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Autore: SakiJune    27/08/2007    1 recensioni
ATTENZIONE, SPOILER DI DEATHLY HALLOWS!
Questa storia è uno spin-off di "Why get back alone", ambientato nel corso del 10o capitolo. E' anche una death-fic, se tale può essere chiamata anche quando a morire non è precisamente uno dei protagonisti...
Pomona è la dea dei frutti. Di tutto ciò che cresce e germoglia e mette radici. E le radici di Pomona Sprout erano a Hogwarts... dove aveva amato ed era stata amata. Ma i ricordi sono lenti a riaffiorare.
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-------ATTENZIONE! SPOILER DI DEATHLY HALLOWS!---------

Why haven't I told you


Oh, tesoro, ho detto ad ogni stellina
quanto penso che sei dolce,
ma perché non l'ho detto a te?
L'ho detto alle onde del fiume,
spalancando il mio cuore,
ma perché non l'ho detto a te?

I've told every little star, words & music by Jerome Kern & Oscar Hammerstein II

"E già a governare il popolo del Palatino era Proca.
Sotto il suo regno visse Pomona,
che pari non ebbe nessuna a coltivare giardini,
nessuna più appassionata delle piante da frutto:
da qui viene il suo nome. E non sono boschi o fiumi a piacerle,
quanto la campagna e i rami carichi di frutti maturi.

Questo è l'amor suo, il suo impegno, e di amplessi non ha brama.
Chi l'amava più di tutti era Vertumno.
Un giorno
penetrò nelle sue piantagioni
e ammirandone i frutti, esclamò: «Quanto sei brava, Pomona!».

C'era di fronte un olmo avvolto da un rigoglio d'uva luccicante.

Elogiato l'olmo insieme alla vite che l'accompagnava, disse:
«Però se questo tronco se ne stesse lì celibe, senza tralci,
non avrebbe nulla di attraente se non le proprie fronde.
E anche la vite, che si abbandona abbracciata all'olmo,

se non gli fosse unita, per terra giacerebbe afflosciata."

Rid. e adatt. da Ovidio, Metamorfosi, cap. XIV





Era stata una simpatica signora grassottella e con le guance rosse. Aveva avuto piuttosto l'aspetto di una donna di campagna, più che una maga. Semplice, paziente, sorridente: e degna di rappresentare la Casa di Hufflepuff.
L'anziana donna che attraversava l'ingresso era ora fragile e pallida, con i capelli candidi.
Ma l'antico affetto che le aveva legate per tanti anni permise a Rolanda Hooch di riconoscerla e di andarle incontro a braccia aperte.
- Pomona! Che gioia! Sapevo che eri tornata in Inghilterra ma... oh, cara, quanto tempo...
Era ad Hogwarts. Dopo vent'anni, aveva raccolto il coraggio di tornare... dove aveva insegnato, pianto, riso, combattuto... dove aveva visto morire così tanti innocenti...
- Ti faccio preparare un té. E una stanza, perché ti fermi qui, non è vero? Oh, avremo tante cose da raccontarci! - disse vivacemente la vicepreside. - Andiamo nel mio ufficio!
Un ragazzo dell'ultimo anno (aveva in mano un libro di pozioni molto avanzate: si stava senza dubbio preparando per i N.E.W.T.) si avvicinò, salutando.
- Oh, James. Hai bisogno di me?
- Ehm, sì, professoressa: ho dovuto togliere dei punti alla mia Casa... mio cugino Fred ha davvero esagerato, stavolta!
- Che dire - fece soddisfatta la Hooch. - Che dire, ragazzo, bisogna essere imparziali. Quel Fred Weasley! Al primo anno e già si fa notare... mi sembra di rivedere suo padre e suo zio quando... oh, che sbadata! Pomona, lui è James, il figlio maggiore di Harry Potter, nonché prefetto di Gryffindor e cercatore di Quidditch della sua squadra. Peccato che sia il suo ultimo anno qui!
- Un giovane Potter? Ce ne sono altri? - sorrise la signora Sprout, con tenerezza.
- Sì, certo... siamo in quattro. Tre, qui a Hogwarts.
- Pomona Sprout, piacere. Insegnavo Erbologia, quando tuo padre frequentava questa scuola.
James le strinse la mano. Voleva chiederle se conosceva il professor Longbottom, ma poi frenò la lingua. Certo che lo conosceva, lui e suo padre erano compagni di Casa. E poi a che serviva parlarne? Ormai se n'era andato da tanto tempo, era inutile rattristare quella signora tanto gentile.
Tornò nella sala comune di Gryffindor, dove Fred lo accolse con uno sguardo torvo.
Zio Percy gliel'aveva pur detto, di non farsi prendere troppo la mano con il potere. "Più si va in alto, più si rischia di perdere il contatto con la realtà, con la propria umanità... e anche con gli amici".
- Mi dispiace, sai, ma hai fatto perdere le piume a tutti quei gufi, lassù... impara almeno il contro-incantesimo, prima di fare uno scherzo simile! Stavano morendo di freddo!
- Lo so, scusami, James.
- Mhm. Tanto domani ne combini un'altra.


