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Autore: nari92    25/01/2013    6 recensioni
Com'è l'atmosfera natalizia a Storybrooke? Gold porta Belle a fare i suoi primi acquisti di Natale l'8 dicembre e a scoprire le tradizioni... insieme si avvicinano agli altri abitanti di Storybrooke, condividendo momenti speciali e conoscendo nuovi personaggi..SPOILER SECONDA STAGIONE
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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3 CAPITOLO


Mr. Gold scese le scale con indosso una vecchia camicia sul beige e pantaloni blu scuro. Belle pensò divertita che perfino in casa, conciato così, riusciva ad essere elegante. Un aspetto del nuovo Rumpel che non poteva non apprezzare. Lei si era infilata un maglione piuttosto lungo e delle calzamaglia pesanti, lo stava aspettando con la sua tazza da tè in mano.
“Ecco qui, il tuo tè, molto carico, come ti piace, e con poco zucchero”
“e la casa non è andata a fuoco, sono colpito dearie!”
Lei gli diede un leggero colpo sulla spalla facendo una smorfia piuttosto buffa. Lui la guardò divertito mentre prendeva un lungo sorso di tè.
“Da cosa vorresti cominciare allora?”
“facciamo l’albero come prima cosa!”
Iniziarono a tirare fuori l’albero dalla confezione e lo posizionarono nella sala, tra la televisione e un mobile in legno pregiato che, Belle lo avrebbe scoperto in seguito, proveniva dalla bottega di Marco, alias il laborioso Geppetto. Raramente Mr. Gold accettava che i pagamenti venissero effettuati non in contanti ma quel prodotto di artigianato lo aveva affascinato a tal punto da trasgredire la sua regola basilare, e così aveva chiuso un occhio sul ritardo nell’affitto del papà di Pinocchio prendendosi in cambio quel gioiello di legno di ciliegio, che ora abbelliva il suo salotto.
Belle aprì lo scatolone di Mary Margareth e iniziò a passare palline rosse a Rumpel, che, un po’ goffamente, le sistemava sull’albero.
“Guarda che da quella parte ne hai messe pochissime! Sono tutte da un lato solo!”
“Ma è perché quel lato sarà rivolto verso il muro, non lo vedrà nessuno dearie…”
“non è un buon motivo per non riempire anche quel lato!”
Andarono avanti un bel po’ discutendo di questioni abbastanza futili ma in cuor suo Mr. Gold pensava che non c’era nulla di più bello al mondo del potersi preoccupare di problemi inutili. Dopo tutti i drammi che lui e Belle avevano passato poter litigare su come posizionare gli addobbi di Natale gli sembrava un sogno, tanto che la diede vinta a Belle e seguì i suoi consigli su come posizionare al meglio le palline rosse e i nastri dorati.
Terminato il loro capolavoro si allontanarono per osservarlo nell’insieme e, soddisfatti, si spostarono in cucina per preparare la cena.
“Cosa prepariamo Rumpel?”
“pizza direi…ma non prendere iniziative, dearie, segui le mie istruzioni…”
Belle sbuffò divertita, era consapevole di non essere proprio un asso nella cucina, non lo era già nel vecchio mondo, figurarsi in questo. Rumpelstilskin faceva di tutto per mascherare le smorfie che gli venivano istintivamente dopo aver assaggiato le zuppe che lei gli preparava la sera al castello oscuro, ma lei era piuttosto sveglia e non aveva impiegato troppo tempo a capire di non essere proprio uno chef di prima qualità.
Abbracciandola da dietro Gold dirigeva i suoi movimenti, sussurrandole all’orecchio gli ingredienti da aggiungere all’impasto e sfiorando le sue mani che modellavano la pizza.
Il risultato fu delizioso e Belle tentò di prendersi il merito che Rumpel, divertito dalla sua insistenza, le concesse con un bacio, trascinandola sul divano per esigere il massaggio che gli spettava. 
 
