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Autore: FireMC    08/02/2013    3 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction, la protagonista è Lydia che notando uno strano comportamento di Derek nei suoi confronti, cercherà di scoprire che cosa può aver irritato così tanto l'Alpha. Si tratta di una Sterek e spero vi piaccia, saranno presenti tutti i personaggi delle due stagioni, tranne Erica e Boyd.
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Lydia Martin, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'About a Sourwolf and a hyper kid'
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Ciao a tutti, questo è l'ultimo capitolo (un po' mi viene da piangere, mi ero affezionata a questa storia).
Non ho molto da dire in verità, volevo solo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno seguito la fan-fiction e che l'hanno recensita.
Spero che questo epilogo possa piacervi.
Buona lettura!

 

 

Love

 

Perchè in fondo sanno tutti che Lydia è un'impicciona,

Derek e Stiles sono ad un punto fermo

e il branco si coalizza.

 

 

Dall'attacco dell'Alpha erano passate all'incirca due settimane.
Derek era rimasto sul chi vive per diversi giorni, come aspettandosi una nuova imboscata, ma tutto sembrava tranquillo per il momento. Non sapeva se il branco di Alpha si fosse ritirato definitivamente o se attendessero un momento migliore per vendicare la morte del loro compagno, in ogni caso sentiva che per qualche tempo poteva anche permettersi di rilassarsi e lasciare che i suoi beta conducessero una vita normale, come era giusto che fosse.
Niente più continui allenamenti massacranti aveva promesso ai ragazzi e tutti ne erano stati più che felici. Questo non significava però, che potevano permettersi di battere la fiacca, aveva solo deciso di lasciar loro più libertà e non opprimerli con problemi più grandi di loro.
Il risultato era stato un insospettabile avvicinamento tra tutti i membri del branco, perchè ormai era diventato più che naturale trovarsi la sera a fare un giro o riunirsi tutti in casa di Derek con la scusa di essere passati solo per fare quattro chiacchiere, anche se alla fine rimanevano lì fino a notte fonda. Il capobranco si soffermava spesso ad abbracciare con lo sguardo i suoi sottoposti, non riuscendo del tutto a trattenere un sorriso. Era bello vederli ridere e scherzare tra loro, lo faceva sentire di nuovo parte di una famiglia e tutti avevano notato come quel clima rilassato e gioioso avesse modificato anche il suo comportamento.
Era più sciolto, meno imbronciato, certo non aveva perso il brutto vizio di restarsene in silenzio, almeno non era più una presenza scura e minacciosa, ma parte integrante del gruppo.
Però un piccolissimo insignificante particolare che non andava c'era.
Una macchiolina minuscola che stonava irreparabilmente.
I licantropi vedevano Derek e Stiles un po' come papà Alpha e mamma lupa, l'unico problema era che la loro relazione era rimasta ferma ad un “Io ti amo e so che non ti sono indifferente, ma per rispetto finchè non ti deciderai mi limito a mangiarti con gli occhi da distante” da parte del lupo.
Stiles era sempre il solito invece, si preoccupava per tutti, litigava con Jackson, parlava a vanvera e si comportava come se non fosse mai venuto a conoscenza dei veri sentimenti del giovane Hale nei suoi confronti, ma nessuno dei beta aveva avuto il coraggio di intavolare il discorso con lui e cercare di capire le sue intenzioni. Proprio per questo, all'insaputa dei due interessati, si erano riuniti una sera in un bar, per cercare di far fronte a quell'assurda situazione.
E Danny quasi scoppiò a ridere quando li trovò tutti stretti intorno ad un tavolo, piegati in avanti e parlando sottovoce come se stessero programmando un colpo di stato.
-Ehy Danny.-lo salutò un po' sorpreso Jackson.
-Siete inquietanti, che state combinando?-domandò non riuscendo a nascondere la sua curiosità.
Isaac lo afferrò con poca grazia per la maglia e lo strattonò facendolo cadere su una sedia tra lui e Peter che confabulava fittamente con Lydia.
-Allora?-insisté il nuovo arrivato, sporgendosi anche lui verso il centro del tavolo.
Lydia si sistemò meglio contro lo schienale della sedia e si scostò alcune ciocche di capelli dietro le spalle assumendo un'espressione grave.
-Stiamo pianificando come far capitolare Stiles!-disse in tono solenne la ragazza.
In risposta ottenne solo uno sguardo sconcertato da parte del migliore amico del suo ragazzo, al che sbuffò scocciata.
-Sveglia!!! Stiles e Derek, Derek e Stiles.-sbottò esasperata, beccandosi occhiate incerte da parte degli altri.
-Miguel?-chiese conferma Danny, non ancora abituato a rivolgersi al presunto cugino di Stiles con il suo vero nome. -Mi sono perso qualcosa?-domandò ancora.
Jackson bloccò sul nascere il fiume di parole che sarebbe sicuramente uscito dalla bocca della sua dolce metà, preferendo spiegare all'amico la situazione con poche e semplici parole.
-C'è qualcosa tra di loro, ma non si sa bene che cosa sia perchè Stiles è...diciamo...un po' freddino ecco.-disse, mentre Lydia storceva il naso. Lei avrebbe sicuramente saputo rendere al meglio il concetto.
-Oh...lo sapevo già, era impossibile non rendersene conto, tra quei due aleggia troppa tensione sessuale.-commentò Danny lasciando tutti a bocca aperta.-Che c'è?-bisbigliò agitato rendendosi conto degli sguardi puntati su di lui.
-Come facciamo a convincere Stiles di smetterla di torturare quel povero ragazzo?-chiese Isaac apparentemente rivolto a nessuno in particolare.
-Avete provato a parlargli?-domandò Danny, beccandosi delle occhiatacce da parte di Allison e Lydia.
Certo che avevano provato a parlargli, eccome.

