Libri > Novecento
Ricorda la storia  |      
Autore: TheHeartIsALonelyHunter    19/02/2013    6 recensioni
Forse, un segno del destino. La mia culla sul pianoforte.
E per tutta la vita mi sarei cullato sulle dolci note di un dolce valzer, o forse di un ritmato jazz, o di un passionale tango.
Ho suonato per tutta la mia vita, su questa nave.
Forse perché è l’unica cosa che mi viene bene.
Non saprei davvero cosa fare se non avessi il mio talento.
[Nona classificata al contest "Recensiamocela!" di Aleyiah]
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Danny Boodman T.D. Lemon Novecento
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 
La vita ha avuto abbastanza pietà di me.
Mi ha dato una casa, un padre, un talento…
Voi, naturalmente, sapete cos’è un talento.
Non lo sapete?
Bè, in effetti sono poche le persone ad avere un VERO talento, nella vita.
Magari possono dire che, sì, qualcosa sanno fare, e che gli piacerebbe fare questo o quello, ma un talento…
Un VERO talento…
È quello che si ha da quando si è nati.
È quello che hai nelle vene, e che ti fa sentire vivo anche quando sei già morto.
Probabilmente ce l’avevo nell’animo già quando il vecchio Danny mi trovò sul pianoforte del Virginian.
Forse, un segno del destino. La mia culla sul pianoforte.
E per tutta la vita mi sarei cullato sulle dolci note di un dolce valzer, o forse di un ritmato jazz, o di un passionale tango.
Ho suonato per tutta la mia vita, su questa nave.
Forse perché è l’unica cosa che mi viene bene.
Non saprei davvero cosa fare se non avessi il mio talento.
Forse starei spaparanzato sul divano a bere whisky e a guardare vacuo il muro, come tanti ricconi che il vecchio Danny disprezzava tanto.
I ricchi sono proprio strani.
Tengono il denaro stretto come fosse il loro più prezioso tesoro, ma buttano via le sigarette come se nulla fosse.
Dilapano il loro patrimonio in droga e macchinoni, cosicché se gli viene voglia di sbattere la testa da qualche parte sanno già di avere le materie prime.
Dovrebbero essere felici, i ricchi.
Ma non lo sono.
Non lo sono e non lo saranno mai.
Perché?
Perché loro non hanno un talento.
Forse anche fare quattrini è un talento, non so, o forse saperseli tenere.
Ma non so se si può considerare talento arricchirsi di qualcosa che passa così in fretta.
I soldi non bastano mai, nella vita.
Ci vuole sempre di più, tra una cosa e un’altra.
La casa, la famiglia, e il cibo, e quei piccoli piaceri della vita a cui uno non vuole mai rinunciare.
Il denaro passa in fretta.
E quindi, si può subito capire come i ricchi non siano talentuosi.
A meno che non facciano quattrini sfruttando un vero talento.
In quel caso li si può considerare “talentuosi arricchiti”.
Talentuosi che si sono regalati nella vita ogni benessere che il mondo può offrire.
Talentuosi che nella vita si sono regalati la materialità assoluta e i desideri più astratti.
Ma le emozioni…
Quelle rimangono registrate per sempre.
Se c’è una cosa che la guerra mi ha insegnato, è che chiunque può portarti via tutto: la casa, il cibo, quei bei macchinoni che tanto i ricconi amano, persino il diritto di essere uomo.
Ma le emozioni…
Nessuno potrà mai togliertele.
Perché le emozioni non sono materia. Sono figlie di una mente sublime, di un cuore aperto e fatte di un nulla più corposo del corpo stesso, ma così leggero da restare sospeso nell’anima per sempre.
Questo è il mio talento: io regalo emozioni.
E curo vecchie ferite.
Ma nessuno ha mai potuto curare le MIE ferite.
La terra…
La terra è qualcosa di troppo grande.
È un concetto troppo sublime per me.
È un’emozione troppo forte.
È qualcosa di troppo bello.
La fama, la gloria…
Anche loro passano in fretta.
E ben presto tu ti ritrovi solo e abbandonato da tutti.
E ti chiederai che cosa hai raccolto nella vita.
Io le mie risposte me le sono già date.
Quello che ho vissuto probabilmente non mi basterà mai.
Ma non ho rimpianti.
Ho sfruttato il mio talento e ho regalato emozioni.
E ho amato e sono stato amato.
E ciò che ho avuto è stato forse anche troppo.
Ora sono pronto. 


Voi vi siete mai chiesto cos'è un talento? Questa è la risposta che mi sono data io. E che forse anche Novecento si è dato, prima di andarsene.

  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Novecento / Vai alla pagina dell'autore: TheHeartIsALonelyHunter