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Autore: FuRa14    22/12/2012    2 recensioni
"Te l'ho detto all'inizio. Lei era registrata su un sito di incontri al buio e lui, con l'intenzione di avvicinarla, la conosce, la seduce via web e le chiede un appuntamento. È chiaro che lui fosse registrato con un nome e una foto falsi e si spacciasse così per una persona che non era."
Vari omicidi, i quali girano sempre attorno alle solite persone. Vecchi rancori, che il tempo non era riuscito ad attenuare. La pericolosità dei siti di blind dates usati da persone sbagliate.
E una ribellione inaspettata.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ma ne è veramente sicuro di quello che sta dicendo, signor Lockresh?

-Che succede, non ti fidi più di me? Non ti ricordi per caso di tutti i delinquenti che ho smascherato e di tutte le volte che mi hanno affibbiato guardie del corpo, affinché non venissi ucciso dalle famiglie degli assassini? -

-Certo signore, ma nulla esclude che lei in questo momento stia facendo un passo falso. -

-Non faccio mai passi falsi, malfidato di uno Stowon! E ora lascia che per l'ennesima volta ti dimostri che il mio ragionamento non fa una piega, d'oltretutto come sempre è stato.

Questo delitto ti dimostra come sono, come erano e come saranno pericolosi i siti di blind dates, i famosi incontri al buio. E che cosa diciamo di un periodo di crisi economica, fitto di suicidi di debitori e non solo?

E poi, un quartiere in costruzione abbandonato, in cui la gente si toglie la vita? Stowon, proprio non vuoi capire la situazione e l'ambiente dove è situato questo delitto, eh? -

-Continui, per favore. -

-Tutti avrebbero pensato ad un suicidio ed era più che certo. Poveri illusi!

È rinomato che io sia un genio, un logico pervaso dalla deduzione e da un fiuto capace di far concorrenza a un segugio!

Comunque Derpina non si era suicidata. Lei aveva sì un sacco di debiti, ma riusciva comunque a vivere una vita tranquilla nel suo piccolo appartamento fuori Londra. Fatto sta che sia stata trovata in quel famoso quartiere in costruzione, priva di capelli e affogata nel cemento. Un bello spettacolo, vero Stowon? Saresti riuscito ad affrontare una situazione del  genere senza svenire? Io penso proprio di no, non sei affatto adatto a queste cose... Mi domando ancora come mai continui sempre a seguirmi nelle mie indagini. Non hai fegato ragazzo! Non riuscirai mai a diventare un buon detective!-

Il giovane uomo distolse lo sguardo dal suo maestro e si poteva capire che stava iniziando a reagire alla sua prepotenza e al suo egocentrismo.

-Derpina giaceva nel lago di cemento inerme, con uno sguardo che lasciava solo trasparire la sua paura e le terribili emozioni provate prima di morire. Una corda legata in modo approssimativo la stringeva e le impediva di muoversi. Parlare di suicidio mi sembra azzardato e da inesperti. Come può una donna legarsi, avere quelle espressioni impresse in faccia e buttarsi nel cemento fresco? Forse, e dico forse, ci saresti potuto arrivare anche tu Stowon, no?

L'altro uomo era abbastanza abituato all'impertinenza di Lockresh e riusciva sempre a rilassarsi e a non far caso alle sue offese. E anche stavolta ci riuscì.

-Certo signore, non male come ipotesi, ma come spieghiamo che il possibile colpevole possa essere Owen? -

-Faceva il giardiniere a tempo perso e dubito che un giardiniere qualunque possa avere del cemento sotto le unghie. E vuoi che un cellulare trovato insieme al corpo di Derpina nella piscina di cemento non sia un grande aiuto per noi investigatori? Il cellulare, oppure un computer o altri oggetti elettronici personali sono tra le fonti più importanti e più rivelatori. E non è difficile capirne il perché.

Abbiamo analizzato il cellulare, ormai non funzionante, dato che si pensa che il delitto sia stato commesso intorno a quattro giorni fa.-

-Ma non sarebbe stato più facile analizzare il corpo della vittima?

-Ci vogliono molti giorni per avere i risultati, quindi ho pensato che intanto ci saremmo potuti accontentare di un cellulare.

Come da mie supposizioni il telefono era di Owen. Abbiamo guardato i tabulati telefonici ma non c'era niente di sospetto. Da quando è morto il suo unico figlio, ben dieci anni fa, è scappato di casa con sua sorella, l'unica ancora in vita e presente nella sua esistenza, perché la compagna dalla quale aveva avuto il giovane diciassettenne Nick, lo aveva mollato scappando con un altro uomo (anche se ciò non lo aveva turbato più di tanto). La sorella però si è sposata cinque mesi fa e lui è rimasto solo in un appartamento, con niente per cui vivere o combattere. L'unica cosa che lo aggrappava alla società e alla vita era l'assassino che gli aveva tolto il suo amato Nick. E l'assassino era proprio Derpina. -

-Ah, comincio a comprendere qualcosa. Quindi lui si era accanito contro la ragazza, perché l'unica diciamo alla quale era legato.