 

Non avevano capito bene il perchè, ma Peter aveva chiamato loro due, non i ragazzi.
Aveva detto che la situazione era critica e che serviva la delicatezza tipica delle donne per venirne fuori, senza spiegar loro nient'altro, così si erano recate a villa Hale senza saper bene cosa aspettarsi.
L'immagine di Derek Hale, il temibile Alpha di Beacon Hills, rannicchiato sul letto, con lo sguardo fisso nel vuoto e in preda allo sconforto aveva chiarito tutto.
Lydia si era seduta accanto al lupo, mentre Allison andava a recuperare una vaschetta di gelato alla menta e tre cucchiai. Quando era tornata in camera, Derek le aveva guardate male entrambe.
-Non penserete davvero che mi metta a raccontarvi i miei problemi di cuore, piagnucolando e strafogandomi di gelato vero? È una cosa da ragazze.-aveva protestato torvo.
Allison aveva ridacchiato.-Andiamo Derek...ti farà bene sfogarti un po', magari possiamo aiutarti.-
Gli aveva sventolato i cucchiai davanti al naso finchè non si era visto costretto a cedere afferrandone uno.
Aveva abbracciato la vaschetta di gelato e aveva iniziato ad ingoiare ferocemente imbronciato.
-Sputa il rospo.-era intervenuta Lydia.
Il lupo non aveva risposto subito, si era preso del tempo per soppesare con cura le parole e mano a mano che ci pensava, le ragazze lo avevano visto sporgere leggermente il labbro inferiore come un bambino, non potendo evitare di trovarlo dannatamente tenero.
-Stiles tiene la finestra chiusa.-aveva rivelato infine l'Alpha.
La rossa aveva inarcato un sopracciglio scambiandosi uno sguardo con l'amica.
-Quindi?-aveva chiesto Allison perplessa.
Derek si era voltato a guardarla indignato.
-Come sarebbe a dire quindi? Ma non lo capite che è una catastrofe? Stiles non ha mai tenuto la finestra chiusa.-era esploso agitando il cucchiaio colmo di gelato, sporcando un po' ovunque.
Erano entrambe scoppiate a ridergli in faccia e lui si era rabbuiato, lasciando perdere il gelato e raggomitolandosi in un angolo prendendo a ringhiare sommessamente, borbottando che quella storia dello sfogo era stata davvero una pessima idea e tra i vari versi poterono sentire anche un più che chiaro -Fanculo la sensibilità femminile.-
Dopo alcuni minuti di silenzio Derek aveva sospirato pesantemente.
-Mi sta tenendo alla larga.-
Nessuna delle due era stata in grado di di dire nulla per diversi minuti, finchè Lydia non era saltata in piedi uscendo dalla stanza trascinando per un polso l'amica, per rientrare qualche secondo dopo.
-Non fare il lupo musone Derek, risolverò tutto, d'altra parte questo casino l'ho fatto io.-

