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Autore: Caster_Gamer    25/01/2013    0 recensioni
Storia scritta a qattro mani, ovvero quelle di SpinellaTappo98 e Matt_Kun, è più comune di quanto si possa pensare, perché racconta di una ragazza che s'innamora di qualcuno che non ricambia i suoi sentimenti, ma gli starà vicino nel momento del bisogno.
Intorno ai due protagonisti ci sono vari personaggi che avrete modo di conoscere, e chissà se avranno ruoli importanti nella storia...
Lieto fine o no? Per saperlo basta leggere.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo I
 

Mi stropiccio gli occhi. La scorsa notte non sono riuscita a dormire e, da quanto ho notato una volta messa davanti allo specchio, ho due occhiaie da far paura.
(Mi sono fatta prestare il correttore da mia madre, più che altro ho dovuto rubarglielo dalla trousse dato che lei non vuole che tocco i suoi trucchi. Nonostante tutto non sono riuscita a nasconderle bene.)
Sfortunatamente, quella santa donna di mia madre oggi ha deciso di alzarsi dal letto. Di solito evita di alzarsi alle sei, dato che mi accompagna mio padre, ma questa mattina ha deciso di darmi il tormento. Già, perché lei non riesce a capire che mi da fastidio il trucco.

E no, Samanta! Non puoi andare a scuola con quelle occhiaie! Dico io, cerca di dare un'impressione migliore di te!” sbraita. La denunceranno per disturbo della quiete pubblica.
“Ma mamma! Ci sono affezionata alle mie occhiaie...e poi lo sai che mi da fastidio il trucco...” cerco di difendermi da quella isterica. Sì, perché alle sei di mattina è un'isterica.
Quella donna che ha il coraggio di farsi definire “madre”, mi ignora bellamente e con il correttore mi copre le occhiaie. Questa è una violenza bella e buona! Iniziamo bene la mattina!
Arrivo a scuola moralmente distrutta: io non mi trucco MAI e chi mi conosce bene lo sa. Infatti dev'essere questo il motivo per il quale Miranda mi sta fissando in modo strano.
“Madre...” rispondo alla silenziosa domanda della sua espressione confusa.
“Ha cercato di nascondere le occhiaie vero?” mi chiede con un sopracciglio inarcato, io sbuffo: sa quanto non sopporto i suoi interventi.
“Sì ma non farci troppo caso, tanto non ha il tempo di sistemarmi decentemente.”
Dicevo sul serio con mia madre: non m'interessa molto evitare di mostrare le occhiaie, mi accompagnano sempre e non voglio crearmi problemi proprio in questi giorni pieni di compiti.
“Cazzo Samanta hai visto-” la interrompo subito lanciandole uno sguardo capace di disintegrarla, non sono in vena di certe parole proprio stamattina “Ehm...Cavolo Samanta hai visto quel tipo!? È un figo pazzesco!”
Ah ecco perché tanto entusiasmo.
Rivolgo lo sguardo al ragazzo che indica mentre le abbasso il dito: deve essere del quarto anno ed ha un fisico da modello, è normale se Miranda ha già puntato gli occhi azzurri su quelli verdi di lui, i capelli poi sono di un biondo chiaro come i suoi...ehi quasi le assomiglia!
In ogni caso ormai è peggio di prima, non mi giro più a guardare i ragazzi, perché mi sono resa conto di avere occhi soltanto per una persona.
Come se l'avessi chiamato con la mente vedo che sta varcando la soglia del portone d'ingresso, accanto a lui c'è l'amico, ma non l'ho nemmeno ben focalizzato con lo sguardo.
È della mia classe, uno di quei tre che mi avevano particolarmente colpita, lui però maggiormente per quegli occhi scuri timorosi e nascosti dalla chioma color bronzo.
Sorrido lievemente sapendo che tanto Miranda ha la testa altrove, ma non avevo fatto i calcoli della possibile ed improvvisa apparizione di Morgana.
“Ehi, perché sorridi?”
Si accorge sempre di tutto questa pazza, ma è comunque simpatica, per questo ho fatto amicizia con lei già dalla prima settimana.
Miranda guarda prima lei e poi me, quindi si intromette con un “Tu sorridevi!? Chi hai visto!”
Ecco, dico io un po' i fatti tuoi no, eh Morgana?
“Niente niente, ho assistito alla scenetta di una coppia che litigava.” me la sbrigo così, non dovrebbero farmi altre domande.
“Non conoscevo questo tuo lato sadico!” esclama Morgana, io la guardo sorridendo.
È qualche centimetro più bassa di me, i capelli castani ricci sembrano rispecchiare la sua aria da ragazzina esuberante.
“Non sorrido perché litigavano, ma dato che lei sembrava un'oca mi faceva un po' ridere il modo in cui parlava.”
Non so, volete farmi inventare una storia d'amore così su due piedi?
“Invece di queste cose dovresti puntare sui ragazzi!” mi apostrofa Miranda, mi dispiace ma sei tu che hai in testa solo loro!
Non faccio in tempo a rispondere che suona la campanella e le due si girano per sbuffare.
“Che palle non voglio entrare!” dicono in coro, ridacchio mentre le due si guardano sorridendo.
