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Autore: Tinkerbell92    02/12/2012    8 recensioni
(DA REVISIONARE)
Seguito della fanfiction "Il Pegno della Luna".
Leila Swift, figlia di Artemide, in seguito alla sconfitta di Crono, decide di compiere un viaggio per ritrovare l'amato Luke, il quale, nel frattempo, si è già reincarnato ed ha cominciato una nuova vita, senza aver memoria degli eventi precedenti.
Quasi in contemporanea, Nico Di Angelo, in seguito ad un sogno premonitore, decide di partire per l'Ade, per salvare l'anima di sua sorella Bianca, tenuta prigioniera da una dea molto pericolosa.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Castellan, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nel segno della Luna'
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  Piccolo avvertimento: La storia è ambientata dopo le vicende del quinto libro, ossia "Lo scontro finale", quindi, per chi non l'avesse ancora letto, potrebbero esserci degli spoiler.

Un raggio di sole si posò sulla mia guancia, facendomi svegliare lentamente.
Aprii piano gli occhi, sbattendo varie volte le palpebre per abituarmi alla luce del giorno.
Il silenzio mi circondava, la calma che regnava nella stanza era assoluta.
Mi girai sul fianco sinistro, guardando con amore colui che dormiva accanto a me.
I raggi che filtravano dalla finestra riempivano di riflessi i suoi capelli biondi, e accarezzavano dolcemente i suoi lineamenti stupendi, alterati solo da una sottile cicatrice che correva lungo la guancia sinistra.
Il mio Luke.
Nonostante fossimo, ormai, cresciuti entrambi, non potevo fare a meno di ripensare, di tanto in tanto, a quel ragazzino dispettoso – e arrapato- che passava le giornate a farmi arrabbiare, tenendo, come trofeo di guerra, un mio reggiseno appeso sopra il proprio letto.
Sorrisi, pensando a come si era evoluta la nostra relazione in quegli anni passati al Campo Mezzosangue, e lo baciai su una guancia, liscia e morbida per via della recente rasatura.
Luke si mosse appena, senza svegliarsi, ed io appoggiai la testa sul suo petto nudo, ascoltando il piacevole suono dei battiti del suo cuore.
Era una delle sensazioni più belle che si potessero provare.
Restai così per alcuni minuti, fino a quando Luke non si mosse una seconda volta.
Mi strinse a sé con il braccio destro, mente si portava l’altro davanti agli occhi, forse per via della luce che lo infastidiva.
Si stiracchiò  un po’, sospirando, poi mi guardò sorridendo: - Ciao, Baby.
- Ciao- gli risposi, specchiandomi nelle sue iridi azzurre – Ben svegliato, amore mio.
Luke si spostò un po’ verso i piedi del letto, ritrovandosi con la fronte all’altezza della mia: - E’ da tanto che sei sveglia?
- Un po’- mormorai, stringendomi di più contro di lui – Sei il migliore cuscino del mondo, lo sai?
- Davvero?- sorrise lui, malizioso – Peccato, però, che con un cuscino non puoi passare una notte stupenda come quella che hai appena passato con me…
- Hai ragione- sussurrai, baciandolo – E’ stata la notte più bella della mia vita.
- Eh già. Non ringrazierò mai abbastanza chi ha inventato la “Nottata sotto le stelle”… l’unico evento che fa svuotare la Casa di Ermes per una notte intera…
Luke mi abbracciò più forte, appoggiando la guancia sulla mia fronte: - E dire, che una volta, ti vergognavi anche solo di farti vedere da me in costume da bagno…
- Era colpa delle occhiate che mi lanciavi!- protestai, senza trattenere un sorriso – Sembrava che volessi saltarmi addosso da un momento all’altro…
- Infatti, lo volevo- rise lui, accarezzandomi la schiena – Come si poteva resistere ad una tale visione?
Arrossii leggermente, sfiorandogli il braccio con una carezza, avvertendo con piacere sotto le dita il suo bicipite sviluppato.
Lo guardai negli occhi un’altra volta, venendo attratta dalle sue labbra come una calamita.
Continuammo a baciarci per parecchi minuti, fino a quando non udimmo un leggero vociare che veniva da fuori.
Luke sospirò, staccandosi a malincuore dalle mie labbra: - I ragazzi si stanno svegliando… mi sa che ci conviene alzarci…
- Mi sa di sì- mormorai, pensando che sarebbe stato un tantino pericoloso farmi ritrovare nella Cabina Undici coperta solo da un lenzuolo.
Cercammo i nostri vestiti, sparpagliati sul pavimento, e, dopo averli indossati, ci avviammo per mano verso il Padiglione della Mensa.
