Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: Mikayla    03/03/2013    7 recensioni
«Ti giuro, non riesco ad immaginare come sia Sasuke in quei quaranta minuti, deve essere terribile, vero?», gli domandò, coinvolgendolo veramente per la prima volta da quando gli si era seduto affianco.
Naruto, e una conversazione con Sakura.
[Sasuke x Naruto][Sakura x Sai]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quaranta Minuti Dopo






Naruto sedeva tranquillo, su una panchina nel parco. Si godeva un tiepido sole estivo, prima che con l’avanzare delle ore diventasse una canicola così insopportabile che il solo camminare all’ombra degli alberi ti faceva sudare.
La brezza gli scompigliava i capelli, accarezzandolo e il suo respiro si stava regolarizzando, tanto che era sul punto di addormentarsi.
A svegliarlo fu l’arrivo di Sakura, che si sedette a peso morto accanto a lui. Appoggiò i gomiti alle ginocchia e posò il viso nelle mani messe a coppa, lasciando che i capelli le coprissero la visuale.
Dopo qualche momento di immobilità la ragazza scosse il capo e rilasciò un enorme sospiro e borbottò qualcosa mentre ritornava in posizione seduta.
«Cosa?»
«Buongiorno Naruto, scusa il pessimo umore», ripeté Sakura, voltandosi a guardarlo.
L’interpellato dischiuse un occhio e la osservò attentamente. Ormai Naruto aveva imparato che c’erano momenti in cui chiedere a Sakura cosa ci fosse che non andava equivaleva alla morte, altri in cui si veniva uccisi se non le si chiedeva cosa fosse che non andava. Con anni di pratica aveva capito come distinguerli: bastava vedere se il tic che Sakura presentava fosse all’occhio destro o a quello sinistro.
Oggi era il sinistro.
«Qualcosa non va?», domandò all’amica, assumendo una posa che a lui sembrava di un grande ascoltatore e a Sakura e a tutti gli altri ricordava quella di qualcuno in assoluto imbarazzo.
La ragazza scosse leggermente il capo, poi, da manuale, cominciò a raccontare.
«Odio i quaranta minuti subito dopo che ti sei alzato dal letto», annunciò con fare solenne. «Con chiunque convivi, sono i momenti più brutti del mondo, che sia con amici, famiglia o fidanzati, sono orrendi.»
Naruto mostrò un’espressione particolarmente sorpresa. «Problemi con Sai?»
Sakura scosse nuovamente la testa, poi annuì. «Se dovessi mai dirti che lo voglio lasciare, ricordami sempre che i primi quaranta minuti delle successive ventiquattro ore della giornata non valgono, okay?»
Rimasero in silenzio, dopo che Naruto ebbe assecondato quel suo desiderio.
La brezza e il frinire delle cicale era l’unico suono che sentivano, e la frescura della giornata diminuiva ad ogni secondo che passava.
«Ogni mattina è la stessa storia: afferra il suo caffè senza dire nulla e si mette a fissare ostinatamente uno dei suoi orripilanti disegni. Mi ignora, non mi dà neppure il buongiorno, neanche se ci siamo appena finiti di fare le coccole a letto», arrossì un poco, raddolcita, ma durò ben poco. «Così io lo ignoro e mi butto in divano, leggendo il giornale. Lo sai che voglio leggere il giornale in santa pace, ma invece lui deve accendere la radio, per sentire esattamente le stesse notizie che io leggo! Mi fa talmente arrabbiare...»
Schiacciò un pugno sul proprio palmo, e Naruto era sicuro che avesse immaginato ci fosse stata la testa di Sai lì sotto da quanto era stato potente.
«Poi però mi porta il tè che avevo lasciato in infusione, con quanto zucchero piace a me, me lo posa di fianco e mi dà quei baci dietro al collo che--», si interruppe, nuovamente rossa in viso.
Questa volta la rabbia non si fece sentire, e Sakura accarezzò con dolcezza le proprie braccia che aveva strette al petto. Sospirò nuovamente, e rivolse il proprio sguardo verso l’amico.
«Ti giuro, non riesco ad immaginare come sia Sasuke in quei quaranta minuti, deve essere terribile, vero?», gli domandò, coinvolgendolo veramente per la prima volta da quando gli si era seduto affianco.
Naruto ripensò a quella mattina, a quando stava aspettando che il caffè fosse pronto, e Sasuke l’aveva raggiunto senza fare alcun rumore.
Lo aveva abbracciato, con dolcezza, stringendolo a sé come se fosse stata la cosa più preziosa che aveva nella sua vita.
Lo aveva baciato sul collo, sulle scapole, dandogli piccoli deliziosi morsi, mentre le sue mani vagavano sul petto di Naruto.
«Tra poco è pronto il caffè», lo aveva informato Naruto, baciandogli una mano. Sasuke aveva scosso il capo, da dietro. «Non lo voglio: ho fame», aveva affermato, con voce sensuale, un po’ roca.
Naruto aveva appena fatto in tempo a spegnere il fuoco sotto al caffè prima che Sasuke lo avesse spinto sul tavolo in cucina.
Lì lo aveva mangiato: aveva baciato ogni centimetro di pelle del suo torace, gli aveva morso il ventre e aveva leccato il suo ombelico. Quando aveva trovato i pantaloni ad ostacolarlo aveva brontolato, ma ci aveva messo poco più di qualche secondo a togliergli.
Allora aveva afferrato la sua erezione con la mano, passando l’indice per tutta la sua lunghezza. Quando fu soddisfatto da quello che aveva visto lo aveva leccato, e succhiato, e baciato, e… e poi quei quaranta minuti erano finiti.
Sasuke si era raddrizzato, gli aveva gettato contro i pantaloni in malo modo e si era voltato verso i fornello.
«Finalmente: caffè», aveva concluso, ignorando il proprio ragazzo e le condizioni in cui era ridotto.
Naruto sospirò e ricambiò lo sguardo di Sakura. «Sì, terribile.»

   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mikayla