“Su non possiamo farci niente, sbrighiamoci o la prof ci chiede la giustificazione per due secondi di ritardo.” le spingo leggermente verso l'entrata, loro si allontanano dalla mia presa ed insieme avanziamo fino ad entrare ed arrivare nella nostra classe.
Non appena varco la soglia della porta il mio sguardo si punta su Gabriele, il ragazzo dai capelli color bronzo.
Lo distolgo subito per non far venire sospetti a nessuno, io stessa mi stupisco alle volte dei pensieri diabetici che mi pervadono la mente!
Mi siedo a secondo banco dal lato del muro, Morgana è dietro a me e Miranda ed ogni tanto controlla se la professoressa sta per entrare.
“Uffa voglio andare a casa!” esclama gettando la schiena contro il muro, un rumore la distrae ed anch'io rivolgo lo sguardo verso la cattedra.
“Un po' d'entusiasmo ragazza mia, vedi di non farti prendere dalla stanchezza perché devi acculturarti!”
Eccola lì, pronta a tartassarci con le sue perle di saggezza da perfetta professoressa di lettere.
“Sono solo un po' assonnata, mi scusi.” dice Morgana sorridendole lievemente imbarazzata, tutti sono già seduti ai loro posti.
“Bene. Come sapete oggi abbiamo il compito di storia e...”
Compito di storia!? E quando è stato deciso?
Guardo Miranda, lei mi sta già fissando con uno sguardo innocente.
“Ehm...eri assente e non mi hai chiesto se c'erano compiti...”
Mi poso una mano sul volto, mi sembra normale che debba dirmelo!
Beh anche Morgana però poteva degnarsi di avvisarmi!
Rimango impassibile, non devo far capire a quella strega che sono in difficoltà o intuirà subito che non ne sapevo niente e comincerà a farmi una ramanzina.
Mi chiedo perché i professori più odiosi capitano sempre a me!
Strappo un foglio dalle spille ma non lo piego, quella è la brutta copia ed io devo semplicemente scrivere un tema sugli egiziani.
Va bene che sono al primo anno delle superiori, ma a volte mi sembra stupido il fatto di dover ristudiare ed approfondire argomenti delle elementari!
Dopo averci dettato la consegna dicendoci ripetutamente di leggerla attentamente, ci da il via e possiamo cominciare.
Beh, cosa posso scrivere?
Innanzitutto se non sbaglio dovrei cominciare con il “Quando?” collegandolo al “Dove?”.
Sì non deve essere difficile...
Una mano svelta posa un foglio sul mio banco, lo afferro ancora più svelta cercando di ricordare chi c'è avanti a me.
-Il popolo degli egizi nasce nel _____? Mi scrivi più o meno qualcosa sul Nilo o dammi uno spunto! Gabriele.-
Arrossisco, mi fa piacere che Gabriele lo chieda a me, non so se mi reputa semplicemente una secchiona o che so io, ma se grazie a questo dovessi entrare in confidenza con lui...
Cavolo mi sto già facendo dei film! Devo smetterla con queste cretinate, lo aiuterò come se fosse un ragazzo come tutti gli altri!
Strappo in silenzio un foglio dal quaderno sotto al banco e gli faccio dei brevi collegamenti, se sa realmente qualcosa questo dovrebbe bastargli...
La professoressa si alza ammonendoci con un semplice “Torno fra cinque minuti, non cominciate a scopiazzare perché me ne accorgerò.”
Oh grazie, non avevo bisogno che me lo dicesse lei!
Intanto sento Michele, l'amico di Gabriele, sussurrare un “Sì, certo vecchia zitella...come se qualcuno ti ascoltasse!” ah, però. Non lo facevo così simpatico!
Quando la vecchia zite...ehm, la professoressa lascia la stanza, Gabriele si volta verso di me e prende il biglietto. Mi sorride ed io vado in brodo di giuggiole. Dov'è che vivevano gli egizi? In Finlandia?! No! Devo mantenere quel po' di sanità mentale rimastami!
“Grazie mille! Grazie, sei un genio!” commenta dando un'occhiata al foglio, io abbasso lo sguardo per non far notare l'imbarazzo...
Quindi non faccio in tempo a rispondergli perché lui si è già girato per copiare.
Sospiro, Miranda mi guarda maliziosa.
“Non è carino lui?”
Quando sento quelle parole vorrei urlare come non so chi...appena si fissa con Gabriele giuro che non le faccio più vedere la luce del sole! Con tutti i ragazzi che ci sono non può puntare lui!
Forse mi sto facendo nuovamente troppi film...e comunque, prima o poi dovrò abbassarmi all'idea che lui si fidanzerà. Non può rimanere a vita un vecchio zitello solo perché piace a me!
“Allora!? Ti ho chiesto se è carino!” se non abbassa la voce sarò io a prenderla a gomitate.
Fingo di guardarlo anche se conosco il suo aspetto meglio delle mie tasche...a dire il vero non ho mai controllato come sono le mie tasche ma comunque; “Sì, è carino.” sbotto infine.
Sei contenta adesso? L'ho ammesso e sicuramente anche quella mezza-pazza di Morgana avrà sentito perché sta sghignazzando alle mie spalle.
Prima che Miranda possa dire qualcosa, e SO che vuole dire qualcosa, la professoressa entra e tutti torniamo con le teste sui fogli, spero soltanto che Gabriele non si faccia beccare...


