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Autore: arty98    25/12/2012    1 recensioni
Kate e Lucy sono due sorelle che vivono in due mondi completamente diversi. Una di notte caccia e si nutre di sangue umano seminando il terrore tra le strade. L'altra uccide i vampiri sotto l'uniforme di una Vegliante con inquietanti sembianze da gatta.
Due mondi differenti, due vite che portano nel loro cuore una ferita che dopo ancora due anni brucia. ma cosa succede se per errore la vampira e la Vegliante non trovano nell'altra un nemico, ma un potenziale amore??
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Era una calda sera d'inizio estate, non so se ce le avete presente quelle sere in cui si cominciano a finire le scuole e i vari esami. Beh, quella sera Lucy era di pattuglia con Ian, sembrava tutto tranquillo per le strade, mancava ancora solo un'ora allo scadere del loro turno, erano appostati su dei tetti in allerta per movimenti sospetti. Gli era stato comunicato un grande movimento notturno da quelle parti, ma quella sera era perfettamente tranquillo. "devono aver cambiato idea e saltato la cena" pensò Lucy sbuffando e sedendosi sulle tegole del tetto, la coda bianca che le spuntava come sempre fuori dal vestito da combattimento nero e le orecchiette da micetta che spuntavano tra i suoi capelli neri. Erano le conseguenze di accettare di diventare un Vigilante, il risveglio della parte nascosta di tutti loro. Ian invece aveva delle tenere ali azzurre che gli spuntavano sulle spalle.

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Katrin restò nascosta dall'oscurità assieme a Mat e a Jasmine, era la loro notte, quella, ma due vigilanti stavano di vedetta sul tetto, stavano prendendo una decisione semplice, che però stava richiedendo più tempo del solito e il tempo, per un vampiro, non era certo un amico…
“vado io a distrarli, voi intanto andate a nutrirvi, ne avete più bisogno di me…” disse Katrin, mentre già stava correndo verso un muro e su per un tetto

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Lucy percepì uno spostamento d'aria con le orecchie tese che sentirono il rumore di stivali di cuoio sul cotto. si rizzò in piedi tendendo ulteriormente l'udito, si voltò fulminea e vide l'ombra di una persona in piedi sul tetto accanto al loro. "vado io! tu stai qui in allerta, ce ne devono essere altri" disse correndo verso l'ombra, saltò e nell'atterrare estrasse un piccolo pugnale che teneva infilato nella cintura di cuoio della gonna, corse veloce seguendo l’ombra e consapevole che c’era qualcosa di strano in ciò che stava accadendo

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Katrin corse per i vicoli, inseguita da quella che era certa essere una cacciatrice, il piano funzionava...

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Lucy continuò a correre, cercava di essere veloce come l'altra ma non ce la faceva, in fin dei conti era entrata da poco e aveva ucciso solo una volta e per errore. continuò l'inseguimento pure quando si spostò sull'asfalto, corse fino a che svoltato l'angolo non la vide più. Rimase atterrita e stordita, sentiva che era lì ma non riusciva a individuare la sua postazione.

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Nel frattempo gli altri due si avvicinarono al cacciatore rimasto solo sul tetto, lo afferrarono alle spalle e, con un morso, lo immobilizzarono, affondando nel suo collo le zanne
Ian si preparò a reagire, sbatté le ali ed estrasse una pistola dalla tasca dei pantaloni e senza indugio la puntò al cuore di uno dei due e sparò, ma il suo intento non era di uccidere, voleva solo allontanarli da se e farli prigionieri. Di fatti lo ferì alla spalla a due centimetri dal cuore. l'altro soccorse subito il compagno, Ian colpì pure il secondo di striscio alla gamba, e ringhiò per il dolore e per la vista del sangue che stava cominciando a smettere di scendere dal collo di Ian che nel frattempo stava guarendo.
i due vampiri tornarono all'attacco, fermando il ragazzo che li aveva feriti, puntarono il coltello alla sua gola e lo legarono con delle catene al titanio
Ian cercò di liberarsi, diamine! era esperto, perché si lasciava disarmare così facilmente? non ce la poteva fare da solo, e ne era consapevole. così chiamò mentalmente Diego in soccorso che era nei paraggi il quale lo soccorse immediatamente.
i due videro arrivare l'altro, ferirono il cacciatore con loro e se ne andarono, consapevoli di avere ora un po' di tempo per nutrirsi
Diego portò Ian al rifugio dove subito aiutarono il suo corpo a riprendersi dalle ferite. "quanti erano?" chiese il ragazzo con voce gelida. "due" rispose l'altro sbuffando dal dolore per il collo.
Diego drizzò le orecchie, allerta
"no, non due...tre...e la tua compagna sta inseguendo l'altra..." disse, preoccupato
"oddio Lucy!" disse Ian impallidendo di colpo.

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il vampiro si calò a testa in giù dietro le spalle della ragazza cacciatrice e le sfiorò la schiena con un dito, sorridendo lievemente con malizia e facendosi notare dall'altra, ma disarmandola del tutto prima che potesse contrattaccare

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Lucy rabbrividì per il contatto con il dito freddo del vampiro e la sue schiena scoperta e vulnerabile. Rimase immobile come scioccata per qualche istante vedendo l'arma cadere a terra. piegò le orecchie all'indietro e ringhiò voltandosi e ringraziando il cielo di portare sempre la maschera di cuoio.

