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Autore: _Hikari    02/03/2013    1 recensioni
This is the end
Hold your breath and count to ten
Feel the earth move and then
Hear my heart burst again
• Dal testo:
Il rumore sordo degli arti che cadevano a terra, l’odore delle fiamme che stava consumando tutto.
Era la fine.
Inutile illudersi ancora con gli amici ed i nemici che giacevano sulla neve.
Caos, confusione, terrore e, la certezza che quel giorno nessuno avrebbe vinto se non la morte.

[Sulle note di Skyfall, una canzone di Adele]
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aro, Isabella Swan, Jane, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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Skyfall.

Sulle note dell'omonima canzone di Adele.

 

This is the end

Hold your breath and count to ten

Feel the earth move and then

Hear my heart burst again

 

Il rumore sordo degli arti che cadevano a terra, l’odore delle fiamme che stava consumando tutto.

Era la fine.

Inutile illudersi ancora con gli amici ed i nemici che giacevano sulla neve.

Caos, confusione, terrore e, la certezza che quel giorno nessuno avrebbe vinto se non la morte.

Il corpo di chi era ancora vivo tremava, o forse era solo la terra fredda e bagnata: nessuno ne aveva la certezza.

Garrett trattenne il respiro e contò fino a dieci prima di buttarsi a capofitto fra due vampiri dai mantelli neri come la pece.

 

For this is the end

I've drowned and dreamed this moment

So overdue, I owe them

Swept away, I'm stolen

 

Marcus dal canto suo era fermo a qualche metro dal nomade, immobile.

Perché quella era la fine e lui lo sapeva.

Annegato nel suo dolore, divenuto insensibile a tutto, perché mai avrebbe dovuto manifestare un qualche sentimento proprio in quel momento?

A cosa sarebbe servito?

Stava per avere ciò che voleva, se fosse stato per lui si sarebbe gettato fra le fiamme ed avrebbe posto il punto a quella che era la sua storia.

Una storia ormai, troppo lunga, troppo noiosa.

E dolorosa.

Almeno senza di lei che aveva illuminato il suo mondo per dopo, quando gli era stata strappata via, abbandonarlo fra le tenebre.

Marcus non aveva paura della morte, no.

Lui aveva paura di continuare quell’esistenza.

Lui voleva un buio diverso da quello in cui si trovava, bramava il buio completo, esattamente quello che gli venne incontro sotto forma di due immortali e che venne consolidato dal fuoco.

 

Let the sky fall, when it crumbles

We will stand tall

Face it all together

 

Afton afferrò la mano di Chelsea prima che la seconda donna di cui gli fosse mai importato qualcosa sopraggiungesse.

Voleva che se ne andassero entrambi, voleva che lo accadesse così perché entrambi non ne avevano paura.

Entrambi avrebbero guardato la propria fine sopraggiungere a testa alta.

 

Let the sky fall, when it crumbles

We will stand tall

Face it all together

At skyfall […]

 

Intanto lui osservava la scena.

Lasciava che accadesse.

Osservava la rabbia di Edward Cullen nel leggere i suoi pensieri.

Osservava il giubilo degli avversari in ogni corpo dei suoi che cadeva.

Che facessero, che la fine arrivasse.

 

Where you go I go,

What you see I see

I know I'll never be me, without the security

Are your loving arms

Keeping me from harm

Put your hand in my hand

And we'll stand

 

Dove andava il suo amato sarebbe andata anche Bella.

Lo cercò con lo sguardo, avrebbero incontrato il loro destino insieme, ma non desiderava che fosse segnato dalla morte.

Si concentrò sul proprio scudo ed aguzzò la vista da neonata.

Sapeva di non poter sopravvivere senza di lui, di non poter essere ciò che era senza le braccia del marito a cingerla per i fianchi.

La terra tremò.

Tutto intorno a lei tremò, tutto non era altro che caos, confusione, terrore.

 

Dall’altra parte del campo anche Jane stava cercando qualcuno mentre le fiamme che in genere anticipavano il suo divertimento erano divenute fin troppo vicine.

Era sconfortante non riuscire a posare lo sguardo su ciò che voleva.

