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Autore: Caster_Gamer    13/02/2013    4 recensioni
Rachel è una ragazza solare, un po' pazza ma allo stesso tempo lievemente perversa, in passato ha avuto problemi con varie cotte ma finalmente si è ben impostata ed è felice.
Ha deciso di partecipare ad un corso di scuola chiamato "Ospiti di esami" e presto una francesina sarebbe apparsa in casa sua...ma quando apre la porta non vede la ragazza dolce che si era aspettata di trovare...
« Oh sì...la ragazza certo...è una bellissima ragazza dai capelli rossi lunghi fin sopra le spalle, gli occhi grigi, la carnagione chiara...c'è soltanto un piccolissimo problema! Ha la fisionomia di un maschio e deve avere qualcosa là sotto che non dev'essere di sicuro quello che abbiamo noi due. »
Storia con vari intrecci basati su tutti i personaggi dove il passato ritornerà sempre e sarà anche il soggetto di certi avvenimenti!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Francesi a casa...

 

Rachel sedeva sul divano mordendosi le unghia, presto la nuova ragazza sarebbe arrivata e si era vestita decentemente soltanto per lei.

Che poi la cosa più strana di tutte era che la scuola le aveva permesso di ospitare la francesina a casa sua, nonostante non avesse ancora compiuto diciotto anni ed abitasse sola.

In poche parole la sua scuola organizzava un progetto chiamato “Ospiti di esami”, dove ragazzi di quinta provenienti da altri luoghi andavano ad abitare per un anno a casa loro per concludere il liceo lì.

Non aveva ancora ben capito il senso di questa cosa, dal momento che non ci guadagnavano niente e laurearsi in Inghilterra, in Francia, in Italia, in Belgio e così via non cambiava nulla.

In realtà lei non voleva nemmeno fare questa cosa, solo che dal momento che ce n'era uno in più che doveva frequentare la sua classe...l'unica che poteva ospitare era lei e quindi si era offerta.

Le arrivò un messaggio ed il suono la fece trasalire, quindi afferrò il cellulare e lesse svelta.

-Allora, è arrivata questa? Non tenermi sulle spine ti prego!-

Matt sapeva essere assillante quando voleva, eppure un po' la infastidiva tutta quella curiosità per la ragazza nuova...

-Non sono io che ti tengo sulle spine, e comunque perché sei così in ansia per lei? Sai che non puoi tradirmi cretino <33- gli scrisse velocemente con un pizzico di rabbia, voleva forse fargli odiare la sua nuova coinquilina?

Le arrivò un altro messaggio, ma nello stesso istante suonarono al campanello.

« Eccola! » esclamò balzando in piedi, quindi corse davanti alla porta e si schiarì la voce.

Uno...due...tre.

Aprì la porta ritrovandosi davanti chi non si aspettava completamente di vedere: un ragazzo.

« Ehm...tu chi sei? » sviò lo sguardo sulla valigia che teneva in mano e lo zaino dietro la schiena, sotto l'altro braccio c'era una chitarra.

« Il tuo nuovo coinquilino forse? » inarcò un sopracciglio e si fece spazio entrando in casa, quindi si guardò attorno.

« Cosa!? Ma non doveva venire una ragazza...? »

« Non so cosa ti hanno detto ma...a me hanno dato questo indirizzo. »

Rachel si massaggiò la nuca confusa, con lei doveva esserci una ragazza eppure...le aveva bussato alla porta un figo di prima categoria.

Aveva la carnagione chiara, gli occhi grigi ed i capelli rossi lunghi fin sopra le spalle. Il suo abbigliamento faceva capire che era un rockettaro o un metallaro, infatti sulla maglietta aveva il logo della famosa band britannica dei Muse.

Le ricordava tantissimo il suo migliore amico, solo che lui doveva essere la versione rossa.

« Dov'è la mia stanza? » chiese risvegliandola dallo stato di trance in cui era caduta mentre lo guardava, scosse la testa e lo guardò « La mia stanza... » ripeté in tono allusivo.