 

Poi lei ed Allison si erano dirette in fretta a scuola, precisamente al campo di lacrosse dove i ragazzi erano impegnati con gli allenamenti di cui avevano pazientemente atteso la fine, per poi avvicinarsi con circospezione agli spogliatoi.
Avevano visto uscire uno ad uno i membri della squadra, infine anche i loro amici che avanzavano lungo il corridoio scherzando tra loro e Stiles rimasto un po' più indietro rovistando pensieroso nella cartella.
Le due ragazze lo avevano affiancato circospette, salutandolo e venendo a malapena calcolate.
-Come sono gli allenamenti ora che sei tra i titolari?-aveva chiesto Allison giusto per fare un po' di civile conversazione prima di iniziare a sottoporlo ad un terzo grado con i fiocchi.
-Mi aspettavo che ce l'avessero con me, invece sembra che tutti l'abbiano presa più che bene, anche se Jackson pensa di poter infierire ogni volta che gli pare adesso, usando la scusa del preparami contro le altre squadre...mi ha massacrato oggi, lui dice che lo fa per il mio bene, ma a dire il vero non ne sono molto convinto...Lydia, il tuo ragazzo ha seri disturbi, hai provato a consigliargli un bravo psicologo? Credo gli farebbe bene davvero...-aveva iniziato a blaterare il ragazzo facendo alzare gli occhi al cielo alla rossa.
-Allora giocherai da titolare la prossima partita giusto?-gli aveva chiesto lei interrompendo la sua sfilza di parole.
Stiles aveva tentennato un po', per rispondere infine con un incerto -Sì...credo di sì...può essere...-
-E credi che Derek verrà a vederti?-
L'espressione del giovane era mutata repentinamente, aveva stretto le labbra in una linea sottile per poi rivolgere loro un sorriso stentato dopo aver recuperato dalla cartella le chiavi della jeep.
-Devo andare a casa, si è fatto tardi e la cena non si prepara di certo da sola. Poi chi lo sente mio padre! Ci vediamo domani.-
E un attimo dopo se l'era già svignata lasciando entrambe basite.

 

Il giorno dopo a scuola avevano tentato nuovamente coinvolgendo anche gli altri e nominando Derek nei discorsi più di quanto avessero mai fatto. Ma ogni volta che veniva pronunciato il nome del licantropo Stiles si faceva inspiegabilmente taciturno oppure trovava qualche scusa da rifilare agli amici per potersela dare a gambe nel giro di qualche secondo.
Allison e Jackson si erano visti costretti ad occuparsi di una Lydia Martin furibonda e ai limiti della sopportazione, che alla fine delle lezioni aveva guidato come una pazza verso casa Stilinski per mettere in chiaro le cose con l'umano.
Quando Stiles aveva aperto la porta non aveva aspettato un solo istante per richiuderla immediatamente vedendo lo sguardo bellicoso della ragazza.
Lydia era rimasta a bocca aperta prima di iniziare a battere i pugni sul legno urlando mille e più insulti verso l'amico. Solo Jackson era stato in grado di spostarla da lì, portandola di peso in macchina e chiamando a rapporto tutti gli altri.”

