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Autore: MadLori___Aistra    14/01/2013    16 recensioni
AU. Sherlock Holmes è un attore vincitore del premio Oscar e con una carriera in crisi, John Watson è un attore qualunque intrappolato in film romantici. Quando verranno scelti per interpretare il ruolo di una coppia gay in un nuovo film, riusciranno a sorprendersi a vicenda? La loro relazione sullo schermo diventerà realtà?
Traduzione a cura di Aistra.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Quasi tutti, Sally Donovan , Sarah Sawyer, Sherlock Holmes
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Performance in a Leading Role

 
AU. Sherlock Holmes è un attore vincitore del premio Oscar e con una carriera in crisi, John Watson è un attore qualunque intrappolato in film romanzeschi. Quando verranno scelti per interpretare il ruolo di una coppia gay in un nuovo film, riusciranno a sorprendersi a vicenda? La loro relazione sullo schermo diventerà realtà?
 
 

Se non ne fosse stato già profondamente consapevole, Sherlock Holmes avrebbe saputo che la sua carriera stava lentamente scivolando nel dimenticatoio dal modo in cui le altre persone si comportavano nei suoi confronti mentre camminava attraverso l’ufficio del suo agente. Cinque anni prima, appena entrato , tutti gli sguardi si erano posati su di lui. Sorrisetti timidi, rossetti sulle guance, battiti di ciglia, grandi sorrisi orgogliosi. Le corse per preparargli il tè, per prendergli il cappotto. Quella sensazione di successo collettivo che derivava da uno dei loro attori era positiva. Forza, squadra, forza. Uno dei clienti dell’agenzia vinceva un Oscar ed era come se tutta la squadra avesse vinto la Coppa del Mondo. Le prospettive di tutti erano migliorate.
Oggi, era tutto un evitarsi generale. Quando il tuo ultimo film è stato un flop e quello precedente un motivo di grave imbarazzo, culminante in una serie di film insoddisfacenti, nessuno ha voglia di incrociare il tuo sguardo. Non otteneva più commissioni. Il suo prezzo di vendita stava affondando. Gli amministratori non erano in fila davanti alla porta di casa del suo agente, implorando per dargli un copione.
L’unica cosa positiva di tutto questo era che i maledetti paparazzi lo stavano lasciando in pace. Dio, lui odiava Los Angeles. Non che Londra fosse molto meglio; lì i giornali scandalistici erano anche peggio. Almeno sapeva dove avrebbe potuto trovare un po’ di pace. La comunità era più ristretta. Aveva frequentato la RADA con metà dell’industria cinematografica britannica. Qui ognuno pensava a se stesso.
Greg lo aspettava alla scrivania del suo assistente. Sorrise e gli strinse la mano. “Sherlock. Vieni dentro.”
Sherlock lo seguì nel suo ufficio sobrio. Greg era uno dei più potenti agenti ad Hollywood, ma era calmo ed efficiente. Era una delle ragioni per le quali Sherlock aveva scelto lui dieci anni prima, dopo che la sua prima nomination l’aveva improvvisamente trasformato in una merce pregiata. Non aveva bisogno di una cheerleader o qualcuno che accarezzasse il suo ego, lui aveva bisogno di un partner e Greg lo era stato.
“Ho buone notizie e cattive notizie,” disse Greg, sedendosi. Sherlock fece lo stesso. “Quale vuoi prima?”
“Penso di sapere già la natura di queste cattive notizie,” disse Sherlock.
“Ho parlato con David. Non ti faranno un’offerta.”
Sherlock sospirò. “Quella parte è mia, Greg. L’avrei resa fottutamente mia. Posso già vederla nella mia mente.”
“Io sono d’accordo. Ma loro stanno prendendo un’altra strada.”
Socchiuse gli occhi. “E quale sarebbe quest'altra strada?”
Greg esitò. “Non è stato annunciato niente, ma – ho sentito che vogliono dare la parte a Robert.”
