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Autore: _Ginny197    17/12/2012    12 recensioni
Ron e Hermione hanno litigato e lei decide di andarsene. Poco dopo, però, scopre di essere rimasta incinta. Per proteggere la sua bambina decide di insegnarle la magia da sola e non iscriverla ad Hogwarts. Ma non si può nascondere la verità per sempre, soprattutto quando tua figlia è predestinata per qualcosa più grande di lei.
[dal prologo]
Mi stropicciai gli occhi, trascinandomi in bagno. Legai i capelli in una coda improvvisata, mi guardai allo specchio ed eccomi lì: Rose Granger, diciassettenne introversa, dalla mente brillante e, a parere degli altri, molto bella. Dove tutti vedevano questa bellezza, era un mistero. [...]Al fece sventolare davanti al volto un plico di buste:"Sono di mamma. Da parte di una certa Hermione Granger"
Un silenzio quasi surreale invase la stanza.
"Quella Hermione Granger?" domandò Lily, stupefatta "L’ex di zio Ron?"
Albus annuì:"E qui arriva il pezzo forte. Quando Hermione se n’è andata, era incinta"
"COSA?!?" questa volta era stata Dominique ad urlare.
"Abbiamo una cugina, ragazzi!" Al sembrava entusiasta.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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A voi,
se siete rimasti con Rose davvero fino alla fine.
 

EPILOGUE
 
Rose
 
<< Rose! Muoviti!>>
Infilai le scarpe velocemente, saltellando da un piede all’altro, e afferrai la borsa, raggiungendo Matt nell’ingresso.
Se ne stava in piedi davanti alla porta vestito di nero, i capelli ritti sulla testa con un po’ di gel e un foglio piegato tra le mani.
<< Rosie, siamo in ritardo>> mi rimproverò, prendendomi per mano e trascinandomi fuori di casa.
Abitavamo nell’appartamento di Hermione a Londra. Lei e Ron erano andati a vivere insieme vicino a Ottery St. Chapel e l’aveva lasciato a me e Matt. Stavo imparando ad essere una mamma piano piano.
Jordan era morta da un anno e io e Matt stavamo andando a trovarla al cimitero. Ci recavamo a farle visita due volte al mese, ma quella era una giornata importante.
Aspettammo qualche secondo sul marciapiede, quando un bizzarro autobus viola a tre piani ci comparve davanti per magia.
<< Cimitero di Bunhill Fields, perfavore>> dissi al conducente, pagando, mentre Matt andava a prendere posto su una delle tante sedie vaganti per il mezzo. Non gli piaceva la materializzazione congiunta, perciò utilizzavamo il Nottetempo.
Matt era stranamente silenzioso. Solitamente parlava molto, per ingannare il tempo. Invece se ne stava in silenzio, guardando fuori dal finestrino, assorto.
<< Di che colore erano gli occhi della mamma?>> mi chiese ad un tratto, voltandosi nella mia direzione.
Esitai nel rispondere, non perché non sapessi cosa dirgli, ma perché la domanda mi aveva completamente spiazzata.
<< Blu. Blu proprio come i tuoi>>
<< Come i miei>> sussurrò, sbirciando all’interno del foglio che teneva ancora stretto nelle mani.
<< Perché me lo chiedi, Matty?>> m’informai.
<< Ho paura di star dimenticarmela, Rose. Quando ripenso al suo viso mi appare un’immagine sfocata. Per papà è la stessa cosa. Se mi dimenticassi di loro?>> singhiozzò.
Stava trattenendo le lacrime. Aveva le labbra serrate e l’espressione più triste che io avessi mai  visto in vita mia.
Lo abbracciai di slancio, stringendolo forte a me e gli depositai un bacio sulla testa.
<< Non ti dimenticherai mai, mai, mai di loro, Matt. Te lo prometto>> sussurrai, cullandolo << Sai cosa facciamo appena torniamo a casa? Costruiamo un bell’album con tutte le foto di mamma e papà, così quando avrai dei dubbi potrai andare a riguardarli>>
Annuì con il capo, sfregando la testa sul mio petto e mi circondò la vita con le sue braccine.
<< E ricorda che l’importante è quello che hai nel cuore>>
 