Meraviglia delle meraviglie! Abbiamo finalmente finito il compito di storia! Per fortuna Gabriele non si è fatto scoprire dalla professoressa, o sarebbe finita male. Non mi preoccupo per me. Alla fine un brutto voto lo recupero come niente fosse, ma penso che per il ragazzo dai capelli di bronzo sarebbe potuto essere un problema.
Ora siamo nel cambio dell'ora e finalmente posso respirare per una ventina di minuti. Già, venti minuti perché la professoressa di inglese arriva sempre in ritardo alla lezione.
Sto seduta sul banco cercando di rimettere a posto i resti del mio cervello, quando sento qualcuno chiamarmi: “Samanta!” è Gabriele...un attimo, è Gabriele! Sta chiamando proprio me?! Io non ci posso credere...sta chiamando me!
Mi alzo dalla sedia con gambe tremanti ed è un attimo. Mi ritrovo accerchiata da Miranda e Morgana. Vedo Gabriele accorgersi dell'accerchiamento e voltarsi a parlare con Michele. Devo assolutamente scollarmi da queste due. Ed è solo adesso che mi accorgo di una cosa: hanno un'espressione particolarmente sadica...
“Sam, non abbiamo finito l'argomento prima...” mi fa notare quella che in teoria dovrebbe essere la mia migliore amica.
“Ma di cosa parli? Non capisco.” meglio provare a fare la finta tonta.
Morgana si avvicina a me “Di quando ti ha chiesto se Gabriele era carino e tu hai risposto sì.”
Appurato che anche Morgana aveva “partecipato” alla conversazione, mi arrendo “E cosa ci sarebbe di strano? Ho solo risposto ad una domanda!” spero non si senta il mio imbarazzo.
“Cosa c'è di strano? Tu. Trovi. Carino. il. Rosso.” esclama Miranda a dir poco scioccata.
“Non ha i capelli rossi, sono più sul bronzo.” è la mia intelligente risposta. Ma che cosa dico?
“Ma che cazzo dici?” la bionda da voce ai miei pensieri oggi. “Porca puttana, ma sei rincoglionita? Io ti sgamo e tu inizi a fare una discussione sul cazzo di colore di quei cazzo di capelli?”
Morgana ci fissa con espressione scioccata, non so se per via della mia dimostrazione di idiozia o per la “finezza” di Miranda. A pensarci bene, non credo che lei sia abituata alla VERA Miranda.
“Sam non ti facevo così idiota...” commenta Morgana. Lo so che sono idiota, grazie!
“E va bene! Sono un'emerita imbecille, ok? Cosa volete sentirmi dire voi due? Che mi piace Gabriele? Vi accontento. Mi piace! Contente?” e va be'...forse ho un po' esagerato, ecco. Sono scoppiata e le parole sono uscite da sole.

Cose che capitano... O forse succedono solo a me?
“Non ci credo, ti piace il rosso...io me ne vado a passeggiare, va. Tanto so che me ne parlerai di continuo!” Miranda ha meno controllo di me spesso. Fa per andarsene e si accorge degli sguardi perplessi puntati su di lei. “Almeno rimando la tortura, e che cazzo! Ci vediamo Morgana. A dopo, stronza!” che saluto gentile...
Morgana si volta verso di me “Fammi indovinare...non è la prima volta che succede.”
“Questa è la seconda volta.” rispondo puntando lo sguardo su Gabriele.
“Vado. Ho bisogno di aria per assimilare...ma che cazzo di giornata!” anche Morgana è molto fine questa mattina...
Dopo una delle discussioni più strane alle quali avete assistito, anche se le mie sono tutte su questo livello diciamo, riesco ad arrivare a Gabriele. Se ne sta seduto sulla sedia a giocare con l'iPod. I capelli che gli cadono morbidi sulla fronte, illuminati di sbieco da un timido raggio di sole.