La bocca di Sherlock si spalancò. “Per favore, dimmi che stai scherzando.”
“Non lo sto facendo.”
“Ha dieci anni in più di me! Il personaggio dovrebbe avere trent’anni!”
“David conosce Robert, loro hanno lavorato insieme precedentemente.” “L’uomo che interpreta ogni ruolo come se stesso!”
“E’ un buon attore, Sherlock. E i suoi ultimi due film hanno portato a casa buoni profitti. E lui non rende i suoi registi isterici sul set”
Sherlock tirò su con il naso. “La sola idea che Robert Downey, Jr ed io potremmo mai essere candidati per lo stesso ruolo è un insulto."
“Non montarti la testa. Hai ancora delle opzioni. Quentin ha chiamato ancora…”
“No.”
“E’ una parte davvero interessante.”
“E’ una piccola parte, ecco quello che è. Non accetterò uno di quei ruoli secondari di Quentin col marchio 'salviamo-ciò-che-è-stato'.”
“Lui ha salvato carriere in peggiori condizioni della tua, lo sai.”
“Non sono ancora nella condizione di dover supplicare quel rivenditore di film.” Fremette. “Non è vero?”
“No, non direi.” Greg incrociò le mani sul piano della scrivania. “Ma ci stiamo avvicinando, Sherlock. Tu mi paghi per essere onesto, quindi eccola qui. La maledizione degli Oscar è reale.”
Sherlock tirò su con il naso. “No, non lo è. E’ semplicemente una manifestazione di regressione verso la media. Un risultato eccezionale è un valore statistico anomalo, pertanto i successivi dati tenderanno verso la media che darà l’impressione di un declino.”
“In qualunque modo tu lo esponga non ne sei immune. Una volta sbocciata, anche la rosa più bella può appassire. Kanisza era cinque anni fa. Nessuno ha dimenticato di cosa sei capace. L’hai dimostrato più volte. Ma i soldi non ci sono e questa è l’unica cosa che conta.”
“Posso ricordarti che nessuno aveva previsto che Kanisza avrebbe raggiunto il successo finanziario che ha fatto? E la ragione per cui ha avuto quegli incassi è dovuta al mio Oscar per la mia performance?”
“Non ho bisogno che tu me lo ricordi. Faccio questo discorso ai registi e produttori ogni giorno. Ma riconquistare la fama perduta non è facile. E alcune tue decisioni da allora sono state – poco ortodosse. ”
Sherlock sospirò. “Vai avanti, dillo. Te l’avevo detto.”
“Non lo dirò. Sono il tuo agente, mi paghi per fare accordi al tuo posto, non per additare le tue scelte fantasiose. Ma tu non mi stai rendendo le cose facili.”
“Non mi interessa dei soldi. Tutto ciò che conta per me è il lavoro. Voglio solo qualcosa di interessante, qualcosa che mi metta alla prova. Se mi fosse importato solo del denaro, avrei accettato ruoli in drammi storici o come ‘cattivo’ in qualche film d’azione fino alla pensione, o fino a morire per la noia.”
“Hai appena descritto la carriera di Alan Rickman. Non criticare.”
“Alan può vivere di rendita fino alla fine dei tempi grazie ai vari di Harry Potter. Le sue preoccupazioni sono finite. Tutto quello che mi interessa sono ruoli che valgano il mio tempo e fatica.”
“Ma se i tuoi film non fanno soldi ti prenderanno per questi ruoli in piccoli film indipendenti e autofinanziati e dovrai trasferirti a Burbank. Puoi parlare dei soldi come se non ti importasse perché li hai. Per ora. Il successo del box office è direttamente traducibile in libertà artistica. Lo so che vuoi aiutare a creare copioni che pensi siano interessanti. Lo so che vuoi delle scelte. Per questo hai bisogno di essere sul mercato. E tu stai scomparendo velocemente.” Greg prese un respiro profondo. “Non possiamo affrontare un altro disastro come Schrodinger Paradox.”
