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Autore: Britin_Kinney    13/12/2012    3 recensioni
Erano appena le sei del mattino quando Merlin, con le mani infreddolite spalancò la saracinesca della sua cioccolateria.
Si fermò ad osservarla per qualche secondo come faceva ogni dì, con orgoglio la cioccolateria "Albion"
[...]
"Ho la gola in fiamme" mormorò accasciandosi sul bancone "Ti dispiace se torno a casa? Ci sono altre tre consegne da fare. Le farei ma non riesco neanche a muovermi" Merlin lo ascoltò e poi annuì.
"Ma certo" rispose affabile "Chi è rimasto?" chiese.
"La signora Charles, il signor Slaver e... un certo Artù Pendragon" informò, Merlin annuì mentre l'amico ammiccando verso il pacchetto destinato ad Artù Pendragon mormorò: "Prende sempre gli amaretti al cioccolato bianco, i tuoi preferiti" Gwen sorrise.
"Oh, allora è lui. Merlin si chiede sempre chi sia a scegliere i suoi dolcetti preferiti, ma non riesce mai a darsi una risposta" affermò.
"Bhe..." fece Merlin sfilandosi il grembiule beige dalla nuca e riponendolo al suo posto e cioè appeso al chiodo "È ora che io vada" annunciò "Oh, Elyan il foglio con gli indirizzi" disse dandosi un buffetto sulla fronte, controllò l'indirizzo di quel Pendragon...
"Ma abita dall'altra parte della città!" si lamentò.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Chocolat
Capitolo 2
Alle prime luci dell'alba, Merlin aprì gli occhi. 
In un primo momento si sentì spaesato, poi ricordò dov'era e soprattutto cos'era successo la sera prima.
Si concesse un sorriso, stiracchiandosi. L'odore del caffè lo colpì nello stesso istante in cui Artù si presentò davanti a lui con la colazione in mano.
"Buongiorno" fece, cauto, Artù.
Merlin ovviamente, pensò di essersi immaginato tutto...
Che si fosse pentito di averlo baciato la sera prima? Inevitabilmente quelle riflessioni gli fecero increspare la fronte.
Con la punta dell'indice, Artù gli sfiorò il piccolo solco tra le sopracciglia. 
"A cos'è dovuto questo?" chiese.
"Ehm... a niente" rispose arrossendo "...pensavo".
Artù sorrise "Stavi pensando al sesso sfrenato che abbiamo fatto ieri notte?" chiese cominciando a sorseggiare il suo caffè con nonchalance.
"Veramente... io ricordo solo il bacio" rispose Merlin.
"Davvero?" chiese con il broncio "Oh, dev'essere stato il vino" continuò a spiegare Artù.
"Avresti dovuto vederti Merlin, eri tutto un bollore" raccontò Artù chiedendosi perché ancora Merlin non si era reso conto che stava scherzando, così continuò. "Eri tutto sudato. E, ah... mi ha graffiato quasi tutta la schiena".
Merlin ormai si era trasformato in un pomodoro maturo. 
"Oh... io... m-mi dispiace averti fatto male"
"Veramente credo di avertene fatto di più io" fece allusivo, avvicinandosi sorridente al viso di Merlin "Avresti dovuto sentire come ansimavi... come singhiozzavi dal piacere e dal dolore" scherzò ancora.
"C-c-cosa?!" gracchiò sconvolto Merlin.
"Oh, e quando... quando gemevi il mio nome..." continuò Artù soddisfatto.
"G-g-gemevo cosa?" esclamò ancora più sconvolto. Per la sua espressione stravolta, Artù scoppiò a ridere.
"Ti stavo prendendo in giro, Merlin" svelò il bluff.
"Oh..." fece il moro prima di rendersi conto che lo aveva davvero messo in imbarazzo.
"Ma che sei scemo?!" sbottò Merlin "Per un momento mi hai fatto credere di aver perso la verg..." si bloccò sbiancando di botto... doveva imparare, seriamente, a tenere a freno la lingua, oppure sarebbe stata la sua rovina.
"Tu sei vergine?" chiese Artù.
Ecco. Il danno è fatto. Pensò Merlin. 
"Non ha importanza visto che non mi guarderai più come prima" rispose abbassando lo sguardo, indossando un adorabile broncio.
Artù sorrise a quell'espressione ed ebbe l'incontrollabile voglia di baciarlo.
"Anche io sono vergine, scemo" informò Artù per non farlo sentire a disagio.
"Cosa? Tu?" chiese ilare Merlin "Non è possibile, un ragazzo come te non può essere vergine. Forse lo sei in ambito passivo, ma attivo non credo proprio" Che cazzo si diceva a proposito del tenere a freno la lingua?! 
Merlin non continuò poiché vide Artù rimanere serio.
"D-dicevi sul serio?" chiese Merlin, vedendo Artù annuire "Oh..."
Artù non resistette più e lo baciò, con passione, dolcezza, ardore. Amore.
Con tutte le sue forze. Con ogni brandello del suo cuore, con ogni angolino recondito della sua mente, con ogni remoto risvolto della sua anima.
  
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