« Ah...beh, ecco... »

Che guaio! Dovevano dormire nella stessa stanza a stretto contatto!

Aveva programmato tutto, nella sua camera c'era un letto con un cassetto interno sotto, questo cassetto tirato fuori mostrava un materasso che lei aveva ricoperto con le lenzuola.

« Ehm...ecco... » l'espressione strafottente sul volto di quel ragazzo non l'aiutava molto, ma in ogni caso doveva spiegargli la situazione « Vieni con me... »

Lo portò in camera e gli indicò il letto.

« Vedi quello? È il mio letto e- »

« Devo dormirci io. » senza lasciarle terminare la frase posò tutto sul letto sul quale subito dopo si sdraiò facendo un sospiro profondo.

« Non hai capito, dato che io credevo sarebbe venuta una ragazza...avevo preparato il letto sotto a cassettone...quindi tu dormi lì, io dormo sempre sul mio letto. » spiegò avvicinandoglisi, lui la guardò appena.

« Capisco. »

Si mise seduto e si levò le scarpe con semplici gesti.

« In ogni caso, io dormo sopra. » sbottò.

« Cosa!? Ma se ti ho appena detto che- »

« Ti ho sentito, ma preferisco il letto normale. » la interruppe ritornando sdraiato, la ragazza si ricompose.

« Come preferisci. » si limitò a rispondere guardando lo zaino che doveva tenere dentro una chitarra.

« Suoni? » chiese toccandolo, lui la guardò.

« Sì. Hai delle casse dove attaccare il cavo della chitarra elettrica? »

« Elettrica...? »

« Mh mh. »

Rachel sospirò capendo subito che tipo di persona aveva a casa.

« Sì, quando vorrai ti basterà chiedere. » rispose con un sorriso, il ragazzo chiuse gli occhi.

« Non mi hai detto come ti chiami. »

« Castiel. »

Castiel, non era un nome poi così francese da come suonava...onestamente lui non sembrava poi il tipo di francesino che si era immaginata, mettendo da parte il fatto che aspettava una ragazza.

« E tu? »

« Rachel. »

Nessun commento, d'altronde nemmeno lei ne aveva esposto uno.

« Beh, se vuoi riposare fai pure, se hai bisogno di qualcosa chiamami. » gli consigliò dondolandosi, lui le fece cenno con la mano.

« Lo farò. »

« Allora...ok. »

Uscì dalla stanza chiudendo la porta, andò dritta nel salotto tuffandosi sul divano.

« Nooooo non va bene! Cosa dirà Matt quando...ma poi perché mi hanno detto una bugia! »

Prese il telefono leggendo il messaggio che le aveva inviato il diretto interessato.

-Stupida! Non solo che smetto di giocare per messaggiare con te, devo anche sentirmi dire che voglio provarci con quella! Va bene, se mi cerchi sono impegnato.-

Inarcò un sopracciglio, che gli era preso così all'improvviso? Scherzavano sempre in quel modo...perché adesso doveva essere diverso?

Fece per scrivergli che si scusava ma un rumore la fece sussultare.

A quel “rumore” seguirono il suono di una chitarra e di una batteria, e così via delle parole.

Si trattava di una canzone rock.

Subito dopo si bloccò all'improvviso, magari aveva sbagliato a metterla.

Provò ancora a scrivere il messaggio ma le squillò il telefono.

Sullo schermo era apparso il nome “Nikole” e cliccando il tasto verde rispose con un “Pronto?” naturale.

« Ehi Rachi, è arrivata la ragazza? »

« Oh sì...la ragazza certo...è una bellissima ragazza dai capelli rossi lunghi fin sopra le spalle, gli occhi grigi, la carnagione chiara...c'è soltanto un piccolissimo problema! Ha la fisionomia di un maschio e deve avere qualcosa là sotto che non dev'essere di sicuro quello che abbiamo noi due. » rispose sputando fuori tutte quelle parole velocemente, infatti subito dopo prese un bel respiro.