 

Ed era così che si erano ritrovati tutti in quel locale a complottare contro Stiles.
-E se organizzassimo una festa? Stiles non potrà scappare da lì.-propose Danny attirando l'attenzione degli altri su di sé.
-Effettivamente...il ragazzo non ha tutti i torti.-bisbigliò Peter accarezzandosi il mento sovrappensiero.
Isaac, Scott e Jackson si scambiarono uno sguardo che di intelligente aveva decisamente ben poco e Allison si battè una mano in fronte stupendosi per non averci pensato prima.
-Non funzionerà mai!-esclamò Lydia facendo una smorfia in direzione di Danny.
-Perchè no?-chiese questo.
-Perchè Stiles non parteciperebbe mai ad una festa sapendo che ci sarà anche Derek.-spiegò la rossa con vocetta sottile.
Il ragazzo si sporse verso di lei sorridendo furbescamente.
-E chi ha detto che debba saperlo?-

 

Quella mattina Stiles non era stato granchè di compagnia, più che altro aveva cercato in tutti i modi di evitare quella pazza scatenata di Lydia che per chissà quale motivo il giorno prima aveva quasi rischiato di buttargli giù la porta di casa a suon di pugni.
Per il resto del tempo aveva pensato, pensato, pensato e pensato...
Insomma non aveva prestato molta attenzione a ciò che gli accadeva intorno, troppo preso dalle sue elucubrazioni arzigogolate a proposito di un certo lupo che ignorava da ben due settimane.
Non si stava preoccupando nemmeno in quel momento di quello che si stavano dicendo Danny e Scott vicino a lui.
-Ehi ragazzi, ci vediamo alla festa!-li salutò Danny prima di allontanarsi.
Stiles sembrò cadere tutto d'un tratto dalle nuvole.
-Festa? Quale festa?-domandò all'amico totalmente spaesato.
Scott scosse la testa incredulo, mentre anche Isaac li raggiungeva.
-Ma come quale festa? Quella a casa di Lydia...ne parla tutta la scuola, dove sei stato fin'ora Stiles?-domandò Lahey mettendosi in mezzo ai due e passando un braccio intorno al collo di entrambi.
-Cosa? Ma...ecco...ero qui, ma...-balbettò l'umano.
-Allora ci vieni o no?-insistette Isaac.
-Bè...sì, festa...wow.-rispose non del tutto convinto Stiles.
I due lupi sorrisero e Scott si voltò per fare l'occhiolino a Danny e Jackson non venendo assolutamente notato dal giovane Stilinski.

 

