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Autore: LucyFire    28/02/2013    2 recensioni
E' un mio piccolo schizzo che spero vi faccia fare almeno un sorriso.
Racconta di come ho passato dieci minuti di lezione di italiano l'altro ieri; ovviamente non ero attenta a quello che diceva la prof, altrimenti questa one shot sarebbe stata troppo noiosa e... inscrivibile.
L'ho scritto un po' come scommessa verso una mia amica che dice che trovo i titoli più strani per tutto quello che scrivo e, bhe... in questo caso posso ammettere che ha ragione.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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(Cervello, Io”)     ... e già da questo si capisce l'intelligenza del testo.

 

 

L'IMPORTANZA DELL'IGNORANZA PRETENZIOSA

(e dell'avere un cervello parlante)

 

 

 

Il titolo è bello. Si, mi complimento con me stessa per questa scelta molto importante.

Casualmente e stupefacentemente (-ente, -ente) durante una lezione di italiano, di soli due giorni fa, ero attenta. O almeno ero attenta per i miei standard. Faccia sul banco – ringrazio per essere stata messa in ultima fila –, rivoletto di bava – siccome era mezzogiorno passato la fame si stava facendo sentire –, occhi rivolti verso una mosca immaginaria di passaggio, al mio compagno di classe bello – bisogna sempre tenersi in allenamento care mie – o ai miei amici, ma io stavo ascoltando.

Si, stavo sentendo quella prof ciarlare del più e del meno, quando tutto ad un tratto la mia attenzione è stata attirata da due semplici parole dette proprio da lei.

 

Nessun déjà vu, è la prima volta caro Cervello.

 

L'ignoranza pretenziosa”. Ok se l'articolo conta sono tre, ma poco importa.

I miei pensieri ovviamente hanno fatto un triplo salto mortale avanti e indietro per aver trovato un'ancora di salvezza per staccarsi da quella lezione strappa-anima, tanto che dovetti frenare il mio entusiasmo.

Risata sarcastica a parte, stavo parlando della lezione tanto piacevole.

Allora, come stavo dicendo mi staccai da quei discorsi – o pappette, dal mio punto di vista – sui PS (soprannome affettuoso dato ai Promessi Sposi da moi), sull'anima del mondo intero che ci governa e sulla stupidità di chi non fa mai i compiti – a detta della prof –.

Il mio cervello meravigliosamente si scollegò dalla lezione – e adesso si che c'è il déjà vu – e si collegò direttamente a quelle magiche parole.

Erano così belle, trasmettevano un significato nascosto molto importante, fondamentale anzi, ed erano così ricche di significati alle mie orecchie, tanto che mi alzai per andare a prendere il vocabolario per capire cosa diavolo volessero dire.

Grazie allo spirito da Hulk che ogni tanto mi prende, riuscii ad alzare quel dizionario grasso quanto una balena e ritornai al mio posto, mentre i miei compagni di classe mi guardavano storta.

Poverini, li potevo solo compatire. Ero riuscita a trovare qualcosa da fare, mentre la prof sembrava che cercasse di inscenare una balletto di danza classica da quanto si muoveva, e loro si stavano annoiavano a morte come me fino a poco prima.

Anche cercare una parola sul vocabolario era interessante... per favore, capitemi.

 

HEEEELP! IS THERE ANYBODY WHO CAN SAVE ME?

Taci Cervello, sottomettiti al sapere.

Damn. Why are you the body and I am only the mind!?

What are my mistakes?

 

A volte sono sadica, lo so. E' solo che quando non si sa cosa fare si inizia con le cose più stupide... tipo parlare da soli.

Sotto lo sguardo curioso del mio vicino di banco cercai appassionatamente la parola, girando le pagine una per una, alzando una nuvola di fumo tale da tramortire anche il Sahara. Se fosse stato una persona, ovvio.

Una persona molto... sabbiosa. Ahah.

 

HEEEEEEEELP!

 

Chissà da quanto non veniva aperto quel dizionario, povero. Forse adesso si spiega l'incompetenza di certe persone nel lessico.

 

Cervello, smettila di prendere il sopravvento.

Sei noioso con tutto questo auto-commiserarsi.

Damn part 2.

In the next life I want to have the power over us!

 

Ma, ehi!, evviva l'intelligenza.

Stavo dicendo che avevo trovato la parola “ignoranza”, così mi fermai un attimo a leggerne il significato.

Ovvio dire che lo sapessi già, non sono a questi livelli, ma per perdere tempo era sempre un'ottima scusa.

 

Mancanza di istruzione

 

Ok, questa ci sta come definizione. Anche perché non riesco a trovare nessuna battuta da poterci fare.

Pretenzioso? Sfoglia le pagine e trovai pure quella parola.

 

Che rivela ambizioni eccessive rispetto alla reale qualità posseduta; che pretende troppo rispetto a quello che ha realmente

 

Umm.

Quindi l'ignoranza pretenziosa sarà tipo una specie di ignoranza testarda, in cui la persona-soggetto vuole a tutti i costi avere ragione, sempre che non abbia capito male io.

Essere cocciuti, volere sempre avere tutto, o voler avere sempre ragione. Mica male come cosa. Quindi il tale in questione per un esterno deve sembrare un mix fra Spongebob – per l'intelligenza, sia chiaro (FOTO) – e Hulk – per il temperamento docile –.

Aspetta, non è che viene fuori quel calciatore-tirannosauro con la cresta che va tanto di moda adesso?

 

Spongebob for president.

Cervello, non siamo proprio d'accordo in niente, eh?

Lucky me.

Lucky? Bau bau.

Oh my God. Dogs say “Woof”.

Wouufh?”

Damn. You don't understand anything.

Tu sei me, io sono te. Mi sembra un po' idiota insultarsi da soli.

Look, YOU are thinking about it, then YOU are stupid, my dear.

Hai ragione sai? Quindi dovrei smettere di parlarti.

You did before. You say stupid things for a reason...

 

Se ci penso bene, è vero che è deprimente parlare da soli. Forse anche un po' controproducente, visto che crea una seria infinita di filmini mentali.

Poco importa: una sana risata fa sempre bene alla vita, soprattutto se genuina.

Rimisi a posto il vocabolario con riluttanza, mentre la campanella di fine lezioni stava per suonare, quando sentii la prof dire a voce alta gli ultimi compiti per il giorno dopo.

No aspetta, COMPITI?

 

Oh, shit.

Damn. You're such a stupid girl.

 

 

 

 

 

Per chi non ci ha capito niente: non preoccupatevi, faticavo perfino io a capirmi mentre scrivevo.

Per chi ci ha capito qualcosa invece: complimenti! Mr Cervello vi stringe la mano.

Spero di aver scritto giusto sia in inglese che in italiano, non si sa mai quando possono venire fuori Orrori di ortografia.

Spero sia stata una bella lettura (o quantomeno divertente) per tutti,

 

Anna

  
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