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Autore: Tinkerbell92    22/11/2012    1 recensioni
STORIA IN REVISIONE
Emma Bennett è una trovatella, educata e molto intelligente, che ha passato diciannove anni nell'Orfanatrofio di Volterra.
Il suo tragico passato sembra, ormai, soltanto un lontano ricordo, quando, un giorno, assiste, per caso, al brutale omicidio di uno stranissimo essere umano dalla pelle fredda come il ghiaccio.
I giustizieri altri non sono che i Volturi, i quali, dopo aver discusso sul destino della scomoda testimone, invece che ucciderla, decidono di portarla in dono alla viziatissima figlia di uno dei tre capi.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Twilight Saga according to Tinkerbell'
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Prologo.
 
Fin da quando venni al mondo, il Destino pensò subito di mettere in chiaro quanto poco mi avesse in simpatia.
Mia madre morì dandomi alla luce, il 5 Luglio 1824, e mio padre, Tenente nell’esercito inglese, cadde in battaglia alcuni mesi dopo, durante la Prima Guerra Anglo-Burmese.
Mia nonna, nonché la mia unica parente stretta rimasta in vita, si ritrovò presto in ristrettezze economiche, così, dando fondo ai suoi ultimi risparmi, decise di trasferirsi in Italia, dove mi affidò  alle cure di una sua vecchia amica, Miss Collins, direttrice dell’Orfanatrofio di Volterra.
Mi lasciò dentro un cestino, davanti alla porta d’ingresso, con due biglietti scritti di proprio pugno.
Uno era la richiesta di affidamento rivolta a Miss Collins, con dentro del denaro ed alcuni oggetti di valore, l’altro era per me, in modo che, non appena fossi stata in grado, potessi leggerlo e capire il motivo per cui avesse scelto di farmi crescere da un’altra donna.
Ricordo ancora cosa c’era scritto:
 
“Mia adorata Emma. Con immenso dolore, sono costretta a separarmi da te, unica gioia della mia miserabile vita.
 Ti prego di comprendere le mie motivazioni: sono vecchia, sono sola, e non possiedo abbastanza denaro per mantenere entrambe.
Tuo padre, Victor, era l’unico sostegno economico rimasto alla famiglia. Ora se n’è andato, e, con lui, la speranza di darti un futuro dignitoso.
Ho provato a risparmiare il più possibile, ma non c’è stato nulla da fare.
Ti giuro, Emma, che, se ho fatto quello che ho fatto, è stato solo per amor tuo, per poterti dare una vita migliore di quella che avresti avuto se fossi rimasta con me.
Non riuscivo più a vederti patire la fame, mi sentivo inutile, impotente, ed era davvero straziante.
Sono sicura che Miss Collins sarà buona con te, anche in nome dell’amicizia che ci unisce.
Ora ti saluto, con la speranza che la Vita sia più clemente nei tuoi confronti.
Addio, Emma. Forse, un giorno, saremo di nuovo vicine. Ti voglio bene e te ne vorrò per sempre.
Con affetto, nonna Isobelle.” 
 
Non rividi mai più mia nonna, infatti morì di colera nell’Ottobre del 1829, facendo di me l’unica superstite della famiglia Bennett.
Miss Collins, fortunatamente, era una donna di buon cuore e decise di prendersi cura di me alla pari degli altri suoi orfanelli, in cambio di qualche piccolo aiuto nelle faccende domestiche.
Mi insegnò a leggere e a scrivere, dandomi modo di sviluppare un amore quasi ossessivo per i libri.
Mentre le altre bambine, al proprio compleanno, si facevano regalare un vestito o un accessorio elegante, io ricevevo sempre un libro nuovo, che custodivo con eccessiva cura, come se fosse stato mio figlio.
Vissi per diciannove anni nell’Orfanatrofio di Volterra, senza alcuna preoccupazione, fino al 1843.
Che cosa accadde dopo? Ebbene, per farla breve, posso dire che quello fu l’anno in cui la mia vita cambiò radicalmente, al punto che dovetti lasciarmi tutto alle spalle, compresa la donna che mi aveva allevata con amore per tanto tempo.
Era il 23 Settembre 1843, una data che non dimenticherò mai…
 
***
Angolo dell’Autrice: Questa è la primissima fanfiction che scrivo sulla saga di Twilight. Premetto che non ho letto tutti i libri, quindi mi baserò principalmente sui film per la descrizione fisica dei personaggi. Di sicuro ci saranno alcune imprecisioni riguardo i contenuti della storia, casomai potete segnarmele, in modo che possa correggere.
Naturalmente, so bene che nessuno dei Volturi ha figli, quindi il personaggio che presenterò nel prossimo capitolo è frutto dell’immaginazione mia e di una mia amica.
Che posso aggiungere?
Beh, se questo “allegrissimo” prologo vi è piaciuto, cercherò di mettere il primo capitolo in fretta, in modo da entrare subito nel vivo della storia.
Grazie a tutti quelli che leggeranno, siate clementi :)
Baci.
  
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