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Autore: Nocturnia    16/03/2013    2 recensioni
Il pettirosso mancante: il figlio caduto.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jason Todd
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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dgfgg Disclaimer: Bruce Wayne, Jason Todd e tutti gli altri personaggi appartengono a Bob Kane, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.

"Pochi possono dirsi: "Sono qui".

La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro."
- Georges Braque -

Nessun passato, nessun futuro


Non ho mai avuto il tempo per dirti grazie.
Non ho mai avuto alcuna possibilità di cambiare, neppure la più sottile speranza.
Ha fatto un male cane morire e tornare indietro è stata solo una tortura crudele.
Ora ti guardo - ti osservo - dal regno del nulla e piangerei se il mio cuore non fosse colmo d'ogni orrore.
È bella Selina Kyle al tuo fianco e brilla d'una serenità che non ho mai avuto - mai meritato - Tim Drake.
È il figlio assente per il quale mi hai voluto Dick Grayson e io ne sono solo il pallido fantasma.
Ti analizzo - ti invidio - nel silenzio di Gotham e la città pare riconoscermi, regalandomi un sorriso al neon e una risata di biacca e sangue.
Avresti dovuto proteggermi.
Avrei dovuto chiederti scusa.
Avremmo dovuto fare tante cose, ma il clown ha reciso prima il palloncino e la vita ci è scoppiata tra le mani.
Rumoreggia il ventre di Gotham e per un breve istante incroci il mio sguardo, incerto.
Le ombre mi accolgono e del pettirosso non rimane che un corvo crudele e scheletrico.
Mi annusa - mi trova? - la gatta e sa che alcuni dolori diventano solo piaghe infette e gonfie d'agonie trattenute.
Il primo fulmine si staglia nel cielo e riprende la tua eterna ronda, del mio riflesso un ricordo e un rimorso.
Comincia a piovere e nessuno si cura dell'uccellino che giace nel fango e nella polvere, troppo presi da un pipistrello brutale e da un pagliaccio che ride per non urlare.
"Mi dispiace." mormoro nel vento gelido "Mi dispiace, Bruce."
La verità è che non c'è mai stato tempo: non per me.
Ed è allora che piango.
   
 
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