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Autore: Deb    26/12/2012    2 recensioni
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Attendeva paziente sulle sponde del lago il suo ritorno, come se fosse stato un cagnolino fedele.
Non aveva più riso, o sorriso, da quel giorno. L'avrebbe riservato soltanto a lui.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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La speranza nell'attesa


Era seduto sulle sponde del lago Avalon.
Quanto tempo era passato da quel giorno? Nemmeno lui ne riusciva a tenere più il conto.
Attendeva il suo ritorno.
Perché così gli era stato detto, lui sarebbe ritornato. Merlin l'avrebbe finalmente rivisto.
Aveva continuato a vagare per quelle terre con quel pensiero fisso, sapendo di rivederlo, un giorno o l’altro.
Attendeva paziente sulle sponde del lago il suo ritorno, come se fosse stato un cagnolino fedele.
Non aveva più riso, o sorriso, da quel giorno. L'avrebbe riservato soltanto a lui.
Gaius gli preparava tutti i giorni il suo piatto preferito, ma Merlin non una volta si era presentato a Camelot. Non poteva lasciare quel luogo, non era nel suo destino.
Albion era stata fondata, ma non da colui che doveva farlo. Non aveva regnato su quel grande regno come avrebbe dovuto fare.
Doveva proteggere il re, Merlin, ma proprio nel momento in cui doveva essere salvato, non era riuscito ad essergli accanto.
Il padre gli aveva detto che era solo l'inizio, ma per Merlin, quella, era la fine.
Lui avrebbe atteso, ma non sarebbe andato avanti.
Era bloccato lì, fino al momento del suo ritorno quando, probabilmente, tutte le persone a loro care se ne erano già andate.
Forse, e Merlin lo desiderava, si erano incontrati nuovamente al grande re, a colui che avrebbe dovuto proteggere.
Con lui, invece, il destino era stato crudele. Non avrebbe mai potuto rivederlo, se non nel momento della sua rinascita.
Così, attendeva sulle sponde del lago Avalon il suo ritorno perché lui doveva ritornare.

Gli anni non potevano fermarsi, i secoli si erano successi, ma di lui nemmeno l’ombra, persino nei momenti più bui del mondo, lui non era ritornato.
Merlin continuava a vegliare quel luogo, senza protestare. Mai una volta aveva pensato di andarsene, mai una volta aveva girato il mondo come invece avrebbe potuto fare.
Osservava le acque calme del lago, l'isola in mezzo ad essa rimembrando i tempi andati, ricordando i sorrisi, le risate che si scambiava con il suo re. I battibecchi e la voglia di proteggere il loro regno, ma mai una volta aveva sorriso.
Rimembrava i ricordi con nostalgia, con la tristezza nel cuore, con il rimpianto di non essere riuscito a proteggere il suo re da un destino, da una profezia, che lui ben conosceva.
Che senso aveva avuto conoscere prima il futuro se non era riuscito a modificarlo? Perché il destino gli aveva riservato una tale sofferenza?
Merlin era il mago più potente di tutti i tempi, eppure a niente era servita la sua magia.

Lo stregone osservava il tramonto.
Il mondo era cambiato, eppure lui era rimasto lo stesso. Attendeva il suo re, il suo migliore amico.
Attendeva la rinascita di Arthur.
Merlin, però, cominciava a domandarsi se davvero sarebbe avvenuta.
Erano trascorsi molti secoli, troppi, e quel nuovo mondo non necessitava di un re. Non c'era più spazio per Arthur, o per la magia stessa, quindi perché continuare ad attendere?
Avrebbe voluto porre fine alla sua vita. Aveva vissuto troppo tempo e, ormai, era stanco. Stanco di aspettare, stanco di rimanere da solo, senza nessuno con cui poter parlare, con cui poter ridere. Era stanco di attendere il ritorno del suo amico perché, probabilmente, non sarebbe mai giunto.
Non vi era più niente per lui. Voleva soltanto andarsene e incontrarlo nuovamente nel mondo dei morti.
Ormai ne aveva la certezza, Arthur non sarebbe mai più ritornato da lui, non avrebbe fondato Albion e non avrebbe più riso.
Merlin osservò a lungo il lago, Excalibur si trovava in fondo ad esso, insieme ad Arthur. Eppure lui non poteva raggiungerli, non aveva questo potere.
Pianse, come se rivivesse quel giorno tanto amaro e triste.
Pianse per ore. Pianse per dire addio ad Arthur una volta per tutte.
Era arrivata la fine dei giorni ed anche Merlin, finalmente, sarebbe potuto andarsene. Forse, lo avrebbe rivisto.
Aveva atteso invano il suo ritorno. Il drago gli aveva mentito, ma in quegli anni comprese che gli aveva sempre detto mezze verità.
Arthur doveva regnare su Albion eppure il suo destino si era compiuto prima che esso fosse fondato.
Merlin voleva davvero rivedere il suo amato re, ma comprendeva che non aveva questa possibilità, non lui, almeno.
Non voleva più attendere però, era troppo stanco.
Se mai un giorno Arthur fosse tornato, lui l'avrebbe accolto con il suo sorriso tra le labbra, ma nel mentre avrebbe riposato.
Avrebbe fatto dormire il suo corpo, ma soprattutto la sua mente ed i suoi pensieri.
Lo stregone si avvicinò ad una roccia, poco distante dalla riva del lago.
Pronunciò parole magiche ed il suo corpo venne inglobato all'interno della pietra.
Non avrebbe più rimembrato i rimorsi che si portava indietro da secoli.
Sarebbe per sempre rimasto da solo, all'interno di quella roccia, sperando che un giorno il suo grande re sarebbe realmente risorto dal lago e lo avrebbe svegliato, come gli aveva detto il drago, perché Merlin aveva ardentemente bisogno di Arthur e non sopportava più quella solitudine straziante, quell'andare avanti nel tempo senza poter effettivamente avanzare.

«Merlin, sei un idiota».
«E voi siete un asino reale».

Pensò Merlin, prima di andare a dormire per l'eternità, con un ricordo felice e spensierato che però non sarebbe mai più tornato.

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Non avrei nulla da aggiungere, questa OS racchiude il mio pensiero su come il nostro Merlin passerà l’eternità: attendendo il ritorno di Arthur che non avverrà mai.
Invece di scrivere un finale alternativo – che sarebbe comunque più bello di quello della BBC – ho deciso di scrivere il futuro di Merlin.
Gli autori di Merlin, btw, hanno fatto una cattiveria a tutti i fan. Non dovevano far finire così un telefilm leggero come Merlin.
Spero vi sia piaciuta. T_T Io ancora piango.
Ringrazio Ili91 che l’ha letta in anteprima.
   
 
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