Le feste di Lydia erano sempre state spettacolari.
C'erano solitamente fiumi di alcool, musica assordante e una marea di persone.
Quando Stiles entrò nel salone di casa Martin appurò che l'alcol e la musica di certo non mancavano, erano le persone ad essere un po' troppo poche.
Lydia, Jackson, Danny, Allison, Isaac e Peter gli rivolsero tutti lo stesso identico sorriso crudele comodamente seduti sul divano, mentre il suo sguardo si posava su Derek che se ne stava in disparte appoggiato al muro.
Il suo corpo agì di impulso ruotando su se stesso per dirigersi il più velocemente possibile verso l'uscita, ma non aveva fatto i conti con Scott dietro di lui che gli sbarrò la strada.
-Dove stai andando?-gli chiese ghignando.
-Il più lontano possibile da qui.-rispose l'umano sottovoce.
-Andiamo Stiles, ormai sei qui, divertiti un po' ok?-propose l'amico voltandolo e sospingendolo verso gli altri.
Vide Lydia alzarsi per andare a sussurrare qualcosa all'orecchio di Derek e soffermarsi ad aspettare una qualche risposta da parte del licantropo. L'Alpha serrò la mascella, ma poi annuì e la ragazza, tutta contenta, saltellò verso di lui sotto lo sguardo divertito dei presenti.
-Stiles!!!-esclamò giuliva la rossa abbracciandolo.
Il ragazzo ebbe come primo istinto quello di ritrarsi, ma rimase fermo mentre l'amica si scostava.
-Non uccidermi, ti prego.-la supplicò, facendo ridere gli altri.
Lydia sporse le labbra lucide assumendo un'aria pensierosa, poi lo rassicurò con un sorriso.
-Non ti ucciderò Stiles.-
L'umano tirò un sospiro di sollievo.
-Però...-riprese la ragazza.
A Stiles si bloccò il respiro nel momento in cui la sua guancia ebbe un incontro ravvicinato non propriamente piacevole con il palmo di Lydia.
Barcollò verso destra, coprendo con la mano la parte lesa che bruciava terribilmente.
-Non provare mai più a sbattermi la porta in faccia Stilinski!-sibilò offesa la ragazza prima di defilarsi agitando la folta chioma ramata.
Nonostante la guancia pulsante e le esclamazioni sorprese e divertite di quelli che avrebbero dovuto essere i suoi amici, Stiles non potè non notare l'occhiata torva che lanciò Derek in direzione di Lydia e l'impercettibile passo che compì verso di lui, prima di ripensarci e appoggiarsi nuovamente alla parete sprofondando le mani all'interno delle tasche dei jeans scuri, limitandosi ad osservarlo imbronciato.
Mosse qualche passo incerto verso il divano andando a sedersi tra Peter ed Allison.
Guardò scettico il bicchiere colmo di punch che gli porgeva il lupo più anziano e scosse vigorosamente la testa.
-Quella con lo strozzalupo allucinogeno non è stata proprio una bella esperienza, credo mi prenderò una birra.-gli disse alzandosi e dirigendosi verso il grande tavolo dove erano state disposte tutte le bevande alcoliche e non.
Afferrò una birra a caso e iniziò a cercare il cavatappi, quando una mano entrò nella sua visuale sottraendogli la bottiglia. Voltandosi, vide Derek che gli porgeva la birra, mentre nell'altra mano stringeva il tappo leggermente piegato.
-Ehm...grazie.-disse riappropriandosi della bottiglia e dandosela a gambe, ignorando i richiami del lupo.
Raggiunse Isaac e Scott ai piedi delle scale che parlavano tranquillamente degli allenamenti di lacrosse. Si fece piccolo piccolo tra loro due, prestando poca attenzione a quel che si dicevano e sorseggiando di tanto in tanto la sua birra.
Un brivido freddo gli attraversò la schiena quando sentì la voce di Derek dietro di lui.
-Stiles posso parl...-
-Bagno!!!-urlò il ragazzo correndo sulle scale fino al piano superiore, lasciando tutti sorpresi a guardarlo defilarsi, chiudendosi poi dentro alla prima stanza che trovò.
La camera di Lydia constatò.
Si guardò attorno, forse sperando in un qualche miracolo che potesse salvarlo da quella disastrosa ed imbarazzante serata. I suoi occhi si posarono sull'ampia finestra e per un solo istante una malsana idea prese forma nella sua mente, prima che scuotesse la testa dandosi dell'idiota.
Eppure quella sembrava l'unica soluzione adatta.
Insomma, tutti i suoi amici avevano sempre snobbato la porta prediligendo le finestre. Cosa impediva a lui di fare la stessa cosa?

 

