Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: ButterflySeven    16/12/2012    6 recensioni
E' Dicembre, Maya e Masumi iniziano questo natale separatamente, ma il destino farà in modo di ricongiungerli in un luogo inaspettato. La tematica sociale di fondo, sarà un pretesto per condividere passioni e pensieri con dei bimbi furbi ed intelligenti; ma anche stavolta non saranno soli, a farli compagnia ci saranno i nostri amici marini Shiori e Sakurakoji...
Con questi ingredienti e con la neve a condire il tutto, cosa accadrà?
Leggete per scoprirlo...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Masumi Hayami, Maya Kitajima
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

Erano ormai le 23 di sera, Maya aveva finito di cenare da oltre due ore, eppure non riusciva a prender sonno, lì, in quella stanza così calda ed accogliente.
Aveva spento le luci, aveva spento la tv, ma la mente continuava a vagare tra i ricordi di quei giorni intensi, giorni passati a contemplare i suoi occhi, le sue labbra, il suo corpo… Maya non si era mai sentita così: aveva una voglia irrefrenabile di toccarlo e baciarlo fino a saziarsi delle sue labbra calde… Forse bastava poco a rompere l’ormai sottile strato di ghiaccio che li teneva separati, perché Maya era si una ragazzina, ma non una ragazzina stupida e cieca: Maya sapeva che gli avvenimenti di quel natale non erano casuali, così come non lo erano le mani di lui, che troppo spesso avevano indugiato sul suo corpo, come fossero vogliose di qualcosa di proibito… Sarebbe bastato sollevare le coperte, indossare qualcosa, aprire la porta della stanza, bussare alla sua, aspettare che aprisse, dire a stento qualche parola e poi… Saltargli semplicemente addosso…
- Ah, basta!!- disse ad alta voce buttando le coperte di lato. S’infilò dentro al bagno e sciacquò il viso. Non poteva andare avanti a quel modo per tutta la notte… Rientrò in camera e stavolta accese la luce, girovagò intorno, finchè prese un depliant e lo sfogliò alla rinfusa. Vide illustrate le diverse aree del rifugio, poi si fermò ad osservare la parte dedicata alle terme: vi era una piscina termale aperta 24 ore su 24, dove i vapori naturali avrebbero aiutato la dilatazione dei pori della pelle, garantendo inoltre ore piacevoli di comfort e relax.
- Mmmm, perché no?!- in fretta, preparò tutto l’occorrente, prese un piccolo borsone e si avviò verso quell’ala dell’albergo.
Passando davanti alla camera di Masumi ebbe un sussulto, bastava così poco… Ma oltrepassò la linea della porta e scese nel sotterrato.
Arrivata negli spogliatoi, indossò il costume a due pezzi rosso che si era portata, infilò l’accappatoio e si avviò all’interno della sala. Era deserta data la tarda ora, ma infondo era quello che sperava: voleva godersi un bagno caldo in piena solitudine. Appoggiò l’accappatoio in uno dei lettini posti attorno la grande piscina ed iniziò ad immergersi nel liquido bollente… Era una sensazione bellissima: i vapori salivano sino in superficie, appannando leggermente la veduta della sala; ogni pezzo del corpo sembrava rianimarsi di nuova vita, grazie all’effetto calorico dell’acqua; la mente ebbe modo di accantonare il flusso dei pensieri, godendosi quel momento di relax tanto agognato.
- Ah…- sospirò chiudendo gli occhi, abbassandosi del tutto fino a bagnare la nuca. Nuotò piano per diversi minuti, poi poggiò le braccia sulla staccionata e si lasciò cullare dal calore dell’acqua.
Stava per addormentarsi, quando ad un tratto sentì un tonfo. Sbarrò gli occhi, cercando d’identificare l’origine del rumore. Nell’ombra vide una figura scura avvicinarsi, ma non riusciva a metterne a fuoco l’immagine, data la nebbia creata dai vapori.
- Chi è?- chiese alla fine, anche se infondo non doveva sentirsi così spaventata, era una piscina aperta non solo a lei, ma anche al resto del rifugio.