Arrivati davanti alle lapidi di Jordan e Lucas, Matt s’inginocchiò e scoccò un bacio sulle foto di entrambi. Poi spiegò il foglio che si era portato da casa e lo depose con cura di fianco al mazzo di fiori che avevamo comprato dal fioraio fuori dal cimitero.
Rappresentava un bambino sorridente che teneva per mano due donne, una dai capelli neri a baschetto, l’altra dai capelli rossi. Di fianco a loro due figure maschili, una castana e una bionda.
<< Ci puoi lasciare un attimo da soli, Rosie?>> mi chiese Matt, sedendosi a gambe incrociate sull’erba.
<< Certo>> sorrisi, e mi allontanai di qualche metro. Cominciò a parlare, come faceva tutte le volte. Lo vedevo gesticolare e ogni tanto sorridere. Scoppiava a ridere e stava in silenzio, come se stesse ascoltando le risposte dei suoi genitori.
Mi voltai verso l’ingresso del cimitero e scorsi un ragazzo biondo che stava entrando. Mi guardò e sorrise. Io ricambiai e gli feci un timido cenno con la mano.
<< Ehi>> fece quando mi raggiunse, scoccandomi un bacio sulla guancia, proprio all’angolo della bocca.
<< Ehi>> ribattei << Com’è andato l’esame?>>
<< Bene, mi sembra. Insomma, ero abbastanza  tranquillo>> rispose Scorpius, grattandosi la nuca.
Stava studiando per diventare Auror e, sebbene fosse un alunno eccellente, quando si trattava di esami andava un po’ nel panico.
<< Come sta il nostro campione?>> chiese, guardando Matt. Sorrisi al “nostro”. Scorpius era diventato come il nuovo papà di Matty ed era orgogliosissimo di lui. E sembravano davvero padre e figlio. Gli aveva insegnato ad andare sulla scopa, gli raccontava la favola della buona notte, lo andava a prendere a scuola. Spesso la sera ci addormentavamo tutti nel lettone che una volta era stato di Hermione: io da un lato, Scorp dall’altro e Matt in mezzo.
<< Abbastanza bene. Oggi mi ha detto che ha paura di dimenticarsi di Lucas e Jordan. Gli ho promesso che faremo un album con le loro fotografie>>
<< Ottima idea>> commentò << Eccezionale, Rose Weasley>> mi mise un braccio intorno alla vita e mi tirò a sé.
 
<< Scorpiuuuuuuuuuus!>> urlò Matt non appena vide il mio ragazzo. Gli corse incontro e Scorp lo sollevò da terra facendolo girare.
<< Ehi campione! Allora, come stai?>>
<< Alla grande!>> sorrise il bambino, stringendogli le braccia intorno al collo << Tu hai passato l’esame?>>
<< Non lo so ancora, ma speriamo di sì>> lo rimise a terra e Matt ci prese entrambi per mano. Aspettammo un altro Nottetempo e ci dirigemmo a Ottery St. Chapel, a casa dei miei genitori.
C’era una specie di cena di famiglia. Il fatto che partecipasse la famiglia Weasley al gran completo però la faceva diventare una specie di festa, come quella per il Giubileo della Regina o una cosa simile.
Suonammo al campanello e Ron ci aprì. Aveva un sorriso enorme stampato sul viso e un’espressione che poteva significare soltanto “sono-l’-uomo-più-felice-sulla-faccia-della-Terra”. Mi abbracciò, battè una mano sulla schiena a Scorp, poi sollevò Matt e se lo mise sulle spalle.
<< Mione sono arrivati!>> urlò, per poi uscire in giardino con Matty che rideva come un matto.
Mia madre uscì dalla cucina, pulendosi le mani nel grembiule e per un attimo mi ricordò tantissimo nonna Molly. Aveva il naso sporco di farina e anche lei un sorriso meraviglioso dipinto sulle labbra.
<< I nostri ritardatari! Ciao ragazzi. Com’è andata?>>
<< Ciao mamma>> la salutai, togliendomi la giacca e appendendola all’attaccapanni, imitata da Scorpius << Tutto bene. Ti serve una mano in cucina?>>
<< Oh no no. Ho tutto sotto controllo. Com’è andato il tuo esame, Scorpius?>>
<< Credo bene, Hermione. Ma incrociamo le bacchette!>> rispose lui, alzandosi gli occhi al cielo.
<< Sono sicura che hai fatto un figurone. Ora che ci penso sì, Rosie, dovresti darmi una mano. Ti dispiace se te la rubo un attimo, Scorp?>>
<< Nessun problema, vado a salutare gli altri>> e si dileguò, scomparendo per la porta finestra.
Io e mia madre entrammo in cucina, dove sembrava essere appena passato un uragano.
<< Vuoi un po’ di Wiskhy Incendiario?>> mi domandò, aprendo la credenza.
<< Giusto un pochino>>
Me ne versò un po’ in un bicchierino e cominciò a pulire il tavolo.
<< Tu non ne prendi?>> chiesi, dopo aver finito il mio.
<< Oh no. Non posso. Rosie, devo dirti una cosa?>> sospirò, togliendosi il grembiule.
<< Spara>>
<< Io… sono incinta>>
Mi cadde il bicchierino di mano e andò a frantumarsi sul pavimento, nello stesso istante in cui proruppi in un urlo di gioia. L’abbracciai strettissima, ripetendo “non ci credo, non ci credo!”.
<< Di quanti mesi?>> m’informai. Non stavo più nella pelle dalla felicità.
<< Tre mesi. Non mi ero subito preoccupata del ritardo, però poi ho voluto controllare ed eccomi qui>>
Mi feci improvvisamente seria:<< A papà l’hai detto, vero?>>
<< È stato il primo a saperlo>>
L’abbracciai di nuovo, mentre una lacrima mi solcava dispettosa la guancia.
<< E c’è un'altra cosa>> disse, allungando la mano con il palmo rivolto verso il basso.
Un anello di fidanzamento faceva bella mostra di sé sul suo anulare.
<< Vi sposate?>>
Annuì con il capo, sorridendo radiosa:<< A giugno>>
<< Oh Morgana come sono contenta!>> esclamai, saltellando sul posto.
<< Vuoi essere la mia testimone?>>
<< Era da chiedere?>>
 
