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Autore: nari92    22/11/2012    2 recensioni
E se Rumpel e Belle fossero davvero usciti di sera a Storybrooke? il loro primo appuntamento ufficiale!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                         “The nightlife here is extremely limited”
 
NOTE: Innanzitutto questa è la mia prima fanfiction in assoluto quindi qualsiasi critica/consiglio/insulto è ben accetto se però vi fa proprio schifo la tolgo senza problemi J
E’ ambientata prima degli avvenimenti principali nella 2x04, diciamo che prende spunto dal sogno che fa Belle all’inizio della puntata in cui Gold le propone di uscire a Storybrooke insieme.
I nomi dei personaggi sono per lo più in inglese perché mi piacciono di più e ho usato sia quelli delle favole sia quelli di Storybrooke, un po’ a caso J
Mmm mi sembra di aver detto tutto ciò che serve per la comprensione, buona lettura e se avete voglia una recensione fa sempre piacere ;)
 
 
Brividi di un freddo misto a tepore, tipici nelle sere d’estate, scossero Belle e la distolsero dai suoi pensieri. Era un momento speciale, la prima volta che loro due mettevano il naso fuori dall’affascinante ed inquietante negozio dell’uomo che lì tutti chiamavano Mr. Gold, ma che per lei sarebbe rimasto per sempre Rumpelstilskin. Si girò ad osservarlo mentre chiudeva a chiave e gli rivolse uno sguardo pieno di tenerezza, come può esserlo solo quello di una donna che ha amato per 28 anni un uomo che non ha saputo accettare il suo amore. C’erano una marea di questioni irrisolte tra loro, di dubbi e di paure; è vero che l’amore non è mai facile ed è pur vero che tutte le coppie pensano di avere qualcosa di più complesso delle altre. Ma il loro era davvero un caso particolare. Probabilmente, pensò Belle mentre lui le poggiava una mano sulla schiena e la conduceva verso la via principale del paese, Rumpel l’aveva davvero presa in parola quando lei aveva espresso la sua visione dell’amore: “love is a mistery to be uncovered”. La ragazza ridacchio silenziosamente a questo pensiero: l’autoironia e la capacità di sdrammatizzare erano decisamente tra le sue qualità migliori.

 “A cosa stai pensando di così divertente?” la guardò con aria sospettosa, forse temeva che l’ilarità della ragazza fosse causata dalla sua goffa camminata, cui lei non era abituata. “Nulla di importante, solo immaginavo gli sguardi stupiti degli abitanti di Storybrooke nello scoprire che anche il Signore Oscuro ha un cuore”, enfatizzò scherzosamente l’epiteto “signore oscuro”, ma a lui non venne da ridere. Era da molto tempo che nessuno lo chiamava così e ancora non sapeva se si sentiva a suo agio in quel ruolo: troppe situazioni dolorose del suo passato erano legate a quel nome, troppi sbagli e troppe perdite. Inoltre l’osservazione di Belle lo fece riflettere su questioni che non aveva ancora considerato: come avrebbero preso la notizia tutti gli altri? Lui avrebbe perso la sua aurea di potere e nessuno l’avrebbe più temuto? Ma soprattutto, Belle sarà accettata o emarginata? Dopo 28 anni in un manicomio lei aveva bisogno di amici, di calore umano... la vicinanza con l’uomo  più odiato della città l’avrebbe impedito? Nonostante i pensieri tristi Mr. Gold offrì alla ragazza un ghigno che assomigliava decisamente ad un sorriso “Nel momento in cui ti vedranno capiranno che anche un uomo senza cuore non avrebbe potuto resisterti”, e le posò un bacio delicato sulla guancia. Belle arrossì, ancora non era abituata a questa nuova dolcezza ed attenzione da parte sua, Mr. Gold era decisamente più disinvolto con lei di Rumpelstilskin.

Belle iniziò a guardarsi intorno con gli occhi sgranati, curiosa di tutto e lui la osservava, intenerito dal suo stupore così genuino e raro. “ Quei cosi che emanano luce sulla strada funzionano come quelle che hai in casa? Le lampa..?” “lampadine, Belle” le sorrise “ sì, precisamente, è tutto grazie all’elettricità” “capisco”; in verità non ci capiva molto ma non voleva fare la figura della ritardata. Lui sembrava sempre così intelligente e pronto, ma non saccente, nulla lo prendeva di sorpresa ma riusciva sempre a stupire gli altri; Poggiò la testa sulla sua spalla e lui la strinse a sé assaporando il suo profumo.

