata????
Un pochino? Un pochino pochino così?....... No???? Allora non pote-
te certo mancare il nuovo, esuberante(?), stranissimo, atteso(spero)
bellissimo(la mia modestia non ha limiti), e finalmente presente,
capitolo di ARTEEEEEEEEEEMIIIIIIIISSS FOOOOOOOWLLLLLL!!!!!
Pensavate che mi ero scordata, ehhhhh? (in effetti....) comunque,
eccomi QUA!!! Dio, come sono felice!!!!!!! Comunque, nessuno ha
recensito le mini merdine che io (non) ritengo capitoli che ho
postato :,,,,,( ….... sapete che vi dico???? Avete fatto BENE!!!n xD
Ora vi lascio leggere!!!!!!!!!!!! (recensiterecensiterecensiterecensite)
PS: SONO TORNAATAAAAAAAAAAAAAAAAA SONO TORNATA, SONO
TOOOOOOOORNAAAAAAAAAAAAATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
*muore*


 

Casa Fowl

-Non è possibile...- sussurrò Artemis. Quasi non sentì l'imprecazione di Minerva. Sapeva che avevano perso il segnale perché il puntino era sparito. Non rimaneva altro che avvertire il Popolo. E Spinella. Maledizione, perché non li ho avvertiti prima? Prese dalla tasca il trasmettitore che usava con Spinella.

-Cosa c'è, Artemis, siamo impegnati qui alla LEP- la voce dell'elfa suonava disturbata dall'altro capo della comunicazione.

-Spinella, stanno per liberare Opal, sbrigati- rispose. Spinella sgranò gli occhi in cerca di risposte, anche se sapeva benissimo che non poteva vederla.

-Artemis, spiegami...- cominciò, ma il ragazzo la bloccò:- Non c'è tempo, c'è qualcuno che vuole liberarla! Cerca di fare tutto quello che puoi, ti prego- e chiuse la comunicazione. Ci sarebbe voluto troppo tempo per spiegare, si disse. Si, e la situazione stava precipitando.

 

Prigione di massima sicurezza, Cantuccio, Strati inferiori

-Il criminale si sta avvicinando alla prigione...- le parole di Grana gli morirono in gola. Spinella si fece largo tra la folla che la divideva dalla prigione di Opal Koboi.

-Sai esattamente dov'è?- chiese al ricevitore.

-No, non abbiamo la posizione- gli rispose Grana Algonzo dall'altro capo della comunicazione. Due minuti prima Spinella aveva ricevuto la telefonata da Artemis. Un Artemis particolarmente sconvolto, a dire il vero. Ma non le aveva voluto spiegare il perché della sua certezza. E questo la preoccupava non poco.

-Spinella, prova... prova...- iniziò Grana, cercando in due secondi di elaborare un piano degno di questo nome.

-Provare cosa? Gran concentrati!- sbottò Spinella.

-E se il criminale fosse uno della LEP? Prova a vedere se c'è qualche faccia conosciuta vicino alla prigione- Polledro si inserì improvvisamente nella discussione -o magari fa parte di uno della sicurezza, non credi?

-Ma non avevi scartato questa ipotesi?- chiese il comandante al centauro.

-Si, tutti i poliziotti risultano puliti...

-...

-Comunque i file potrebbero essere stati danneggiati- concluse Polledro.

-La situazione sta precipitando, soprattutto se abbiamo a che fare con un poliziotto corrotto- ragionò Algonzo.

-Hai avvertito le guardie di Koboi?- chiese il centauro.

-No, preferivo addossare tutte le responsabilità su Spinella e aumentare le probabilità di fuga da parte della prigioniera- disse sarcastico il comandante. Insomma, era chiaro che la prima cosa che aveva fatto era stato allertare tutti i poliziotti e la popolazione del Cantuccio.

-E non dovresti avvertirli?- disse Polledro, con una velata sfumatura ironica che Grana non colse, alzando gli occhi al cielo.

-Ok, è interessantissimo quello che dite, ma potreste evitare di parlarne mentre sto cercando di evitare un'evasione di un criminale?- sbuffò Spinella -vorrei cercare di concentrarmi-.

-Ah, si, scusa capitano Tappo- disse Polledro, chiudendo la comunicazione. Scese il silenzio, mentre Spinella osservava con attenzione uno ad uno i volti di tutte le persone che si trovava davanti. Ovvero un centinaio.