La figura scura non rispose, avvicinandosi sempre più. Veniva verso la sua direzione, così Maya arretrò di poco, lasciando la presa dalla staccionata. Iniziò a vedere le linee sinuose del petto, un petto scolpito e perfetto; le spalle larghe; le gambe sode e robuste; i capelli biondi; gli occhi azzurri…
- Masumi…- disse alla fine sotto profondo shock. Era bellissimo… Non era nemmeno lontanamente paragonabile ai suoi sogni più arditi. Lo vide chinarsi fino a raggiungere l’altezza dei suoi occhi. Arrossì ancora di più.
- Chibi-chan, che fai tutta sola in un posto deserto a quest’ora della notte?-
- Ecco… Non riuscivo a dormire e così…- lo vide compiere qualche passo, per poi iniziare ad immergersi scendendo dalla piccola scaletta laterale. Arretrò un altro po’, giusto per mettere le distanze tra lei e quel corpo statuario, ma fu inutile, poiché in mezza bracciata, l’uomo le fu accanto.
Vederlo così da vicino, fu ancor peggio: gli occhi azzurri divennero più luminosi con il riflesso dell’acqua; dai fili di grano, scendevano ribelli piccole gocce d’acqua, che morivano poi sulle spalle nude, o sulle labbra carnose; le labbra erano più gonfie del normale per via dell’alta temperatura, erano semi schiuse, pronte ad essere assaporate… Maya inghiottì, non poteva resistere per molto…
- Cosa c’è, chibi-chan? Non è mai stata tanto silenziosa- ancora una volta Maya inghiottì. Voleva sparire, voleva diventare invisibile come la donna dei fantastici 4. D’istinto immerse la nuca nell’acqua, cercando di recuperare un minimo di autocontrollo, ma non bastò; così compì diverse capriole, ma anche quello sembrò non calmarla.
- Faccio qualche tuffo, vuole unirsi a me?- disse all’uomo.
- No grazie, preferisco rimanere a galla… Ahahhahaha!- così Maya si arrampicò sulla scaletta, uscì dall’acqua e si preparò a tuffarsi dalla pedana flessibile posta nel lato corto della piscina.
Ma se il tuffarsi, fu un diversivo per lei, Masumi andò in tilt venendo a conoscenza di ciò che nascondevano i vestiti sportivi che era solita indossare… Il corpo di Maya era estremamente grazioso, piccolo e minuto, ma con ogni curva al punto giusto. Non aveva gambe lunghe, non era slanciata, ma era perfetta agli occhi di Masumi. La vide compiere un bellissimo tuffo, l’acqua si spostò per accoglierla in se; i capelli si attaccarono al volto come colla, così fu costretta a scrollarseli di dosso scuotendo il capo. Per Masumi, fu un gesto fin troppo sensuale… Non avrebbe resistito, ne era certo…
E pensare che le terme dovevano essere un diversivo…Quella sera Masumi non riuscì a prender sonno, per via degli infiniti pensieri che l’assillavano. Aveva quindi deciso di schiarirsi le idee in quel posto, sicuro di trovare la piscina praticamente deserta… Non poteva certo immaginare che la causa della sua insonnia si trovasse lì. Adesso scacciare via i pensieri, si sarebbe rilevato mille volte più difficile: il profumo di lei, unito ai vapori, gli inebriavano la mente sino a non ragionare più.
Maya lo vide avvicinarsi con sguardo profondo e serio, era sicura di non averlo mai visto così deciso. D’istinto, anche lei si avvicinò. Non sapeva cosa stava facendo, sentiva solo che non poteva più schiacciare i suoi istinti, lo desiderava in modo folle ed insano, aveva bisogno di assaporarlo, o sarebbe impazzita…
S’incontrarono a metà strada, non dissero niente, preferendo fissarsi in silenzio. Entrambi sbattevano i piedi per tenersi a galla, le mani erano ferme a croce; ma per la troppa vicinanza, Masumi sfiorò un piede di Maya con il proprio e per entrambi, quel lieve contatto fu come una scarica elettrica.
In un nano secondo Masumi balzò in avanti, afferrò la vita in una presa forte e decisa, nuotò appena sino ad arrivare ad un punto dove toccassero e poi, senza lasciarle tempo per respirare, afferrò la nuca con una mano e spinse le labbra contro le proprie. Il bacio che scaturì, fu sconvolgente per entrambi: era come venire a contatto con la lava incandescente; come venire a contatto con il ghiaccio più freddo, con il vento più pungente, con l’acqua più insidiosa…
Maya sentì il cuore non rispondere più, le mani divennero padrone di se stesse, andando a tastare la compattezza del petto e la forza delle spalle.