Sherlock si inasprì, serrando la sua mascella. “Non è stata colpa mia.”
“No, non lo è stata.”
“Gli studios hanno massacrato quel film. Paul era maledettamente vicino a perdere la testa. I nuovi sceneggiatori hanno ucciso il copione.”
“Niente da ridire. Ma le recensioni…”
“La mia interpretazione è stata l’unica a ricevere critiche positive.”
“Non è stato abbastanza per salvare il film. Ha perso duecento milioni di dollari, Sherlock. E tu saresti dovuto essere un’attrattiva.”
“Non posso tirare su un’intera produzione! Ho firmato per un pezzo riflessivo e speculativo e i produttori hanno deciso che volevano un film d’azione futuristico!”
“Nessuno ti sta accusando.”
“Nessuno mi sta assumendo, d’altro canto.”
Silenzio. Finalmente, Greg sospirò. “Beh, non è ancora finita. Ho un paio di proposte interessanti.”
Sherlock si preparò. “Molto bene, sentiamo.”
“La prima potrebbe essere un franchising.”
“Un franchising? Sicuramente scherzi.”
“No. E’ qualcosa di un po’ atipico. E’ basato su una serie di libri, la serie Shadow Unit. Parla di una squadra di analisti comportamentali dell’FBI che indagano su fenomeni paranormali.”
“Suona ridicolo.”
“In realtà è abbastanza affascinante. Grintoso, oscuro e intelligente. C’è un fantastico personaggio per te; è un po’ più giovane di te, ma penso tu possa farlo. Lui è il genio della squadra.”
“Appropriato. Chi sta dirigendo questo pezzo forte?”
“Beh, tieniti forte. Sono i Coen.”
Sherlock spalancò gli occhi. “I Coen stanno iniziando un franchising paranormale?”
“E’ praticamente l’unico genere che non hanno intrapreso.”
“Hmm. Darò un’occhiata ai libri. C’è il copione?”
“Non proprio. Sono in fase di sviluppo.”
Sherlock cambiò espressione. “Quindi ci vorranno anni, sempre se verrà approvato.”
“Stanno prendendo decisioni per il cast, non può mancare così tanto.”
“Quali sono le altre proposte?”
“Beh, questa è una che penso considererai più delle altre. Ho avuto una chiamata da Ang Lee. E’ interessato a incontrarti per un ruolo nel suo nuovo film.”
“Che genere di film?”
“Parla di una coppia gay.”
“Oh, davvero originale, non è vero?”
“Questo non è Brokeback 2. Ang è veramente interessato a produrre film sulla vita delle coppie gay che non sia un ‘film gay’,” disse Greg, imitando le virgolette con le dita.
Sherlock si accigliò. ”Cosa intendi?”
“Non vuole che il film sia sui tradizionali temi del cinema gay. AIDS, omofobia, coming-out, religione e famiglia contraria. Lui vuole produrre un genere di film che potrebbe essere su una coppia qualunque, solo che questa coppia è formata da due uomini. Ho letto il copione. Penso che
sia sorprendentemente buono. Molto onesto, molto forte.”
“Non so, Greg. Recitare la parte di un omosessuale è un rischio. Non dovrebbe esserlo, ma lo è.”
“Guarda che cosa ha fatto per Heath Ledger.”
“Esempio sfortunato. Il povero tizio è morto.”
“Sì, ma prima la sua carriera era alle stelle.”
Sherlock sospirò. “Chi ha scritto il copione?”
“E’ una sceneggiatrice alle prime armi, Molly Hooper. A quanto pare ha scritto il copione con te in
testa.”
“Bene. Una monografia di una fan.”
“Non va letta in questo modo.” Greg cercò nella sua scrivania e tirò fuori il copione. Lo gettò a Sherlock. “Portalo a casa. Leggilo. Chiamami quando avrai finito e parleremo.”