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la ragazza scese lentamente dal suo appiglio al sottotetto dell'abitazione, sporgendosi verso il corpo della ragazza e immobilizzandola con la mani contro al muro, guardandole il corpo con aria strana

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lei si trovò bloccata contro al muro, cercò di liberarsi dalla presa dell’essere e dandosi di continuo della stupida per essere stata così sciocca e inesperta dal sciarsi prima disarmare e poi rimanere a spalle al muro con un nemico. Ringhiò nuovamente alzando e abbassando le orecchie e muovendo la coda nervosa. per poi prepararsi ad attaccare come un gatto spaventato.

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"eh no, micetta...che pensi di fare?" chiese il vampiro alla cacciatrice, con voce suadente e calda
spostò lo sguardo sul suo corpo snello e perfetto, ben formato e invitante... era un peccato doverla uccidere proprio ora...
"senti, io ti lascio andare solo per stavolta, sarebbe un peccato privare il mondo del tuo corpo" disse, passandole una mano sopra esso "ma sei in debito con me" e se ne andò nella notte

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Lucy ringhiò dopo pe prime parole della vampira che poi la liberò. ma se c'era una cosa he odiava con tutto il cuore era sentirsi sminuire. recuperò il pugnale da terra e con un balzo si mise davanti alla ragazza "io per te sarò sempre e solo una Vegliante! Intese? E micetta lo dici a qualcuno che non ti sta per uccidere!" Rispose fredda guardandola negli occhi, anche il volto dell'altra era coperto. logico, se avessero scoperto la loro identità sarebbe stato un disastro.

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la ragazza rise e scosse la testa ridendo nuovamente 
si avvicinò tempestivamente al corpo della ragazza, buttandola con forza contro al muro e togliendole di nuovo l'arma "micetta lo dico a chi mi pare, capito? e cerca di non metterti contro le persone sbagliate, se no la prossima volta non ti lascerò andare" le disse, poi le passò un dito sul collo, scendendo verso il basso e guardando la ragazza, girò la mano e le graffiò il collo, per memorizzare l'odore del suo sangue

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lei ringhiò nuovamente "lasciami!" disse spingendola via e graffiandole il braccio con le unghie "io non sono una micetta!" disse infuriata e ignorando l'assenza di un'arma si avventò contro alla ragazza con le unghie e mandando a segno due colpi che le tagliarono nettamente la maglietta lasciandoci dentro dei solchi. Sorrise soddisfatta rizzando le orecchie e muovendo la coda gioiosa. "nessuno mi può dare della micetta e rimanere impunito" disse sorridendo fiera.

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"come vuoi tu, micetta, allora questa è una promessa, ci rivedremo ancora e vendicherai il tuo nome... Lucy?" le chiese, sparendo nell'ombra e non facendosi più trovare dalla cacciatrice...

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Mat e Jasmine la raggiunsero in fretta "abbiamo fatto, noi, tocca a te, ora" "no, non ho molta fame, andiamo..." disse, solo, senza altre spiegazioni

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Le domande nella mente di Lucy erano molte: come diamine faceva a sapere il suo nome? la ragazza rimase lì immobile per qualche istante scioccata. aveva rifiutato la sfida. Perché? Sapeva che di solito l'accettavano subito estremamente allettati dal sangue. Allora perché non lo aveva fatto? perché se ne era semplicemente andata? Perché l'aveva graffiata? 

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Mat alzò un sopracciglio "come mai quel sangue tra le dita?" chiese annusando l'aria e sentendo l'odore del sangue fresco che gli fece venire l'acquolina in bocca al sol pensiero.
"una promessa di ritrovarsi... e occhio, fate del male alla persona che ha questo sangue e di voi non resterà nulla che ricordi la vostra esistenza...chiaro ragazzi?" le chiese, alzando un sopracciglio, mentre il suo pensiero volava a quella ragazza e il sole, ancora nascosto dietro le montagne iniziava a rischiarare il cielo
i due annuirono "come vuoi. devo dedurre che avete un conto in sospeso voi due...." disse Mat annusando l'aria per ricordare l'odore del umano "deve avere un buon sapere" pensò leccandosi le labbra e fremendo immaginandosi sulla lingua il sapore del suo sangue, affondare i canini nel suo collo morbido e nutrirsi. "un privilegio da re" pensò con gli occhi socchiusi.

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Lucy entrò dalla finestra, si spogliò e mise tutto dietro al pannello dell'armadio come sempre, si unse il collo con una pomata per farlo guarire e poi si mise a letto stanca. al solo pensiero che avrebbe dovuto fare il bucato le veniva voglia di uccidersi.

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"sì, un piacere che spetterà a me per prima..." disse, guardandoli e sorridendo complice
"andiamo, s'è fatto tardi e domani abbiamo scuola..." disse, pronunciando con fatica l'ultima parola e cominciando a correre verso l'appartamento

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i due annuirono silenziosamente e la seguirono. 

  
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