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Autore: El_Roy    27/01/2013    2 recensioni
Ragazzi, non è colpa mia. Scrivere è terapeutico.
Ad ogni modo salve, e ciò che vi apprestate a leggere è niente più di un duello stile Far West tra due personaggi per i quali non avrete il tempo di affezionarvi. Enjoy e lasciate un commentino, anche per insultarmi che comunque è divertente.
Genere: Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Sventure Venture'
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[Revisione a cura di Camilla Colombo.
 Quindi se ci sono errori sapete chi cercare <3.]



La scena in realtà non era nulla di più di un classicissimo cliché. Dimore dismesse a far da contorno all'azione, un alto campanile nella parte nord della via con solo cinque minuti da scandire prima del mezzogiorno infuocato, il selciato sabbioso e rossiccio che ti si infila sempre negli stivali. I due uomini stavano l'uno di fronte all'altro, mano vicino la fondina, sguardo nello sguardo. 
Ora, se questa fosse una prosa convenzionale, dovrei partire con una sofisticata e accurata descrizione dei due, ma essendo questa una One Shot, ossia troppo breve per farvi affezionare a qualche carattere e tenendo in considerazione che probabilmente qualcuno ci lascerà le penne, vi risparmio righe e righe di tratti fisici.  Diciamo che entrambi erano abbastanza bellocci.  Per il resto fate voi.
-Quindi ci siamo.- disse Fuorilegge sputando per terra e passandosi lo stuzzicadenti all'altro lato della bocca.
-Guarda bene questa terra, Fuorilegge.  E' la terra sulla quale finirai steso appena l'orologio batterà mezzogiorno.- grugnì Cowboy a mezza bocca indicando il campanile e sistemandosi il cappello in testa.  La tesa gli aveva sempre provocato un po' di irritazione,  ma la pelle sensibile tra i veri cowboy era un fenomeno alquanto raro e si era sempre tenuto questo piccolo segreto tra i suoi speroni.
-Sicuro che non possiamo.. non so... usare delle banane al posto delle pistole?- chiese con poca speranza Fuorilegge.  Una piccola goccia di sudore si faceva strada solitaria calcando i suoi zigomi segnati da mille scorribande.
-Le banane non sparano.- rispose saggiamente Cowboy. -Ricche di potassio, ma niente polvere da sparo.- e così dicendo iniziò a pizzicare l'aria nei pressi della fondina, gesto che metteva sempre in crisi l'altra metà del duello. Un globo di erba secca passò solitario di lì. Se sapeste di più sui globi di erba secca, sapreste intanto che, a differenza dei loro cugini più pacifici ovvero le balle di fieno, essi sono agglomerati di materiale infiammabile che seguono inscindibilmente le linee di tensione. Se vi affacciaste da una finestra mentre un importante esame si sta svolgendo nella stanza, vedreste senz'altro un'orda di erba secca che si accalca nel tentativo di farsi strada e passare. Alcune storie vogliono che un famosissimo chirurgo non sia riuscito ad eseguire una delicatissima operazione a cuore aperto dato che, nel bel mezzo dell'intervento, un globo di erba secca si era schiaffato sul petto aperto del paziente mandando tutto l'intervento (e anche il poveretto) al Creatore. Ad ogni modo, il duello tra Fuorilegge e Cowboy meritava un globo.
-Non ricordo neanche cosa ti ho fatto. Sarà senz'altra una scaramuccia che potremo risolvere in modo pacifico, si sa come vanno queste cose. Prima litighi e poi neanche ricordi il motivo iniziale e qualcuno ci finisce secco.  Bang!- esordì Fuorilegge dopo qualche attimo di silenzio, ma sempre con lo sguardo fermo di chi ne ha viste tante.
-Hai incendiato la mia casa, rapito mia moglie, ferito mio figlio, rubato il mio bestiame, contaminato il mio pozzo d'acqua, fatto chissà cosa a mia sorella e derubato mio padre.- rispose fermo Cowboy.
-O...ok...contavo che la quantità di cose che ho combinato te ne facesse scordare qualcuna, ma no no, hai un'ottima memoria.- Senza allontanare la mano dall'arma, Cowboy prese con l'altra mano qualcosa dalla sua bisaccia a tracolla e srotolò una lista davanti al suo rivale. Scrivere le cose aiuta a ricordare.