 
Sherlock portò a casa il copione, nell'appartamento di Los Angeles in cui era costretto a stare. Si mise sul suo balcone con un po’ di vino e il suo portatile e incominciò a leggere.
Quattro ore dopo, chiamò Greg.
“Lestrade.”
“Greg, sono Sherlock.”
“Quindi?”
“Devo essere in questo film. Devo.”
“Sapevo l’avresti detto.”
“Il titolo deve essere cambiato, però. ‘Silenzio e morte?’ Maledettamente sinistro. Suona come un
film di Jim Jarmusch e sappiamo tutti che seminano il panico tra gli spettatori.”
“Ti do ragione per il titolo. Credo che si potrà discutere di questo. Quindi, vuoi che chiami Ang?”
“Digli che farò l'audizione per lui, se vuole.”
“Oh, stai acconsentendo a fare un'audizione per un ruolo?”
“Per questo, lo farò.”
“Non credo ne avrai bisogno. Tu sei l’attore che vuole.”
“Non mi interessa se mi paga una miseria. Devo farlo.”
“Non penso di averti mai sentito così eccitato per una parte.”
“E’ una parte fantastica. Posso vedere dove questa Hooper ha avuto ispirazione da me, ma
Benjamin è – non è me. Lui è in un bozzolo e c’è questo fantastico sviluppo ciclico che lei ha creatoper lui. E’ interessante.”
“Mi fa piacere che stai reagendo in questo modo. E non credo che dovrai preoccuparti del salario.”
“Hanno già trovato l’altro personaggio? Chi vogliono che faccia Mark?”
“Non sono davvero…”
“Perché ho delle idee su ciò. Oh, dovrei chiamare Jimmy, amerebbe questa parte – ma credo lui sia
già impegnato col sequel di Wanted. Sai chi potrebbe essere fantastico, Matt Goode. Ho fatto unepisodio di Buzzcocks con lui una volta, è adorabile.”
“Sherlock.”
“Cosa?”
Sentì Greg sospirare. “Ho paura che questo non ti piacerà. Non è stata fatta ancora nessuna offerta, ma il direttore del casting mi ha detto che Ang vuole John Watson.”
Lo stomaco di Sherlock si contorse. “Cosa?”
 
John sbattè le palpebre. “Sparane un’altra.”
Mike sorrise. “Non ti sto prendendo in giro, amico.”
“Smettila. Adesso smettila.”
“Sono serio! Scherzerei su qualcosa del genere?”
John afferrò Mike per il bavero, sorridendo. “Ang Lee vuole parlare con me a proposito di una parte? Una parte in cui non dovrò strabuzzare gli occhi davanti ad un'attricetta senza cervello
quindici anni più giovane di me?”
“Mi hai sentito perfettamente.”
“Richiamalo! Digli che lo incontrerò ora, oggi! Ovunque voglia!”
“Non vuoi leggere il copione?” disse Mike, ridendo.
“Oh, ha importanza?”
“Dovresti recitare la parte della “dolce metà” in una coppia gay.”
“Interpreterei un assassino transessuale se me lo chiedesse. Il copione è bello?”
“E’ sconvolgente. Potrebbe rivoluzionare la tua carriera, John.”
“Non prendermi in giro, Mike.”
“Potresti scappare dal ghetto delle rom-com.”
John si sedette pesantemente. “Come sono arrivato lì, in primo luogo?”
“Beh, il primo era bello, in realtà. Quella è la parte seduttiva. E ha fatto soldi. E allora le offerte erano tutte in quella direzione, e…”
“Prima di rendermene conto, cominciai ad accettare parti che neanche McConaughey avrebbe
voluto.” John sospirò e si passò una mano tra i capelli. “Solo sarebbe bello recitare in qualcosa di reale, qualcosa con della sostanza, con una co-star che potrebbe davvero recitare con me, non a.”