Ok, potrebbe essere che io stia sbavando in questo momento. Richiamo la SUA attenzione sedendomi sul banco di fianco a lui. “Mi sono liberata di quelle due rotture!” mi concedo un sorrisetto compiaciuto “Mi avevi chiamata?”
Gabriele alza lo sguardo e lo fissa nel mio. “Sì. Volevo ringraziarti per l'aiuto con gli egizi!” e mi sorride sincero. Chiamate un'ambulanza! Io svengo!

Allora, benvenuti alla prima lezione su come capire la mente di Samanta! Io sono la sua coscienza e vi illustrerò la caotica mente di questa ragazza!
Sam è una persona solitamente abbastanza razionale perché i suoi sentimenti le hanno causato dei problemi. Tuttavia non riesce a controllare le sue emozioni e quando prendono il sopravvento è un disastro. Samanta si è innamorata solo una volta e per tre anni, anche se non era corrisposta. Infatti, la nostra ragazza quando si innamora non riesce a cambiare idea facilmente.
Piccolo particolare: i suoi canoni di bellezza sono diversi da quelli di Miranda, e per innamorarsi Samanta deve conoscere il carattere di un ragazzo.
Quello che lei ritiene il suo problema sentimentale maggiore? L'empatia. La nostra ragazza si lega alle emozioni altrui e le fonde con le proprie. Per questo motivo non riesce ad abbandonare una persona in difficoltà.
Per ora la lezione è finita. Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione!

Appena la mia coscienza si è placata, i miei neuroni si sono riattivati ed ho ripreso a respirare, quindi provo a rispondere. “Figurati! Se ti serve qualcosa basta chiedere!” certo Samanta, e magari vai in giro con un cartello – Mi chiamo Samanta Caracciolo e mi piace Gabriele Terrieri.- mi manca solo questo!
Gabriele ridacchia, ma non dà l'impressione di prendermi in giro “Ok, grazie...” dice infine con tono estremamente...dolce?! Ma vuole uccidermi?!
Con la bava alla bocca, il cuore a mille e gli occhi lucidi, me ne torno al mio posto. Miranda si accorge del mio arrivo “Sia laudato il professore che evita le figure di merda, eh Sam?!” e se la ride. Ma che bella amica che ho! “Sei fortunata. Gabriele non mi sta sul cazzo.”
“Anche perché sei una ragazza e non lo hai...” ed io che ci spreco pure fiato per dire queste idiozie!
Mi guarda sconcertata. “Che battuta squallida, Sam! Ma vaffanculo, va!” e scoppiamo a ridere.
“Senti, tu non lo sai ma oggi sto a pranzo da te.” mi avverte la biondina.
“Grazie per avermi avvertita!” non sto scherzando! Ci sono delle volte che non mi avverte, ma si invita a casa mia direttamente quando le offro un passaggio. “Che c'è sta volta? La polizia si è appostata davanti casa tua e aspetta che tu ritorni a casa? Indagata per stolker?!”
“Non me ne meraviglierei...” e sorride compiaciuta?! O mammina, ho un'amica stolker! “Però il motivo è che mia sorella ha invitato quelle bimbe minchia delle sue amichette di scuola. E che cazzo, dico io! Quella zoccola non mi lascia mai in pace! Ci vivo anch'io in quella casa, merda!” e continua così per circa dieci minuti. Ve lo avevo detto io che le miei discussioni sono tutte folli!
Verso la quarta ora di lezione mi arriva un bigliettino – Questo è il numero di Gabriele 34603..... dato che lui è uno scassa cazzo che rompe le palle e si fa seghe mentali, il suo numero te lo do io. P.s.: quando gliel'ho detto lui mi ha risposto “Vaffanculo stronzo!”, quindi io non ti ho dato nessun numero, ok? ;-). Michele – Ok...ma cosa...un attimo...IO HO IL NUMERO DI GABRIELE!
Prima che possa ringraziare Michele, risponde Miranda per me. - Sei uno stronzo! xD Mi piace come pensi! Sam ti ringrazia. Cmq abbiamo due amici proprio coglioni! =D Il mio numero (per te) è 33157..... Miranda.-

Ma che fa? Ci prova? Oh, povera me! Qui siamo tutti matti!

  
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