Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Daisy Pearl    02/12/2012    1 recensioni
“E’ andata così” dice Mattew intrecciando la dita con quelle della moglie Natalie.
“E’ una storia formidabile!”
“Sì, lo è!” Mattew è d’accordo con me.
“Una storia d’amore nata su un ring!”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Non mi hai ancora detto di cosa avete parlato tu e Joseph lo scorso sabato!” iniziò Tom.
Alzai gli occhi al cielo ripensando a ciò che era successo la settimana prima. Avevo visto un combattimento mozzafiato che mi aveva fatto scoprire che il campione in questione era una donna, una strabiliante e meravigliosa donna.
Avevo aspettato quel sabato come un bambino aspetta il giorno di natale, ma una volta che il giorno era giunto non sapevo come comportarmi. Il meglio che riuscii a fare fu di trovarmi un posto il più vicino possibile al ring.
Non sapevo nemmeno come rispondere alla domanda di Tom. Decisi di tentare con la verità.
“Mi ha chiesto…” feci un mezzo sorriso ricordando quell’assurda conversazione “Se ero gay!”
Tom sbarrò gli occhi.
“E perché lo avrebbe fatto?”
Aggrottati le sopracciglia.
“Perché credeva che ci stessi provando con lui!” più lo dicevo più mi sembrava assurdo.
Solo una ragazza poteva pensare che un ragazzo appassionato di box le parlasse per provarci. Le donne e le loro stupide convinzioni che tutto il mondo rivolga loro la parola per provarci.
“Che tipo strano! E poi?”
“Gli ho rovesciato la birra addosso ed è sparito!”
“Magari salirà di nuovo sul ring stasera!”
“Spero proprio di no!” sussurrai. Tom non mi sentì e si perse a guardare l’anfiteatro mentre si riempiva. Il vociare crebbe lentamente fino a diventare quasi assordante. Fu in quel momento che entrò il cronista. La folla ammutolì all’istante ansiosa di assistere ai combattimenti di quella serata.
Il pub offriva i suoi campioni e dei pazzi osavano sfidarli finendo a terra con qualche ossa rotte, nessun combattimento fu entusiasmante come quello della settimana precedente.
“Andiamocene!” sbuffò Tom dopo un’ora buona.
“Dai! C’è l’ultimo combattimento della serata!” gli risposi.
Lo vidi sbuffare e incrociare le bracci al petto prima di rivolgere lo sguardo verso il ring in attesa.
“L’ultimo campione della serata…” annunciò la voce del cronista “…credo sia conosciuto da tutti voi!”
“Scommetto che si tratta che si tratta di Coter!” sussurrò animandosi Tom.
Ridacchiai.
“Dubito! Dopo la figuraccia della scorsa volta credo non si farà vedere per un po’!”
“Si tratta di Joseph!” urlò il cronista. La folla esplose in un boato mentre il combattente saltava con agilità le corde che delimitavano il ring.
Mi parve di vedere la scena al rallentatore. Le sue ginocchia si fletterono leggermente, le dita affusolate si poggiarono sulla corda superiore. Dopo che si diede la spinta e giunse dall’altra parte. Senza nemmeno pensarci mi alzai dalla mia postazione per vederla meglio. Come avevo fatto a non capire che era una donna?
Quella grazia con la quale agitava la mano in segno di ringraziamento nei confronti dei tifosi, il sorriso limpido e un po’ compiaciuto che spicca va su quel mento del tutto privo di mascolinità. Riuscivo persino a intravedere la leggera rotondità dei seni nascosti sotto la tuta larga e antifemminile che esistesse.
Eppure mi sentivo attratto da lei. In quel momento era la donna meno sexy del pianeta, anzi, non era nemmeno una donna, eppure non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Ero come un serpente di fronte al suo ipnotizzatore, avrei seguito ogni movimento fatto da quel corpo.  
“Fantastico abbiamo uno sfidante!” urlò nel microfono il cronista. Molti visi si girarono verso di me per scrutarmi, senza che io ne capissi il motivo.
Aggrottai la fronte e mi girai verso Tom che mi guardava esterrefatto.
“Avanti vai!” mi spronò.
Non capivo.
“Dove devo andare?”
“Sul ring amico!” si lasciò andare a un sorriso “Sapevo che prima o poi non avresti resistito e che ti saresti offerto per combattere!” sembrava quasi orgoglioso.
“Combattere, io?”
“E chi se no? Vai! Stanno aspettando solo te!”
Solo in quel momento le mie orecchie riuscirono ad udire le urla, le incitazioni, gli insulti che il pubblico, ansioso di vedere lo spettacolo, mi stava lanciando.
