Storie originali > Comico
Segui la storia  |       
Autore: GoldFish27    04/01/2013    1 recensioni
In questa raccolta affronterò svariati temi, a cominciare da quelli più cari agli studenti ... vi lascio indovinare quali.
Ogni capitolo è costruito come un trattato scientifico, ma non fatevi ingannare: sotto questa maschera si cela uno stile mirato a far ridere e sorridere, dove l'unica grande legge è l'IRONIA!
Enjoy it!
Genere: Comico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alzi la mano chi non ha mai sofferto i compiti per le vacanze!

(abbassate le mani, secchioni, io parlo ai comuni mortali!)

Ed eccoci, finalmente al momento tanto atteso: ultimo giorno di scuola! Cinque ore di agonia e poi ... la pace, la liberazione, la riconquista del mondo, la ricongiunzione con l'essere ribelle e indipendente che giace in ognuno di noi. In poche parole: le vacanze!

Sei lì, dietro il tuo banco, a scuola fisicamente, già fuori mentalmente. Pregusti i tre mesi che verranno, carichi di gioia e libertà, amicizia e divertimento. Insomma, sei ormai alieno da questo mondo.

Quand'ecco che la porta dell'aula si apre d'improvviso, e fa il suo ingresso qualcuno che già ben conosci: è lei, la Prof (quasi sempre quella d'italiano).
Vieni richiamato dal Paradiso e riportato sulla terra. Ti viene da pensare: "ma cosa vuola questa ancora?". Ti senti preso in giro perchè non puoi goderti le ultime ore di scuola in pace.

Eppure è lì, la Prof, dietro la cattedra, con il registro spiegato davanti. Lo sai già: sta per accadere l'irreparabile.
Tenti di nascondere la testa sotto il banco, come se non guardandola potesse magicamente scomparire; fai finta di niente, ti nascondi dietro i giubbotti, qualunque cosa pur di mostrarti assente dall'istituto.
Inutile chiedersi il perchè di questo comportamento: dopo nove mesi è giunto il momento tanto odiato: assegnare i compiti per le vacanze.

Sì, è un duro colpo per te, povero e insignificante studente. La barca a vela che veleggiava nella tua testa affonda miseramente. Anche i tuoi compagni hanno capito quello che li aspetta. La classe si fa muta all'improvviso; tutti guardano fuori dalla finestra con fare addirittura interessato (il 65% degli studenti afferma di voler controllare che il sole si muova correttamente, tutti gli altri hanno visto un UFO di passaggio).
In questo clima di silenzioso terrore fai anche un'importante scoperta sul campo della medicina: un infarto fulminante non può colpire d'improvviso una persona nel momento in cui si vuole ...

- Ragazzi! Silenzio! (è più o meno il modo di iniziare di un professore nella media, anche se nell'aula ci sono venti cadaveri muti come pesci) - esordisce la Prof - aprite il diario e scrivete gli esercizi di italiano per le vacanze!

Tutti piazzano sul banco diari, quaderni, notebook o iPad e cominciano a scrivere i compiti. I più furbi se li scrivono sul banco, così potranno dire di esserseli dimenticati a scuola.

Ormai è successo, non puoi fare più nulla. Quindi smettila di fare quella faccia disinvolta e annoiata (la stessa che fai quando vedi Voyager, esatto) e deciditi ad uscire il tuo diario, che ad inizo anno è un simpatico libricino di pochi grammi, a fine anno pesa circa 2 tonnellate.
In questo momento un emisfero del tuo cervello ti da' l'impulso di stracciare il diario, lanciare via la penna, alzarti dopo aver rovesciato a terra il banco, prendere lo zaino per poi gettarlo fuori dalla finestra e infine dare fuoco al registro di classe.
Per fortuna, il tuo emisfero dominante è l'altro, così resti fermo e buono dove sei.

- Scrivete ...
La Prof estrae dalla borsetta il foglietto sul quale si era annotata gli esercizi.

Lo guardi attentamente: non sembra molto grande. Ti aspettavi sicuramente di peggio, e alla vista di quel foglietto tiri un sospiro di sollievo.
D'improvviso da quel foglietto ne esce un altro, e poi un altro e un altro, a fisarmonica. Ogni pezzo di carta che compare è un tuo giorno di vacanza che se ne va via. Alla fine quel papiro di carta arriva fin sotto i tuoi piedi (non devi essere necessariamente seduto in prima fila).
Cominci a controllare l'inchiostro rimasto nella penna. E' piena. Come al solito, è insufficiente.

- Allora ... dal libro di antologia ... letture alle pagine 101, 108, 115 (eccetera eccetera fino all'ultima pagina disponibile, ovvero la 999. Non esiste, però i professori la assegnano comunque per motivi ancora misteriosi).
- Poi, dal libro di antologia ... riassunto delle letture alle pagine 101, 108, 115 (e ripete le pagine di prima).
- Tema scritto di minimo seicento parole a traccia libera - Il classico tema scritto, una cosa comune ... sembra anche facile, poi ... - ah già, dimenticavo, le parole ripetute non si contano ... - precisa la Prof.
Continua con il suo funesto elenco:
- Tema scritto di minimo cinquecento parole. Traccia: il mio tempo libero.