Furono colpiti in viso dalla luce dell’insegna di Granny’s e Mr. Gold la guardò preoccupato: “sicura di sentirtela? Insomma, abbiamo già fatto molto uscendo di casa, se preferisci possiamo tornare qui domani, o dopo, insomma non c’è alcuna fretta sai..” “ me la sento” troncò lei “devo farlo, e poi se ci sei anche tu mi sento tranquilla”. Non avrebbe mai finito di stupirlo: dopo tutto quello che lui aveva combinato, quella ragazza si fidava, si affidava a lui, senza paure. Entrarono e subito nessuno fece caso a loro, regnava una confusione che a prima vista poteva sembrare quella tipica delle sere d’estate, ma che in realtà era qualcosa di diverso: gli abitanti di Storybrooke stavano reimparando a conoscersi ed era un fenomeno decisamente divertente da osservare. Insomma, era una città piccola quindi tutti conoscevano tutti ma non tutti sapevano chi erano gli altri nel vecchio mondo e quale era la loro storia! Così capitava spesso di ascoltare dialoghi di questo tipo: “Aspetti, dr. Whale, mi faccia indovinare…dunque, occhioni dolci, aria smarrita e un pizzico di immaturità…ci sono lei doveva essere Peter Pan!” “Spiacente dr. Hopper ma lei è decisamente fuori strada, anche se le faccio i complimenti per l’inventiva!”. Ovviamente c’era anche chi provava ad approfittare della situazione: “ehi Dotto tu mi devi ancora i soldi di quella scommessa!” “ma Leroy, ehm Brontolo, io proprio non mi ricordo.. che scommessa era?” “tu avevi scommesso che Charming non sarebbe riuscito a battere re George, io il contrario..” “ah bè se avevo scommesso così… ecco i soldi!”. Insomma lo scenario era dei più vari.

Ashley entrò ridendo abbracciata a Sean ma inciampò in una seggiola mal messa e perse una delle sue ballerine, “le vecchie abitudini sono dure a morire eh?” scherzòil ragazzo raccogliendola e rimettendogliela al piede; tutti quelli che conoscevano la loro storia scoppiarono a ridere. Nel momento in cui tutti si girarono per osservare la replica della scena più conosciuta di Cenerentola, l’attenzione cadde però sulla coppia di cui nessuno era a conoscenza. Le grida si trasformarono velocemente in leggero brusio e i due iniziarono a sentirsi decisamente sotto esame; a smuovere la situazione fu David, che alzandosi esclamò “Il prossimo giro di birra vi è gentilmente offerto dalla famiglia reale!” e guardò divertito Snow, Emma e infine Henry, “bè, per te un Coca- Cola!”, il bambino decise che poteva accontentarsi. Gold accompagno Belle a sedersi e poi andò al bancone per ordinare. “Cosa le preparo di buono, Mr. Gold?” esclamò Ruby, per una volta poteva essere gentile anche con lui in fondo, “un baileys e un whisky con ghiaccio grazie” “ arrivano subito!”

Tornò al tavolo e si sedette accanto a Belle sorridendole; lei decise che quel locale era davvero carino e sembravano tutti così amici, chissà se anche loro due un giorno sarebbero stati così legati a tutti gli altri, al momento lei non sapeva neanche chi fossero. “Allora, dearie, come ti sembra questo posto?” “E’….è bellissimo! Insomma… la gente, tutti che scherzano e bevono, sembra di essere in una taverna del vecchio mondo!” Lui le sorrise “sì, bè, è la cosa che le si avvicina di più”. Ruby si avvicinò con un vassoio ed un sorriso a 32 denti “ ecco qui le vostre ordinazioni!” posò il vassoio e si girò verso Belle: “Ciao!” esclamò stringendole calorosamente la mano “non ci siamo ancora presentate ma io sono Ruby.. o Cappuccetto Rosso, come preferisci” “Oh finalmente qualcuno di cui conosco la storia! Io sono Belle…solo Belle!” “Bè allora non vedo l’ora di conoscere la tua storia.. magari domani, quando finisco di lavorare, possiamo andare in un altro posto carino che conosco e chiacchierare un po’” “Io…” guardò Rumpel, il quale le rivolse un sorriso di approvazione “ma certo! Si, sarebbe perfetto!” “Fantastico, lo dico subito alle altre!”, si allontanò per andare ad avvisare Snow e Ashley. Lui guardò Belle, era bellissima e l’avrebbero notato tutti, ma Rumpel voleva che lei avesse una vita piena, non rinchiusa in casa. Sapeva che lei avrebbe avuto bisogno di tempo e di esperienze sue per poter vivere in quel mondo, non voleva tarparle le ali. “Ruby è molto socievole, farete amicizia presto..” “lo spero davvero!”. Belle guardò sospettosa il bicchiere davanti a lei per qualche istante, poi si decise ad alzare lo sguardo per informarsi su quello che stava per bere: “che cos’è questo??” “si chiama Baileys, è il tuo cocktail. Perché è come te, è molto forte, come lo sei tu, tenace, testarda, capace di lottare per quello in cui credi e quello che ami. Ma è anche dolce, come te, delicata e bellissima. E sei meravigliosa proprio perché sei entrambe le cose”. Per nascondere il fatto che era visibilmente arrossita sollevo il bicchiere e prese un lungo sorso. Accidenti era davvero forte! Ma anche dolce, proprio come aveva detto Rumpel.. era evidente: lui riusciva a capirla davvero, a leggerle dentro.

