Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    14/12/2012    2 recensioni
Cit. dal capitolo 1.
"Mi trovo qui, di fronte a te, siamo così vicini che mi basterebbe alzare un braccio per poterti toccare. Allora perché ti sento così distante?
Nel sottofondo il fischio della nave si mescola con il chiacchierio eccitato dei passeggeri dell'Astoria, intenti ad ammirare lo spettacolo delle luci colorate che si allontanano pian piano, lasciando lo spazio ad un cielo sempre più stellato, di potersi finalmente liberare della nube della città.
Mi guardo intorno spaesata, la nave ha lasciato ormai da un pezzo il porto, eppure nel mio tempo interiore mi sembra sia trascorso un solo istante. Il mio sguardo si posa nuovamente sul tuo corpo statuario. Sei veramente bello, Masumi Hayami, ma penso che sei talmente tanto abituato a sentirtelo dire, che se te lo dicessi, mi rideresti in faccia. Come sempre, del resto. Sospiro e mi decido a parlarti."
E' stata scritta prima dell'uscita del volume 47, quindi rappresenta la notte sull'Astoria come l'ho immaginata io.
Genere: Comico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10

Un lieve raggio di luce inonda la stanza di un tiepido calore. Mi accarezza dolcemente il viso, mi volto dall’altro lato, cercando di non svegliarmi, ma un forte odore di caffè mi invita ad aprire gli occhi.
Vedo appannato, a causa del brusco risveglio. Sbadiglio e mi stropiccio gli occhi per svegliarmi.
Do una rapida occhiata a ciò che mi circonda: la prima cosa che noto è un enorme tavolo circolare posto davanti al letto, con sopra ogni tipo di pietanza.
Mi siedo, il lenzuolo cade dolcemente fino alla vita, ritrovandomi con il petto nudo. Rimango un attimo a fissarmi, ancora intontita dal sonno, poi il viso assume un colorito rossastro e rapidamente mi copro. Mi guardo nuovamente intorno, ma Masumi non c’è… Tiro il lenzuolo, lo avvolgo nel corpo e mi avvicino alla porta del bagno. Busso timidamente.
-Masumi? – non viene alcuna risposta, ma ritento – Masumi, sei lì dentro??-
Poggio l’orecchio nella porta, non sento alcun rumore.
Sospiro sconsolata, chissà dov’è… Volto lo sguardo verso il pallido sole, mi avvicino alla finestra ed ammiro lo spettacolo dell’alba. Le mie amiche stelle se ne sono andate, così come la luna, che lascia il posto all’amato sole. Poggio una mano sulla superficie trasparente. Che meraviglia, se solo ci fosse lui con me…
Sobbalzo al tocco gentile di due mani che si posano sulla vita. Mi volto, ed i miei occhi finalmente tornano alla loro vera luce. Mi soorride caloroso ed io ricambio. I nostri volti si avvicinano e torniamo a baciarci dolcemente. Questo bacio mi riporta a qualche ora fa, molto prima che le braccia di Morfeo mi portassero nel loro mondo. Ripercorro ogni gesto, ogni emozione e quell’amore incontrollato torna ad avvolgermi.
Mi volto nel tuo abbraccio, portando le mani tra i tuoi capelli, mi sollevi a qualche centimetro da terra e non posso fare a meno di sorridere tra le nostre labbra. 
Dopo un po’ ci separiamo, lanciandoci occhiate cariche d’amore, torni a vedere i mille colori del mare oltre la finestra, così scendo dalle tue braccia e mi volto anch’io. Rimaniamo così, abbracciati di fronte all’immensità del mare, nostra alleata in questa strana crociera.
Ogni tanto porto il capo all'indietro, giusto per scorgere le mille sfumature del tuo sguardo perso nell’orizzonte. Adoro vederti così: sei sereno e dai tuoi occhi, non traspaiono né frustamente, o rabbia, tipici dei giorni precedenti. In questo momento non hai bisogno di apparire, perché “sei”. Sì, con me puoi permetterti di essere solamente Masumi, lasciando a casa cognome, titolo e prestigio, con me sei libero di essere un comune “uomo”.
Il tuo sguardo si abbassa, credo mi abbia scoperto a fissarlo più volte di seguito. Volto lo sguardo imbarazzata, sembra assurdo dopo la “focosa” notte d’amore, ma un suo sguardo è capace di scuotere in me ogni sorta di emozione…
- Maya…- mi dici con tono serio, tanto che mi volto nuovamente.
- Sì, Masumi?!- rispondo dubbiosa da quel tono estremamente concentrato. Lo sguardo è duro, mi chiedo cosa voglia dirmi, ma credo di sapere dove andiamo a parare…
- Dobbiamo parlare di tante cose…-
- Lo so…- rispondo con gli occhi un po’ lucidi, ho paura di ciò che potrà dirmi, ho paura di sentire “E’ stato bello, ma devo sposarla lo stesso…”. NO! Non devo pensare a queste cose, Masumi mi ama e non devo dubitare.