Si divorarono in modo dolce. Piano Masumi la depositò su uno degli scalini della piscina, iniziando ad esplorare i punti più oscuri del suo corpo. E Maya lo imitò.
Dire che col tempo persero il controllo fu poco. Non distinsero chiaramente il momento in cui smisero di baciarsi per ansimare di piacere. Ma Masumi non voleva bruciare le tappe in quel modo indecoroso.
- Ferma… Maya… anf anf, aspetta…- ma la ragazza lo schiacciò nuovamente contro di se, dando vita ad un altro bacio bollente – no, ferma…- ripetè lui dandosi del pazzo.
- Cosa c’è?- chiese lei con gli occhi appannati dal piacere.
- Non è giusto, meriti più di questo, meriti una spiegazione…- Maya si sposò, alzandosi a sedere imitata da lui. Il vapore acqueo continuava ad appannargli vista e mente, ma cercò di mantenere un minimo di lucidità.
- Va bene, ma…- Maya si voltò, fissandolo intensamente. L’impulso di saltargli addosso era troppo forte – non riesco ad essere particolarmente lucida – disse con sincerità.
- Hai ragione, nemmeno io sono molto lucido in questo momento… Forse è meglio tornare in camera e parlare un po’…- propose infine.
- Si, credo sia meglio…- Masumi l’aiutò ad alzarsi, poi si divisero per andarsi a cambiare. Fu un bene quel momento di separazione, poiché poterono inglobare tutto ciò che era appena successo…
Nel tragitto dalla piscina alla camera di Masumi, rimasero praticamente in silenzio.
Quando la serratura scattò, entrarono in tutta fretta, Masumi accese la luce e maya si accomodò in una parte del divanetto.
- Ecco…- Masumi non sapeva da dove iniziare quel complicatissimo discorso, come faceva a spiegare un amore che andava avanti da anni ed anni? - forse ti sorprenderà quello che è appena successo, mi dispiace non averti nemmeno chiesto il permesso…- Maya si stupì di quelle parole.
- Non era necessario… Masumi, io so chi sei…- lo vide spalancare gli occhi.
- Co… Come?- chiese sperando che non avesse scoperto la sua vera identità. Maya si avvicinò, accarezzò una guancia e poi gli sfiorò le labbra con le proprie.
- So che sei il mio amico ammiratore…- Masumi sbarrò gli occhi per la seconda volta.
- Da quanto?- chiese semplicemente. Così Maya ripercorse a parole il modo in cui era venuta a conoscenza della sua identità, di come l’aveva sorpresa all’inizio e di quanto tutto divenne chiaro in un secondo momento. Masumi vedeva i suoi occhi illuminarsi man mano che raccontava ed ebbe il terribile dubbio che si fosse innamorata del lato di lui “ammiratore” piuttosto che di Masumi Hayami.
- Capisco…- disse rattristito – tu… Sei innamorata del tuo ammiratore…-
- No! Non c’entra… Io… Io amo te, Masumi… Credo di averti sempre amato, ma di aver lasciato che l’odio sopraffasse quello che provavo realmente per te… Ti amo perché sei tu… E non puoi capire quanto ho sperato che mi dicessi la verità nella valle dei susini, in quel tempio abbandonato… Avrei tanto voluto baciarti, avrei voluto dirti che ti amo… Ma credevo di non poter competere con Shiori-san…-
- Maya… Non è vero… Io ti amo da sempre, ho scelto Shiori credendo di non poter mai essere ricambiato da te. Ma mi rendo conto che sono stato un vigliacco: per non espormi ed evitare un rifiuto, ho rovinato tutto, ti ho fatta soffrire ed ho sofferto io stesso… Ma sappi che ti amo, chibi-chan, ti amo infinitamente…- Maya si sciolse a quelle parole, entrambi si emozionarono di fronte alle rispettive dichiarazioni e così, nuovamente si ritrovarono avvinghiati in una morsa ben salda. Stavolta non vi era nessun vapore ad offuscare la mente, ma vi era una nebbia ancora più fitta ed insidiosa, la mente venne annebbiata dall’emozione di veder ricambiati i propri sentimenti, dall’emozione di potersi accarezzare e baciare senza dubbi ed incertezze…
La neve cadeva leggera là fuori, tingendo ogni cosa di un pallido bianco, ma Maya e Masumi non si accorsero di tutto ciò, poiché intenti a fondere anima e corpo, facendole diventare un’unica entità.