E di certo quello che voleva non era la morte che era l’unica cosa che la circondava.

 

La terra si spaccò.

 

«Sembra la fine del mondo», constatò.

Ma no, non era quella del mondo. O forse sì, ma di uno ben diverso da quello che intendeva la vampira.

Lanciò nuovamente il suo attacco.

Ma era inutile.

 

Dei passi.

 

Un ringhio.

Cupo ed intriso di odio ed il fuoco, esattamente quello da cui tutto aveva avuto inizio.

Era iniziato con esso e finiva con esso accompagnato, ironia della sorte dal dolore.

 

Let the sky fall, when it crumbles

We will stand tall

Face it all together

 

Edward lo raggiunse.

«Ah, mio caro, hai fatto presto» disse Aro totalmente calmo, col solito sorriso sulle labbra anche se, forse, un poco triste.

«Hai perso, come fai a… »il vegetariano non fece in tempo a terminare la frase che il vampiro millenario lo interruppe.

«No, amico mio». “Siete voi ad averlo fatto”, aggiunse, tramite il proprio pensiero.

Sembrava quasi divertito.

Edward non voleva sentire oltre, voleva solo porre fine a tutto e tornare dalla moglie e da Nessie.

«Oh, credo che ormai sia impossibile».

Da prima il poveretto non comprese quelle parole ma poi, il vento gliele spiegò.

Da qualche parte, del sangue non appartenente ai licantropi era stato versato.

Una fitta di dolore lo investì.

«Ho una certa idea di come devi sentirti».

No che non lo sapeva, ma almeno avevano perso entrambi; purtroppo quel pensiero non servì a nulla, niente avrebbe potuto farlo stare meglio.

«Anzi, più che altro hanno perso loro».

 

 

Ben presto sopraggiunse una nuova era.

 

Caos, confusione, terrore.

 

Sì, era molto simile a quella passata, anzi, per certi versi era identica a quella che avevano conosciuto i popoli del sud solo che non c’era nessuno a cambiarla.

A porre dei limiti.

 

Gli immortali non avevano più i loro sbirri - dei sbirri molto corrotti - ma pur sempre sbirri.

 

Avevano perso loro, quelli che erano sopravvissuti.

 

 

 

 

 

Alice si riscosse dalla visione impaurita.

No, doveva rispondere come Marcus.

Incrociò le dita e cercò di non far trasparire l’ansia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Informazioni:

 

       • Nella parte in cui c’è Marcus lui fa dei riferimenti a come gli sia stata strappata via Didyme.

       • La donna che intende Afton è la morte (la donna con la falce).

       • “Intanto lui osservava la scena. Lasciava che accadesse.” Il “lui” in questione è Aro.

       • Chi sta cercando Jane è di libera interpretazione, può benissimo essere Alec o la sua prossima vittima.

Sproloqui: lo so, ho in corso un’altra storia ç_ç che devo sbrigarmi ad aggiornare ma a questa song-fic (la prima che scrivo per l’esattezza) ci tengo davvero tanto. :3

Chiedo subito scusa ai fan dei Cullen per Renesmee ma questa doveva essere una cosa molto tragica u.u va beh, tanto alla fine è tutta una visione, si capisce, no? D:

Sì, ho scritto una raccolta su quella del film v.v ma mi è venuta in mente questa visione un po’ più contorta v.v che Alice ha mentre Aro decide lol.

Comunque dai, mi sembra sottinteso che il volturo avesse tenuto in conto la possibilità di una sconfitta (che poi, a mio parere non sarebbe avvenuta: la Meyer può dire quello che vuole ma la mia mente di fanghérl non lo accetta ewe xD) per cui deve aver preso qualche precauzione o qualcosa del genere. u.u

Okay, adesso vado, grazie di aver letto, vi invito a recensire e dirmi se pensate che i personaggi sono IC.^^(Spero di non essere andata nell’OOC con Edward e Bella, sapete, non sono molto brava a scrivere di loro lol.)

P. s.: La parte segnata in grassetto è una citazione modificata del libro de “La breve seconda vita di Bree Tanner” (che amo *^*), in cui lei parla dei Volturi.

 

Buona serata,

Dream.

 

   
 
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