-Aspetta, mi è venuta un'idea- sussurrò al ricevitore. Grana deglutì: di solito le idee del capitano non erano proprio... salutari sia per lei che per le persone che le stavano attorno. L'elfa si diresse verso l'ufficio della direzione e prese il microfono, controllando che tutti i microfoni e gli altoparlanti della prigione fossero attivi.

-LA PRIGIONIERA OPAL KOBOI STA PER EVADERE!- urlò. Tutto il vociare dei vari ufficiali, guardiani e altri membri della LEP si zittirono, guardando sorpresi verso l'ufficio dove stava Spinella. Solo una decina spalancarono gli occhi, controllando la prigione della folletta. E solo uno continuò a pattugliare indisturbato i dintorni della capsula dove era rinchiusa la prigioniera. Beccato, pensò Spinella, sorridendo sotto i baffi. Po sparò un colpo al sospettato, che si accasciò al suolo senza un lamento.

 

Casa Fowl

-...quindi abbiamo preso il colpevole- Spinella finì di raccontare la storia della cattura. Della sua splendida cattura.

-E....?- la invitò a continuare Artemis.

-E non ha portato a nulla: il sospettato era innocente, era solo sordo- sospirò il capitano -ma almeno abbiamo impedito l'evasione di Opal.

-Cosa c'entra essere sordi?- chiese Artemis, curioso.

-Niente, niente... comunque, sbaglio o devi dirmi come e perché sapevi dell'evasione di Opal- quando Spinella finì di parlare, Artemis gettò un'occhiata preoccupata a Minerva, che assunse una faccia da “te lo avevo detto”.

-Ehm... dovremmo indire una riun...-cominciò.

-Cos'è? Il genio vuole far sapere al mondo quanto è geniale e i nostri strumenti di sicurezza scadenti?- sbuffò il capitano, tra l'irritato e il divertito.

-Va bene... Minerva ha scoperto dell'esistenza di un medaglione capace di mutare la forma di chi lo indossa, ma le è stato rubato da una creatura del Popolo- dall'altro capo della comunicazione, silenzio.

-Spinella?- sussurrò Artemis, sperando che (non) fosse ancora collegata.

-Idiota! MA SEI CRETINO? HAI OSATO NASCONDERCI QUESTA INFORMAZIONE VITALE?? E magari ora rispondi pure che l'hai fatto perché volevi accertartene...- Artemis annuì inconsciamente, sapendo benissimo che Spinella non poteva vederlo -POSSIBILE CHE TU NON USI QUEL TUO CERVELLO CHE TI RITROVI?? Resta collegato, vado ad avvertire il comandante... idiota- e il suono della comunicazione chiusa fu accompagnato da un sospiro da parte del ragazzo.

-Tanto la riaffronterai più tardi- disse Minerva, sorridendo -e scommetto anche che verrà in superficie a trovarti.

Ma dopo due ore, ancora non si sentiva il rumore del motore della navetta.

 