 
Verso il primo pomeriggio, andai ad allenarmi nell’Arena che, di solito, a quell’ora era vuota.
Luke aveva un impegno non precisato, che l’avrebbe tenuto occupato fino a sera, ma dalle otto in poi, aveva promesso che sarebbe stato tutto per me.
Sorrisi, al pensiero del tempo che avrei passato con lui, e già stavo progettando qualche attività da svolgere insieme, come un giretto in canoa sotto le stelle, quando un fascio di luce mi colpì alle spalle all’improvviso.
Mi voltai, allentando la presa sull’elsa della spada, e mi ritrovai davanti ad una giovane donna dai capelli ramati, vestita con un’elegante armatura greca oro e argento.
Una piccola tiara brillava sulla sua fronte alta, convergendo la maggior parte della luce in un piccolo diamante su cui era incisa una mezzaluna, mentre, in spalla, portava un arco sottile finemente decorato.
La fissai piuttosto sorpresa, mentre lei si guardava intorno con aria distaccata: - Madre?
La dea Artemide, alias “Mamma”, si scostò un ciuffo di capelli dalla fronte, guardandomi con aria stranamente contrariata: - Ciao, Leila… è da un po’ che non ci si vede…
Cercai di ignorare il suo tono freddo: - Che cosa ci fai qui?
Mamma alzò un sopracciglio, con aria severa: - Ti ricordi, quattro anni fa, quando promisi di venire al Campo per farti unire alle mie Cacciatrici?
- Ehm… sì?- balbettai, con un’evidente nota di nervosismo nella voce.
Artemide alzò le spalle: - Oh, nulla, volevo solo passare a controllare come andava, per vedere se, magari, eri già pronta… ma qualcosa mi dice che abbiamo avuto un piccolo intoppo…
- Che… che vorresti dire?
La dea incrociò le braccia, senza guardarmi direttamente negli occhi: - Ho avuto delle informazioni poco piacevoli da fonti certe… proprio ieri notte, dopo che Percy Jackson ha restituito la Folgore a Zeus…
- Ah, Percy ce l’ha fatta, allora!- esclamai, sentendomi molto sollevata – E sta bene?
- Sì, arriverà al Campo a breve… ma non è di questo che stavamo parlando.
Artemide mi fissò con sospetto, facendo un passo verso di me: - Dopo che lui e Annabeth Chase se ne sono andati via, Afrodite mi ha riferito una cosa riguardo a te…
“Quella zoccola!” pensai “Ma non può mai farsi i fatti suoi?”
Stavo per rispondere qualcosa, quando mia madre mi si avvicinò, posando una mano sul mio bassoventre. Corrugò la fronte, mente io la fissai con gli occhi spalancati: - Madre che stai… che stai facendo?
Artemide restò un attimo immobile, poi, un’inquietante scintilla attraversò i suoi occhi ambrati.
Mi guardò con una strana espressione che traspariva stupore misto a sdegno e sussurrò in modo quasi impercettibile: - Non sei più vergine…
Una morsa feroce mi strinse lo stomaco, mentre abbassavo lo sguardo: - No, madre.
Mamma serrò le labbra in una smorfia, evidentemente indignata: - Da quanto?
Mi morsi la lingua, con le guance in fiamme: - Da ieri notte…
Artemide annuì, anche se era chiaramente arrabbiata: - Castellan, giusto?
- Sì.
Passammo alcuni secondi di imbarazzante silenzio, fino a quando mia madre non parlò di nuovo: - Hai una vaga idea dell’idiozia che hai appena fatto?
- Madre…
- Hai una vaga idea della situazione in cui ti trovi, ragazzina?
Strinsi i pugni, sentendo, all’improvviso, una fortissima rabbia crescere dentro di me.
Chi era lei per giudicarmi? Chi era lei per giudicare Luke?
La fissai con aria di sfida, cercando di trattenermi: - Io ho cercato in tutti i modi di spiegartelo, madre, ma tu non hai voluto ascoltarmi!
- Spiegarmi che cosa?- sibilò lei, con gli occhi che brillavano di una luce pericolosa.
Sostenni il suo sguardo, cercando di non cedere: - Che mi sono innamorata di lui, madre.
- Ha!
Artemide sputò per terra, in un modo davvero poco signorile: - Innamorata… non hai nemmeno idea della fesseria che hai appena detto!
- E’ la verità, madre!- sbottai, alzando un po’ la voce – Che ti piaccia o meno, è così!
- Eppure mi sembravi di un’altra opinione, quando accettasti il Pegno della Luna, quattro anni fa!- replicò lei, fulminandomi con lo sguardo – Mi sembravi entusiasta di unirti a me e alle mie Cacciatrici, quando ti feci la proposta!
