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Autore: Nocturnia    28/11/2012    3 recensioni
Fino a quando avresti potuto sopportarlo?
Fino a che punto avresti potuto spingere te stesso e chi ti stava attorno?
Fino a che punto sei stato consumato, pipistrello?
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bat Family, Batman, Selina Kyle aka Catwoman, Thomas Elliot/Hush
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Disclaimer: Bruce Wayne, Selina Kyle e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell’autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.



"La rivoluzione è una grande distruttrice di uomini e di caratteri.

Consuma i valorosi e annienta i meno forti."
- Lev Tolstoj -

Pipistrelli ciechi





Commissariato di Polizia. Ore 02:15

Era un monolite di coraggio e tenacia Gordon, nel buio del ventre di Gotham la debolezza d'una tenera fiamma e la protervia dei giusti.
Si era guardato attorno circospetto, negli occhi una scintilla incredibilmente acuta e vigile.
Voleva trovarti il vecchio Commissario, voleva vederti: vederti davvero, oltre l'oscurità incombente di Gotham.
"Sono qui."
Gordon era sobbalzato, lasciando cadere l'accendino.
"Diavolo!" aveva borbottato "E' il terzo che perdo questa settimana. Potresti annunciarti qualche volta, sai?"
Eri rimasto impassibile, le labbra strette in una linea durissima e sottile.
Gordon si era voltato nella tua direzione, espirando una densa nuvola di fumo e riservandoti uno sguardo indecifrabile.
"Come vuoi." aveva poi replicato, scrollando le spalle "Facciamo a modo tuo."
"Cos'hai per me?"
"Un messaggio." era stata la risposta sibillina "Un monito."
Si era tolto gli occhiali, pulendoli con la manica dell'impermeabile e allungandoti una busta aperta.
E il simbolo della follia ti aveva nuovamente riempito gli occhi.

Gotham City. Ore 02:30

Si era buttata dal sesto piano della biblioteca, spalle tese e gambe perfettamente allineate, atterrando sul tetto dell'edificio adiacente.
Rotolando su stessa si era poi rialzata, stirandosi languidamente e ricominciando a correre.
Gotham aveva rumoreggiato sotto i suoi piedi, il basso e cupo latrato della Bowery che vibrava lungo le pareti, nelle ossa, tra i fili di una notte cieca e senza stelle.
Selina si era poi fermata con un colpo secco, attorno a lei un paesaggio di bruma e ghiaccio.
Aveva inclinato il capo, annusando l'aria e piegando gli angoli delle labbra in un ghigno.
"Ti vedo, pipistrello."
"Non era mia intenzione nascondermi."
Aveva riso Selina, togliendosi la maschera e omaggiandoti con un sorriso bellissimo.
"No, immagino di no. Il più grande detective al mondo si mostra solo quando vuole. Giusto?" ti aveva poi canzonato, avvicinandosi e sfiorandoti il petto con le dita.
Le avevi afferrato la mano, stringendola in un pugno chiuso.
Selina non si era scomposta, cercando la tua bocca in un bacio rabbioso e vorace, mordendoti per usare l'unico lessico che ti fosse mai stato congeniale.
"Devo chiederti un'informazione."
"Qualsiasi cosa, pipistrello."
Mentiva Selina, lo sentivi grondare dalle sue stesse parole.
Si consegnava a te con l'arrendevolezza dell'agnello, salvo poi diventare spietato felino e strapparti cuore e coscienza.
"Gordon ha ricevuto questa, oggi." avevi armeggiato con la tua cintura, estraendo una carta da gioco. "Sai cosa significa, vero?"
Selina aveva dilatato le pupille, traendo un respiro profondo.
Gliel'avevi appoggiata sul palmo della mano, aspettando che comprendesse - comprendesse, non solo vedesse - la gravità della situazione.
Gli occhi con cui ti aveva fissato erano stati liquidi d'una paura che mai avresti pensato di scorgerle in volto.
"Siamo in guerra, Bruce." l'avevi sentita mormorare "Siamo in guerra."

Blüdhaven. Ore 02:30

Blüdhaven, al contrario di Gotham City, taceva davvero.
Uno sputo di cemento e grigio incastrato tra la puttana che era Gotham e il mare, quando non aveva nulla da raccontare si chiudeva in un silenzio ottuso, quasi irritante.
Nightwing si era spostato sulla gargolla vicina, stendendo le gambe e massaggiandosi un ginocchio.
Non c'era molto movimento quella sera e Oracle aveva smesso di chiaccherare con lui già da alcuni minuti.
Aveva premuto l'auricolare, andando in linea diretta con Damian.
"Ehi." gli aveva risposto una voce adolescenziale.
"Ehi, uccellino." aveva risposto Dick "Tutto bene nella vecchia Gotham?"
Dall'altra parte si era liberato un sibilo ironico, divertito.
"Una noia. Bruce se ne è andato al crepuscolo e non ha voluto condividere alcuna informazione e i criminali battono la fiacca."
Dick aveva ridacchiato, poggiando la schiena contro il cornicione e rilassando i muscoli delle spalle.
"Coraggio, ragazzo meraviglia! Nulla per un piccolo assassino del tuo calibro?"
Damian aveva grugnito, sottolineando il suo disappunto.
Figlio di Talia al Ghul e Bruce (dove, quando? Dick pensava di essersi seriamente perso qualcosa della vita del suo padre adottivo e mentore), il nuovo Robin era una perfetta macchina bellica ben oliata.
Giovane, atletico, addestrato fin dalla tenera età al completo controllo delle sue capacità, Damian possedeva gli occhi crudeli della madre e l'ansia predatoria di Wayne.
Un connubio mortale, a ben vedere.
"Ci sei ancora, Dick?"
"Eh?" si era riscosso Nightwing "Sì, ci sono. Anche a Blüdhaven non si muove foglia e questo lo trovo..."
"Strano?"
Non era la prima parola che gli era venuta in mente, ma sì, 'strano' era stato il secondo vocabolo che gli aveva riempito la bocca.
Si era rialzato, lasciandosi scompigliare i capelli dal vento gelido.
"Sì, strano. E' come se tutti aspettassero qualcosa, come se..."
Un boato l'aveva spinto all'indietro, lungo le colonne dell'edificio.
Si era aggrappato con la mano sinistra, issandosi con la destra sul tetto.
"Dick, Dick! Cosa è successo?"
Stordito, aveva stornato lo sguardo, solo per vedere Halyard Square in preda alle fiamme.
Aveva chiuso il collegamento, estraendo i doppi bastoni da escrima e gettandosi per le arterie pulsanti di Blüdhaven.
La lunga ronda aveva appena avuto inizio. 
   
 
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