Scorpius
 
Ero stato abituato ai matrimoni d’alta società, dove a nessuno interessava degli sposi ed era alla celebrazione solo per potersi gustare il pranzo subito dopo.
Il matrimonio dei genitori di Rose, invece, era tutta un’altra storia. La gente prendeva posto sulle sedie disposte in giardino ridendo e parlottando tra loro, continuando a ripetere come fossero contenti che per Hermione e Ron fosse finalmente giunto quel momento.
Io e Matt eravamo seduti ai nostri posti e lui faceva dondolare le gambe nervoso.
<< Dov’è Rose?>> domandò, guardandosi intorno.
<< Sta stando una mano a Hermione a prepararsi>>
<< Ma zia Hermione è grande! Perché ha bisogno di Rosie?>>
<< Ricorda, Matt: le donne sono un mistero>>
Sembrò abbastanza soddisfatto della risposta e ricominciò a dondolare le gambe. Ad un tratto la sua attenzione fu rapita da una bambina dai lunghi capelli fucsia che saltellava allegramente per il prato dando la mano a sua madre. Camille, la figlia di Teddy e Victoire.
<< Scorp, posso andare a giocare con Camille?>> chiese, con gli occhi che brillavano.
<< Certo>> sorrisi e corse verso di lei, intralciando qualche invitato.
<< Chi è quest’uomo super sexy che per una volta ha ascoltato il mio consiglio e non ha messo il papillon?>>
Rose era dietro di me e sorrideva radiosa. Indossava un abitino blu senza maniche che le arrivava alle ginocchia. Era truccata pochissimo ed era bellissima. Come sempre.
<< Sarei super sexy?>> feci, inarcando un sopracciglio.
<< Assolutamente. Te l’ho detto che ti adoro con la camicia>> si chinò e mi stampò un bacio sulle labbra. Cercai di approfondire, ma lei si staccò, ridendo:<< Mi rovini il rossetto>>
<< Tua mamma?>>
<< Sta per arrivare, è con zia Ginny. Sta avendo una specie di attacco di panico>>
<< Tua madre? Dai, è impossibile!>>
<< Te lo giuro. È più sicuro starle alla larga>>
Sorridemmo, ma, non appena suonò la marcia nuziale, Rose corse al suo posto da testimone e io agguantai Matt che stava passando di lì per il colletto e lo feci sedere affianco a me.
 
Mentre Hermione e Ron recitavano il giuramento, tutti gli invitati trattenevano le lacrime dalla gioia, si soffiavano il naso e sorridevano commossi.
Io cercai con lo sguardo Rose e, nello stesso istante, lei cercò il mio. Arrossì, ma non spezzò il nostro “colloquio” e mimò un “ti amo” con le labbra.
Le risposi “anche io” e in quel momento capii che io prossimi s quell’altare saremmo stati noi.
 

THE END
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
GINNY’S CORNER
 
Non ci credo. Non ci voglio credere. È finita. È davvero finita.
Okay, Ginny, respiiiiiiiiiira.
Cosa posso dire del capitolo? Spero vi abbia soddisfatto e che non sia stato troppo mieloso.
Vorrei ringraziarvi tutti, dal primo all’ultimo, per avermi sostenuto e avermi dato coraggio durante questo anno e mezzo di lavoro. Siete stati davvero il miglior gruppo di lettori-sostenitori che uno scrittore potrebbe desiderare.
Ho avuto molti amici che mi hanno dato la forza di andare avanti e che hanno ascoltato ogni mio singolo sproloquio su questa fanfic (e vi posso assicurare che sono stati davvero tanti!).
Spero che la ricorderete, che abbia lasciato qualcosa nel vostro cuore. Se ci sono riuscita, allora posso mettermi l’anima in pace :)
Un grazie particolare va alla nostra regina, J.K.Rowling, perché senza di lei questa fanfic non sarebbe neanche stata concepita.
Un grazie ai personaggi, perché gliene ho fatte davvero passare di tutti i colori.
Un grazie a voi. A voi tutti.
Vi ricordo la mia pagina facebook.
Okay, non sono mai stata brava con questi discorsi, quindi mi eclisserò.
Vi voglio davvero bene! Sul serio!
Un bacio e un abbraccio stritola costole
La vostra
Ginny
   
 
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