“Beh, potresti ottenerlo. Indovina chi vuole Ang come co-star?”
“Non ne ho idea.”
“Sherlock Holmes.”
Gli occhi di John si spalancarono. “Cavolo.” Si afflosciò. “Beh, questo è quanto, quindi.”
“Cosa intendi?”
“Per un progetto con Sherlock Holmes al seguito certo non sceglieranno me, Re dei Film Romantici.”
“Non esserne così sicuro. E’ passato un po’ di tempo da Kanizsa, la sua stella non splende più come
un tempo. Non credo che sia nella posizione di decidere il cast. Voglio dire, hai visto The Schrodinger Paradox?”
“Sì. Lui era l’unica cosa degna di valore nel film. Quel disastro ha scritto ‘interferenza degli
studios’ ovunque. Ho sentito che Haggis ha quasi avuto un crollo nervoso durante le riprese.” John sospirò. “Dannazione. L’opportunità di recitare con Sherlock Holmes. Dammi un pizzicotto, okay?”
“Chiamerò Ang e prenderò un appuntamento. Vorrà che tu e Holmes facciate un provino insieme. Voi due avrete sulle vostre spalle il peso dell'intero film che alla fine resterà in vita o sarà un
disastro solo grazie alla chimica tra voi, quindi vuole essere sicuro che ci sia.”
“Mandami per e-mail il copione, lo leggerò stanotte. Ma se è buono come dici, puoi dire a Ang che
lavorerò per caffè gratis e ciambelle.”
 
“Non posso credere che ho accettato di fare questa cosa.” mormorò Sherlock, avvolgendo e spianando il copione tra le sue mani.
“Chiudi il becco,” sbottò Sally, porgendogli il suo tè. “Tu reciterai questa parte.”
“Se loro prendono questi buffoni, il film affonderà. Tutto questo potenziale? Tutta la genialità di quelle pagine? John Watson manderà tutto a monte, con la sua recitazione affettata e le sue
scelte banali. Questo film richiede sottigliezza, non lo stile drammatico di un uomo abituato a scambiarsi delle battute definite adorabili con l’attricetta du jour.”
“Ha interpretato dei personaggi davvero belli quando ha incominciato, lo sai.”
“E quanto tempo è passato da quando gli è stato chiesto di fare qualcosa di più impegnativo di un
Meet Cute?”
“E’ un attore, come te.”
“E’ il classico ragazzo della porta accanto, il personaggio smorto dell'Uomo Rassicurante. Ho bisogno di un co-protagonista con il livello un po’ più alto del suo. Dammi qualcosa con cui
confrontarmi. Lui è un dannato muro bianco!”
Sally sospirò. “E ti chiedi come hai acquisito la reputazione per essere un tipo difficile con cui lavorare.”
“Sono difficile. Tutti i migliori lo sono.”
“Colpito e affondato, credo.”
“Questo copione richiede del lavoro pesante. C’è una scena in cui Mark scopre il corpo di suo fratello gemello dopo che si è suicidato! Questo non è materiale per un uomo i cui film hanno tracce
musicali con hits da Top 40!”
“Sei solo nervoso perché dovrai avere scene d’amore con lui.”
“Sono un professionista. Posso farcela. Ho già fatto scene d’amore prima.”
“Non con un altro uomo. Dai, dammi il tuo cappotto, lo sai che sudi prima di un provino. Vuoi guardare la telecamera con la faccia paonazza?”
“Cosa farei senza di te?”
“Non troveresti un’altra PA, questo è certo. Essere la tua assistente dovrebbe abilitarmi per il corpo diplomatico.”
“Quindi, tu l’hai mai incontrato? Watson, intendo? Forse quando hai lavorato per quel pubblicitario
terribile?”
“L’ho incontrato una volta, ai SAG awards. E’ veramente carino.”
