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Autore: TheHeartIsALonelyHunter    10/12/2012    4 recensioni
Lui era solo un bambino.
Ma tu volevi di più.
Tu volevi la verità.
Tu volevi quel sentimento puro e passionale che tante volte avevi visto riflesso negli occhi dei tuoi genitori.
Tu volevi l’amore.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peter Pan, Wendy Darling
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Pensi che quella sarà l’ultima volta che lo vedrai.
Pensi che vuoi ricordare tutto di lui.
Quei capelli biondi che ricadevano dolcemente sul viso, e quei boccoli sparsi intorno alle orecchie, così delicati, e quegli occhi…
Così azzurri e fondi.
E così belli.
E lui, così bello.
 
“Oh, non ce n’è brillanti come me!”
“Certo io non ho fatto nulla!”
“Ah, un pochino.”
“Un pochino?”


La sua sicurezza di sé che improvvisamente vacillava quando ti stringeva tra le braccia.
Come se avesse avuto paura di stringerti tra le braccia.
Come se avesse avuto paura di stare con te.
Come quando tremava davanti a te e tu credevi che fosse quel sentimento così forte a farlo tremare.
Ma tu non avevi mai capito che lui aveva solo paura.
 
“Io non voglio diventare adulto, non puoi costringermi! Ti bandirò come ho fatto con Trilli!”
“Io non mi farò bandire!”
“Allora vai a casa! Va a casa e diventa adulta! E portati via i tuoi sentimenti!”
 
La paura, nei suoi occhi, quando l’aveva detto.
Tu non l’avevi voluta vedere.
Forse neanche lui aveva voluto vederla.
La paura che aveva provato, quando l’aveva detto.
La paura che tu te ne andassi.
E tu quella notte avevi pianto.
Non tanto per quell’atto d’autorità così prepotente, che a prima vista poteva sembrare solo un rifiuto.
No, lui non ti aveva rifiutata.
Lui non ti aveva mai rifiutata.
Neanche ora ti stava rifiutando.
Aveva solo paura, quella notte.
E tu piangevi.
 
“Era tutto più semplice quando ero piccola…”
“E poi cominciano i guai… Arrivano i sentimenti…”
 
Forse a lui bastava quel sentimento così infantile e così dolce da sembrare una favola.
Forse a lui bastava quell’amore così piccolo e semplice.
Così fiabesco da non sembrare vero.
Così falso da essere proprio quello di un bambino.
Perché lui era quello.
Lui era solo un bambino.
Ma tu volevi di più.
Tu volevi la verità.
Tu volevi quel sentimento puro e passionale che tante volte avevi visto riflesso negli occhi dei tuoi genitori.
Tu volevi l’amore.
L’amore VERO.
 
“Signore…Voi siete poco galante e manchevole.”
“In cosa sono manchevole?”
“Sei solo un bambino.”
 
Lui non era un uomo.
Non lo era e non lo sarà mai.
Lui sarà per sempre un bambino.
E per questo non puoi rimproverarlo, visto che tu stavi per seguire la sua strada.
Ma tu non lo facevi per la paura tanto angosciosa di crescere o per quel senso di vuoto che ti spingeva sullo stomaco ogni volta che la zia Millicent parlava del tuo futuro.
Tu eri partita per lui.
Eri partita perché volevi stare con lui.
Eri partita perché non volevi allontanarti mai da lui.
Ma quando lui si era allontanato da te, non avevi avuto alternative.
Lui l’aveva voluto.
Tu avevi solo ubbidito.
 
“Devi farmi una promessa…Uncino è mio.”
“Te lo prometto.”
 
Promesse, promesse, tante promesse.
E tante illusioni svanite nel nulla.
Ti restano ben poche cose, ora.
Papà dice che è felice di rivederti, e mamma ti stringe a sé riempiendoti le narici di quel suo bel profumo al ciclamino.
Ma lui non è con te.
Lui se n’è andato.
Lui se n’è andato per giocare.
Un eterno, continuo gioco.
Che dovrà continuare da solo.
Perché non ci sarà più nessuna Wendy a dirgli “Te lo prometto”.
 
“Veniamo ad ascoltare le favole. Mi piace quella… Del principe che non trovava la ragazza con la scarpetta di cristallo.”
“Cenerentola! Peter, lui l’ha trovata, e loro…e loro… Vissero… Per sempre felici e contenti.”
“Lo sapevo…”


Sembrava deluso, da quel finale.
Come se sentisse che qualcosa mancasse, in quel finale.
Ma tu lo trovavi perfetto.
Perfetto perché loro due alla fine si sposavano.
E probabilmente avevano tanti bambini.
L’amore trionfava.
E loro vivevano per sempre felici e contenti.
Solo molto tempo dopo, avresti pensato che quello poteva essere il vostro finale.
 
“Perché ti comporti così? Io ti ho insegnato a combattere e a volare! Cosa si può volere di più?”
“Tantissimo altro, Peter!”
“Cosa? Cosa ci può essere ancora?”
 
Cosa ci può essere ancora?
Lui non lo sapeva.
E non ti stupivi che lui non lo sapesse.
Lui non POTEVA sapere cosa poteva esserci ancora.
Lui non lo voleva sapere.
Lui avevi tutto ciò che voleva.
E non desiderava altro.
L’eterna giovinezza però ha un prezzo, Peter Pan.
E il suo prezzo era la tua perdita.
 
“Io la chiamerò per nome!”
“Purtroppo non può sentirti…”
“No!”
“Non può vederti…”
“WENDY!”
“Si è dimenticata di te!”
“SMETTILA TI PREGO, SMETTILA!”


Uncino si sbagliava quando diceva così.
Si sbagliava perché tu non hai dimenticato.
Per mesi hai creduto di riconoscere il suo viso tra quelli della gente e hai sentito la stessa sensazione attanagliarti il cuore.
Ma alla fine non era lui.
Lui non era lì.
Lui era all’Isola che non C’è a giocare.
Tu non l’hai mai dimenticato, Wendy.
Tu non hai mai dimenticato lui e l’Isola che Non C’è.
Uncino si sbagliava.
E si sbagliava davvero.
Perché lui non è più tornato.
 
“Non ti dimenticherai di me, vero?”
“Io? Dimenticarti? Mai!”
 
E in quella frase ci avevi voluto vedere una promessa.
La promessa di un amore eterno.
Un amore vero, stavolta.
Un amore che sarebbe durato tutta la vita.
Un amore vero, sì.
Ma tu non ci saresti stata.
Tu eri cresciuta.
E volevi di più.
Lui non voleva crescere.
Lui non POTEVA crescere.
Lui poteva accontentarsi ancora.
Poteva vivere anche senza la sua Wendy, probabilmente.
Poteva vivere ancora, sì, vivere.
Vivere.
 
“Vivere… Può essere una grandiosa avventura.”
 
Questa verità te l’ha imparata Peter Pan.
Forse lui ora ti ha dimenticata.
Forse ora sta facendo la corte a una delle sirene.
Forse ora sta coccolando qualche altra bambina come ha coccolato te.
E forse è qualche bambina che si accontenta di quel fugace e breve sentimento che si spegne rapido.
Un fuoco debole e fugace, che dura il tempo che deve durare e che mai, mai ti fa sentire vecchio.
Tu forse l’hai dimenticata, Peter Pan.
Ma lei non ha dimenticato te.
 
“Questo è tuo… E sarà tuo per sempre.” 


 
  
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