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Autore: Hoel    03/02/2013    3 recensioni
"Giurami [...] che al mio ritorno, vivi o morti, ci sposeremo!"
***
Si dice che l'Amore vinca ogni cosa, perfino la Morte. Anche se è proprio da essa, che lui verrà a reclamarti ...
[KisaIta e NaruHina - accenni di SasuSaku e InoSai]
Genere: Horror, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Akatsuki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Itachi/Kisame, Sai/Ino, Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Mpreg | Contesto: Nessun contesto
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Lo so.

Dovrei aggiornare sia “The Akatsuki Program” che “Blood Brothers.” Ma credetemi se vi dico, che questa storia è il prodotto di una settimana chiusa in casa per a) virosi infida, b) pioggia torrenziale che in questo esatto istante si è trasformata in neve c) vicini cretini che sparano nel cuore della notte i petardi, facendomi venire un infarto! Allora, il mio cervello va in panne e si inventa nuove storie; ciononostante, non temete: entrambe le fic sono in fase di scrittura, specie A.P.

Dunque, partendo con qualche nota introduttiva:

Punto primo. Mpreg. Signori, cercate di capire. Ho da poco compiuto gli anni e volevo farmi un regalo. Con la mia coppia preferita! Ormai avete capito chi è: Kisaita! Kisame è troppo brutto per essere papà? Eh? Eh? Eppoi, dai, l’Mpreg è talmente accennato che neanche ve ne accorgerete! *fidatevi!* In ogni caso, ormai ho deciso: facciamolo strano! XD Se Sakura ha i capelli rosa, non vedo perché Itachi non possa rimanere incinto. *che razza di logica!* Sul serio, solo perché non è una Mpreg Sasunaru (o viceversa) non significa che la storia non abbia potenzialità, o mi sbaglio?

Punto secondo. Appunto per le piogge torrenziali ora trasformatasi in un bufera di neve, dannato clima del pippio, e la febbriciattola mi è venuta la smara (= malinconia) di casa. Di conseguenza, ho voluto scrivere una storia dell’orrore, scegliendo come base una leggenda veneziana, la mia preferita. Mi manca il Carnevale! T^T Siccome la leggenda è in “prosa”, l’ho voluta rendere simile ad una ballata. La riconoscerete dallo stile song-fic. Epic fail? Speriamo di no!

Punto terzo. Chi mi conosce bene, sa che sono una patita alla die hard della Sasunarusasu (dopo Kisaita, of course!) Ma in questa storia li ho fatti riscoprire etero. Perché? Ihihihih … lo rivelerò all’ultimo capitolo! (se non si sarà già capito leggendo la storia)

Punto quarto. Anche se ho i capitoli pressoché pronti, non voglio sacrificare A.P. e B.B. Ergo, gli aggiornamenti saranno settimanali. Poco male, la storia si compone solamente di: prologo, primo capitolo, secondo capitolo, terzo capitolo/epilogo.

Punto quinto. Non si accettano minacce di morte per eventuali OOC. E credetemi, ce ne sono! Ci sono andata anche leggera stavolta! Lo sportello è chiuso!

Che altro dire? Buona lettura?

 

 

H.

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Fedelmente guardati, qui rimanete,

Dove vi protegga la benedizione d’amore!

Vittorioso coraggio, amore e felicità

Vi uniscono con fede in felicissima coppia!

 

(Canto Nuziale, “Lohengrin”, R. Wagner)

 

 

 

 

 

1925

 

Yamanaka Ino si contemplava estasiata davanti allo specchio, lisciando le pieghe del suo abito da sposa e assaporando coi polpastrelli la morbidezza della seta e i ghirigori dei merletti. Si sistemò vezzosamente infastidita una ciocca ribelle dietro l’orecchio, ammiccando al riflesso ridente di una sposa pronta ad unirsi all’uomo che ama.

Ce n’era voluto di tempo, accidenti accidenti!, per irretirlo, ma alla fine Sai si era deciso a parlare con suo padre e, in seguito alla conversazione più ostica che il giovane avesse mai sostenuto in vita sua, finalmente egli aveva ottenuto il permesso di inginocchiarsi dinanzi ad Ino, offrendole il prezioso pegno - un anellino d’oro bianco con annesso un diamante – assieme alla solenne promessa di convolare a nozze e di appartenersi per tutta la vita, finché morte non li avrebbe separati.

A quel pensiero, di solito così scontato da sorvolarci allegramente sopra, un piccolo brivido freddo smorzò il sorriso altrimenti raggiante della fanciulla, la quale si voltò, certa di aver avvertito una presenza alle sue spalle.

“Porta male vedere la sposa prima delle nozze!”, esclamò ad alta voce la giovane, voltandosi di scatto.

Niente.

Nessuno.

Era completamente sola nella sua cameretta.

Eppure, eppure …

La finestra era sempre stata aperta?

Beh, era il caso di chiuderla, nevvero?

“Ah! Sei tu! Santo cielo, mi hai spaventata!”, sospirò Ino assai sollevata, mentre stendeva le braccia e si apprestava a serrare la finestra – aveva sempre fatto così freddo? - sennonché la voce alle sue spalle, soave come un dolce zefiro primaverile e al contempo più gelida della bora invernale, le sussurrò malinconica l’orecchio:


 

Posso raccontarti una storia?

 


“Ino? Sei pronta? Su, colombella mia, ti stiamo tutti aspettando! Non vorrai mica far attendere lo sposo più del dovuto, spero? Dai, che sennò scappa!”, la richiamò scherzando sua madre, Yamanaka Noriko, bussando alla porta ben serrata. Non ricevendo risposta, la donna si risolse ad entrare forzatamente nella stanza della figlia, preoccupata per quell’insano silenzio.

“Ino, tesoro, ti senti bene? Ino, che succ- … Oh mio Dio, no!”, gridò Noriko, tappandosi la bocca e barcollando all’indietro alla terribile vista offertale, non appena mise piede nella camera da letto della sposa. “Ino! Ino! Oh mio Dio! Bambina mia! Perché? Perché?”, prese a singhiozzare istericamente, attirando di conseguenza l’attenzione degli ospiti al pianoterra, in particolare del padre e dello sposo, i quali corsero istintivamente verso la fonte di quel pianto disperato.

Giuntivi infine, sia Inoichi che Sai rimasero pietrificati sul posto, increduli e terrorizzati.

Seduta scompostamente sul morbido tappeto completamente inzuppato di acqua salsa, Ino fissava assente il vuoto davanti a sé, la mano destra che reggeva il polso della sinistra, dalla quale cadevano leziosi rivoletti di sangue vermiglio.

“Oh, tesoro mio! Perché proprio te? Perché? Che male avevi fatto, bambina mia?”, abbraccio la madre la figlia in stato palesemente catatonico.

Dalla mano sinistra di Yamanaka Ino mancavano sia l’anulare che l’anello di fidanzamento.

La maledizione di villa Nakano aveva mietuto l’ennesima vittima.

 

 

 

 

 

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To be continued …

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Ovviamente, la Marcia Nuziale del “Lohengrin” deve essere letta in chiave ironica …

  
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