Un po’ stordito riuscii a muovere le mie gambe per raggiungere quel dannato ring.
La folla fischiava e rumoreggiava ansiosa di godersi lo spettacolo, eppure io sentivo tutto ovattato. Perché stavo per combattere? Com’era accaduto? Non avrei mai combattuto contro una donna, per principio. Eppure continuavo a muovere un passo dietro l’altro verso di lei, sapendo già di dover perdere.
Considerate le sue doti avrei perso ugualmente, ma il pensiero di non provare nemmeno a vincere mi dava fastidio.
Com’ero finito in quella situazione? Probabilmente era solo colpa della mia stupidità.
Attratto dalla ragazza, mi ero alzato in piedi per poterla vedere meglio e la folla doveva aver interpretato quel gesto come un atto di sfida, come se io mi fossi fatto avanti per quel combattimento.
Alzai le corde e mi posizionai sul lato opposto rispetto a quello dove si trovava lei.
La vidi alzare gli occhi al cielo e sbuffare, non era proprio felice di vedermi. Probabilmente mi ricordava come il ragazzo gay che le aveva rovesciato addosso la birra.
Scossi la testa per cercare di togliermi dalla mente quell’immagine.
L’arbitro si avvicinò a me per chiedermi il nome.
“Joseph sarà sfidato da Mattew!” annunciò ad alta voce. La folla impazzi intrepida e ansiosa.
Mi sfilai la felpa e rimasi la gettai fuori dal ring rimanendo in canottiera, la temperatura si stava alzando.
Sentii il gong che annunciava l’inizio del primo round e mi ritrovai immobile senza sapere cosa fare. Se dovevo perdere tanto valeva che facesse lei la prima mossa.
Joseph o come cavolo si chiamava, mosse un paio di passi nella mia direzione prima di fermarsi e mettere le mani sui fianchi osservandomi.
“Non attacchi?” mi domandò con una finta voce profonda.
Mi venne da sorridere automaticamente per il suo buffo tentativo di avere un tono virile.
“Non combatto contro le donne!” risposi.
Senza nemmeno farsi cogliere impreparata rise.
“Mi stai dicendo che combatto come una donna?”
La folla iniziò a rumoreggiare. Non stavamo dando spettacolo e questo a loro non andava bene.
“Hei mi sta dicendo che combatto come una donna!” urlò Joseph alla folla sempre con la falsa voce. Una risata generale partì dagli spalti. Buona parte degli spettatori erano presenti il sabato prima quindi sapevano perfettamente di cosa era capace quel combattente mascherato.
“Io sto dicendo che sei una donna!” alzai la voce anche io catturando l’attenzione della folla. I suoi modi di fare facevano smuovere qualcosa in me, una specie di grinta, o forse era semplicemente la volontà di non dargliela vinta.
“Lui è gay!” urlò Joseph alla folla.
“No, a me piacciono le belle ragazze, come te!” un’altra risata partì dalla folla. Quel gioco iniziava a divertire anche me.
Con un agile scatto si avvicinò a me e ad un palmo dal mio viso disse “Dimostralo!”
“Togliti la maschera!”
“Mi sta dicendo di togliermi la maschera!” urlò in direzione della folla orami spazientita. Gli insulti ormai erano talmente tanti da non riuscire a sentire altro che parolacce.
“Vogliono spettacolo e noi non glielo stiamo dando!”
“Conosco la tua tecnica, tu vuoi che io ti attacchi per poter studiare le mie mosse, poi nel secondo round mi metterai al tappeto!”
“Sei perspicace!”
“Ma non ti farò vedere le mie mosse per non combatto contro le donne!”
Ridacchiò. Sorrisi anche io abbagliato dalla curva delle sue labbra. Un attimo dopo mi ritrovai contro le corde con la testa piegata di lato. Ci misi qualche frazione di secondo per capire cos’era appena successo, raggiunsi al consapevolezza quando sentii dolore sulla guancia destra e vidi lei con il pugno ancora serrato mentre assumeva la posizione di difesa. Si aspettava un mio contrattacco.
“Non combatterò contr…”le parole mi morirono in gola perché lei mi aveva sferrato un pugno sul diaframma mozzandomi il respiro. Mi piegai su me stesso e annaspai in cerca d’aria.
“Hai davvero bisogno di qualcuno che ti insegni a combattere!” sussurrò in modo che solo io la udissi.
“Ti ho vista, in bagno l’altra sera!” ansimai.
Finalmente un lampo di paura attraversò i suoi occhi. aveva capito quanto la mia intenzione di non combattere fosse seria.