-Giusto. Non gli rimaneva nessun altro. E lui era avido di vita e non voleva suicidarsi.

-Ma non poteva farsi degli amici o ricominciare una vita sociale, invece di isolarsi e morire lentamente?

-Sei proprio un bambino, Stowon! Ma hai presente in che mondo viviamo oggi? Chi me lo ha fatto fare di tirar su nuovi investigatori come te!

-Signore, allora mi lasci capire: Derpina uccise Nick dieci anni fa e Owen, il padre del ragazzo, ora si era accanito con lei perché l'unica che lo teneva legato alla società. L'obiettivo della sua vita, la cosa per cui combatteva, era la vendetta del figlio. Dico bene?

-Per una volta non erri, piccolo Stowon. Lei aveva ucciso Nick per una storia amorosa non conclusasi bene, ma al processo viene giudicata innocente e scagionata. Chiaramente Owen, stravedendo per il figlio, non aveva potuto accettare questa cosa e lo vendica dieci anni dopo.

-E come ristabilisce i contatti con Derpina?

-Te l'ho detto all'inizio. Lei era registrata su un sito di incontri al buio e lui, con l'intenzione di avvicinarla, la conosce, la seduce via web e le chiede un appuntamento. È chiaro che lui fosse registrato con un nome e una foto falsi e si spacciasse così per una persona che non era.

Si incontrano dunque giovedì sera davanti al ristorante di King's street alle nove di sera ma lui, nascosto dietro ad un cassonetto, quando la vede avvicinarsi, la assale silenziosamente e la fa svenire tra le sue braccia, addormentandola con un fazzoletto imbevuto di un liquido soporifero. Se la carica sulle spalle e la porta nel famoso quartiere abbandonato dove sono frequenti i suicidi, pensando così, dato che lei aveva qualche debito, di non destare sospetti. La storia sarebbe anche stata credibile, solamente se lui non l'avesse uccisa in un modo così “laborioso”.

-Quindi si poteva semplicemente smascherare guardando l'organizzazione dell'omicidio.

-A volte mi chiedo se talvolta io ti sottovaluti. No, impossibile! Primo, io non sbaglio mai e questo probabilmente è un caso che tu abbia indovinato quello che sto cercando di dirti!

Una piccola smorfia si andò a creare sul dolce volto di Stowon.

-Arrivati là, dopo varie torture ancora da definire, Derpina si sveglia e (questo è accertato) con un accendino le vengono bruciati prima tutti i suoi bei capelli castani e poi sfigurata la parte destra del volto, dove suo figlio aveva tatuato il nome della ragazza come simbolo di amore eterno.

Dopo tutto ciò la lega con delle corde molto robuste e la getta in una piscina di cemento ancora fresco. Anche questo è un indizio importante che testimonia la precedente organizzazione di Owen per compiere egregiamente l'omicidio.

-Giusto, Lockresh. Nel quartiere in costruzione abbandonato era impossibile trovare del cemento fresco. Quindi Owen aveva preparato tutto almeno qualche tempo prima.

-Dal momento che aveva avvicinato Derpina sul sito, lui aveva già in mente come ucciderla e aspettava solo la giusta occasione per incontrarla.

-E il cellulare dell'uomo nel cemento?

-Suvvia, Stowon! Tu sei veramente stupido! Gli sarà caduto! Mi precipiti veramente in basso con queste domande.

-M..mi scusi. La incontra sul sito, le chiede un appuntamento, la addormenta, la tortura, la lega e la getta nel cemento. Questo è tutto ciò che conosciamo per ora, o sbaglio?

-Giusto Stowon. Ora vai a letto che domani andiamo a riferire tutto alla polizia.

 

L'indomani le forze dell'ordine catturarono Owen in un aeroporto poco frequentato dell'ovest dell'Inghilterra. Era diretto in Australia, dove avrebbe trascorso gli ultimi periodi della sua vita, cambiando nome e scomparendo così dal mondo. Come detto in precedenza non ci riuscì e, non proprio una coincidenza, aveva ancora le unghie delle mani sporche di cemento. Probabilmente aveva tentato di recuperare il cellulare, ma invano.

Owen in quella settimana non fu l'unico a essere mandato in prigione. La stessa sorte toccò al giovane Stowon, per aver ucciso il suo maestro Lockresh. “Quell'egocentrico, insolente e maledetto di un prepotente non lo reggevo più. Ora al mondo c'è una rottura in meno”. Così si giustificava l'uomo.

  
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