Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Alyssia Black    26/12/2012    6 recensioni
"Il cielo di quella notte era cupo e minacciava ancora neve, nonostante i campi fossero già candidi. L’aria era gelida e il vento provocava continue bufere.
Era la vigilia di Natale, la festa più importante dell’anno, e tutti erano felici, fatta eccezione per una ragazza."
***
Ariana Silente | Albus Silente (possibile OOC) | Christmas | One-Shot
***
Storia partecipante al contest "A Merry Little Xmas" di nausicaa black
NOTA: La storia è stata precedentemente pubblicata ma eliminata da me per errore
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Ariana Silente
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
- Questa storia fa parte della serie 'Quei personaggi buttati nel dimenticatoio'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTA: La storia è stata precedentemente pubblicata il 24/12/12 ma è stata eliminata da me per sbaglio. Scusate. 


Nickname:
Alyssia Black (EFP), PiccolaStellaSenzaMeta (forum)
Titolo: Basta un abbraccio
Genere: Malinconico
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot, possibile OOC per Albus Silente
Prompt: Lacrima, Abbraccio, Sorpresa
Introduzione: Il cielo di quella notte era cupo e minacciava ancora neve, nonostante i campi fossero già candidi. L’aria era gelida e il vento provocava continue bufere.
Era la vigilia di Natale, la festa più importante dell’anno, e tutti erano felici, fatta eccezione per una ragazza.
NdA: Premetto che è la prima volta che scrivo su Ariana Silente, e non so proprio come sia “uscita”. 
Inizio subito a spiegarti la mia storia. Intanto ho inserito i prompt “lacrima, abbraccio e sorpresa”. L’unico personaggio che è presente, oltre da Ariana, è suo fratello Albus, anche se ho accennato anche ad Aberforth e Kendra. Ho preferito segnalare l’avvertimento OOC per Albus perché sappiamo che non aveva un grande rapporto con Ariana. Si “rifiutava” di accudirla e curarla e, secondo Aberforth, l’ha uccisa. Tuttavia io ho voluto far riscattare Albus, rendendolo amichevole e fraterno con la sorella, almeno per una sera. 
Per quanto riguarda Ariana, ho alcune cose da dirti. Intanto devo dirti che nella mia storia la ragazza ha dodici anni. Ho pensato che le sue lacrime fossero dovute alla nostalgia e alla rabbia per non poter andare a giocare con i suoi coetanei. Per quanto riguarda il regalo di Albus ad Ariana, ho ipotizzato che quest’ultima, a causa della povera condizione sociale della famiglia, ricevesse pochissimi doni. Ho immaginato che, nonostante fosse grande, Albus abbia deciso di regalarle una di quelle bambole che amava da piccola.
 
 
 
 
 
Basta un abbraccio
 


Per la mia sorellina alla quale, nonostante sia dispettosissima e rompipluffe, voglio un mondo di bene
 