- Davvero non sai nulla di questa storia?
La Sprout sorseggiò il suo té è rispose:
- Te l'ho detto, non ho mai voluto leggere i giornali. Come dire: mi volevo disintossicare. In un paese lontano, dove si parlava un'altra lingua; mi sentivo un'altra persona, ed ero certa di riuscire a dimenticare. Ma tornare è stato più forte di me. Ho capito che voglio passare i miei ultimi anni qui, in Inghilterra, dove in fondo non ho solo brutti ricordi... ma cosa dicevi, cara, su quel processo?
Madame Hooch cominciò a raccontare.
- Nessuno è finito in prigione, sia chiaro: il Ministro è sempre molto riconoscente nei loro confronti... e come non dovrebbe?
- E Neville? Cosa ne è stato del mio ragazzo? - Non sentì nemmeno quelle parole uscirle dalle labbra, tanto era stata spontanea quella domanda.
- Oh, Pomona, so quanto gli eri affezionata. Avevi fatto di lui un insegnante davvero capace. Ecco, lui... è stato cacciato dal Paese.
- Esiliato! Per aver fatto del bene! Oh, allora le cose non sono affatto cambiate!
- Del bene, andiamo... - Madame Hooch aveva ripreso il suo ruolo. - E' un reato gravissimo resuscitare chicchessia. Il Wizengamot ha solo applicato le leggi. - Ma poi ammise: - Non che mi sia dispiaciuto, allora, oh no. Lo sai che avevo una cotta per il professor Lupin, e sapere che è vivo mi fa sentire meglio.
Il té si andava raffreddando, ed entrambe non osavano più aprir bocca.
"Forse è meglio andare a Hogsmeade a prenotare una stanza. Perché devo restare qui? Non sono tornata solo per rivedere Neville, perché, l'ultima volta che ci eravamo scritti, dieci anni fa, aveva appena preso la cattedra? E se non è solo questo, perché sono venuta?"

D'improvviso una ragazza dai capelli rossi spalancò la porta e attraversò la stanza.
- Professoressa Hooch! Corra, presto! E' terribile! Il Preside è...



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Io adoro i personaggi di contorno, specialmente quelli con un carattere sincero e cristallino... Ho scritto la maggior parte della storia di notte, con le lacrime agli occhi e il batticuore. Non sto scherzando. Del risultato mi importa relativamente, ma doveva essere scritta, tutto qui.
Riguardo al fatto che un prefetto possa togliere dei punti, so già che qualcuno protesterà... però sono sicura di aver letto da qualche parte che ne ha il diritto.
Ah... scusate la lunga citazione iniziale, ma mi affascinava!
a presto (spero)
SakiJune
   
 
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