She e Tira si fermarono a guardare la scuola con il vento che gli sferzava il viso e scompigliava i capelli, come avrebbero fatto due generali prima della battaglia, mentre aspettavano che la campanella annunciasse la riapertura dei conflitti in corso con la classe affianco, interrotti bruscamente dalle vacanze natalizie. Il secondo trillo riecheggiò sopra al chiasso, arrivando fino alle orecchie dei due "generali", che si guardarono negli occhi, la guerra era ufficialmente ricominciata, sarebbe stata dura e senza esclusioni di colpi, avrebbe significato lunghe ore di vedetta e incursioni nel campo nemico. She fece lentamente cenno di sì con il capo al suo compagno, per risposta sul viso di Tira apparve un sorriso sprezzante, erano pronti, con passo sicuro varcarono le porte della scuola ed iniziarono ad inerpicarsi su per le scale, impazienti di ricongiungersi ai loro compagni d'armi e di scuola.
Quella con la 3a era una faida iniziata tempo addietro che ruotava interamente attorno ad un unica cosa: la cartina politica dell'Europa. In una scuola dove la maggior parte delle cartine erano tenute sotto chiave in un aula adibita a magazzino, avere il privilegio di possederne una era cosa estremamente rara e preziosa, anche se pasticciata, che restava appesa a fatica su un esile spago consumato e che rappresentava ancora l'URSS e la Germania divisa in est ed ovest.
Per potersela procurare i ragazzi della 4b avevano affrontato una dura e rischiosa missione, nella quale avevano più volte rasentato il fallimento, come quando la bidella si era resa conto della sparizione delle chiavi o come quando erano stati fermati da una prof, con il bottino ancora sotto braccio, per sapere cosa ci facessero in giro. Ma nonostante le difficoltà erano riusciti nell'impresa e la loro gioia in quell'occasione era stata grande, almeno quanto il dolore che avevano provato qualche mattina dopo, quando avevano scoperto che la preziosa cartina era sparita, per riapparire poi "misteriosamente" sul muro della classe di fianco, quella delle ragazze (neanche carine) della 3a. Da allora il prezioso tesoro aveva cambiato di padrone innumerevoli volte, di certo molte più di quelle in cui era stata usata.
She e Tira potevano ormai vedere la loro classe dal fondo del corridoio, come sempre fuori dalla porta c'era l'ammassamento dei loro compagni, eppure quella volta gli sembrò di sentir qualcosa di strano nell'atmosfera, allarmati allungarono il passo. Impazienti di sapere quale fosse la novità, ma ancora di più di sapere come stesse la cartina, entrarono quasi correndo nella classe... ed allora le videro. Le loro bocche si spalancarono all'unisono mentre osservavano appese nella classe, non una ma bensì due cartine che a prima vista parevano essere in perfetta condizione, ma ad una più attenta analisi si scoprivano persino nuove. Ste gli si avvicinò e mise una mano sulla spalla di She come per consolarlo.
"Ce ne sono in tutte le classi."
Con orrore indicibile si resero conto che la guerra era ufficialmente finita, la vita nella scuola sarebbe tornata ad essere piatta e monotona, sconsolato She si voltò a guardare l'amico, Tira gli restituì lo sguardo, lui non era per nulla affranto poiché sapevano bene che nonostante quell'avventura fosse finita sarebbero stati di certo in grado di trovarne un'altra che ne prendesse il posto, d'altra parte loro erano di certo i degni appartenenti ad un'istituto tecnico da sempre famoso per l'invenzione di svariati e sempre più straordinari passatempi scemi.