-Ad ogni modo non ho fatto niente a tua sorella.- si giustificò Fuorilegge.
-C'erano grossi problemi di comunicazione. Insomma, non era il mio tipo e aveva sempre da ridire con il mio mestiere. Per qualche strano motivo non voleva che andassi a mettere a ferro e fuoco i villaggi o che facessi i miei comodi con altre ragazze. Quindi se vuoi te la posso riportare.-
-No, infastidiva anche me. Era solo un pretesto ulteriore per farti fuori.- replicò Cowboy. Sul campanile, l'orologio segnava che mancavano solo due minuti prima dell'inevitabile scambio di pallottole. Fuorilegge lanciò un'occhiata al tempo che implacabile scandiva i suoi ultimi momenti; Cowboy era una leggenda da quelle parti, si raccontava che riuscisse a sparare ad un tarallo in aria e a centrare precisamente il buco dello stuzzichino. Mangerecciamente spaventoso. Fuorilegge, dal canto suo, preferiva il corpo a corpo e più volte aveva fatto saltare denti dei poveri sprovveduti che avevano avuto la stupida idea di mostrarglieli.
-Questa cosa ti renderà come me.- sbottò Fuorilegge.
-Cosa? Che vuoi dire?- rispose l'altro.
-Che sangue chiama sangue, no? E' la legge del Far West. Diciamo che...magari io abbia dei figli. Magari loro, dopo che tu mi avrai sforacchiato ben bene, verranno a cercarti. Cercheranno vendetta per il loro povero papà caduto in battaglia. Magari ti uccideranno anche, magari.- Fuorilegge sputò per terra.
-Così che tuo figlio, nonostante ora sia zoppo e senza un occhio, inseguirà a sua volta i miei. Se mi uccidi ora, nascerà un circolo di sangue che non si estinguerà mai.- Cowboy parve pensarci un attimo. In effetti quell'intricato discorso con troppi "magari" di mezzo, poteva avere del senso.
-Sai bene che non posso lasciarti impunito per i tuoi misfatti.-
-Lo so bene, lo so bene. Che ne dici se io chiedessi scusa? Andiamo! E' umiliante, no? Dovrei vivere per sempre con questo fardello. Mi metterò in ginocchio lì, davanti a te. E chiederò la tua pietà. E tu me la darai. Saprò essere molto realistico, non ti preoccupare, sembrerà tutto vero.- Un minuto allo scadere del tempo e Cowboy allontanò finalmente la sua mano dall'arma. Con uno sbuffo si grattò la guancia e si asciugò il sudore per poi far cenno all'altro con la mano di avvicinarsi.
-D'accordo, facciamo questa cosa. Avanti supplicami.- Fuorilegge parve sollevato dall'aver scampato quello che sembrava un destino certo. Ogni passo che compì verso la legge incarnata dall'altra metà di questa storia, lo rendeva più leggero, come espiato, purificato. Forse sarebbe davvero riuscito a cambiare vita dopo tutto questo. Forse c'era davvero un posto dove avrebbe potuto avere una stella sul suo petto e la gente l'avrebbe chiamato con rispetto. Forse....
....ah. E' mezzogiorno. Mentre l'orologio urlava, Fuorilegge era a mezzo passo di distanza di Cowboy ed estrasse la pistola sparando un colpo dritto nello stomaco dell'altro. Cowboy parve sorpreso e si mise la mano sulla ferita che sanguinava copiosamente.
-Mi hai sparato.- disse prima di cadere a terra di schiena.
-Così pare.- sorrise Fuorilegge. Poi gli piantò un colpo in testa, giusto per esser sicuri. Sospirò profondamente e si sedette accanto al cadavere di Cowboy, incrociando le gambe.
-La legge del Far West. Quante stronzate, amico caro...uccidi prima di essere ucciso, questa è l'unica legge che vale.- Poi si alzò compiendo un mezzo giro con il tronco e dando le spalle al rivale sconfitto.
-Sei troppo buono per questo mondo, Cowboy. E si sa...se sei troppo buono finisci con un paio di pallottole in corpo.-
   
 
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