Mi trascini con una mano, facendomi accomodare nel grande divano. Una volta seduti, ti volti guardandomi dritta negli occhi.
- Hanno arrestato il tuo violentatore, non devi avere più paura che perseguiti né te, né Ayumi…- I tuoi occhi s’infuriano al ricordo dell’episodio ed io non posso fare a meno di tremare violentemente. Due lacrime mi rigano il volto. Nonostante sia felice, l’immagine di quell’uomo resterà una macchia indelebile nella mia vita. Scacci via le lacrime con una mano e con esse porti via i brutti ricordi.
- Poi, dobbiamo parlare di altre cose…- mi dici fissandomi intensamente. La tua bocca si apre e poi si chiude, poi mi riguardi. Ti vedo indeciso se dirmi una cosa o no.
Ti alzi e mi ritrovo a seguire con lo sguardo ogni tuo movimento.
- Ripensandoci, forse è meglio fare colazione prima…- mi dici sedendoti ad un lato del tavolino.
Sospiro, la discussione è rinviata. Mi alzo anch’io tirandomi dietro la coda del lenzuolo. Arrivata al tavolino cambio idea, no, mi sa che la discussione è appena iniziata.
Sopra al mio piatto è elegantemente adagiata una rosa viola.
Mi guardi con la coda dell’occhio, all’apparenza fai finta di niente, ma so che stai aspettando la mia reazione. Non voglio darti questa soddisfazione, devi essere tu a dirmi la verità.
Mi siedo elegantemente, prendo la rosa tra le mani, tocco un petalo per sentirne la morbidezza, poi la porto ad altezza del naso, per assaporarne il profumo, chiudo gli occhi e quando li riapro ti guardo intensamente e con sfida. Cosa mi dici adesso?
La tua faccia è semplicemente sconvolta, assomigli ad un simpatico pesce, che con la boccuccia fa uscire bolle d’aria davvero molto graziose…
- Maya…- cerchi di iniziare, rimanendo imbambolato ad osservare la mia non-reazione.
- Sì, Masumi?- ti dico, cercando di apparire il più tranquilla possibile… In realtà vorrei togliere con forza questo tavolino, che mi è solo d’ostacolo, mi butterei al tuo collo gridandoti un “ti amo” seguito da un “ti amo, mio caro ammiratore”. Ma vedere la faccia buffa che fai, mi trattiene dal mio vero intento.
- Maya, ma tu…- tossisci leggermente, come per ritrovare la solita compostezza - tu… come mai non dici niente?-
Poso teatralmente la rosa sul tavolo, vi poggio un gomito e il mento sopra la mano.
- Perché, cosa vuoi sentirti dire?-
- Ma, per te quelle rose hanno un significato profondo….-
Con la coda dell’occhio guardo la rosa, poi torno ad osservare te.
-Lo so, io amo queste rose- dico sfiorando con le dita i soffici petali – le amo quanto il suo proprietario…-
Spero capisca che voglio una vera confessione.
- E dimmi Maya- dici con apprensione sempre crescente – tu sai chi ti manda queste rose?-
- Ho qualche idea…- rispondo sul vago.
- Maya- dici con convinzione – io non so cosa sai, ma quello che sto per dirti potrebbe farti infuriare…-
Ti alzi dalla sedia per sederti sul letto, di fronte a me. Prendi una mia mano e la accarezzi dolcemente. Alzi lo sguardo, posso leggervi dentro ansia, paura, ma decisione. Una mano si fa strada nel grande tavolo, prendi la rosa imitando i miei gesti, la tocchi, poi l’annusi… Infine la porgi a me.
- Sono io il tuo ammiratore.- Conciso e diretto, è questo il Masumi che amo.
Un gran sorriso si fa spazio tra le mie labbra, levo la rosa da te e lo porgo tra le mie mani, la faccio ruotare dolcemente, poi ti guardo sognante.
- Lo so- Rispondo con estrema semplicità.
Il tuo sguardo si rilassa, poi mi tiri per le mani e mi ritrovo tra le braccia che mi hanno amato stanotte, su questo stesso letto… Amo tutto questo.
- Da quanto lo sai?- mi chiedi alzandomi il capo.
- Da Lande Dimenticate…- ti rispondo con sincerità.
I tuoi occhi si riempiono di lacrime. Abbassi il capo per non far vedere che scorrono frenetiche.
Mi abbasso anch’io per vederlo in faccia ed asciugo le lacrime.
- Non c’è bisogno di piangere, siamo insieme, adesso ed è questo che conta…-
Per farti capire che non sono arrabbiata, avvicino i nostri volti, posando un piccolo bacio tra le soffici labbra.
- Perdonami, Maya, ti ho fatto soffrire immagino…- mi dici rammaricato, non sopporto vederti soffrire.
Basta! Non ci deve essere rammarico tra di noi ne tantomeno sensi di colpa per ciò che non è stato fatto.
Mi alzo con forza da te, decisa, forse come non lo sono mai stata, ti alzo il volto e ti regalo un bacio da mozzare il fiato, ci metto dentro tutto l’amore, tutta la gratitudine che provo verso te, Masumi, mio amato ammiratore…
Mi stacco, noto che sei in uno stato piacevolmente confusionale.

