Tua
mamma.
C’è
qualcuno, nel campo. Il suo nome è Zeev Cademann, anni quattro, di professione
bambino.
Zeev
Cademann, anni quattro, giocava con la sabbia. Piccole dita rosee e manine
paffute come piccole pagnottelle fresche affondavano nella sabbia,
sollevandola, scavandola, plasmandola al suo volere.
Non sapeva
di star giocando a fare Dio, di anni quattro Zeev Cademann, ma un giorno se ne
renderà conto, forse.
Verso di
lui giungeva Bastian Huber, anni trentadue, di professione Obersturmführer
delle SS.
Aveva le
mani protette da morbidi guanti di pelle e lasciava scorrere le dita sul calcio
della pistola. Al contrario del bambino, lui era perfettamente consapevole di
star giocando a fare Dio.
Sorridendo,
si chinò accanto al bambino – Cerchi la tua mamma, piccolino?- domandò Bastian
Huber, passando un dito fra le sabbia e la cenere.
- No-
disse il di quattro anni Cademann Zeev, sorridendo angelicamente come solo i
bambini che non conoscono la cattiveria del mondo possono sorridere – cerco la
tua.
Bastian
Huber, di anni trentadue, rimase immobile accanto al bambino, con un dito nella
sabbia e una mano sulla pistola.
In qualcosa
come il tempo di un respiro, di un battito d’ali e di un porcamadonna strillato dal Kapò del blocco sei, Bastian Huber (di
mestiere Obersturmführer delle SS) si rese conto che erano quasi sei mesi che
non riceveva più notizie di sua madre, che la bella casa a Unter
Der Linden in cui viveva
sua madre era stata affidata a qualche lontano cugino, che suo padre non rispondeva
alle sue lettere, che aveva visto il cognome Huber su una lista, che gli pareva
di aver sentito qualcuno chiamarlo per nome, in mezzo al campo, qualche giorno
prima.
Come
perso in un sogno listato a lutto e colmo di urla, Bastian Huber prese fra le
braccia Zeev Cademann, stringendosi al petto il bambino. Da parte sua, Zeev
Cademann gli allacciò al collo le piccole braccia morbide e poggiò una guancia
rosea sul suo petto.
In mezzo
alla sabbia che volteggiava, di anni trentadue Bastian Huber e di anni quattro
Zeev Cademann si dirigevano verso il cancello.
Logicamente,
una vedetta li abbatté entrambi sei metri prima.
A.Corner____
Stranamente
non ho commenti per questa storia.