« ...Anche la tua ospite ha lo stesso problema? » le chiese ridendo

« Che significa? »

« La mia si chiama Lysandre, che a quanto pare è un nome da maschio. »

« Beh...almeno è carina? »

« RACHEL! » quando urlò il suo nome dovette allontanare il cellulare per non rompersi il timpano, quindi ridacchiò e l'amica sospirò.

« Rachi...non so che fare! Soprattutto non capisco...perché il professor Yagami non mi ha detto niente? » domandò probabilmente arricciandosi una ciocca di capelli, Rachel la conosceva e sapeva che quando era nervosa cominciava a rigirarsela tra le dita mentre si mordeva le labbra.

« Forse perché doveva stare al gioco? »

« No seriamente! Poi non so che farà mia madre quando tornerà...sai è da una settimana che non ritorna in casa... » il suo tono di voce s'incupì parecchio, Rachel le sorrise.

« Non preoccuparti, sono sicura che tornerà e te la vedrai con lei in quel momento...comunque non credo che gliene importerà qualcosa e scusami se te lo dico... »

« No hai ragione. »

La ragazza sospirò e cercò subito dopo di cambiare discorso, quindi rimasero a chiacchierare tutto il pomeriggio per questioni che avrebbero potuto rimandare a domani.

Così, fino a sera rimasero a parlare al telefono, o almeno finché non si ritrovò Castiel davanti.

« Ehm...scusa ti devo salutare, ciao Niki. » chiuse la telefonata e si mise in piedi.

« Dimmi. »

« Non si mangia? »

Giusta osservazione, ma dato che Rachel mangiava ogni sera frittata, non credeva che lui ne avesse tanta voglia...quindi riprese in mano il cellulare.

« Cinese ti piace? »

Il ragazzo inarcò un sopracciglio.

« Non hai dei genitori tu? »

« Io...vivo da sola. » rispose lasciandolo di stucco.

« Significa che...vivremo da soli in casa? » domandò mettendosi a braccia conserte, lei annuì « Ah ».

« Non...non farti strane idee, sono già fidanzata e non ci penso nemmeno a provarci con te. » disse componendo il numero del ristorante cinese, il ragazzo fece spallucce.

« Anche se ci provassi di certo non ricambierei. »

Si voltò dall'altra parte e Rachel se ne approfittò per roteare gli occhi.

Fece la sua ordinazione tramite telefono, poi entrò nella sua camera costatando che ancora Castiel non aveva sistemato la valigia.

« Non te la sistemi? » gli chiese vedendolo poggiarsi al telaio della porta.

« Prima o poi lo farò. » rispose non curante, la ragazza si ripiegò sulla valigia.

« Vuoi che ti aiuti? »

« Potresti direttamente disfarmela tu. » propose mettendo sulle labbra un sorriso compiaciuto, lei lo guardò inarcando un sopracciglio.

« Dici sul serio? »

« Sì. »

« Perché dovrei? » domandò ridendo

« Per socializzare? »

Quel suo modo di rispondere ad una domanda con un'altra domanda la snervava, quindi alla fine lasciò prevalere la sua bontà.

« Va bene, magari dopo mangiato. » disse rimettendosi in piedi.

« Come preferisci. »

Suonarono al campanello, Rachel andò ad aprire e prese l'ordinazione pagando quel che doveva. Posò lo scatolo sul tavolo rotondo, prese velocemente due bicchieri ed una bottiglia d'acqua e si sedette al suo posto trovandosi di fronte Castiel.

Volendo aveva anche una piccola cucina, ma di solito mangiava sul tavolo del salotto per abitudine.

Rachel aprì lo scatolo e sistemò tutto sia per sé che per Castiel, che guardava con disattenzione quello che faceva.

« Buon appetito! » gli augurò afferrando le due bacchette, quindi cominciò a divorare il suo riso al curry.

Mentre lei si strafogava con il contenuto della scodella, il rosso mangiava tranquillamente lasciandosi scappare ogni tanto un sorriso.