In quella notte invernale il cielo era cupo e minacciava ancora neve, nonostante i campi fossero già candidi. L’aria era gelida e il vento provocava continue bufere. 
Gli alberi, ormai spogli, avevano un aspetto scheletrico, ma erano incoronati da fiocchi di neve e merletti di ghiaccio.
A Godric’s Hollow ogni casa era illuminata e da tutti i comignoli usciva del fumo: era segno che il fuoco scoppiettava in ogni abitazione del villaggio.
Al centro della piazza principale era stato allestito un grande abete, decorato con luci colorate. 
Per le vie alcuni i bambini intonavano allegramente carole natalizie, mentre altri giocavano con la neve. Ne raccoglievano un po’ da terra, la compattavano e poi la tiravano agli amici. Lo scopo di quel curioso passatempo era non farsi colpire dalla neve. E le mamme, con le mani colme di pacchetti e di regali, erano disperate. Credevano che quel gioco potesse provocare ai figli qualche malanno o gli facesse buscare un terribile raffreddore. 
Alcune, quindi, li inseguivano con sciarpe, cappelli e guanti; altre, invece, cercavano di richiamare i figli per ricondurli a casa, ma questi, ostinati e convincenti come solo i bambini sanno essere, chiedevano loro di poter giocare ancora qualche minuto.
Era la sera della Vigilia di Natale, la festa più importante dell’anno, e tutti erano felici, fatta eccezione per una ragazza. 
Ariana, al caldo del camino, guardava nostalgicamente quei bambini. 
La ragazza viveva in una piccola casa di Godric’s Hollow affacciata direttamente sulla piazza principale. 
Era sola nell’abitazione. 
Sua madre era uscita pochi minuti prima per recarsi a comprare gli ingredienti necessari per preparare la cena, mentre non sapeva dove fossero i suoi fratelli maggiori.
Odiava vedere i bambini giocare, quando lei era impossibilitata a farlo. La sua magia era pericolosa, incontrollabile e perfino letale. Poteva solo commettere incantesimi accidentali e non voluti che, se colpivano qualcuno, potevano recargli gravi conseguenze. 
Era pericolosa, lo sapeva bene. 
Gli occhi malinconici della giovane donna, iniziavano a farsi rossi. Nonostante quella visione le portasse sofferenza, Ariana non smetteva di osservare i bambini che giocavano allegramente.
Era terribilmente ingiusto che lei non potesse farlo. La ragazza, tuttavia, sapeva bene che la natura era stata profondamente “cattiva” con lei. 
E non poteva fare nulla, se non abbandonarsi alla sua natura. 
Improvvisamente dai suo occhi cadde una lacrima. Ariana era sempre stata molto orgogliosa, fin da piccola. Odiava farsi vedere mentre piangeva. Eppure in quel momento, proprio perché che era sola in casa, aveva voglia di versare qualche lacrima. E queste scendevano dai suo occhi, ancora arrossati, rigandole il volto e bagnandole il vestito di tulle verde che sua madre le aveva cucito.
Per fermare quel flusso improvviso, Ariana cercava di chiudere gli occhi, ma le lacrime non cessavano di scendere.
Improvvisamente, però, sentì dei passi provenire dall’uscio della porta. In tutti gli anni che aveva trascorso a casa, Ariana aveva imparato a riconoscere le persone o le cose dall’odore, dai passi o dal suono. Poteva, quindi, affermare con certezza che quell’andatura era più veloce rispetto a quella di sua madre e più leggera in confronto a quella di Aberforth. 
Era certamente Albus.
Non voleva farsi vedere dal fratello mentre piangeva e, per tale motivo, iniziò ad asciugarsi freneticamente le lacrime con un lembo del vestito. Aveva improvvisamente smesso di piangere.
Il figlio maggiore dei coniugi Silente varcò l’uscio della casa e arrivò, quindi, nella stanza dove si trovava Ariana. La ragazza era seduta sulla poltrona e osservava ancora una volta i bambini fuori dalla finestra.  
Non si girò a guardare il fratello, volutamente. 
Il fratello aveva svariati anni più di lei, era un ragazzo alto, biondo e possedeva quegli occhi azzurri che caratterizzavano tutta la famiglia Silente. 
-Ariana- disse il ragazzo con voce flebile.
La sorella, sentendo pronunciare il proprio nome, si voltò a guardare il fratello. 
-Hai pianto, non è vero?- continuò Albus. 
Ariana annuì quasi impercettibilmente. 
-So che vorresti andare anche tu a giocare con loro.  Purtroppo, però, non è possibile. Tuttavia ho qualcosa che forse riuscirà a rallegrarti. So per certo che non sarà come andare a divertirti all’aperto, ma sperò che ti piaccia-. 
Il ragazzo aveva tra le mani un pacchetto. Era di piccole dimensioni, ma confezionato finemente con una carta da regalo dorata, un grande fiocco rosso ed un bigliettino dello stesso colore della carta sul quale erano scritte alcune parole. 
Albus lo porse velocemente alla ragazza. 
Ariana, sorpresa per ciò che stava accadendo, lo prese, anche se esitante. Prima ancora di scartare il dono, lesse il messaggio che il fratello aveva sentito il bisogno di allegare al regalo. 
In pochi righe Albus era stato capace di esprimere tutti i suoi più sinceri sentimenti d’affetto verso la sorella che, effettivamente, aveva sempre trascurato. 
Alcune lacrime caddero ancora una volta dagli occhi azzurri di Ariana. Le parole di Albus avevano colpito il cuore della ragazza tanto da riuscire a fargli versare qualche lacrime. E Albus sapeva bene quanto fosse timida. 
Ariana apriva  il dono cercando di non rovinare la meravigliosa carta con il quale era coperto. Ogni volta che strappava una piccola parte della confezione, vedeva sempre meglio la scatola verde che conteneva. 
Era curiosa di sapere cosa contenesse e quella serie di incartamenti non facevano altri che aumentare la sua voglia di sapere.
Non appena sollevò il coperchio della scatola, capì quale era il dono che il fratello aveva voluto regalarle.
Il pacchetto conteneva una bambola, la più bella che Ariana avesse mai visto.
Aveva i capelli rosso fuoco, gli occhi, invece, assomigliavano a degli smeraldi. Era di stoffa e cucita interamente a mano, senza l’ausilio della magia. Assomigliava ad una di quelle bambole che sua madre le confezionava quando era ancora piccola.
Aveva dodici anni ed era diventata grande, ma apprezzava moltissimo quel regalo. Come era accaduto pochi minuti prima, ancora una lacrima di gioia solcò il viso della giovane. 
-Grazie mille, Albus!- la ragazza cercò di esprimere la sua gratitudine verso quel dono come meglio poteva.
Un grande sorriso si dipinse sul volto del fratello che, inoltre, la tirò a sé, dolcemente.
La strinse in un calorosissimo abbraccio.
Erano anni che nella casa dei Silente non si verificava una simile dimostrazione d’affetto tra Albus e Ariana. 
I due fratelli, abbracciandosi, avevano trovato la serenità che non riscaldava i loro animi da molto tempo.
Ariana era stata, anche se per una sera, felice, proprio come lo erano i bambini che giocavano in piazza.
Si era sentita, finalmente, normale. 