Maya e Masumi, finalmente sciolsero qualsiasi barriera li tenesse divisi, adesso erano una cosa sola e tra i sospiri di entrambi, tra le lenzuola ormai sfatte, in quella stanza intinta del loro profumo, giurarono sul natale che non si sarebbero mai più lasciati, avrebbero affrontato le tormente di neve, l’uomo delle nevi, ma sarebbero rimasti per sempre insieme…

Il risveglio fu dolce per entrambi. Maya si svegliò per prima. In un primo momento non riuscì a mettere a fuoco il luogo in cui si trovava, sentiva qualcosa sotto di se alzarsi ed abbassarsi ad un ritmo regolare, mentre una mano teneva stretta qualche ciocca di capelli. Si alzò leggermente e sorrise. Era ancora più bello mentre dormiva ed aveva un’aria così serena e distesa… Tornò ad appoggiarsi sul suo petto e stavolta ascoltò di proposito il ritmo del suo cuore. Era felice, adesso poteva dirlo con certezza: la felicità esiste.
Rimase in quella posizione per un tempo indefinito, finchè sentì il ritmo del cuore mutare ed uno sbadiglio interrompere la quiete della stanza.
- Buongiorno…- disse allora accogliendo l’altro con un dolce bacio mattutino.
- Ma che bel risveglio…- Masumi si alzò a sedere, lasciando che le lenzuola scoprissero il petto scolpito – vieni qui…- accolse Maya tra se ed approfondì il contatto con le labbra.
- Vorrei svegliarmi così ogni giorno dell’anno…- disse lei.
- E chi te lo impedisce? Da questo natale sei ufficialmente di mia proprietà…-
- Uh, addirittura… Credevo di non avere più un contratto con la Daito Art Production…- disse sarcastica.
- Infatti hai appena firmato un contratto a vita con Masumi Hayami, non con il presidente della daito… In realtà siamo due persone distinte e separate…-
- ovviamente, non lo metto in dubbio… Allora dica la verità, Hayami-san, in realtà ambiva ad avere i diritti su Maya Kitajima, quella della dea Scarlatta era solo una scusa…-
- Ma certo, chibi-chan… Ero sicuro non avresti mai scoperto le mie vere intensioni, data la tua natura da “Ragazzina”…Ma forse stai crescendo…-
- Ho 21 anni ormai-
- Si, ma sei come peter pan, rimani pur sempre una ragazzina…-
- Ahhahahahah! Preferirei essere associata al folletto Puck, mi assomiglia di più…-
- Ahhahahaha, scusi l’errore, ragazzina-puck- e ripresero nuovamente a baciarsi con dolcezza ed amore…

I giorni volarono in fretta. Maya e Masumi sfruttarono ogni attimo per stare insieme ed anche i bambini sembravano aver notato il cambiamento nel loro rapporto, poiché chiesero ai due spiegazioni sempre più dettagliate sulla natura delle “cose da grandi”. Masumi in quelle occasioni non sapeva cosa rispondere, trovando quegli attimi decisamente imbarazzanti.
Shiori e sakurakoji avevano un comportamento sempre più anomalo, preferendo sempre più il rimanere soli piuttosto che con i due. Ma la spiegazione non tardò ad arrivare…
Una sera, Maya e Masumi avevano deciso di passeggiare teneramente tra la neve, in compagnia delle luci che decoravano il rifugio e della luna piena. Stavano compiendo il perimetro della zona, quando ad un tratto identificarono due ombre impegnate in un’attività che conoscevano fin troppo bene.
- Guarda Masumi…- la ragazza indicò le due ombre, non capendo nell’immediato di chi si trattasse – vedi? Non siamo gli unici pazzi ad uscire di sera al freddo ed al gelo pur di goderci lo spettacolo della neve, della luna piena e delle luci colorate- Masumi seguì il punto indicato dall’amata e rimase perplesso.