 
 
“mi avevi promesso una storia!”
“dov’è che l’ho già sentita questa?”
“molto divertente. Dico sul serio, sono molto curiosa!”
“non l’avrei mai detto!”
Il massaggio che Belle gli stava facendo al ginocchio diventò improvvisamente molto più doloroso e Gold capì che era il caso di parlare
“d’accordo, d’accordo, ti racconto!”
“meglio…”
“c’era una volta..”
“come inizio promette bene”
“non sei una grande ascoltatrice dearie”
“scusa, scusa, ora taccio”
Rumpelstilskin sorrise, e riprese a narrare
“dunque, dicevo, c’era una volta un grande mago oscuro, il più potente di tutti.” Belle si accigliò, megalomane come sempre, ma lui ignorò l’occhiataccia e continuò. “egli stringeva accordi con chiunque andasse a chiedergli aiuto ma questi accordi riusciva sempre a rivolgerli a suo favore. Un giorno arrivarono nel suo oscuro castello tre fate. Non erano fate molto potenti e nemmeno molto sagge, anche se la loro età avrebbe potuto suggerire il contrario, se lo fossero state non sarebbero andate da lui. In ogni caso le accolse e si informò sul motivo della loro visita; per dire la verità egli già sapeva i loro nomi e cosa le aveva spinte in quel luogo che terrorizzava i più, ma amava spingere chi andava da lui a ricercare le sue ragioni più profonde, a capire cosa volevano davvero. Flora, Fauna e Serenella, questi erano i loro nomi, cercavano disperatamente aiuto per proteggere la loro protetta, la principessa Aurora, la seconda fanciulla più bella del reame”
“seconda?”
“il primo posto per me è già occupato, dearie”
Belle sorrise dolcemente, adorava il suo modo di farle complimenti, sfuggente e non sdolcinato, ma molto sincero.
“Dunque, la suddetta fanciulla era stata colpita da una maledizione di Malefica, entro il suo sedicesimo compleanno sarebbe morta, pungendosi con un arcolaio.”
“Morta? Che cosa aveva fatto Aurora a Malefica per meritarsi questo??”
“Molti credono che il motivo fosse il non aver ricevuto un invito per la festa per la nascita della bambina, ma in realtà i motivi dell’astio di Malefica sono più profondi e antichi, sarebbe lungo spiegarli ora. Diciamo solo che cattivi non si nasce, si diventa.”
“Dovresti pubblicare un libro con le tue citazioni preferite”
“Un giorno forse lo farò dearie. Dunque le tre fate cercavano un rimedio, ma l’unica cosa che potei fornire loro fu una contromaledizione. La ragazza non sarebbe morta pungendosi, ma si sarebbe addormentata di un sonno profondo, da cui solo il bacio del vero amore avrebbe potuto risvegliarla”
“molto romantico”
“sono un fan del vero amore, dearie, lo sai”
“e cosa chiedesti in cambio?”
“una nuova ragazza per le pulizie”
Gold per poco non fu soffocato dal cuscino che si ritrovò in faccia
“Belle scherzavo dai! Ahi!”
“Umorismo da…da…da Rumpelstilskin!”
“e da chi se no, dearie?”
“umpft”
“dai, vieni qui”
La spostò prendendola per la vita fino al divano, accanto a lui e la fece sdraiare su di lui. Poi, passando una mano tra i suoi capelli continuò il racconto.
“Alle fate chiesi il modo per trovare quel buono a nulla di Spugna…ma questa è un’altra storia.”
“finisce qui?”
“ti aspettavi di più?”
“bé…Sì”
“Uhm, fai bene in effetti… Diciamo che ci siamo rivisti in altre occasioni. Non so per quale assurdo motivo si affezionarono a me, e non potevo farci nulla”
“ammettilo, ti sono simpatiche”
“non le trovo troppo sgradevoli, tutto qua”
Belle si girò e gli passò dolcemente una mano sul viso
“sono felice che Ruby ci abbia invitati alla festa…”
“io ne avrei fatto a meno…”
“ci divertiremo invece, ci sono tutti!”
“la connessione mi sfugge, ma se lo dici tu ci credo!”
 
Il primo 8 dicembre di Belle si concluse così, addormentata sul divano tra le braccia di Gold. E in quel momento lui seppe che l’indomani la gente di Storybrooke avrebbe trovato una tazzina da te sull’albero di Storybrooke. Perché questo era lui, davvero.
 
