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Autore: F13    30/12/2012    1 recensioni
Dean winchester obbiettivamente, salvo apocalissi e ritorni inaspettati dall’inferno, era una persona semplice; trova lo spirito, spargi il sale e brucia le ossa; nulla di complicato.
(Crossover con Doctor Who)
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Note: scritta per la sesta sfida della Staffetta in piscina organizzata da Piscinadiprompt sul Prompt: Supernatural/DoctorWho, il Dottore & Sam & Dean, "giustamente, sono un illuso io che non ho mai pensato che alieni e robaccia galattica potessero diventare un nostro problema"

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Dean winchester obbiettivamente, salvo apocalissi e ritorni inaspettati dall’inferno, era una persona semplice; trova lo spirito, spargi il sale e brucia le ossa; nulla di complicato.

Dean Winchester non aveva mai pensato ne preso in considerazione di invischiarsi in complicate politiche angeliche a proposito di apocalissi e altre pinzillacchere, non aveva nemmeno mai pensato di doversi confrontare con la dipendenza da sangue demoniaco di suo fratello o con un tizio vestito da contabile stropicciato che pretendeva di essere un angelo. Difficilmente però il mondo andava come Dean l’aveva augurato a se stesso, quindi apocalissi, beghe territoriali del paradiso e angeli con problemi a comprendere il concetto di “spazio personale” erano entrati nella sua vita ( sì c’era stata anche la dipendenza da sangue di demone di Sam, okei) e pareva che ora fosse arrivato anche il turno degli alieni.

O almeno, questo era quello che stava sproloquiando un tizio uscito da una cabina blu, molto retrò e molto inglese, apparsa in mezzo alla strada con dei rumori degni di un film horror ( apparizione che lo aveva costretto a fare una frenata che sicuramente gli era costata anche il rancore dell’impala, Perché non sarebbe stato normale se qualcuno non ce l’avesse avuta con lui no?)

Quindi eccoli li pronti ad affrontare alieni intenzionati a trasformare parte degli stati uniti ( o del pianeta, Dean non l’aveva esattamente capito) in una riserva di caccia all’essere umano inferiore. Questo stando a quello che diceva il tizio della cabina almeno. Per quanto ci si potesse fidare di uno che pretendeva di essere chiamato Dottore, con in mano una bacchetta luminosa che faceva un altro rumore da telefilm di serie B e che lui puntava contro chiunque fingendo che quel giocattolo rumoroso gli rivelasse incredibili informazioni su qualunque cosa (certo era capitato che si fossero fidati di soggetti anche più dubbi in passato, ma nessuno gli aveva dato del “punto fisso nel tempo” e Dean stava ancora decidendo se prenderlo come un insulto o meno)

Nel dubbio Dean si era deciso a fissare male il tizio disapprovandolo, fortemente dalla punta delle All star fino al ciuffo pretenziosamente spettinato, mentre il dottore dalla sua era impegnatissimo a confondere il cervellino già provato da Stanford e dal sangue di demone di Sam con discorsi astrusi su equilibri cosmici il tutto spargendo fascino alieno e intelligenza inutile come fosse polline.
Non è che poi servisse essere cosi intelligenti nel loro lavoro, era una cosa semplice alla fine fare il cacciatore: trova lo spirito, spargi il sale e brucia le ossa; nulla di complicato.

Nulla di complicato, ma Sam stava provando a spiegargli con parole molto complicate perché dovessero entrare tutti e tre in una minuscola cabina blu retrò ( e inglese), mentre il Dottore saltellava in giro in maniera isterica borbottando  altre cose assurde ( e probabilmente complicate) tra sé e sé dandosi sporadicamente del genio.

“Sam, senti, mi stai parlando di Alieni e di viaggi nel tempo, io so essere una persona comprensiva, ma.. voglio dire: alieni! Non fantasmi, non fottuti poltergeist o un semplice, maledetto demone. Non dovrebbero essere roba nostra i fottuti alieni”

Purtroppo Sam lo fissava con Lo Sguardo, quello che diceva “Dean è la cosa giusta da fare, non abbiamo altra scelta, dobbiamo immolarci per qualunque stronzata mi sia venuta in mente negli ultimi dieci minuti e non accetterò un –No- come risposta”. Quello Sguardo

“Certo; non dovrebbero essere roba nostra, ma giustamente, sono un illuso io che non ho mai pensato che alieni e robaccia galattica potessero diventare un nostro problema"

Aveva appena finito di dirlo che il presunto alieno, psicopatico conclamato, si era affacciato alla porta della cabina blu urlano “Allora? Andiamo a salvare la terra Allons-y”

   
 
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