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Autore: Nocturnia    09/01/2013    8 recensioni
"Sei un eroe, Stark." ti aveva ribattuto Steve "Un eroe."
"Dillo al mio architetto, quando domani dovrò chiamarlo per sistemare tutto questo casino."
Dillo a Pepper, quando dovrò spiegarle che stavo per morire per un mondo di cui non me ne è mai fregato niente.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Tony Stark, Pepper, Loki e tutti gli altri personaggi appartengono a Stan Lee e Jack Kirby, alla Marvel Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell’autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.

Dedicata a Callie_Stephanides: grazie di tutto.


"L'alcol crea nell'uomo un eroismo assai superiore all'ideologia e alla passione;
non a torto viene chiamato spirito."
- Gian Piero Bona -

Cuore d'acciaio, pelle d'uomo

Cosa diavolo ti era saltato in mente?
No, dico, l'hai vista?
È una bomba, Stark: una fottutissima bomba e tu ci stai correndo incontro.
Dio, devi proprio aver esagerato con l'alcol ieri sera per decidere di morire in un buco sperduto nello spazio.

Pepper.

Già, Pepper.
Mani sottili e occhi troppo pieni di tutto per desiderare altro davvero.
"Signore, stiamo perdendo..."
La voce di Jarvis gocciola nei tuoi auricolari, fino a diventare un brusio sommesso, schizzando nell'etere e lì morendo.
Perfetto. ti ritrovi a pensare negli ultimi barlumi di coscienza almeno non mi tedierà più con le sue ridicole statistiche di calcolo.
Ma è a Pepper che vanno i battiti del tuo cuore stanco.
E' a Pepper che chiedi perdono, seppur nel silenzio senza eco dell'infinità del cosmo.

Pepper.

Lanci il missile contro la nave ammiraglia di quelle creature, beandoti del baluginio rossastro che scivola dietro le tue palpebre socchiuse.
E 'fanculo. pensi ridacchiando non sapete come si fa festa in quel cazzo di mondo di pietra e ghiaccio.
E' c'è qualcosa di dolce nella situazione intera, sebbene Pepper non abbia risposto alla tua chiamata.
Qualcosa che scava al centro del tuo petto e lì dimora, scaldandolo e abbracciandolo.
Brucia e brucia, diramandosi nella tua carne e tra i tuoi pensieri.
"Peccato..." sussurri al nulla "avrei voluto salutarti un'ultima volta."
E non puoi fare altro che cadere: come sempre.


Ti aveva svegliato quello che, in teoria, avrebbe dovuto essere un urlo, ma a te era parso più il rutto puzzolente d'un toro.
Banner - o meglio, il bestione verde - aveva scoperto i denti in un sorriso ridicolo, dandoti una pacca sulle spalle e facendoti gemere dal dolore.
Capitan America, ovvero il boy scout, ti aveva aiutato a rialzarti, ma non avevi potuto nascondere uno sguardo di puro disappunto alla vista della Stark Tower a pezzi.
"Picchia duro quel cornuto di tuo fratello."
"Ehi!" aveva latrato Thor "Loki è..."
"Sì, sì, lo so. Adottato."
Il vichingo si era rabbuiato, facendosi da parte e sospirando teatralmente.
L'avevi ignorato, concentrando la tua attenzione su di una macchia d'oro e rosso davanti a te.

Pepper.

"Sei un eroe, Stark." ti aveva ribattuto Steve "Un eroe."
"Dillo al mio architetto, quando domani dovrò chiamarlo per sistemare tutto questo casino."
Dillo a Pepper, quando dovrò spiegarle che stavo per morire per un mondo di cui non me ne è mai fregato niente.
Rogers aveva riso, scivolandoti alle spalle.
Oltre l'orizzonte, il marchio infamante e lusinghiero dell'eroe.
Nel tuo cuore, tutto l'egoismo di un principe di latta.

****

"Sei quasi morto."
"Lo so."
Pepper è un fascio di muscoli e nervi, rigida come una roccia infrangibile.
"Era per..."
Alza una mano e ti fa segno di tacere.
Non è stupida Pepper e conosce già i segreti del tuo cuore elettrico, oltre gli algoritmi di un amore improbabile.
Sospiri, poggiando la schiena contro ciò che resta del divano e fissando la desolante devastazione portata da Loki.
Quel piccolo bambino emoriferito. pensi con rabbia, versandoti altre due dita di scotch.
Ma sai bene che la colpa delle macerie che si stanno accumulando tra te e Pepper non è sua, ma tua.
Lo sai e, forse, accettarlo sarebbe il primo passo verso la comprensione.
Verso la libertà da una prigionia autoimposta.
"Tony..."
Ti volti lentamente, scostandole una ciocca di capelli dal viso e cercandole gli occhi stanchi.
Domandi le sue labbra e Pepper ti risponde con l'impeto e la tristezza di chi non perdona, non dimentica.
Ti bacia con la divorante urgenza di chi stava per perdere tutto e di più ancora, rocca inespugnabile nel mezzo della tempesta.
Non crolla Pepper, artigliandoti la nuca e dimostrandosi quella femmina straordinaria che è sempre stata.
Non crolla e lo fai tu al posto suo, gettando via una maschera di metallo e luci al neon.
"Mi dispiace."
Sorride Pepper e il domani non pare poi così buio.
"Lo so, Tony. Lo so."

Avevi giocato a essere Dio, Tony.
Avevi giocato a essere Dio in un mondo di formiche e burattini, genio ribelle e ragazzino mai amato appieno.
Ora prova a essere solo ciò che Pepper si merita davvero: un uomo. 
   
 
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