- Hanno un’aria vagamente familiare… Avviciniamoci piano- cercando di fare meno rumore possibile, i due s’improvvisarono Sherlock Holmes e John Watson, cercando di capire chi si celasse dietro quel “Gioco di Ombre”*. Erano vicini, molto vicini… Fortunatamente i due erano talmente intenti a baciarsi con foga, da non accorgersi della vicinanza due. Masumi aguzzò la vista e poi…
- NO!!!! Oh mi…MMmmm- Masumi-Holmes tappò la bocca a Maya-Watson appena in tempo. Davanti a loro, vi erano Shiori e Sakurakoji.
Masumi stentò a credere a tutto ciò, non credeva possibile che Shiori instaurasse una relazione clandestina con un ragazzo più giovane di lei di almeno 8 anni… Ma poi si disse che non era nelle condizioni di poter giudicare.
- Ma com’è possibile?- sussurrò Maya.
- Elementare Watson: si sono innamorati…- rispose Masumi.
- Ma in così poco tempo?-
- Mi sono innamorato di lei al nostro primo incontro, Watson…- Maya si voltò, fissandolo con una profonda nota d’ilarità.
- Non ti lamentare se scoppio a ridere, smettila di chiamarmi Watson o non mi trattengo, mio bel detective Holmes-
- Come desidera, Watson… Forse è meglio andare-
- Per una volta sono d’accordo, Mr Holmes- e così i due ingranarono la retro, ma accidentalmente Maya calpestò un rametto, catturando l’attenzione dei due amanti.
- Chi è la?- chiese Sakurakoji.
- Direi che è ora di darsi alla fuga, Miss Watson- Masumi la prese per mano ed iniziò a correre, ma Sakurakoji fu più veloce ed afferrò un polso di Maya costringendola a voltarsi.
- Maya, signor Hayami…- Sakurakoji rimase stupito nel vedere i due, così come Shiori, che alle sue spalle divenne una statua di ghiaccio.
- Posso spiegarti…- disse a Masumi.
- Non ce n’è bisogno, è tutto chiaro…-
- No! E’ giusto che lo faccia… Volevamo parlarvene, ma avevamo paura della vostra reazione…-
- Ci siamo innamorati- intervenne Sakurakoji, togliendo la donna da quella situazione imbarazzante – e so che può sembrare assurdo, ma l’amore…-
- l’amore non conosce il significato della parola “età” – concluse Masumi – non dovete darci nessuna spiegazione, perché anche noi ci siamo innamorati…- fece un cenno a Maya – Shiori, se tu sei d’accordo scioglierei la nostra relazione… Se non te la senti di dire la verità alla tua famiglia, possiamo concordare una scusa plausibile, in modo da prenderti il tempo per decidere cosa fare…-
- Si, ti ringrazio Masumi… Non credevo potesse accadermi una cosa simile, ma è successo e non ho potuto controllarmi…- si scambiò un’occhiata di sentimento con Sakurakoji, poi rise sollevata, si era tolta un grosso peso – non riuscivamo più a tenerlo nascosto, temevamo che i bambini potessero riferire qualcosa… Sono davvero svegli…-
- L’abbiamo notato…- confermò Maya.
- Ma bene, questo natale ha acquistato ben due coppie in più… Babbo Natale sarà contento-
- oh, si che lo sarà…-
E risero insieme felici.

La sera di Natale, i quattro ragazzi diedero i loro regali ai bimbi, che ricambiarono donando ad ognuno delle stelle di natale intrecciate col cartoncino. La serata trascorse tra mille risate, i bambini non smettevano di porre domande ai più grandi ed incitarli a baciarsi in pubblico…
Quando poi si misero a ballare, i bambini li riempirono di piccoli scherzi, specialmente al boss ed alla loro cavia preferita…
La sera, Maya e Masumi si ritrovarono ad osservare i giochi d’artificio dal balcone della stanza ed a mezzanotte, Masumi le porse un piccolo cofanetto, come regalo di natale.