Al piano di sotto Derek imprecò sonoramente, lasciandosi cadere sui primi gradini delle scale.
Lydia si avvicinò cautamente.
-Ehy.-lo richiamò posandogli una mano sulla spalla.
-Lo avete visto? E poi sarei io il sociopatico!-si lamentò il licantropo.
-Dagli un po' di tempo, è nervoso. Vedrai che quando tornerà verrà lui stesso a parlarti.-cercò di risollevargli il morale la ragazza.
-Stronzate. Se la darà a gambe di nuovo.-borbottò l'Alpha inacidito.
-E noi lo bloccheremo, non ha alcun modo per scappare.-
Lydia finì appena di pronunciare la frase, che tutti poterono sentire un debole strillo, vedendo una macchia colorata passare davanti alla finestra del salotto, prima dell'inconfondibile suono di un corpo che cadeva a terra e le colorite espressioni che utilizzò Stiles per mandare al diavolo la finestra e le sue brillanti idee.
-Vi prego, ditemi che non l'ha fatto davvero.-mormorò Peter, alzando gli occhi al cielo.
Mentre il vecchio Alpha se ne restava seduto sul divano, tutti gli altri si erano precipitati verso l'ingresso per accertarsi delle condizioni dell'umano.
Lo trovarono ancora sdraiato a terra a lamentarsi.
-Ma che diavolo ti è saltato in mente?-lo rimproverò Scott.
Il ragazzo tentò di rimettersi in piedi il più velocemente possibile, anche se non con poca fatica.
-Ho notato che si è fatto tardi, ehm...dovrei proprio scappare, sapete com'è fatto lo sceriffo, si preoccupa e poi devo finire una cosa e...-
-Stiles!!-
Il respiro di tutti i presenti si bloccò, mentre si voltavano verso la figura minacciosa di Derek, il quale fece segno al giovane Stilinski di rientrare immediatamente in casa.
Il ragazzo si trovò costretto ad obbedire a causa dell'espressione tetra dell'altro e mentre gli amici gli facevano spazio per lasciarlo passare sentì Jackson ridacchiare dandosi di gomito con Danny.
-Sei nei guai!-canticchiò Lydia quando l'ebbe superata.
Rientrato nel salone, cercò di chiedere silenziosamente aiuto a Peter, ma questo si limitò a rivolgergli uno sguardo fintamente dispiaciuto.
Si fermò esattamente vicino a lui, ma prima che potesse sederglisi accanto, la voce dell'Alpha lo fermò nuovamente.
-In cucina. Ora!-comandò imperioso Derek.
Camminando come un condannato diretto al patibolo il ragazzo fece come gli era stato ordinato, seguito a breve distanza dall'Alpha, che pensò bene di chiudere la porta dietro di sé impedendo così a Lydia di intromettersi in quella che sarebbe sicuramente stata una lunga conversazione.
Stiles sobbalzò impercettibilmente udendo lo scatto della serratura e si voltò verso Derek il quale aveva messo al sicuro la chiave nella tasca dei propri jeans.
L'umano deglutì rumorosamente sotto lo sguardo accigliato dell'altro e si passò nervosamente una mano tra i capelli.
Il silenzio non gli era mai piaciuto, lo metteva a disagio ed era sicuro che se Derek non avesse parlato al più presto sarebbe esploso.
Ma il lupo non disse nulla, limitandosi a guardarlo torvo, le braccia incrociate davanti al petto e il muscoli del collo in tensione.
Il ragazzo sapeva di averlo ferito, non lo aveva fatto intenzionalmente, ma era stato più forte di lui. Non avrebbe mai voluto deludere Derek e quegli occhi verdi puntati su di lui lo facevano sentire terribilmente colpevole.
-Non guardarmi così!-esclamò puntandogli contro il dito.
-E tu smettila di comportarti da idiota!- lo riprese il mannaro duramente.
Stiles indietreggiò offeso, gonfiando le guance come avrebbe fatto un bambino e Derek si trovò a sbuffare.
-Se continuiamo così non andremo da nessuna parte.-disse il lupo, cercando di poter persuadere il ragazzo ad avere una conversazione civile e risolvere i loro problemi.
-Allora fammi uscire!-sbottò l'umano.
Derek spalancò la bocca incredulo, poi la richiuse e guardandosi intorno si diresse verso uno sgabello per sedersi.
-No.-scandì bene lanciando uno sguardo di sfida al giovane Stilinski.
-No?-chiese Stiles.
-No.-confermò il licantropo mettendosi comodo e invitando l'umano a fare altrettanto.
Il ragazzo prese posto a qualche metro dall'altro agitando le gambe nervosamente.
-Che vuoi fare? Restiamo a guardarci finchè uno dei due non crolla addormentato, ti avverto che ho preso un bel po' di pastiglie quindi sarà molto difficile che io perda!-avvertì Stiles.
Derek sospirò.
-Non riesci proprio a capirlo vero?-chiese l'Alpha.-Questa non è una fottutissima battaglia tra me e te Stiles. Voglio solo parlare.-
Un risolino isterico sfuggì alle labbra del ragazzo.
-Da quando?-mormorò ironicamente.
-Da quando non riesco più a capire ciò che pensi. Mi sfuggi continuamente e questo mi fa paura.-rivelò il più grande.
Stiles fissò i suoi occhi in quelli smeraldini dell'altro, trovandoli terribilmente tristi.