- Ti amo, Masumi, mio caro ammiratore…- ti dico accarezzandoti suadente… Siamo lì lì per fare il bis di questa notte, ma come dicevi tu prima:
-Ci sono delle cose che ti devo chiedere…- ti dico affannata, il corpo nega queste parole, vorrebbe fare altro… Ma ho bisogno di sapere, o potrebbe non esserci più un’altra occasione…
- Dimmi tutto, Ragazzina…- quel ragazzina suona come una frustrazione più che una semplice beffa, ti capisco, sono scontenta ed insoddisfatta almeno quanto te, ma non è il momento di pensare ai bollori, se ci sarà modo, dedicheremo tanti altri momenti futuri per certe attività…
- Vorrei sapere cos’è successo durante la chiamata, prima che mi trovassi con… Be, cosa vi siete detti?- non so se mi sono spiegata adeguatamente, ma ho troppa paura per riuscire a dirtelo in altri modi.
Sospiri, sai che da qui in poi un ciclone travolgerà la nostra tranquilla imbarcazione.
- Shiori mi ha chiamato per scusarsi di non essere venuta- mi dici, poi mi fai sedere sulle tue gambe e mi culli come una bambina. Cerchi di rassicurarmi, che dolce!
- Mi ha detto che era rimasta bloccata nel traffico per via di un incidente… Le ho detto che non importava…- mi guardi dritto negli occhi…
-Le ho detto che non importava, perché avevo bisogno di stare solo per riflettere…- Ridi di cuore, hai inventato la scusa più stupida del mondo…- e poi ho aggiunto che dovevo parlarle, non in privato ma in presenza di mio padre e suo nonno…- TU-TUM-TU-TUM TU-TUM, lo sento, il mio cuoricino, galoppare all’impazzata…
- Maya- mi dici voltandomi e prendendomi per mano- Ho deciso di lasciare Shiori… Perché io voglio vivere per sempre insieme a te…-
Mi porto le mani davanti alla bocca, scossa da un forte tremore, dagli occhi escono fiumi di lacrime. Il cuore non capisco quando smetta un battito e ne inizi un altro.
-Maya…- continui – io ti amo, e non m’importa se a causa del nostro amore scoppieranno scandali, o se Shiori tentasse di suicidarsi, o se mio padre mi cacciasse dalla Daito… Io vivo per te, Maya. Il mio cuore non esiste se tu non ci sei… Ti prego, Maya… Semplicemente amami…-
Ci fissiamo intensamente, io non riesco a parlare, un nodo mi blocca la gola… Poi ti vedo infilare una mano nella tasca della giacca ed uscirne un piccolo cofanetto blu. Me lo porgi ed io con mano tremante lo afferro e lo apro. Sono senza parole…
Ti guardo sorpresa e tu mi sorridi.
- Ma, io… tu… quando…-
- Li ho presi mentre una certa persona dormiva…-
Ti faccio una piccola linguaccia, ma poi torno a far compagnia al tuo corpo, che non brama altro se non averlo di nuovo tutto per se…
I nostri corpi tornano ad essere uno solo, le nostre anime da ora in poi non si separeranno mai, ma saranno sempre una.
Così, anche se ci ritroviamo a scendere da ponti diversi da questa splendida nave, un filo invisibile ci lega.
Al tuo occhiello è posta una magnifica rosa rossa, piccolo omaggio del vaso della suite.
Tra le mie mani tengo ancora la rosa blu che mi hai donato.
Una rosa blu unita ad una rossa danno un’unica rosa viola…
Il frutto del nostro amore mi accompagnerà ogni giorno, la promessa di felicità vivrà negli orecchini a forma di rosa viola, che da ora in poi non abbandonerò mai.
Una bufera si prospetta all’orizzonte, la nostra calda imbarcazione dovrà affrontare quell’ennesimo ostacolo, ma infondo non importa. Perché se accanto a te c’è la persona che ami, non importa dove, quando e perché, ma importa solo il vostro amore… Il noi può affrontare ogni cosa.
Mi volto ad ammirare l’astoria, sorrido più felice che mai, poi torno a camminare.
Sì, non importa cosa succederà da oggi in poi, voglio solo percorrere la rotta del mio futuro in compagnia dell’uomo che amo, così, anche dopo una tempesta, potrò guardare indietro, sorridere e dirmi: nonostante tutto… Navigar m’è dolce in questo mare…

FINE… anzi no, è solo l’inizio…

Siamo giunti alla fine di questo magico viaggio, ho deciso di concluderla in questo modo poiechè il mio obiettivo era scrivere di Maya e Masumi durante la crociera, nè più nè meno.
Grazie a tutti coloro hanno seguito la mia storia nonostante gli eventi narrati in realtà siano stati già illustrati nel volume 47, ma ripeto, ho scritto questa ff due anni fa e mi faceva piacere condividerla anche qui.
Un bacio e buone feste di natale ♥
  
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