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Autore: telesette    04/02/2013    1 recensioni
Peter ebbe un bel daffare per capire come utilizzare le "matetite" nel verso giusto.
Dopo un qualche numero di tentativi, gettando via anche numerosi scarabocchi, alla fine parve leggermente soddisfatto dell'ultimo.
Anche Trilli, dopo avervi dato un'occhiata da dietro le sue spalle, sorrise contenta. Il giovane Peter le aveva fatto proprio un gran bel "disdegno", mettendoci chiaramente anche una buona dose di affetto, e la prova era nella luce particolare che sembrava illuminare l'immagine riportata su quel semplice foglio di carta...
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Campanellino, Peter Pan
Note: Missing Moments, Movieverse, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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SELENE è un'artista molto creativa che, anche su richiesta e su commissione, realizza i suoi bellissimi lavori a matita, matite colorate e pasta di fimo.
Chiunque desideri un'immagine, una riproduzione o un disegno particolare, può constatare coi propri occhi la bravura di questa artista e, eventualmente, contattarla presso la sua Pagina-Facebook:

 

Ritratto e fimo creazioni di sele
Ritratto e fimo creazioni di sele

 

Le immagini di questa fanfiction provengono dalla suddetta pagina web
e sono tutte opere ORIGINALI - non copiate dunque - dell'artista in questione!

 

Peter "Pan Gogh"... o quasi

- Chissà a cosa servirà mai questa roba...

Il povero Peter stava rimuginando da un bel po', cercando invano di capire il funzionamento di quegli stranissimi oggetti che aveva recuperato durante uno dei suoi viaggi. Per quanto poteva infatti scervellarsi, nell'osservare quel blocco di candidi fogli di carta o quegli stranissimi bastoncini di legno appuntiti e scuri al centro, l'eterno fanciullo non aveva la più pallida idea di "come" e "se" quelle cose fossero in qualche modo collegate.
Wendy aveva provato a spiegargli qualcosa di simile in passato, almeno così gli sembrava di ricordare.
Non era tuttavia sicuro della parola usata dalla ragazza, per definire quella certa attività. Sapeva solo che aveva a che fare con quella specie di tortura degli adulti chiamata SCUOLA, e aveva un nome curioso: "ingegno" forse, no anche se ci somigliava; "contegno", "sostegno" "disdegno"... Disdegno, certo!
Ecco che cos'era, un bell'Albo da Disdegno, proprio come aveva detto Wendy. I bambini usavano quei sottilissimi bastoncini, chiamati matetite o qualcosa del genere, per disdegnare sulla carta tutto quello che volevano. La stessa Wendy gli aveva raccontato talmente tante cose, circa certi disdegnatori talentuosi, e in particolare di certi tizi con dei nomi veramente strani: Da Vinci, Botticelli, Van Gogh...

- Certo che gli adulti sono proprio strambi - esclamò Peter, grattandosi la nuca perplesso.

In quel momento Trilli entrò nella stanza e si mise a svolazzare curiosa attorno al ragazzo.

- Non lo so, Trilli - rispose Peter, interpretando senza difficoltà il tintinnìo della fatina. - L'ho trovato qui per caso, penso che serva per disdegnare... Tu sai come si disdegna, per caso?

La fatina annuì raggiante.
Peter osservò attentamente i suoi gesti, pendendo dalle sue parole, e fu così che Trilli gli spiegò per sommi capi come utilizzare sia i fogli che i bastoncini. Il ragazzo sembrava confuso ma, attraverso la quantità di cose che la fatina provò a spiegargli, apprese che sui fogli era possibile disdegnare anche l'immagine di cose e persone.

- Sembra divertente - esclamò lui con un sorriso. - Potrei disdegnare te, ti va?

Trilli sbarrò gli occhi, arrossendo vistosamente.
Nessuno si era mai offerto di farle un ritratto, prima d'ora. E il fatto che proprio Peter volesse dedicarle un disdegno la imbarazzava non poco.

- Che c'è? - domandò il ragazzo ingenuamente. - Ti ho offesa, per caso?

Trilli scosse il capo.

- Allora non c'è niente di male, no!

Trilli si morse il labbro dubbiosa.
In passato aveva visto delle donne umane fare da "modelle" per certi disdegnatori e, rabbrividendo al solo pensiero, si ricordò improvvisamente di un importante dettaglio... ovvero che le modelle solitamente posavano nude!
Temendo che l'ingenuo Peter avesse in mente le stesse intenzioni, subito si scagliò furibonda per tempestargli la testa di pugni.

- Ehi, calma... Che accidenti ti prende, si può sapere ?!?

Una volta chiarito l'equivoco, Peter scoppiò a ridere.
Mai e poi mai avrebbe chiesto a Trilli una cosa del genere, e l'idea certo non lo sfiorava nemmeno, cosicché la fatina parve calmarsi un poco. Rassicuratasi sulle intenzioni del compagno, Trilli accettò dunque di buon grado di posare per lui. Entrambi si misero in volo nel folto della foresta, in cerca di uno sfondo adatto per il disdegno. La bella fatina si adagiò sopra un grazioso funghetto a pois e fece intendere al ragazzo di essere pronta.
Peter ebbe un bel daffare per capire come utilizzare le matetite nel verso giusto.
Dopo un qualche numero di tentativi, gettando via anche numerosi scarabocchi, alla fine parve leggermente soddisfatto dell'ultimo.
Anche Trilli, dopo avervi dato un'occhiata da dietro le sue spalle, sorrise contenta. Il giovane Peter le aveva fatto proprio un gran bel disdegno, mettendoci chiaramente anche una buona dose di affetto, e la prova era nella luce particolare che sembrava illuminare l'immagine riportata su quel semplice foglio di carta.

- Sì, sembra che sia venuto bene - osservò il ragazzo sottovoce. - Però trovo che tu sia molto più carina!

Sentendo quelle parole, gli occhi della fatina brillarono di commozione.
Peter non fece in tempo a finire la frase che, dopo che lei gli ebbe schioccato un rapido bacio sulla guancia, la vide schizzare via come una freccia impazzita. Probabilmente non sarebbe mai riuscita a dirglielo ma, poiché il ragazzo dimostrava ampiamente di tenere a lei, per Trilli era più che sufficiente così.



FINE 

   
 
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