****

Spiegazioni:

Premetto che è la prima volta che scrivo su Ariana Silente, e non so proprio come sia “uscita”. 
Inizio subito a spiegarti la mia storia. Intanto ho inserito i prompt “lacrima, abbraccio e sorpresa”. L’unico personaggio che è presente, oltre da Ariana, è suo fratello Albus, anche se ho accennato anche ad Aberforth e Kendra. Ho preferito segnalare l’avvertimento OOC per Albus perché sappiamo che non aveva un grande rapporto con Ariana. Si “rifiutava” di accudirla e curarla e, secondo Aberforth, l’ha uccisa. Tuttavia io ho voluto far riscattare Albus, rendendolo amichevole e fraterno con la sorella, almeno per una sera. 

Per quanto riguarda Ariana, ho alcune cose da dirti. Intanto devo dirti che nella mia storia la ragazza ha dodici anni. Ho pensato che le sue lacrime fossero dovute alla nostalgia e alla rabbia per non poter andare a giocare con i suoi coetanei. Per quanto riguarda il regalo di Albus ad Ariana, ho ipotizzato che quest’ultima, a causa della povera condizione sociale della famiglia, ricevesse pochissimi doni. Ho immaginato che, nonostante fosse grande, Albus abbia deciso di regalarle una di quelle bambole che amava da piccola.




 

Alyssia's corner

Dashing through the snow 
On a one-horse open sleigh, 
Over the fields we go, 
Laughing all the way; 
Bells on bob-tail ring, 
Making spirits bright, 
What fun it is to ride and sing 
A sleighing song tonight 
Jingle bells, jingle bells, 
Jingle all the way! 
O what fun it is to ride 
In a one-horse open sleigh 
 
Ok, lasciate perdere lo sclero pre-cenone della Vigilia/pranzo natalizio. Con cuginame, sorellaccia (?) e parenti vari, mica potrò sclerare xD
Va bene, la smetterò. 
Ecco il frutto del mio delirio (sempre natalizio xD). 
Questa storia è stata scritta per il contest "A Merry Little Xmas" di Nausicaa Black. Avevo il personaggio "Ariana Silente" e come prompt "Abbraccio, Lacrima, Sorpresa".
Ripeto ancora che ho preferito inserire l'avvertimento OOC per Silente perché forse era troppo impegnato a cercare i Doni Della Morte, invece di donare regali ad Ariana.
Vabbé, sorvoliamo:)
Spero che vi sia piaciuta. Vi auguro ancora una volta una buona Vigilia di Natale/Natale e ricordate di mangiare pochi panettoni xD
Un bacio,
Alyssia

A day or two ago, 
I thought I'd take a ride, 
And soon Miss Fanny Bright 
Was seated by my side; 
The horse was lean and lank; 
Misfortune seemed his lot; 
He got into a drifted bank, 
And we, we got upsot. 
Jingle Bells, Jingle Bells, 
Jingle all the way! 
What fun it is to ride 
In a one-horse open sleigh. 
 
 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Alyssia Black