-Scusa.-sussurrò abbassando lo sguardo sulle sue mani.-Non voglio farti del male Derek, solo che...non so come gestire tutta questa storia.-Tornò a guardare il lupo che lo ascoltava attento.
-Intendo...me e te...insomma, cosa potrebbe venirne fuori? Siamo come cane e gatto, diventeresti troppo protettivo, arrivando a rinchiudermi in casa pur di non farmi correre qualsiasi pericolo e io per la frustrazione diventerei un alcolizzato continuando a rinfacciarti che la colpa è solo tua e al primo litigio serio tu cercheresti di sbranarmi mentre io tenterei di avvelenarti con lo strozzalupo. Non è esattamente quel che si dice una storia d'amore a lieto fine.-spiegò con voce agitata e a tratti tremante.
-C'hai pensato tanto vedo!-esclamò sarcastico il lupo, non potendo nascondere una punta di rimprovero nel tono.
-Non puoi nemmeno immaginare quanto.-confermò esausto il ragazzo spiazzandolo.-Ho passato queste ultime due settimane a pensare a te, solo a te. Ho fatto una lista valutando tutti i pro e i contro e sicuramente nemmeno tu ti stupirai nel sapere che ci sono più contro che pro, ma tutto sommato ho pensato che non me ne importa un bel niente, perchè sei tu e questo mi basta per cancellare da quella lista qualsiasi frase affermi che dovrei starti alla larga il più possibile. Perchè anche se i punti a nostro favore sono pochi, voglio poter credere che funzionerà e questo mi terrorizza a morte.-confessò, nascondendo il volto rosso per la vergogna tra le mani.
-Non riesco a seguirti Stiles.-disse il lupo incerto.-Che cosa devo fare?-chiese poi.
-Non lasciarmi mai.-rispose il più piccolo, la voce appena udibile oltre la barriera che aveva imposto davanti al viso.
Derek piegò appena le labbra in un sorriso, mentre si alzava per andare vicino all'umano. Con una delicatezza che non credeva di possedere, il licantropo scostò le mani dal volto del ragazzo, scoprendone gli occhi assurdamente grandi e lucidi, il delizioso nasino all'insù e le labbra rosee strette tra i denti.
-Stiles?-lo chiamò sottovoce.-Quando un lupo sceglie il suo compagno è per sempre.-gli rivelò.
Vide gli occhi nocciola del giovane farsi, se possibile, ancora più grandi.
-Il mio lupo ha scelto te. Io ho scelto te.-confessò, marcando con decisione sul pronome “io”.
Stiles inspirò profondamente, mettendosi in piedi davanti all'Alpha, sondando attentamente il suo viso, forse per cercare la minima traccia d'inganno, ma non ve n'era nemmeno l'ombra. Derek era sincero.
-Per sempre?-domandò posando le mani sulle spalle del lupo.
-Per sempre.-rispose Derek circondandogli la vita e stringendolo in un abbraccio.
Stiles si lasciò stritolare da quelle braccia muscolose che gli stavano togliendo il respiro, ma non se ne curò più di tanto, troppo occupato a godersi quel piccolo attimo di tenerezza che aveva aspettato da mesi. Derek lo avvolgeva e nella sua stretta decisa e al contempo dolce si sentiva finalmente protetto e al sicuro da qualsiasi male li avesse minacciati fino a quel momento.
Ma si sa che tutti i momenti belli purtroppo hanno sempre una fine.
Infatti, la loro tranquillità venne bruscamente interrotta dal chiasso provocato dalla porta che veniva sfondata da un calcio.
Voltandosi sconcertati e con il cuore in gola, i due poterono vedere Scott e Jackson in piedi, con espressioni vagamente colpevoli ed imbarazzate dipinte in volto, mentre tutti gli altri si accalcavano dietro di loro cercando di vedere qualcosa, non potendo trattenere la loro curiosità.
-Ehm...noi, eravamo preoccupati...non vi sentivamo più.-cercò di giustificarsi Scott, mentre Jackson iniziava già ad indietreggiare notando il volto dell'Alpha farsi sempre più minaccioso.
-Noi torniamo di là.-disse Whittemore, ridendo nervoso.
-Ma io voglio sapere se stanno insieme ora!-protestò contrariata Lydia.
-Non adesso.-la riprese il suo ragazzo.
Intanto Derek aveva lasciato la presa sui fianchi di Stiles e si era portato difronte a lui, mentre i suoi occhi abbandonavano il suo solito colore verde per tingersi di rosso.
-Fate come se non fosse successo nulla, continuate pure.-cercò di sedare gli animi Peter, ma anche lui se la diede a gambe come tutti gli altri non appena il nipote si scagliò verso di loro con un ruggito animalesco.
Stiles scoppiò in una risata allegra affacciandosi sul salone per vedere i beta evitare come meglio potevano gli assalti dell'Alpha, mentre Allison, Lydia e Danny si stringevano in un angolo.
-Non fare loro troppo male Derek.-lo riprese divertito il ragazzo, sicuro che lo avrebbe sentito ugualmente anche tra tutto quel trambusto.-Lasciane un po' anche per me.-si affrettò ad aggiungere e il mezzo ringhio del licantropo che seguì quella frase giunse alle sue orecchie come una risata soffocata.