- Quando accettai la tua proposta avevo quattordici anni, madre!- gridai, esasperata – Hai idea di come possano cambiare le cose, in quattro anni? Soprattutto per un’adolescente? Era inevitabile che sarebbe successo!
- Pensavo che saresti stata più forte!- mi rispose lei, a tono – Pensavo che saresti stata…
- Come te?- urlai – Pensavi che avrei seguito il tuo esempio? Solo perché sono tua figlia, non significa che debba essere fatta a tua immagine e somiglianza!
- Io ti credevo migliore!- sbottò lei, facendo tremare il pavimento dell’Arena – Io ti avevo dato la mia fiducia! E tu mi hai ripagata così?
- NON HO CHIESTO IO QUELLA FIDUCIA!- gridai, con le lacrime che iniziavano a scendermi lungo le guance – Non sono stata io ad illuderti, hai fatto tutto da sola! Tu non puoi decidere della mia vita, madre!
La sua espressione era così terribile che, per un istante, credetti che fosse sul punto di tirarmi uno schiaffo: - Non vuoi proprio capire, Leila?- la sua voce tremava impercettibilmente per la rabbia – Lui ti deluderà! Tradirà te e tutti quanti, quel ragazzo è un buono a nulla doppiogiochista!
- E tu che ne sai?- sbottai, ormai fuori di me – Per te tutti gli uomini sono così!
- Gli uomini sono tutti dei buoni a nulla, ma lui in particolare! Ti ha soltanto usata, illusa e resa…- represse una smorfia di disgusto, gettando uno sguardo al mio ventre – Impura.
Strinsi forte l’elsa della spada: - Impura? Dato che ho perso la verginità, adesso, per te, sono impura?
- Indegna certamente- replicò lei – Indegna di far parte delle mie Cacciatrici.
- Tanto meglio!- risposi – Almeno non mi subirò più i tuoi discorsi da femminista psicopatica!
- NON TI RIVOLGERE A ME COSI’, RAGAZZINA!- tuonò, facendo rimbombare la voce per tutta l’Arena – TU NON SAI A COSA TI PORTERA’ QUESTA STUPIDA COTTA!
- IO LO AMO!- urlai, con quanto fiato avevo in corpo – E NON PUOI FARE NIENTE PER CAMBIARLO!
Per un attimo, Artemide mi sembrò più grande, e minacciosa, poi, tornò piano ad altezza normale, cambiando il tono della voce: - Molto bene.
Fece un passo all’indietro, guardandomi con disprezzo: - Hai fatto la tua scelta. Ma non venire a piangere da me, quando ti avrà spezzato il cuore. Anzi, non venire da me proprio per nulla. Non rivolgermi mai più la parola.
Incrociai le braccia, fissandola con aria di sfida: - Non c’è pericolo, te l’assicuro.
Il suo volto divenne marmoreo e, un istante dopo, iniziò ad illuminarsi.
Distolsi lo sguardo, mentre si mostrava nella sua vera forma e, quando il forte fascio di luce si spense, restai completamente sola, con la mano ancora serrata sull’elsa della spada.
Mi sentii sconvolta da quanto era successo: mia madre mi aveva appena fatto scegliere tra lei e Luke!
Come poteva, un genitore, porre la figlia davanti ad una scelta simile?
“Mi ha facilitato il compito” pensai “Se non riesce a capire, allora vuol dire che, più di tanto, a me non ci teneva”.
Ripresi ad allenarmi, convinta che, in fondo, quella era stata la cosa migliore.
Ma non avevo davvero idea di quello che stava per succedere...
 
***
Angolo dell’Autrice: Ed eccoci qua con il primo capitolo del sequel.
In realtà, questo è più un prologo (ma và? C’è pure scritto sopra!), che precede di qualche anno la storia in sé, la quale partirà dal prossimo capitolo.
Dato che sono qui, anticiperò alcune cose sullo svolgimento della fan fiction.
A differenza di “Il Pegno della Luna”, “Find Me” sarà narrata da due punti di vista diversi, quello di Leila e quello di Nico, poiché entrambi saranno coinvolti alla ricerca di qualcosa, o qualcuno, molto importante per loro.
Entrambi faranno un viaggio, che li porterà a prendere strade diverse, ma, secondo la Profezia che hanno ricevuto, soltanto uno dei due riuscirà a portare a casa l’oggetto della propria ricerca.
Chi sarà?
Bene, con questo simpatico dubbio, chiudo l’Angolo Autrice, ringraziando calorosamente tutti coloro che leggeranno.
Un bacio
Tinkerbell92
  
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