Ufficio Sterro&Buh, Cantuccio, Strati inferiori

Bombarda Sterro finì di ingurgitare il cosciotto di pollo che aveva comprato poco tempo prima, al ristorante di fronte. Sull'incarto unto d'olio si leggeva a stento “La Roccia di Pietra Dura – ristorante e macelleria dei fratelli Durri”, il nome del pub per nani che aveva aperto da poco in quella malfamata viuzza del Cantuccio. Nonostante Bombarda non si fidasse dei proprietari, due gemelli nani particolarmente pettegoli, andava spesso in quel posto che, grazie al cielo, tra i loro servizi ai clienti offriva anche il portar via. Si grattò distrattamente il mento barbuto, mentre buttava nel cestino pieno di scartoffie, foto di criminali e documenti vari. Sempre grattando il mento, ripensò alla prima volta che aveva messo piede in quel ristorante. Un'esperienza che aveva inserito tra le più spiacevoli. Era entrato baldanzoso, sperando in un lauto pranzo, dopo aver letto il cartello fuori con scritto a caratteri cubitali: “Il menù perfetto: ravioli ai funghi, stufato di manzo, broccoli fritti in padella e panna cotta” e “Oggi super offerta su piatti a base di carne”. Dopo aver dato un'occhiata all'interno, si era ricreduto. Di certo, Bombarda non era uno che dava tanto importanza al sudiciume che si accumulava in giro, ma quel posto si poteva definire un vero porcile: cartacce ovunque, chiazze di liquidi non meglio identificabili sul pavimento, sporco sulle pareti, avanzi di ossa, pasta e altro buttati a terra o lasciati sui tavoli, boccali con della birra stagnante da giorni sul bancone... tutto questo gli aveva fatto storcere il naso e reprimere un'espressione disgustata. Ma la fame aveva vinto e si era seduto al bancone, aspettando pazientemente che uno dei proprietari si degnasse di servirlo. Dopo qualche minuto una nana particolarmente carina l'aveva raggiunto, chiedendogli timidamente chi era e cosa voleva. Alla sua risposta (“Non ti interessa e voglio mangiare”) aveva alzato gli occhi al cielo e urlato nella direzione della cucina qualcosa che assomigliava vagamente alla parola “FRUZZOLOOOOOO!! C'E' UN CLIENTEEEEEE” lasciando basito il nano, vedendo la timidezza trasformarsi in completa esuberanza. Il cosiddetto “Fruzzolo” poi era poi uscito dalla cucina, portando un piatto a caso, che Bombarda non aveva ordinato, ma che lui accettò di buon grado. Quando Fruzzolo se n'era andato, Bombarda era venuto a sapere dalla cameriera, che a quanto paresi chiamava Stoella Durri (già, era una dei due proprietari del ristorante) e sapeva tutto su tutti. E non stava esagerando. Da quel momento in poi Bombarda, nelle pause pranzo, si era sempre diretto verso “La Roccia di Pietra Dura” sia per raccogliere informazioni, sia per usufruire della piacevole compagnia di Stoella. Così aveva fatto quel giorno, mentre aspettava che il suo pollo finisse di arrostire per portarselo nel suo officio (così da poterlo NON condividere con il suo collega, che per altro in quel momento era in “missione”) era venuto a sapere dalla sorella Durri di uno strano individuo incappucciato che si aggirava nei dintorni da quella mattina. Ora Bombarda Sterro era lì a pensare a chi, al cosa e al come, senza prestare attenzione al bussare insistente della porta di legno dove era affissa la targa di ottone regalatagli tempo prima da Artemis Fowl , che recava la scritta “Ufficio Sterro & Buh”. Quando al sesto colpo decise di alzarsi e aprire la porta, si ritrovò sulla soglia la persona di cui parlava Stoella. Questo entrò frettolosamente, non senza aver prima guardato intorno se qualcuno si era accorto della sua entrata in quell'ufficio.

-Mi aiuti, per favore- disse l'incappucciato. La voce era familiare e, sebbene il v viso fosse nascosto, il nano aveva iniziato a sospettare chi ci fosse sotto il cappuccio.

-Chi è?- chiese. Lo sconosciuto deglutì. Se voleva che qualcuno si fidasse di lui, doveva far vedere la sua faccia, anche se in quel momento non si fidava di nessuno.

-Non potrebbe...- iniziò, ma lo sguardo d'intesa di Bombarda lo fece desistere. Si tolse il cappuccio a malavoglia, rivelando la sua identità.

-Argon??- esclamò sorpreso il nano, era totalmente fuori strada con i suoi sospetti.

-Si, lo so, per favore abbassa la voce- il dottore iniziò a sudare freddo mentre porgeva un dossier al nano di fronte a lui. Bombarda lo prese e lo esaminò: era informazioni su una persona scomparsa.

-Lo sai che noi siamo cacciatori di taglie, non cerca persone?- sbuffò, riconsegnando il fascicolo.

-Se trovate criminali, troverete anche persone normali, no?- un sorriso forzato e nervoso di Argon fece corrugare la fronte di Bombarda, che adocchiava preoccupato il dottore di fronte a lui, che sembrava poter svenire da un momento all'altro.

-E la ricompensa sarà alta- aggiunse Argon. Bombarda drizzò le orecchie. Ricompensa alta... o ennesima scocciatura? Che devo fare?

 

Già, che fare? Se credi che sia meglio accettare inserisci la monetina e vai al Capitolo 6, se invece preferisci rifiutare il caso, dirigiti scocciato verso il Capitolo 7.

  
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