La serata fu meravigliosa per Belle, Gold le spiegò con dolcezza tutto quello che voleva sapere, i nomi di tutti gli abitanti di Storybrooke e la loro storia nel vecchio mondo, ma anche il nome di tutte le bevande che servivano lì al bar o gli oggetti di uso quotidiano che lei non conosceva, come quello che la affascinava di più… “no, davvero, Rumpel, io proprio non capisco! Insomma c’è un filo che collega i due teletoni o no??” , Gold la guardò divertito e anche un po’ esasperato da quella che ormai era una conversazione che si ripeteva ogni giorno, “per la centesima volta, Belle, no, non c’è nessun filo che li collega, e si chiamano TELEFONI” “ ma a casa tua il TELEFONO” calcò anche lei la parola per dimostrare di averla finalmente imparata “ è legato ad un filo!” “ Ma quello è un telefono fisso, quello che stai osservando da 10 minuti in mano a  Regina è un cellulare, cioè un portatile” “quindi non è un vero teletono ehm telefono!” “certo che lo è..” “ma senza i fili come..” “ è per l’elettricità” tagliò corto lui, sapendo che quella parola avrebbe messo fine alla sfilza di domande infinita “ah, capisco..”. La adorava, ma ogni tanto quel fiume di domande andava fermato o lui non ne sarebbe uscito vivo. Anche se, nel momento esatto in cui lei smetteva di parlare a lui iniziava a mancare la sua voce: “Bè, non hai altre curiosità da soddisfare?” chiese sorridendo. “Umm in effetti una sì…” decise che era venuto il momento di tirar fuori un dubbio che aveva avuto per molto tempo “ io.. mi chiedevo…insomma tu in questi 28 anni pensavi che io fossi morta e magari avrai avuto voglia di una donna con te ecco…cioè sarebbe normale, lo capirei se fosse così, io solo vorrei saperlo ecco” era paonazza. Oddio mi sono resa irrimediabilmente ridicola, una fidanzatina gelosa. “Sì bè, c’è stata qualcuna, Ruby ogni tanto, e Emma quando era appena arrivata.. ah e prima di ricordare chi fosse anche Regina ecco, in fondo è una bella donna” studiò la sua reazione, cercava di sembrare normale ma stava impallidendo e il suo sorriso era decisamente tirato. "Oh sì.. bè, capisco, mi sembra giusto..” balbettò lei. Le sorrise “insomma, non potendo litigare con te ho dovuto litigare praticamente con tutte le donne di questa città!” “ah io.. litigare…ah!!” “perché, dearie, a cosa pensavi?” “a nulla io..” “Belle, non c’è molto spazio nel mio cuore: tu e mio figlio l’avete decisamente occupato tutto”. Belle sorrise imbarazzata, in parte perché si sentiva scoperta, aveva ammesso il suo timore, in parte perché Rumpel le aveva appena fatto una dichiarazioni importantissima: lei e Bae erano insieme nel suo cuore.

Uscendo dalla tavola calda Belle avvertì un senso di freddo impadronirsi delle sue braccia nude; “hai la pelle d’oca dearie” “scusa??” Rumpel rise di cuore “ è un modo di dire, significa che hai molto freddo!” “oh io.. sì in effetti avrei dovuto portarmi una giacca o qualcosa di simile…” “ forza, mettiti la mia” se la sfilò con eleganza. “E tu?” “io ho la camicia”. Lei ripensò a quella serata, la passeggiata, lui che la stringeva a sé, le chiacchiere, le domande e poi quella frase “voi due l’avete decisamente occupato tutto”. Si avvicinò e sorridendo gli posò un bacio leggero sulle labbra…. Lui la trattenne trasformandolo in un qualcosa di più intenso e passionale. Si guardarono a lungo negli occhi e poi abbracciati ripresero a camminare, senza parlare, verso casa loro.
  
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