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Autore: Carmilla Lilith    07/12/2012    3 recensioni
Ambra detesta le illusioni ma, soprattutto, detesta gli illusi. Ma cosa accadrà quando lei stessa correrà il rischio di abbandonarsi alla peggiore delle menzogne?
Art trade per l'adorata Homicidial Maniac ed ispirato a due tavole di fumetto.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Detestava le illusioni, le aveva sempre detestate. Non sopportava quelle fandonie che le persone dovevano raccontarsi quotidianamente per trovare un senso alla loro patetica vita: non credeva nel Paradiso, non credeva nel Fato e, soprattutto, non credeva nell’Amore.
D’altro canto è normale che una prostituta non creda all’Amore, pensava, mentre avanzava rapida per le notturne vie di Londra e stringeva forte tra le mani l’elsa della spada. Quando il tuo corpo non è altro che merce da vendere per avere una vita decente diventa alquanto fuori luogo pensare ai sentimenti, eppure c’era sempre qualche cliente che si lasciava andare ai sentimentalismi. Ambra sperava che almeno lui non si lasciasse ingannare, ma così non era stato e la giovane non riusciva più sopportare quella patetica situazione.
Non sarebbe stato il primo a morire, oh no. Ambra Cadense detestava gli illusi più delle illusioni stesse: più volte aveva ucciso, con una pistola sottratta a un suo distratto cliente, dei giovanotti innamorati che attendevano le loro amate con grandi e profumati mazzi di fiori. Tutto sommato era una grazia quella che concedeva, fermando il loro cuore prima che un sentimento non corrisposto lo spezzasse.
 
Questa volta, però, era diverso: Andrew non era come quei giovani stolti. Quando i suoi genitori lo avevano condotto ad Ambra perché venisse iniziato alle arti amatorie, il ricco giovane non era un poetuccolo da strapazzo pronto a morire per la prima bella giovane che gli concedesse un sorriso, no.
Andrew era disincantato, rassegnato a dover sposare una donna per la quale non nutriva alcun interesse e a dover giacere con lei per garantire degli eredi alla propria famiglia. Non era un gran sacrificio, disse ad Ambra, se poteva garantirgli la tranquillità necessaria per proseguire nei suoi studi di letteratura.
Non sembrava felice di trovarsi in quella situazione, anzi, e rivelò ad Ambra di voler terminare l’incontro quanto prima. La giovane prostituta soddisfò la sua richiesta ma non poté fare a meno di stupirsi quando Andrew, prima di andarsene, disse: “Il Vostro nome è alquanto bizzarro, se non erro è l’anagramma di Danse Macabre”. Ambra, basita dall’intuizione del giovane, non era riuscita a rispondere e, con il passare del tempo, aveva scordato l’accaduto.
 
Passò qualche mese prima che Andrew tornasse da Ambra, dopodiché riprese a visitarla più di frequente. Nonostante il giovane tentasse di apparire distaccato, al termine di ogni rapporto rivolgeva alla prostituta una domanda personale: venne così a sapere che Ambra era rimasta orfana appena maggiorenne e che aveva liberamente scelto di prostituirsi, così da potersi mantenere senza dover rinunciare alla propria indipendenza. Era una fanciulla particolarmente brillante, amante della lettura e il suo singolare nome traeva ispirazione da quei romanzi che, negli ultimi anni, tanto parlavano di atmosfere lugubri e creature sovrannaturali.
“L’amore è dolce, ma il macabro è meglio.” mormorò Ambra, dopo aver rivelato le origini del suo nome. 
 
La giovane scosse la testa, tentando di scacciare i ricordi. Erano stati entrambi degli stolti, avrebbero dovuto comprendere che la loro frequentazione non avrebbe condotto a nulla di buono: forse se non avessero mai preso a scambiarsi libri, se avessero evitato di confidarsi a vicenda, non avrebbero mai provato dei sentimenti l’uno per l’altra. Forse Andrew non sarebbe mai stato talmente sciocco da invitarla a un appuntamento galante.
“Devo liberarmi di lui.” disse a se stessa, mentre finalmente giungeva al parco dove si erano dati appuntamento. Lui la stava davvero aspettando: indossava un elegante completo color antracite, i corti e ricci capelli biondi erano ben pettinati e reggeva in mano un candido mazzo di calle.
Ambra rabbrividì: vedere Andrew in quello stato le dava il voltastomaco, certo, ma non era tutto. Una parte di lei si scoprì desiderosa di andare incontro al bel giovane per baciarlo con dolcezza: non era mai accaduto prima e mai più sarebbe dovuto accadere.
La ragazza strinse più forte l’elsa, facendosi forza. Aveva acquistato l’arma appositamente per l’occasione perché, nonostante detestasse ammetterlo, non voleva che Andrew morisse come gli altri.
Andò incontro al giovane, che l’accolse con un sorriso. L’espressione gioiosa, però, si tramutò in spaventato stupore quando Ambra sfoderò la spada e, senza alcuna esitazione, lo trafisse all’altezza del cuore.
Andrew cadde a terra e con lui caddero le calle. Il sangue del giovane macchiò il candore dei fiori e il bel vestito chiaro di Ambra.
 
La fanciulla si lasciò cadere a terra, osservando il cadavere di Andrew: dopo qualche istante accarezzò quei capelli biondi, arricciandoli distrattamente con le sue dita affusolate. Non si meravigliò quando sentì alcune lacrime sfuggirle dagli occhi scuri e, improvvisamente, ricordò: c’era stato un tempo in cui credere nelle illusioni era stato piacevole. Un tempo in cui amava le calle e le farfalle perché, come lei, erano innocenti.
Chissà se Andrew sapeva d’aver risvegliato quelle sciocchezze che ora, lente ma inesorabili, riaffioravano nella mente di Ambra. L’unica cosa certezza che ho, pensò Ambra, è che non voglio divenire una sciocca e vulnerabile illusa.
Mentre sollevava la spada e si accingeva a passarne il filo sulla propria gola, Ambra rivolse un dolce sorriso ad Andrew: la sua danza macabra giungeva al termine ed era strano sapere che aveva un compagno di danze. Perché l’amore è dolce, ma il macabro è meglio.
 
 
 

 L'angolo dell'autrice 
 

Salve a tutti! Eccomi di ritorno con un breve racconto, ispirato a queste tavole di Homicidial Maniac (http://lakaesis.deviantart.com/gallery/26898024#/d3361xt e http://lakaesis.deviantart.com/gallery/26898024#/d33622z). Onestamente dubito di aver reso doverosamente omaggio alla sua opera, soprattutto visto il meraviglioso disegno realizzato in cambio di questa one-shot. 
Mi dileguo, sperando di darvi presto mie notizie. 

 

Carmilla Lilith.

   
 
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