 

Lydia portò in alto il bicchiere, barcollando leggermente prima di venire sorretta dal suo ragazzo.
-Io propongo un brindisi.-biascicò con voce impastata a causa dell'alcol.-A Stiles e Derek, i miei nuovi BGF!-esclamò prima di scolarsi in un sol sorso tutto il contenuto del bicchiere, provocando le risate degli altri presenti e uno sbuffo esasperato da parte di Derek.
-Ok, basta whisky per te. Hai bisogno di dormire.-disse Jackson caricandosela in spalla e dirigendosi verso le scale.
-No no no, aspetta solo un attimo.-protestò la ragazza, scalciando per farsi rimettere a terra.
Quando il licantropo biondo l'ebbe accontentata, si diresse con passo malfermo verso la nuova coppia, seduta sul divano e si buttò su di loro avvolgendo tutti e due in un abbraccio.
-Sono davvero felice per voi due, state davvero bene insieme, io l'ho sempre detto, perciò voglio essere la damigella d'onore al matrimonio, capito?-disse con voce strascicata.
-Capito.-rispose Stiles ridendo e lanciando un'occhiata furba all'Alpha che distolse lo sguardo imbarazzato.
-Ok, a nanna signorina!-esclamò Jackson riprendendo la sua ragazza in braccio.
-Vi voglio bene ragazzi.-fu l'ultima cosa che sentirono dire alla rossa, prima che lei e Jackson sparissero oltre le scale.
Whittemore entrò nella stanza della giovane Martin e sistemò la ragazza sotto le coperte dopo averle tolto le scarpe, soffermandosi a guardarla intenerito, mentre quella era già crollata nel mondo dei sogni.
-Sei proprio una pasticciona nei panni di Cupido!-bisbigliò ridacchiando, posandole un bacio a stampo sulle labbra.

 

 

Fine

 

 

 

 

Noticine:

 

 

T.T...me piange.
Non posso credere di averla finita davvero.
Comunque prossimamente posterò una one-shot, perchè ho notato che giustamente, essendo questa fan-fiction incentrata principalmente sul personaggio di Lydia, ci sono stati troppi pochi momenti Sterek anche per i miei gusti, per questo nel prossimo lavoro, loro due saranno i protagonisti incontrastati insieme al caro vecchio papà Stilinski.
Piccolo chiarimento: per chi non lo sapesse BGF sta per Best Gay Friend.
Ringrazio nuovamente tutti quanti e spero di ricevere molte recensioni per sapere se l'ultimo capitolo vi è piaciuto oppure no, anche per migliorarmi in vista di fan-fiction future. I consigli costruttivi sono sempre ben accetti!
Non mi resta altro da fare che salutarvi.
Al prossima. Ciao.

FireMC

 

  
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