“Carino. Che bellezza,” disse Sherlock. Raddrizzò le spalle mentre si avvicinavano all’ufficio della
produzione. “Va bene, giochiamo a questo gioco.”
Vennero portati in un ufficio che era stato allestito per il provino. “Ciao, Jim,” disse Sherlock, stringendo la mano al produttore, Jim Schamus. Si guardò intorno. “Ang non si unisce a noi, oggi?”
“Sta facendo un sopralluogo. Faremo una diretta in streaming con lui.”
“Capisco,” disse Sherlock, irritato. Avrebbe ampiamente gradito la presenza del direttore. “Hai già
conosciuto la mia assistente, Sally Donovan.”
“Si, ciao Sally,” disse Schamus.
“Jim, Ang è veramente serio riguardo John Watson?” Chiese Sherlock, cogliendo la palla al balzo
non appena furono lasciati soli. “Per questo materiale? Tanto varrebbe avere nel cast Timberlake.”
Jim ridacchiò. “Sai, nessuno credeva che Jim Carrey potesse farcela in Eternal Sunshine quando
l’abbiamo preso. Nessuno pensava che Michelle Williams fosse giusta per Brokeback.” Strizzò l’occhio. “Fidati di me, Sherlock. Il nostro direttore del cast sa cosa sta facendo.”
Sherlock aveva i suoi dubbi in proposito, ma lui non ebbe tempo di opporsi ulteriormente. La porta si aprì di nuovo ed entrò John Watson, sorridente e arrossato per l’eccitazione. Era accompagnato da una donna, ovviamente una parente, che sembrava essere la sua PA.
“Ah, John. Che piacere vederti,” disse Schamus, stringendo la mano di John.
“Jim, ciao. Che piacere vederti di persona, finalmente. Questa è mia sorella Harry, la mia PA.” Jim strinse la mano di Harry. Watson si girò e guardò Sherlock. In su. L’uomo era basso. “Signor Holmes!” disse, porgendogli la mano.
“Sherlock, per favore,” disse, mantenendo il suo tono niente più che cordiale. Strinse la sua mano.
“Diamine, se sei alto! John Watson, per favore chiamami John. E’ fantastico conoscerti, sono un tuo grandissimo fan. Credo di aver visto Rotisserie una dozzina di volte!”
Sherlock non poté fare a meno di ammorbidirsi un po’, sentendo quelle parole. Rotisserie era il suola sua preferita tra le sue performance, ma nessuno l’aveva mai mai nominato perché un oscuro
film artistico che aveva fatto all’inizio della sua carriera. “Grazie. Sono affezionato a quel film.” Watson gli sorrise con entusiasmo, sperando chiaramente in un ricambio di lode per i suoi film, ma
con grande disappunto di Sherlock, non poteva ripescare il nome di uno solo di essi. “Anche tu, ovviamente – sono un…fan,” gli uscì, sperando di essere stato convincente.
Il sorriso di John si affievolì un po’. Non sembrava volesse comprarselo. “Beh, sono davvero eccitato per questo progetto.”
“Come lo sono io.”
John si agitò un po’. “Beh, Jim, possiamo incominciare?”
“Sì. Abbiamo le telecamere fissate qui, una doppia copertura perciò pensate solo a interpretare la scena nel modo più naturale possibile.”
John mise il copione sul tavolo. Sherlock sollevò le sopracciglia. “Tu non leggi?”
“No, ovviamente.” Sherlock tirò su con il naso. “Non vorrei andare fuori testo fino a quando tutto il cast non avrà letto il copione. E’ un inutile modo di impiegare la memoria prima del previsto.”
“Io preferisco lavorare fuori dal copione. Mi dà più libertà d'azione” John scrollò le spalle e sgranchì il collo, prima da una parte e poi dall’altra. Sherlock mise giù il suo tè, facendo roteare gli
occhi oltre la schiena di John.