24 DICEMBRE, ore 21:00
 
 
 
“Oddio Belle, ma questo dolce ha un profumo delizioso! Non avevo idea che fossi una cuoca così esperta, soprattutto con la cucina di questo mondo…” l’esclamazione che Granny aveva lanciato sollevando il naso dal vassoio che Belle aveva portato alla festa non passò inosservata e in molti si avvicinarono per complimentarsi con Belle, la quale però non si sentì di ricevere lodi non dovute:
“veramente l’ha preparata Rumpel…io l’ho solo aiutato un pochino…” dire che all’affermazione di Belle calò il silenzio sarebbe riduttivo.
“Belle è troppo modesta, mi ha aiutato parecchio in realtà…”
“non avevo idea che ora fossi anche un cuoco Rumpel” un tono così volutamente sarcastico non poteva che provenire da Regina, la quale, come se non bastasse lanciò anche un’occhiata ironica al suo amico-nemico di sempre.
“Vivendo per 28 anni da soli ci si abitua ad arrangiarsi, your majesty, anche se il mio pandolce non può di certo competere con le tua lasagne”
“no, di certo. In realtà devo ancora capire cosa ci fai qui, oltre a commuovere tutti con dolci appena sfornati.”
“li ho invitati io” Ruby si fece avanti. Non sopportava la presunzione di Regina, cosa pensava, di essere l’unica cattiva a meritare un po’ di fiducia?
“bene, visto che siamo tutti qui, direi di iniziare a mangiare!” intervenne David, nell’intento di bloccare una discussione proprio la vigilia di Natale.
 
Gli abitanti di Storybrooke giravano per la stanza alla ricerca di qualcosa con cui riempire i deliziosi piattini di plastica che Ashley aveva portato, scusandosi di non essere riuscita a cucinare nulla. E non c’era che l’imbarazzo della scelta, i Tacos di Emma, le lasagne di Regina, gli stuzzichini dei nani, il pandolce di Gold e il tronchetto di Natale che avevano preparato insieme Marco e Archie.
Non si vedeva un atmosfera così rilassata da anni ormai, come se il passato potesse essere dimenticato, almeno per il tempo della Vigilia.
 
 
 
Gold ascoltava distrattamente il panegirico di Archie su quanto Pongo fosse migliorato nelle sue abitudini canine da quando la maledizione era stata spezzata; la sua attenzione era tutta sull’adorabile vestito di Belle, rosso con fantasie sul nero, aderente fino alla vita e con la gonna un po’ svasata. Lei sorrideva e parlava con tutti, ma quando si accorse dello sguardo di Rumpel posato su di lei gli sorrise di rimando.
“I cani sono animali fedeli, dr. Hopper, una volta che gli insegni qualcosa non lo dimenticano. Ora scusi, ma devo proprio andare ad assaggiare le lasagne di Regina”
Qualunque scusa sarebbe andata bene ma le lasagne lo attiravano veramente, così poggiò il bastone al tavolo e mise in un piatto la dose che si era tagliato.
“vedo che i miei consigli hanno dato il loro frutto..”
“consigli d’amore del principe azzurro, come potrebbero non funzionare?” Gold adorava stuzzicare David Nolan, in quanto lo riteneva uno sciocco, ma Rumpelstilskin stimava Charming. Doveva ancora trovare un equilibrio tra i due lati del suo essere, come tutti d’altronde.
Charming sorrise, sapeva che contro quel sarcasmo tanto valeva arrendersi.
“la tratti bene Mr. Gold, è molto fortunato.”
“un altro consiglio sentimentale dal principe azzurro. Mi chiedo cosa ho fatto per meritarmi un così grande privilegio”
David scosse la testa sorridendo e tornò da Snow che tagliava una torta di verdure spiegando la ricetta ad Ashley.
 