“Tu non hai visto nulla!” sibilò avvicinandosi a me e prendendomi per il collo della canottiera. Mi spintonò all’indietro e finì di nuovo contro le corde. Sentivo la folla che fischiava e mi sentii un verme. Nei miei sogni io salivo su un ring ed ero acclamato e lodato dalla folla, lì ero solo ridicolo.
“Combatti.
Da.
Uomo!” scandì ogni singola parola guardandomi con sguardo determinato.
I fischi che sentivo mi bastarono per decidere che avrei fatto sul serio. Avevo un orgoglio, dopotutto e lei non mi sembrava un sprovveduta.
“Combatterò da uomo, solo se lo farai anche tu!”
La ragazza fece un mezzo sorriso.
“Lo faccio sempre!”
Detto ciò sferrò in direzione del mio viso una altro pugno, ma sta volta il colpo andò a vuoto perché io mi spostai di lato. Contrattaccai cercando di tirarle un pugno in pancia, ma lei parò il colpo con l’avambraccio. Fece un salto indietro per allontanarsi un po’ da me. Colsi l’occasione per avvicinarmi a lei. Tentai con un altro pugno, questa volta diretto al viso. Lei lo parò. Approfittai del momento di distrazione per farle lo sgambetto. La vidi cadere a terra con rapidità.
Ansimai. Cosa stavo facendo? Combattevo davvero contro una donna?
Preoccupato mi inginocchiai accanto a lei per vedere come stava. Prontamente Joseph mi circondò i fianchi con le proprie gambe e ribaltò le posizioni facendomi finire sotto di lei.
Nella foga del momento il suo viso era così vicino al mio che persi la lucidità.
“Allora ti arrendi?” sussurrò.
“Mai!”
Con queste ultime parole unii le mie labbra alle sue, iniziando a baciarla con passione. Nella sala cadde il silenzio più totale, questo prima che realizzassero quello che stava succedendo sul ring. Dopo il vociare divenne assordante, ma non seppi mai quello che dissero, perché i miei sensi si annebbiarono. Riuscivo a concentrarmi solo su di lei. Sulle sue labbra che ricambiavano con passione il mio bacio, sul suo corpo che sentivo sotto il palmo delle mie mani. Ci staccammo per riprendere fiato entrambi ansanti. Fu in quel momento che lei mi tirò un sonoro schiaffo sul viso.
“Sapevo che ci stavi provando!” cercò di dire con tono offese, ma abbandonando del tutto quella finta voce maschile che le donava così poco.
Sorrisi.
“Hai vinto tu!” dissi prima di rituffarmi sulle sue labbra.
 
_____________________________________________________________________________________________________________________________


“E’ andata così” dice Mattew intrecciando la dita con quelle della moglie Natalie.
“E’ una storia formidabile!”
“Sì, lo è!” Mattew è d’accordo con me.
“Una storia d’amore nata su un ring!”
Ridono entrambi lanciandosi sguardi complici.
“Già!”
“Poveri gli spettatori, volevano un combattimento, uno spettacolo e voi gli avete dato una commedia romantica!”
“Diciamo che lo spettacolo gliel’abbiamo dato!” interviene Natalie “Credo che Matt si sia dimenticato che eravamo in pubblico cosi diciamo che ha tirato giù la zip della mia bellissima tuta. Credo di non essermene nemmeno accorta almeno finchè non ci siamo alzati in piedi entrambi!”
“Perché cos’è successo in quel momento?”
“Bè, trovandomi in presenza di un pubblico prettamente maschile hanno iniziato a urlare’tette’ o cose come ‘faccele vedere’, insomma, cose da voi uomini!”
“So che sei scappata dal ring!”
“Ero abbastanza imbarazzata. Ero abituata ad essere trattata come un uomo, tutti ignoravano che io fossi una donna, quindi è stato come passare da un universo ad un altro, tutto perché quello stupido ragazzo mi aveva baciata!” dice sorridendo al marito.
“E così sarei stupido eh?” ribatte Mattew.
“Terribilmente!”
“E poi cos’è successo?”
“Il proprietario del pub mi ha detto che ero licenziata, stando a quello che diceva lui se mi avesse continuata a far combattere ci avrebbe perso la faccia!”
“Che sciocco, secondo me avrebbe guadagnato spettatori e soprattutto tanti sfidanti per te, tutti avrebbero voluto concludere il combattimento come ho fatto io!” Mattew ammicca nei confronti della moglie facendomi sfuggire una risatina. Natalie gli tira uno schiaffetto sulla spalla.