Entrò nella visuale della videocamera, il copione in una mano – sapeva almeno un pezzo della parte a memoria, ma non era ancora pronto a scartare la stampa – e si sedettero al tavolo messo lì per
simulare la panchina dove Benjamin e Mark si incontrano.
“Quando siete pronti,” disse Schamus.
John aveva la prima battuta. Sherlock aspettò, sistemandosi in modo da sembrare Benjamin. Quella prova non stava a valutare come interpretasse Benjamin, ma su come lui e John sarebbero sembrati sullo schermo. Sherlock sperava fosse una fallimento disarmante, francamente. Lui aveva già firmato il contratto per quel film, quindi era John colui che stavano testando. Se la loro interazione non fosse stata come Ang avrebbe voluto, avrebbero scelto qualcun altro come Mark. Sherlock poteva già immaginare quali altri attori avrebbero potuto recitare quella parte. Le possibilità erano allettanti.
E stava ancora aspettando. John se ne stava solamente seduto lì.
Stava per dire qualcosa quando la postura di John mutò e buttò un po' le spalle indietro e – era diverso. Difficile dire come, esattamente, ma lo era. Alzò lo sguardo verso Sherlock e disse la prima battuta. Era come una partita di tennis, attraverso il tavolo, e Sherlock si ritrovò a tornare dietro la
propria linea. John lo catturava con i suoi gesti e un sorriso incerto, il carattere esitante di colui che stava interpretando, e continuava a dialogare.
Sherlock si dimenticò quanto disperatamente volesse che John fallisse. Si dimenticò che quello era
un provino con quell’uomo. Se ne stava seduto e recitava la scena. Era facile, come seguire i passi del proprio partner di danza che si conosceva da una vita, come riadattarsi al solco che un tempo
avevi lasciato sul tuo materasso. Guardò appena il suo copione. Alcune delle sue battute non erano esattamente nel copione, ma John improvvisò risposte che si adattavano e continuò a far scorrere la
scena in modo naturale. Sherlock sentì il suo personaggio plasmarsi, ma plasmarsi con l'altro.
Era solo una scena di tre pagine. Finì nel giro di cinque minuti.
John sorrise, il personaggio che aveva appena indossato scivolò istantaneamente via, lasciandoselo
alle spalle. Sherlock strizzò gli occhi. “E’ stata davvero buona,” disse John. “Grande copione, non è vero?”
“Assolutamente,” disse Sherlock, ritornando padrone di sé. Si alzò in piedi. “Jim, Ang vuole un’altra scena?”
“No, credo che questa vada bene,” disse Jim. “Ci sentiamo.”
John fremette per poter stringere nuovamente la mano di Sherlock. “E’ stato davvero emozionante
recitare insieme a te, Sherlock. Spero lavoreremo insieme a questo progetto.”
Nel profondo di se stesso, Sherlock sperò la stessa cosa. “Esattamente,” fu tutto ciò che disse.
“E’ tutto. Ho una conferenza stampa questo pomeriggio,” disse, cambiando espressione. Tutti le odiavano. "Mi sarà richiesto di tessere lodi entusiastiche sulla mia co-star, che non ha sbagliato
neanche una battuta durante tutta la scena, tra l'altro. Buon pomeriggio!” Disse, con un gesto. E dopo sparì.
Schamus era ancora al telefono. Salutò Sherlock e lui e Sally lasciarono gli uffici della produzione.
“Pensavo che fosse abbastanza buono,” disse Sally.
Sherlock sbuffò. “Per favore, quell’uomo è banale. Appena una spanna sopra la recitazione da soap opera.”
“Ti è piaciuto, non è vero? Stai solo salvando la faccia, ora. Cos'è, preoccupato di sentirti tagliato
fuori da un uomo qualunque?”
“Sei ridicola. Per favore, vattene e sii in qualunque altro posto.”
Sally sorrise. “Amo quando diventi insicuro. Ottengo le frasi più deliziose.”
Salirono sulla macchina di Sally.