 
Belle era un po’ la star della serata e non c’era da stupirsi. Era bellissima, solare e sempre sorridente. Non la conosceva nessuno nel vecchio mondo e in questo aveva subito forse la punizione peggiore di tutti quanti. Insomma era un mistero da scoprire, senza contare che era innamorata di Rumpelstilskin, e andava quindi verificato se fosse pazza o sotto incantesimo. Lei rispose alle domande di tutti, rassicurando chiunque glielo chiedesse che no, non era sotto una maledizione o imprigionata, era solo innamorata dell’uomo temuto dall’intera popolazione di Storybrooke.
Esausta dalla sfilza di domande fu lieta di sentirsi tirare la gonna da Henry.
“ehi! Ti stai divertendo?”
“Molto! E tu?”
“Non so…sai destreggiarsi tra due mamme non è facile…”
Belle si intenerì, ricordava molto bene il dolore nella perdita di sua madre e quanto ancora le mancasse.
“Lo immagino, ma pensa che sei fortunato, c’è chi non ha nemmeno una mamma, tu ne hai addirittura due! E una di loro è anche simpatica…”
“non è difficile capire a chi ti riferisci..”
“scusami, solo faccio fatica ancora a perdonare Regina. Ho ancora gli incubi per tutti quegli anni in isolamento e la prigionia nel suo castello, nel vecchio mondo, è stata orribile. Ma se tu dici che sta cambiando io ci credo. Insomma, chi meglio di me può sapere che per tutti c’è una seconda possibilità?”
Henry sorrise a 32 denti
“Grazie Belle… se puoi crederci tu, forse possono farlo anche gli altri, voglio dire, tu sei una di quelli che lei ha ferito di più…”
Belle gli scompigliò dolcemente i capelli.
“Hansel e Gretel ti stanno chiamando, sai credo che abbiano in mente qualcosa..”
“Allora vado…ciao Belle!”
La ragazza sorrise tra sé, aveva sempre amato i bambini, era come se avesse una connessione speciale con loro, forse perché lei aveva conservato una specie di curiosità e freschezza propria di una bambina.
 
 
“Mr. Gold”
“vedova Lucas…”
“saltiamo i convenevoli, il suo pandolce è squisito e io vorrei la ricetta”
“oh, temo di non poterla accontentare, è una tradizione di famiglia”
Granny si chiese di quale famiglia stesse parlando ma poi sbottò
“non faccia il difficile Gold, con lei tutto ha un prezzo, qual è quello della ricetta?”
“se proprio insiste una cosa ci sarebbe”
“dica”
“sorrisi”
“come, prego?”
“voglio che mi sorrida, ogni volta che io e Belle veniamo a mangiare qui, che sia gentile con me”
“e a lei cosa importa? Cosa gliene viene?”
“non lo faccio per me”
Granny sospirò, seguendo lo sguardo di Gold fino alla ragazza che illuminava la sala con il suo sorriso. Chissà cosa ci trovava in quel succhiasangue, lei sembrava una fanciulla deliziosa.
“e va bene, abbiamo un patto, Mr. Gold”
“le porterò la ricetta, è un piacere fare affari con lei.”
La nonna di Cappuccetto Rosso si allontanò borbottando e Gold la guardò divertito. In fondo, ma proprio in fondo, Belle aveva ragione. Presa a piccole dosi la compagnia degli abitanti di Storybrooke poteva non essere troppo spiacevole, ma solo a piccole dosi.
“Un penny per i tuoi pensieri”
La delicatezza di Fauna lo colse di sorpresa
“i miei pensieri valgono ben più di un penny, cara, ormai dovresti saperlo. Ad ogni modo pensavo che non vedo l’ora che arrivi mezzanotte in modo da poter tornare a casa con Belle”
La fatina ridacchiò
“è buffo scoprire che il Signore Oscuro non sa mentire…”
Gold si limitò a guardarla male ma non le rispose.
“le tue compari?”
“sistemano i cioccolatini sulla teglia in cucina, ne abbiamo fatti moltissimi!”
“erano piuttosto buoni quelli dell’altro giorno”
“dovresti venire a trovarci più spesso”
“è possibile che accada con Belle…”
Il rumore di un cucchiaino sul bicchiere richiamò l’attenzione. Si preparò mentalmente ad un discorso strappalacrime dei Charmings, del genere “We will always find each other” e sciocchezze del genere. Per cui fu molto sorpreso quando a prendere la parola non fu David ma Ruby.
“Vorrei dire solo poche parole stasera. Innanzitutto grazie di essere qui con noi, per festeggiare tutti insieme il primo Natale da quando la maledizione è stata spezzata.” Il discorso fu interrotto da un breve applauso entusiastico.
“E vorrei proporre un brindisi, per ricordare tutto ciò di cui dobbiamo essere grati oggi. Brindiamo a Emma, la nostra unica speranza, che non ci ha deluso. A Henry, che con coraggio ha testimoniato la verità, ci vuole fegato a dire le cose come stanno quando nessuno ti crede. A Snow e Charming, che anni fa fecero la scelta giusta, privandosi della loro bambina per il bene di tutti. A Regina, che ha salvato Emma e Snow, dandoci prova del fatto che possiamo fidarci di lei. E infine anche alle nuove amicizie, a Belle, che mi ha ricordato che tutti meritano una seconda chance. E a tutti noi, fieri di essere sia cittadini di Storybrooke, sia della Foresta Incantata.”
Tutti sollevarono il bicchiere commossi, nessuno si aspettava parole così toccanti dalla giocosa Ruby, a volte era difficile ricordare quanto ciò che aveva vissuto nel vecchio mondo l’avesse resa profonda.
La festa continuò in allegria ben dopo la mezzanotte, in un’atmosfera paradossalmente più magica di quanto non lo fosse mai stata nella Foresta Incantata.
Gold chiacchierava con Aladdin mentre Jasmine e Belle iniziavano a scoprire quante cose avessero in comune, figlie di re, papà un po’ iperprotettivi e un amore considerato “sbagliato” dai più.
Mentre si allontanava per fare il tris di tronchetto di Natale (i dolci erano il suo punto debole, decisamente, sperava solo che Rumpel non lo capisse troppo presto) Belle si sentì lambire i fianchi e il delicato profumo del dopobarba di Gold le entrò nelle narici. Sorrise.
“è un rapimento?”
“usi sempre le parole più sgradevoli, dearie, prima chiami la tua bellissima camera una cella e ora un semplice invito a abbandonare la sala con me un rapimento…”
“diciamo che le formalità non sono il mio forte” rispose la bella ridendo.
“Pensavo che dovremmo andare a casa, sai, scartare i regali, guardare l’albero, baciarsi sotto il vischio..”
“bere una cioccolata calda…?”
“comincio a pensare che tu abbia un debole per i dolci, cara”
“affatto! Solo la prepari molto bene..”
“bene, allora soddisferò questo tuo desideri, e molti altri, a casa però…”
 