Altro tema. Lo sai già cosa succederà: i più furbi scriveranno: se adesso sto scrivendo questo tema vuol dire che di tempo libero non ne ho. Al posto di dire cosa è il mio tempo libero, dico cosa non è: il mio tempo libero non è fare questo tema, e prenderanno 9.
I secchioni faranno il solito trattato sulla fisica quantistica (ma chi gliel'ha chiesto?) e prenderanno 10. Tu, studente nella media, farai un tema comune sul tempo libero, e te la caverai con molto meno.

La Prof va avanti:
-Tema scritto di minimo ottocentouno parole a traccia libera.
Altro grande mistero dei compiti delle vacanze: perchè proprio ottocentouno parole?

Questa è solo una piccola parte dei compiti assegnati in media prima delle vacanze in ogni scuola italiana, riguardo alla materia italiano.
Non inserendo l'intera lista dei compiti assegnati non voglio condannare la lunghezza ed il peso dei compiti per le vacanze, voglio solo citare in tribunale coloro che li assegnano, quello sì!

Ma andiamo avanti. Alla fine del foglietto lungo un chilometro avrai qualche minuto di riposo. Saprai che tanto ti aspetta il bis per le altre materie.

Il 75% degli studenti, dopo aver scritto questa prima ondata di compiti, accusa dolori alla mano, il 10% dolori alla testa, l'8% dolori allo stomaco e il restante 2% dolori all'alluce del piede sinistro (?).

La Prof d’italiano esce dalla porta dell’aula trascinandosi il foglietto dietro. Tu lo segui con lo sguardo finchè anche l’ultimo atomo di carta ha oltrepassato la porta. Ti senti sollevato. Ripensi ai compiti. Ti senti depresso.
Ed ecco che dopo pochi istanti entra la Prof numero 2 per eccellenza: quella di matematica.
Appena la vedi tenti di voltare gli occhi dall'altra parte: tutto è schifosamente regolare e matematico con quella Prof , non puoi sopportarla.
Al contrario fanno tutti i secchioni di banchi dietro il tuo: loro la vorebbero come mamma adottiva.
La Prof posa delicatamente la sua borsa sulla cattedra, non prima di aver calcolato la grandezza ed il peso del suo bagaglio, ed il conseguente spostamento d’aria che avrebbe potuto influire sul moto gravitazionale della Luna. Fa così ogni volta.
Poi la Prof si siede, tenendo presente della costante x tra la sedia e il suo sederone, per poter trovare la posizione più comoda.


- - dice la Prof

- Buongiorno - risppndono in coro i secchioni.
Tu, invece, resti zitto. Dopo nove mesi di scuola non hai ancora capito che ha detto "buongiorno".


- - continua la Prof.

Subito parte il coro di adorazione dalle retrovie.
Tu non hai capito niente come al solito, ma quando vedi che tutti prendono il diario e la penna, lo fai anche tu.


- Per l'anno prossimo completate il degli !

Ecco, non avevi ancora compreso alcunchè. Ti giri verso il secchione dietro di te per chiedere chiarimenti:
- Come ha detto?

- Ha detto di completare il degli .
Capisci che è inutile insistere, quindi prendi il diario e scrivi quanto hai capito: completare il mukdfdjsmaw. Dopo saranno problemi: non credi che Google Traduttore potrà mai tradurre quel termine ingnoto.
Ma la salvezza ti scende dal cielo proprio in quel momento. Uno dei primi banchi chiede alla Prof:
- Ehm ... Prof ... potrebbe ripetere in italiano, per favore?
- Eh?! Va bene! Ma dovete imparare il linguaggio matematico! Ho detto di completare il libro degli esercizi! - sbraita la Prof.
Finalmente hai capito cosa voleva, e dopo aver ringraziato gli dèi dell'Olimpo ti appresti a correggere il tuo errore.


- Adesso prendete il quaderno e scrivete queste semplici equazioni da svolgere a casa.
Detto ciò, la Prof prende il gessetto e comincia a scrivere sulla lavagna.
Tu estrai il quaderno, rinfrancato: almeno non le sta dettando a voce. Lo sconforto ti prende quando vedi che la Prof scrive accanto alla prima striscia d’operazioni "1° di 350".


Due ore dopo sei esausto. Tre ore di scuola sono state più abbattenti di un anno intero.
La Prof esce dalla porta, dopo aver salutato la classe con un sonoro , addio.
Tutti i secchioni la salutano sventolando un fazzoletto. C’è chi versa lacrime di commozione. Vorrebbero alzarsi dalla sedia per andare ad abbracciarla, ma non lo fanno: temono di infrangere il regolamento. (Si calcola che durante l’estate circa il 10% dei secchioni si suicidia perché per troppi giorni non vede e non sente più parlare di matematica, il restante 90% vorrebbe suicidarsi ma non lo fa, perché teme di infrangere il regolamento.)

- Basta! - dici tu, esausto. Ma il supplizio non è ancora terminato. Mancano due ore, il che vuol dire: altre due professoresse.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: GoldFish27