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Autore: Nightmare998    25/02/2013    11 recensioni
Perché ci hai fatto questo? Solo perché siamo diverse?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Sono sola in questa stanza. È buio. I lacci stretti con un nodo intorno alle caviglie e ai polsi mi impediscono di muovermi.
Cerco di scorgere qualcosa nelle tenebre.

Cerco di trattenere le lacrime, ma una scivola impertinente lungo la mia guancia, sono sempre stata la più emotiva tra le due … da piccola ero io che piangevo quando i bambini ci prendevano in giro o quando giocando cadevo sbucciandomi le ginocchia e lei era quel tipo di bambina a volte quasi sfacciata, estroversa, sempre un po' sopra le righe, insomma quel tipo di persona che ami o odi.

Ed io ho scelto la prima opzione.

E lui l'ha uccisa.

È un'amara consapevolezza sapere come è semplice spazzare via l'esistenza di qualcuno, strapparla via dalla mia vita così velocemente.

L'ho sentita piangere, urlare, supplicarlo, implorarlo, ma lui ha reciso con un taglio netto la sua gola, inzuppandosi del suo sangue.

So che tra pochi secondi toccherà a me, ma io non mi piegherò, non gli mostrerò la paura che mi sta divorando, lo affronterò a testa alta sperando che non faccia troppo male e pregando di raggiungere Ellen in fretta, è l'unica cosa che desidero.

 

La porta si apre con un cigolio e un debole raggio di luce illumina il pavimento.

Mi giro e corro con lo sguardo lungo le mura della camera.

I miei occhi si fermano su una chiazza rossa … il sangue di Ellen.

Sento i suoi passi echeggiare nella stanza silenziosa, il sangue che gocciola dalla lama del coltello Si avvicina ,si inginocchia, e mi guarda negli occhi: sta piangendo, la sua camicia ha l'odore ferroso, di quella sostanza opaca e viscosa color dell’amore, quello che lui sta per spezzare per sempre.

Allunga la mano libera verso il mio viso e mi accarezza i capelli. Rimaniamo in silenzio e immobili per qualche minuto.

Si passa una mano tra i capelli e si alza.

Mi solleva e mi porta al centro della stanza.

È ora.

Sento il suo respiro caldo sul collo e la lama fredda che si appoggia tremante sulla mia pelle,chiudo gli occhi e sento le lacrime scorrermi libere sul viso. È finita.

Il coltello affonda nel mio collo con un colpo, avverto il calore del mio sangue che scorre sulla maglietta, non riesco più a respirare, brucia, fa male, voglio solo che tutto finisca in fretta.

Mi solleva e sento una fitta al collo, sta singhiozzando, ora ha anche il mio sangue sulla sua

camicia, anche la mia morte sulla coscienza.

Sento svanire le forze, il dolore si affievolisce, la vista si annebbia.

Ho solo un desiderio: voglio rivedere Ellen un'ultima volta, voglio vedere ancora i suoi occhi.

Come se percepisse i miei pensieri mi porta in salotto e mi adagia vicino a lei.

La guardo, anche se il suo viso è pallido e freddo, i suoi occhi azzurri sono aperti, velati, fissi verso i miei, la trovo ancora la creatura più bella che io abbia mai visto.

Chiudo gli occhi.

Il rumore di uno sparo rimane sospeso nell'aria. Si è suicidato.

Papà perchè ci hai fatto questo? Solo perchè siamo diverse?

Con le ultime forze cerco la mano della mia amata e la stringo, è fredda.

Ellen ti sto raggiungendo, là dove sei ora, così potremmo stare insieme per sempre, potremmo amarci per sempre.

Ellen aspettami, sto arrivando.

 

 



 

  
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