 
 
Salutati tutti gli amici, Belle gioiosamente, Gold sperando che nessuno iniziasse una nuova, noiosa conversazione, i due uscirono dal locale e si diressero verso casa.
“ammetti che ti sei divertito”
“non mi sono annoiato troppo dearie…”
“dovresti proprio smetterla con queste negazioni doppie!”
“e tu dovresti smettere di sembrare troppo bella, eri meravigliosa stasera”
“stasera?”
“sempre”
 
“sai cos’ho notato dearie?”
“cosa?”
“da quando è iniziato il Natale non mi hai ancora baciato.”
Belle rimediò presto, e le loro labbra non si staccarono fino alla porta di casa.
Gold pensò che probabilmente era proprio questa la magia del Natale di cui parlano sempre le pubblicità di panettoni. Ammise a sé stesso, ma solo a sé stesso, che in fondo preferiva questa, di magia, alla sua.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NOTE (SPOILER 2X12): non sono impazzita, so che Natale è passato da un pezzo ma ci tenevo a concluderla e soprattutto a scrivere della festa di Ruby, avevo bisogno di coccole rumbelle dopo la 2x11 (depressione) e le scene strappalacrime della 2x12 (NO la tazzina non si è rotta. Nonono) . Regina non mi ha mai fatta impazzire perché non ho mai trovato molto proporzionate le sue azioni alle sue motivazioni, diversamente da Rumpel (insomma se il tuo obbiettivo è ritrovare tuo figlio puoi anche fare molte cose discutibili, ma non puoi avercela tutta la vita con Snow perché a 6 anni involontariamente ti ha ferita!) però però nella 2x10 era troppo cucciola…così alla festa c’è pure lei, insomma se Emma ha deciso di invitarla chi sono io per lasciarla a casa? Spero che nessuno sia troppo OOC, ma, nel caso, fatemelo notare, così la prossima volta mi correggerò. In ogni caso, spero che vi piaccia la conclusione di questa storia e le recensioni sono sempre gradite!
  
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