“Cosa devo fare questo pomeriggio?” Chiese Sherlock.
“Pomeriggio libero, in realtà. Hai un ricevimento stasera al Paley Center. Cosa vuoi indossare?”
“Oh, non mi interessa. Tira fuori qualcosa.” Aveva appena attraversato due isolati quando il cellulare di Sherlock suonò.
“Holmes.”
“Sono Jim Schamus, Sherlock. Pensavo ti sarebbe piaciuto saperlo. Ang ha amato il vostro provino.
Prenderemo John per il film. Hai il tuo Mark. Resteremo in contatto per gli incontri prima della produzione.”
“Va bene, Jim. Grazie.”
Terminò la telefonata, facendo un grosso sospiro. “Sembra che dovrò portare sulle mie spalle la banalità dell’uomo qualunque per questo film,” disse.
“Io non ci giurerei.”
“Se rovina il film, mi assicurerò personalmente che non lavori…”
“…più in questa città,” finì Sally per lui, ridendo. “Dove l’ho già sentita? Oh, giusto – non è l'ultima cosa che ti ha detto Lars prima di cacciarti dal suo set?”
Sherlock si infuriò. “E guarda come fu il film senza di me. Ridicolo danese minimalista masturbatore nullafacente.”
Sally scosse la testa. “Forse quello che ti serve è un John Watson per farti abbassare la cresta,
Sherlock.”
“Non ho bisogno di nessuno, Sally, men che meno di te, quindi controllati.”
“Non mi spaventi, lo sai. E non spaventi neanche lui.” Prese la superstrada, abbassando il finestrino. “Credo ci sarà da divertirsi.”

 
 
Note dell’autrice:
 
1.      Il David che prende Robert Downey al posto di Sherlock è David Fincher, regista di molti
film fantastici, incluso Se7en e Fight Club, che è diretto da RDJ in Zodiac.
2.      RADA è la Royal Academy of Dramatic Arts, una scuola che hanno frequentato molti grandi attori britannici. Sfortunatamente, Benedict Cumberbatch non è uno di quelli, lui è andato alla LAMDA, London Academy of Music and Dramatic Arts.
3.      Quentin è, ovviamente, Quentin Tarantino.
4.      Il direttore del film flop di Sherlock, The Schrodinger Paradox, era Paul Haggis, direttore di Crash.
5.      Shadow Unit, il materiale valutato dai fratelli Coen per un franchising, è una serie reale di storie thriller paranormali di un gruppo di fantascienza e autori misteriosi. Cercatelo, è
fantastico. Non ho informazioni circa i dettagli del film, li ho inventati.
6.       Jim Schamus è il CEO della Focus Features, la branca della casa artistica Universal, ed è il compagno di produzioni di Ang Lee da molto tempo. Loro hanno lavorato insieme in tutti i film di Lee.
7.       Il Jimmy che Sherlock considera come co-protagonista dovrebbe essere James McAvoy, che in realtà è uno stretto amico di Benedict Cumberbatch. Lui, infatti, è stato commissionato per il sequel di Wanted.
 
8.      Nota aggiuntiva: per chi non lo sapesse, Rom-com sta a significare ROMantic-COMedy.

 
Note della traduttrice:

No, non lo so. Non lo so perché ho incominciato, so solo che mi annoiavo e mi piace l’inglese. Questa è una storia un po’ originale ma che…è davvero bella, dall’inizio alla fine, vedrete! (se riuscirò a finirla, se vedrà mai la luce e se non morirò prima). Spero, quindi, di non aver fatto un casino assurdo e di essere stata perlomeno…coerente, credo. Grazie a chiunque lascerà una recensione. Devo ringraziare la splendida Irene per tutto l’aiuto che mi ha dato perchè le sono davvero, davvero debitrice.
 
Tutti i diritti e i complimenti vanno a MadLori,reale autrice di questa storia.
  
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