« Allora mister rockettaro, come mai vuoi concludere il liceo qui in Inghilterra? » domandò lei all'improvviso per fare conversazione.

« In realtà non l'ho deciso io, mia madre ha detto che lì in Francia ormai non prendevo la cosa seriamente e pensava che venendo qui mi sarei trovato meglio. » spiegò lui seccato.

« Ma non ha senso! »

« Lo so, faglielo capire. »

« Beh, d'altronde nemmeno questo corso ha poi così senso...perché qualcuno dovrebbe lasciare i suoi amici per venire in Inghilterra! » esclamò terminando il suo riso, lui sbottò a ridere.

« Che c'è...? »

« Hahahaha...Hai del riso sulla faccia! » riuscì a dire tra le risate, lei prese velocemente un fazzoletto e si pulì.

Certo che era davvero figo quel ragazzo...

Sì, lei era fidanzata ma era più forte di lei: quando vedeva un ragazzo che le piaceva non riusciva a nasconderlo facilmente, o comunque non poteva evitare di pensarci.

Non a caso infatti in passato aveva avuto sei cotte contemporaneamente: tre erano suoi compagni ed altri tre dei professori.

Adesso però si era messa il cuore in pace perché aveva il suo caro Matt, infatti aveva smesso di sbavare davanti a lui e Mello dietro agli altri.

« C'è poco da ridere! Una vuole parlare di cose serie e tu... » fece la finta offesa lasciando sulle labbra del ragazzo il sorriso beffardo.

« Se proprio vuoi una risposta, se hai una laurea in Inghilterra è più facile lavorare qui, e dal momento che molti hanno il sogno della grande Londra...oppure perché vogliono cambiare aria. Non tutti hanno una bella situazione in classe. » cambiò discorso velocemente, in fondo un po' comprensivo lo era.

« Giusto... » mormorò posando il tovagliolo, quindi tirò fuori gli involtini primavera.

Ripresero a mangiare senza parlare, dopo un po' Rachel si schiarì la voce.

« Invece...dei tuoi amici ti hanno seguito con questo corso pazzo? »

« Lysandre. »

Come sentì quel nome sussultò: Lysandre era il ragazzo a casa di Nikole!

« Oh...sai, lui è capitato a casa dalla mia amica. »

« Interessante. »

Con quel tono completamente distaccato di certo non l'aiutava a socializzare, infatti ritornarono a mangiare in silenzio fino a finire.

« Certo che per parlare con te bisogna sempre prendere l'iniziativa eh? » gli fece costatare sarcastica, lui si alzò.

« Beh, se ti da fastidio allora non parlare. »

Ecco che cancellò quel tentativo di prendere più confidenza, lei fece per dire qualcos'altro ma sentì un suono: le era arrivato un messaggio.

« È da un po' che sento questo rumore, la tua amica ti sta ancora assillando? » le domando ironico, forse doveva essere lui quello a darle il consenso per conoscersi?

Rachel fece una smorfia e scattò a prendere il cellulare, ma non si trattava di Nikole, bensì di Matt che le aveva inviato mille -Ok dai scherzavo...- oppure -Ehi, ci sei?- o ancora -Perché non rispondi?- e poi cominciava con i suoi -Rachiiiiiiiiiiiii- chilometrici che la fecero sorridere.

« Quel sorriso...allora si tratta di un ragazzo eh? » le domandò sedendosi al suo fianco, lei lo guardò arrossendo.

« Sì...il mio ragazzo, problemi? »

« Figurati. » le fece cenno con il capo sorridendo lievemente, lei balzò in piedi andando nella sua camera.

-Buonanotte Matthew.- scrisse freddamente, gli dispiaceva dargli la buonanotte così ma...peggio per lui.

Castiel la raggiunse ed indicò con gli occhi la valigia, lei scosse la testa.