- Apri…- disse invitandola a rientrare ed accomodarsi nel divanetto. Maya scartò la confezione con cura, poi aprì e rimase incantata…
- Oh… grazie!!!-
- E’ per farti capire che ti amo e che sarò con te in ogni momento della tua vita, anche in quello più difficile…- l’aiutò ad infilarsi nell’anulare sinistro il piccolo anello con rosa viola in Swarovski.
- Non so cosa dire…- si emozionò dalla dolcezza che stava dimostrando, anche se in effetti l’aveva sempre manifestata sotto le vesti dell’ammiratore – ti amo Masumi!!!- concluse, buttandogli le braccia al collo baciandolo con passione.
- Ti amo, chibi-chan… E non dimenticherò mai questa splendida vacanza natalizia…-
- Nemmeno io… Anzi, l’anno prossimo partiamo direttamente insieme…-
- magari possiamo portare i bambini in Italia sul monte bianco-
- Si!!! Ho sempre desiderato andare in Italia…-
- L’importante è rimanere insieme, il dove non importa…-
- Basta l’amore e tutto si tingerà della magia del natale che risiede in noi…-

Il momento dei saluti era arrivato e per tutti e quattro fu doloroso separarsi da quei bimbi.
- Torneremo l’anno prossimo, ve lo prometto…- disse Maya cercando di confortare l’animo dei bimbi. Ognuno la teneva bloccata per i lembi del cappotto, impedendole così di salire sul treno.
- Maya ha ragione, torneremo anche l’anno prossimo…- confermò Masumi – su, lasciatela che dobbiamo andare…-
- Allola datevi un basio…!- impose il bimbo più furbo – o lo fate o non la lassiamo…!-
- si! Ha lagione!- confermò un altro ed un altro ancora. Alzò gli occhi verso Maya, che sembrò scioccata almeno quanto lui.
- Forza bambini, sono cose…-
- Da glandi! Si, lo sappiamo!- rispose prontamente il bimbo – cosa vi costa? Solo un baciiiinoooo…- sfoggiò la più bella imitazione da gatto con gli stivali e lo fissò con dolcezza. Ma Maya approfittò del momento di debolezza per creare un diversivo.
- No!!! Bambini, guardate, c’è l’uomo delle nevi!!- i bimbi lasciarono la presa dal cappotto, voltandosi verso il punto indicato dalla ragazza.
- Dove dove?- quando capirono che non vi era nessun uomo delle nevi, fu troppo tardi, poiché Maya era già salita sul treno.
- Ma come fai?- chiese Masumi.
- Beh, deve pur servire a qualcosa essere un’attrice…-
- Nooo, non c’è l’uomo delle nevi!!- disse il bambino iniziando a piangere. Maya si rattristì, così decise di accontentare i bambini e prima che il portellone si chiudesse, afferrò il colletto della giacca di Masumi e diede vita ad un bacio dolcissimo.
- ohhhhhhhhhhh, si baciano……..- esclamarono i bimbi incantati. Masumi si staccò imbarazzato, mentre Shiori e Sakurakoji ridevano incontrollati.
- Mi raccomando, fate i bravi e non imitateci, sono cose…-
- Da glandi!!!- risposero i bambini in coro.
Il treno fischiò, le portiere si chiusero, ma i bambini e la badante continuarono a salutare seguiti dai signori sul treno.
Il viaggio era giunto al termine, ma quello dell’amore era appena iniziato.
La neve, le luci, il natale ed una dose di vapore termale, avevano contribuito a rendere ancora più magico quel natale.
Maya e Masumi capirono il significato del natale, una festa che non ha bisogno di sfarzo per essere festeggiata. Basta poco: due corpi, due cuori, due anime e la magia del natale sarebbe vissuta per sempre…

Fine

* Il riferimento a “Sherlock holmes Gioco di Ombre” è uscito casualmente, ma ho riso troppo, giuro!!

Questo è l'ultimo capitolo, è una storia molto semplice e senza particolari pretese, l'ho scritta divertendomi e spero di aver fatto sorridere anche voi... Perchè è meglio avere un sorriso in più che uno in meno, specie in questo periodo particolarmente delicato per tutti noi...
Grazie a chi mi ha recensito ed invito chi legegrà in futuro (anche ad agosto sotto 40°) a farmi sapere cosa ne pensate, mi fa sempre molto piacere!

Buon natale! ;) 

  
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