“Avrei voluto ucciderlo!” continua Natalie “Mi aveva fatto perdere il lavoro e la faccia!”
“Ma?”
“Ma l’amore è più forte!” interviene Mattew ridendo. Ho l’impressione che non prende l’intervista seriamente, lo vedo molto divertito dalla cosa. Ma proprio questo lo rende simpatico e di compagnia, mi sto davvero divertendo a fare questa intervista.
“Ma smettila!” lo zittisce la moglie divertita “In realtà abbiamo dato spettacolo e quindi un sacco di gente ci ha ripresi, telefonivi, videocamere. Il giorno dopo eravamo già sul web e avevamo raggiunto tantissime visualizzazioni! Ci chiamavano i Fight Lovers!” ride.
“Ancora non so come sia venuto in mente un nome del genere!” interviene Mattew scuotendo la testa.
“Fatto sta che i Fight Lovers attirarono l’attenzione di molti guru della box e così uno di loro, Clin Rifer ci propose un contratto.”
“Il mio sogno si realizzava e anche il suo!” interviene Mattew. I due si sorridono persi in quei ricordi in comune.
“Avremmo gareggiato sia come singoli, che come squadra!” continua.
“Già, la box a squadre, come funziona?”
“Bè fondamentalmente entrambi combattiamo duelli diversi, ma si sommano vittorie di entrambi così come i punteggi ottenuti. È un po’ come il campionato di calcio, vince chi  fa più punti!”
“Voi siete stati campioni nazionali per ben due volte! Qual è il vostro segreto?”
“L’allenamento e il focalizzarsi sull’obbiettivo!” risponde prontamente Natalie.
“L’amore!” dice Mattew.
La moglie ride “Ma smettila!” gli tira un altro schiaffo sulla spalla. Lo fa talmente spesso che credo che il nostro Mattew abbia un bel livido in quella parte del corpo!
“Quindi voi vi siete reincontrati grazie a Clin Rifer!”
“Esatto! All’inizio Nate non voleva fare squadra con me, ma dopo l’ho convinta!”
“E come?”
Ride e ammicca.
“Vuole proprio saperlo?” la pacca stavolta gli arriva sulla gamba. Natalie sorride e scuote la testa, credo si stia domandando perché l’ha sposato.
“Quando l’ho visto avrei voluto metterlo KO, davvero!” precisa lei sorridendo amorevolmente nei confronti del marito.
“E così nascono i Fight Lovers, è vero che volete ritirarvi?”
“Per un paio di anni sì, vogliamo mettere su famiglia!” risponde Natalie lanciando uno sguardo ricco d’amore a Mattew. Sono proprio una coppia perfetta.
“Altre due domande, la prima è per Mattew: Natalie è una gran bella ragazza, non temi che facendo box qualcuno con un pugno possa rovinare il suo viso?”
Ride di gusto.
“Prima devono riuscire a colpirla e la mia topolina è molto veloce!”
Non riesco a trattenere una risata sentendo il nomignolo con la quale l’ha chiamata.
“Vuole assistere a un combattimento in diretta?” mi domanda Natalie sorridendo mentre con una mano afferra l’orecchio di Mattew e glielo tira.
“Ok, mi arrendo, non t chiamerò più ‘topolina’!” promette ridendo. La moglie gli lascia l’orecchio.
“Ultima domanda: chi è il più forte dei due?”
Entrambi ridono prima di rispondere “Io!”.
Sono davvero fantastici. I Fighter Lovers si amano profondamente e sono davvero una coppia splendida. La loro storia non è la classica storia d’amore, forse è una delle meno romantiche in assoluto eppure la gente crede che sia speciale proprio perché è solo loro. Non si è mai sentita una storia del genere e questa la rendo loro in tutto e per tutto. Spero possano viverla appieno e spero che Mattew rimanga integro, con una moglie come la fantastica Natalie non si sa mai!

Ecco qui. come vedete non è nulla di che, solo una cosina che ho scritto.
Ci sono rimasta un po' male dal momento che nessuno di coloro che hanno letto ha recensito, ero abituata a un modesto numero di recensini e vedere quello zero non è stato proprio bello, ma sono cose che capitano, lo capisco.
Grazie a chiunque è arrivato a leggere fino a qui, se volete leggere qualcos'altro di mio fate pure, diciamo che so fare di meglio!!
Graznie anche a chiunque vorrà recensire, anche per criticare!!
Daisy

Il grassetto nell'ultima parte è voluto. Se avete mai letto un'intervista allora paprete che spesso le domande del giornalista vengono riportate in grassetto!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Daisy Pearl