« Scusa, te la disfo domani, adesso preparo il letto e...se ti serve il bagno vai pure adesso che dopo entro io. »

« Va bene. »

Così il rosso si chiuse in bagno e Rachel uscì fuori il letto e velocemente indossò il verdognolo pigiama leggero, si dette una spazzolata ai lunghi capelli castani con i quali subito dopo formò una grossa treccia.

« Che palle! » esclamò tuffandosi sul letto a cassettone che aveva preparato.

Certo che era ingiusto il fatto di dover dormire nell'altro letto in casa sua, ma se il francese preferiva il suo letto allora doveva lasciarglielo...in fondo doveva essere gentile e socializzare con lui...

A risvegliarla da quel pensiero di ingiustizia fu proprio Castiel, che entrò nella camera con una maglietta leggera che lasciava intravedere il petto.

Avvampò del tutto e si mise velocemente seduta.

« Ehm...Castiel...n-non d-dovresti metterti qualcosa di...più...ehm...che copre? » chiese completamente imbarazzata, lui fece spallucce accennando un sorrisetto divertito.

« Sento caldo, e poi non dovrebbe darti fastidio dato che non ci vediamo durante la notte. »

« Giusto... » mormorò mettendosi sotto le lenzuola, si coprì anche la testa per non vedere più quel gran figone che era...

Lei e Matt si erano fidanzati pochi giorni fa e già arrivava qualcuno a metterla alla prova! Poteva esserci la probabilità che l'avesse ingaggiato lui...sì ottima idea Mail Jeevas, eri proprio un briccone!

Ma che andava a pensare anche lei!

Si dette un pugno sulla testa per poi ricevere un messaggio, impostò il silenzioso e lo lesse.

-Rachi...ce l'hai con me?-

Quanta dolcezza il suo Matt! Come poteva avercela con lui!? Ma da dove gli venivano certe idee!

Nel frattempo Castiel aveva spento la luce, quindi lei cominciò a messaggiare.

-Ehi...certo che non ce l'ho con te, scemo!-

-Ah no? Beh, io pensavo ti sentissi già tradita! Non mi hai risposto più...-

-C'è stato un piccolo problema tecnico...domani vedrai.-

-Non puoi dirmelo?-

-Segreto.-

-Che significa? Hai segreti con me Rachi?- immaginò i suoi occhi dolci e non riuscì a resistere, fece per scrivere il messaggio ma una mano s'infilò sotto le lenzuola scippandole via il telefono.

« Ehi! » esclamò sbucando fuori dalla coperta per poi vedere Castiel che aveva posato l'oggetto dietro di sé.

« Dormi che è tardi. » le consigliò.

« Ma io stavo... » il ragazzo chiuse gli occhi, segno che era deciso ad ignorarla « Antipatico » sussurrò mettendosi di nuovo sotto le lenzuola.

Sentì una smorfia, segno che aveva sorriso.

Anche lei lo ignorò, in fondo ne aveva abbastanza di quell'ospite per quella sera...chissà come sarebbe andata a finire, di sicuro molte cose sarebbero peggiorate.

Pazienza, su certe cose bisogna dormirci sopra!” pensò infilando la testa sotto il cuscino.

 

 

 

 

 

 

 

 

Nota dell'autrice: Salve gente! Eccomi qua, pronta a pubblicare questa nuova storia sperando che possa piacervi! In realtà è stato difficile scegliere di pubblicare questa dato che avevo molte storie su Dolce Flirt per i fatti loro ed altre su Death Note (sempre per i fatti loro) ma come faccio sempre quando due cose mi piacciono preferisco unirle quindi...beccatevi questi personaggi trasportati in un mondo completamente diverso dal loro, e prendetevi anche dei bei francesi a Winchester!
Spero di riuscire ad incuriosirvi, ma soprattutto vi chiedo delle recensioni, dato che per me è importante avere dei pareri per sapere cosa migliorare o comunque cosa vi è piaciuto.
Vi avviso che il prossimo capitolo tratterà del primo giorno di scuola...
Al prossimo capitolo (e grazie per aver letto!)
Matt_Kun

  
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